lowlife (2017) 

Pellicola folle, in cui il consiglio è abbandonarsi senza fare troppe domande. Il regista Ryan Prows ha il pregio di dare uno stile proprio, nonostante il film sia dalle parti delle pellicole pulp e simili. Ambientato nei quartieri malfamati di Los Angeles, con il traffico d'organi e di esseri umani in primo piano, "Lowlife" usa massicciamente il flashback per conoscere le caratterizzazioni e le motivazione dei protagonisti, i quali incrociano le proprie esistenze che collimano in un finale ultraviolento. Con il budget al minimo, il regista Prows riesce a realizzare un bell'esordio, dando vita a personaggi che rimangono impressi come "El Mostruo" e Randy, il simil-Eminem, appena uscito di prigione con una svastica tatuata nella faccia.