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Horroretto dagli occhi a mandorla con attori dai nomi impronunciabili, non del tutto riuscito e a volte non facile da seguire. Qualche buona scena la si trova, ma vi sono anche tanti momenti di fiacca, dove ci si annoia parecchio. Un finale divertente ("io sono un fantasma, ma tu sei un'idiota" LOL) non gli consente di beccarsi la sufficienza piena.
All'apparenza è un film giocato sulla riproposizione di cliché pressoché consolidati sulla falsariga dei film di possessione o la saga di Venerdì 13, ma al suo interno è il cinema di Raimi il principale riferimento di questa pellicola tailandese con dosi di ironia che si miscelano a sequenze diciamo più forti. Imperfetta la sceneggiatura che lascia la linearità iniziale per lasciare spazio ad un continuo interscambio fra la dimensione reale e quella onirica. Se da un lato l'idea è anche apprezzabile per aumentare il grado d'incertezza, dall'altro viene penalizzato da una confusione narrativa che lascia sbigottiti, ma non in senso positivo.