long weekend (1978)

Molto particolare e ricercato , di sicuro un film che non si vede tutti i giorni: il suo punto di forza sta nel saper toccare generi molto lontani ( e allo stesso tempo molto vicini) tra loro (thriller, drammatico, orrore, documentario, soprannaturale) senza prendere per forza una direzione precisa , riuscendo infine ad avere una propria forma definita.
Spiazzante e azzeccatissimo il finale.
Ne esiste un pallido remake del 2008 , ma e' ben lontano dalle amosfere cupe e angoscianti di questo...
non credo esista una versione italiana essendo arrivato da noi solo nel 2005 su "Fuori Orario" quindi il suo problema principale e' la difficile reperibilità...

Un'oasi naturale diventa il rifugio per una coppia in crisi matrimoniale. La natura stessa diventa di conseguenza testimone di tale logorio che, giunti sul luogo, invece di attenuarsi, si accentua ulteriormente. Ci troviamo quindi da una parte l'armonia della natura stessa opposta alla disarmonia assoluta della coppia che sfoga le proprie rabbie e rancori verso loro stessi e l'ambiente che li circonda.
E' un film particolare che può avere un'intepretazione ambivalente. La prima pone la natura non solo testimone ma che reagisce sulla coppia colpevole di attuare comportamenti poco rispettosi e gratuiti nei confronti della natura stessa, alla stregua degli Uccelli di Hitchcock anche se non in maniera palese come nel film del regista inglese. La seconda invece la natura rimane testimone e ciò che può sembrare una reazione è solamente la deriva autodistruttiva della coppia stessa, trasformando ciò che era un paradiso naturale in un inferno senza via d'uscita. Eccede troppo spesso in didascalismi e sottolineature, però l'ultimo terzo di film diventa realmente inquietante grazie all'ottimo uso del sonoro che rende sinistro e straniante tutto il contesto. Niente male.

Direi che è molto difficile trovare una collocazione a questo film; non si tratta ne di un thriller, ne di un "Animal monster", ne tantomeno di un'horror.
Tuttavia l'angoscia c'è; nonostante la si possa definire una pellicola drammatica, i due giovani protagonisti ( una coppia fidanzata, ma in crisi per incompatibilità di carattere) si ritroveranno in una situazione piuttosto anomala e surreale.
Lui, amante del campeggio e del contatto con la natura, costringerà lei a seguirlo(totalmente intollerante a rinunciare alle comodità e ai comfort), innescando un contrasto tra loro che alimentarà sempre più la mancanza di rispetto verso la natura.
La cosa interessante sta proprio nella ribellione della natura stessa, assolutamente occultata da eventi che sembrano naturali o casuali, ma in realtà molto sospetti è quasi programmati; i due giovani saranno circondati da situazioni grottesche e ambigue che li porteranno ad una vero e proprio conflitto con l'ambiente circostante.
Da una parte mi ha ricordato un pochino il concetto di "Frog", dove le rane, anche se sembrava si comportassero con naturalezza, avevano in realtà un risentimento verso l'uomo da portarle a ribellarsi; "Long Weekend" gioca su un principio simile, ma ancora più cammuffato......
Regia decente; fotografia anche; forse un pò noioso in alcune parti troppo silenziose e ferme, ma comunque abbastanza particolare da dargli una sbirciatina.....
Credo che l'omonimo film del 2008 sia un remake di questo, ma non saprei dire com'è; forse in futuro mi toglierò anche questa curiosità......