l'ultimo treno della notte regia di Aldo Lado Italia 1975
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l'ultimo treno della notte (1975)

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locandina del film L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE

Titolo Originale: L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE

RegiaAldo Lado

InterpretiEnrico Maria Salerno, Flavio Bucci, Macha Meril, Franco Fabrizi

Durata: h 1.31
NazionalitàItalia 1975
Generedrammatico
Al cinema nel Luglio 1975

•  Altri film di Aldo Lado

Trama del film L'ultimo treno della notte

In occasione delle vacanze di Natale, Elisa Stradi, figlia sedicenne di un chirurgo, parte dalla Germania per recarsi in Italia assieme alla cugina Margareth. In Austria,a causa di un attentato, le due compagne di viaggio sono costrette a cambiare treno. Su un convoglio semideserto diretto a Verona diventano vittime di due giovani delinquenti e di una signora borghese. Lanciatasi dal treno in corsa, Margareth muore. I tre si liberano allo stesso modo anche di Elisa. Scesi dal treno si imbattono nel padre che si vendica.

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Voto Visitatori:   7,65 / 10 (60 voti)7,65Grafico
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Voti e commenti su L'ultimo treno della notte, 60 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Italo Disco  @  20/12/2022 19:53:01
   9 / 10
Ha una forte carica distruttiva e violenta ma un finale più affrettato psicologicamente rispetto ai film di Bergman e Craven. Però presenta due personaggi (la bionda e il guardone) veramente squallidi e subdoli che fanno aumentare di più lo schifo in generale. Da notare come all'epoca i produttori nostrani ci spendessero due soldini per realizzare prodotti tecnicamente ottimi anche per storie difficili come questa, cosa che dagli anni 80 in poi andrà via via scomparendo, puntando solo su TV e film "d'autore". In colonna sonora addirittura Demis Roussos.

Goldust  @  15/12/2020 15:11:08
   4 / 10
Un "rape & revenge" confezionato apposta per stupire e che non dovrei neanche perdere tempo a recensire, per quanto è pessimo. Da qualsiasi parte la si prenda non c'è modo di dare un senso a questa insensata storia che celebra la violenza in un modo tanto spudorato: durante la sequenza della cena di natale in casa del chirurgo si apre uno spiraglio per affrontare il discorso da un punto di vista sociologico e morale, peccato che la cosa venga liquidata in due battute. Si armi di pazienza chi cerca del movimento o delle scene pruriginose: per tre quarti d'ora non succede quasi nulla e le cose non migliorano con il passare del tempo, tanto da arrivare ad un finale giustizialista da mani nei capelli. Spiace vedere un bravo attore come Salerno impantanato in una pellicola così squalificante. Ai miei occhi una media così alta è francamente inspiegabile.

pak7  @  21/02/2018 11:16:38
   8½ / 10
Considerato come uno dei più film più violenti ma realizzati in Italia, "L'ultimo treno della notte" è uno di quei film che non ti dimentichi facilmente. Nel bene o nel male. Pellicola che, nel corso degli anni, ha diviso il pubblico, e lo ha fatto in maniera netta.
A me, per esempio, è piaciuto tantissimo.
Una storia quasi sadica, asciutta ed anche un pò forte, che non lascia tempo alla riflessioni. Interpretazioni da ricordare quelle di Enrico Maria Salerno e di Flavio Bucci, che, seppur in ruoli e tempi diversi, regalano quel quid in più al film.
Bellissima l'unica canzone presente, che viene proposta nei titoli di testa e riprodotta, poi, in quelli di coda.

VincVega  @  31/12/2017 16:21:00
   7 / 10
Il classico film natalizio, scherzo ovviamente. "L'ultimo treno della notte" è un gran bel pugno allo stomaco. Nonostante gli evidenti richiami a "L'Ultima Casa a Sinistra" di Wes Craven, è una pellicola particolare, molto basata sulla tensione emotiva, sempre più crescente quando passano i minuti. Notevole la mano di Aldo Lado, regista che non conoscevo. C'è anche una critica feroce, come dimostra anche il finale, alla borghesia e al perbenismo.

albert74  @  01/06/2017 12:56:54
   7 / 10
Buon film di Aldo Lado, considerato, a quei tempi, un film cruento e violento. in realtà le scene di violenza veramente forti sono un paio; mentre quelle di sesso esplicito una mezza dozzina, distribuite in tutto l'arco del film.
Il film può essere considerato un triller e può essere suddiviso in due parti: la prima parte girata principalmente nel treno introduce la vicenda fino ad un'acme drammatica e violenta; la seconda, gli ultimi 30 minuti, sono l'epilogo, fortemente ispirato al film L'ultima casa a sinistra.
Ottima la recitazione di Flavio Bucci e di Enrico Maria Salerno; complessivamente buona quella degli altri attori.
Le musiche di Moricone, invece, le ho trovate piuttosto anonime. Bellissima la canzone di Demis Rousssos, A flower's all you need che si può ascoltare all'inizio e alla fine subito prima dei titoli di coda.

alex94  @  01/08/2014 15:33:54
   6½ / 10
Discreto "rape and revenge"italiano diretto da Aldo Lado nel 1975.
La trama è molto simile a quella dell "L'ultima casa a sinistra" di Craven uscito pochi anni prima ma nonostante questo comunque questo filmetto ha dalla sua diversi pregi,come per esempio le scene girate sul treno di notte veramente inquietanti e realizzate in maniera assolutamente perfetta,altro punto a favore è la cattiveria,già perché questo film è molto più sadico e crudele di quello di Craven.
Buono anche il violento finale.
Non manca la solita(però in questo caso ferocissima )critica alla borghesia.
Gli aspetti negativi riguardano come ho già detto la poca originalità del film,la noia presente in alcuni momenti e la recitazione abbastanza mediocre.
Insomma niente d'eccezionale ma un film abbastanza interessante e realizzato veramente molto bene, lo consiglio.

GianniArshavin  @  18/03/2014 13:33:09
   4 / 10
L'ultimo treno della notte è un film italiano di Aldo Lado che ricalca molto fedelmente il film del 1972 "L'ultima casa a sinistra" di Wes Craven,
Il titolo di Lado quindi si posiziona storicamente fra i primi R&R italiani e del cinema in generale,anche se a mio parere è uno dei meno riusciti di questo genere.
La trama segue il canovaccio classico sdoganato dagli illustri predecessori,ma purtroppo la storia fa acqua da tutte le parti e le stupidità e le forzature non si contano. Si arriva alle fasi più violente e concitate solo grazie ad una serie di inverosimiglianze assurde,che anche per il R&R risultano grossolane.
Le scene più cattive sembrano messe li solo perché "devono esserci" e al giorno d'oggi hanno perso anche la forza che avevano nel 74 (bisogna dire che Lado fu coraggioso nel mostrare al periodo sequenze di questo tipo).
Un altro elemento che mi ha infastidito è la superficialità dellapseudo critica filo-sociologica che il regista tenta di lanciare durante la storia. Il mostrare come personaggi peggiori i due borghesi (la donna e il guardone),senza analizzare e approfondire il discorso è troppo poco ed anche presuntuoso. I personaggi inoltre hanno cambiamenti di personalità repentini e la velocità di queste trasformazioni è mal dosata. Il film di Craven,per quanto grezzo e pieno di difetti,sotto questo aspetto era molto più sincero e si limitava ad una denuncia scontata ma perfetta per il contesto.
Quindi L'ultimo treno della notte secondo me è un film sopravvalutato,sicuramente coraggioso per i suoi tempi ,ma troppo forzato e pieno di pecche ed errori.

Jack_Burton  @  02/01/2014 18:59:11
   7 / 10
Bella sorpresa questo film di Aldo Lado, Un ultimo treno della notte pieno di ipocrisia, vigliaccheria, violenza e depravazione.
La prima parte, ovvero i primi 40 minuti non mi sono piaciuti...troppo, troppo lenta; la seconda parte invece, l'esatto opposto, veramente ottima.
Consigliato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  29/09/2013 14:31:24
   5 / 10
Thriller italico con rimandi a “L’Ultima Casa a Sinistra” di Craven e, in certi frangenti, al “Cane di Paglia” di Peckinpah.
Gli attori sono bravi, l’atmosfera azzeccata (l’ultima parte nella campagna immersa dalla nebbia in particolare), le musiche (di Morricone) ottime, ed in generale è girato piuttosto bene; peccato che sia gratuitamente brutale ed efferato, senza contare che per arrivare alle scene clou di violenza vengono usati dei pretesti assurdi e decisamente non credibili (di esempi se ne potrebbero elencare un’infinità). I due cattivi non hanno la benché minima caratterizzazione, all’inizio sono due idioti semplici balordi e scippatori, poi di colpo diventano psicopatici, stupratori ed assassini; stessa cosa vale per la loro complice, il che è ancora peggio dato che ci viene presentata come una normale signora qualunque che poi si “trasforma” improvvisamente senza uno straccio di motivo apparente (a meno che scòpare in un cesso con un disgustoso sconosciuto sia una giustificazione plausibile).
Il risultato finale, proprio per questi motivi, è di una pellicola forte e compiaciuta nelle immagini ma altamente inconsistente nei contenuti; e per me, almeno in un thriller, viene prima la storia e poi (eventualmente) la crudezza.
E’ ricordato per essere uno dei film più violenti mai girati in Italia (e gli va dato, quello sì, un minimo di atto per il coraggio); ma per quanto mi riguarda, con i meriti storici si ferma lì.
Il cult di Craven, sebbene più rozzo e malato, era di tutt’altra potenza.

Woodman  @  26/08/2013 22:38:42
   3 / 10
Non prendiamoci in giro. Una media così alta è indecente.

La pseudo provocazione di Aldo Lado è un filmetto gretto, vuoto e fine a se stesso, diretto maldestramente con mezzi risibili e una sceneggiatura mediocre, attori pessimi e una moralina da due soldi buttata lì come pretesto per mostrare qualche efferatezza compiaciuta.
Vogliamo chiamarlo pessimismo, questo? Ma per carità. Siamo davanti a un film immorale che pretende di fare della denuncia e di inscenare un ritratto crudo e realistico della perversione celata dietro alla società. Velleità di esporre tesi, di far riflettere (!) a tutto spiano. Cattivo gusto a iosa. Imbarazzanti risultati tecnici.

Dunque, Salerno è un super chirurgo sposato ad una bella e onesta signora, due altolocati, gente perbene che vive tranquillamente. Figlia e nipote sono in viaggio per dirigersi da loro e trascorrere felicemente assieme le festività natalizie. Due ladruncoli di bassa lega irrompono nel treno facendo il loro lavoro, cioè i cogl.ioni, e uno di loro scopa in un cesso con una bella dama distinta che in realtà ha ben poco costume. I due e la debosciata fanno squadra (sai che memorabilia..) e prendon di mira le due povere innocenti. Le due finiscono male, dopo traumatizzanti giochetti erotici. I tre pervertiti arrivan alla stazione dove si imbattono in Enrico e la Berti giunti per riportare a casa le figlie. Dopo essersi offerto di aiutare uno dei due giovani, decide di ospitarli a casa e offre loro la colazione ("mm, squisita", esclama la maniaca gustando la marmellata). Sentito alla radio l'annuncio del truce omicidio di due ragazze, er maschio fa 2+2 e la bestia prende il sopravvento sull'uomo (R-I-D-I-C-O-L-O), così Salerno fa brutalmente fuori i due stronz.etti e lascia illesa la donnaccia, che con una scusa bugiarda finge di esser stata una loro vittima, salvando la pelle. Nell'ispiratissimo finale Salerno si riposa appoggiato ad un albero e la sorca si cala una retina di richiamo funebre sul viso.
Una pietà.
Il disgusto prevale sull'effetto, l'imbecillità delle azioni diventa la materia narrativa di prim'ordine, l'approfondimento dei personaggi che tanto sarebbe servito non esiste, la furbizia prevale sull'intelligenza. Alla fine rimane un film didascalico e vuoto, che butta lì una vicenducola di semi cronaca e la ricopre di fronzoli gore e dialoghi imbarazzanti.

Tipico film che annega nella mer.da che tenta di denunciare. O meglio, che finge di voler denunciare, come pretesto per impressionare con una crudeltà gratuita. Poi che episodi di disumana e perversa violenza continuino ad accadere, e non sporadicamente, non mi significa nulla, nulla toglie alla disonestà di fondo della pellicola, non giustifica un simile, pietoso prodotto a tratti demenziale (la vendetta finale, un momento pazzescamente orrido), che fallisce sotto ogni aspetto.

Il cinema di genere ha offerto ben altre prove, alcune davvero geniali, altre comunque gustose.
Ma questa non ha nè capo nè coda.
Evitabile.

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Ultima risposta 18/11/2013 22.51.48
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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  19/03/2013 13:04:19
   7½ / 10
Mi è piaciuto. Molto bravi gli attori. Consigliato, senza dubbio.

peppe87  @  07/02/2013 02:37:23
   8 / 10
disturbante e claustrofobico come pochi.. che bei filmacci sfornavano in quegli anni, alcune scene cult e un EMS perfetto, la ninfomane è quella piu inquietante... il finale con quella veletta nera del cappello... potrebbero aprire a varie conclusioni, io ne ho una


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deadkennedys  @  13/01/2013 12:56:30
   8 / 10
L'orrore più nero che la borghesia possa immaginare perchè un motivo, per una violenza così brutale, non c'è... c'è solo una natura umana sempre più simile alla bestia perchè per derelitti e balordi la bestia è spesso l'unico modo per sopravvivere e per vendicarsi in maniera sadica ed ancestrale di una società sorda e alienante.
Ma forse si va persino oltre in alcuni punti; la cosa che più sconvolge alla fine non sono i due balordi ma la donna che è con loro, perfettamente integrata nella società, apparentemente benestante e perbene

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Grottesco ed ironico paradosso : il tutto è ambientato il giorno della vigilia di Natale.
Si potrebbe parlare a lungo di questo film (di cui consiglio la visione solo a stomaci forti) che bisogna guardare con occhio critico e disilluso, sublimando la mera violenza in una lezione, in un messaggio duro ma reale ma concluderò questa piccola recensione con le parole di Giovanni Lindo Ferretti, che alla fine del film mi sono tornate in mente:
"Le lunghe disquisizioni sull'insensatezza della guerra del professore di una volta, in un battere d'occhio si trasformano in un selvaggio grido di guerra, appena egli viene a conoscenza del fatto che il suo bambino è giù, morto in strada"

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Ultima risposta 13/01/2013 13.45.25
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Sir_Montero  @  03/01/2013 17:26:02
   8 / 10
Un crudissimo viaggio nell'oscurità della pervesione umana.
Una trama essenziale che vede due giovani ragazze "per bene" incontrare, per una pura e malsana casualità, due balordi delinquenti su un treno notturno che dovrebbe portarle verso casa; come si può facilmente immaginare, la meta alla quale giungeranno sarà tutt'altro che quella desiderata. Feroce e agghiacciante la scena madre del film che vedrà intersecarsi, con cambi di immagine repentini e violenti, il cenone della famiglia delle ragazze, immerso in un cupola di perbenismo e ipocrisia alto-borghese, e il terrore puro e l'angoscia delle due giovani, vittime di una barbarie gratuita e inconcepibile. Il sospetto che la durezza delle immagini celi, in realtà, una più profonda e implicita critica sociale è ben più che fondato ma viene quasi accennato, non più che un ambiguo sussurro incarnato dal vero motore che anima, e plasma, la violenza dei due delinquenti: la misteriosa donna elegante, e perversa, che da (pseudo) vittima, diviene burattinaia e carnefice ella stessa (riportandomi istintivamente alla figura della matrona in Salò). La musica, di un geniale Morricone, è il filo rosso che lega i diversi momenti della storia, prologo ed epilogo di una follia lucida e spietata, tremendamente e bestialmente umana.
Difficile visione, a suo modo, perversamente affascinante.

sweetyy  @  07/11/2012 15:15:13
   7 / 10
Buon film che ricalca abbastanza L'Ultima casa a sinistra.
Violento e brutale.

vieste84  @  12/10/2012 14:34:44
   7½ / 10
Peccato che ho visto questo film sapendo che si trattava di un rape and revenge movie che quindi più o meno a grandi linee sapevo come sarebbe andata. Tensione viva per tutta la parte sul treno dove si capisce che succederà qualcosa di agghiacciante prima o poi. Bella pure l'ultima parte con un credibilissimo Enrico Maria Salerno. Unico neo, come gia sottolineato da molti, sono le troppe casualità che portano i malviventi proprio nelle braccia della vendetta, a dire il vero queste casualità sono pure motivate ma forzate in fin dei conti, ma poco importa se alla fine i risultati sono questi. Elogio alle musiche come sempre indovinate del solito Morricone e in particolare al cattivo che ha una vaga somiglianza con Diego Milito. Consigliato a tutti coloro che amano i film di genere con alti tassi di suspence con presenti scene disturbanti.


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Ultima risposta 08/01/2013 18.42.31
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  04/08/2012 18:09:08
   8½ / 10
Inizia e finisce con alcune delle scene più belle della mia vita.

La musica che accompagna questa storia di violenza è sublime.

Ci sono poche nazioni che possano vantare di avere un film del genere nella propria collezione. Noi abbiamo Lado e il suo cruento cinema di genere. Un cinema che va apprezzato senza far troppo conto alla nostra cultura filmica e generale. Perché è ovvio che la rappresentazione della violenza è diversa rispetto a chessò un Arancia Meccanica o un Nastro Bianco di Haneke.
Ma non importa perché qui si fa la storia della cinematografia. Come dimenticare un rape & revenge così disturbante?
Siamo nel '75, ma il sangue fa sempre orrore e impressione. Il discorso non è cambiato, forse è cambiato solo il modo di fare cinema, ma Aldo Lado continua a essere un grandissimo regista, autore di film imperituri come questo.

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Ultima risposta 05/01/2013 12.33.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  01/08/2012 14:45:16
   7½ / 10
Il film di Lado, rispetto al suo precursore "L'ultima casa a sinistra" dell'americano Craven, lascia molte più scene all'intuizione e all'immaginazione dello spettatore. Comunque sia questo film non è certo una passeggiata, anzi. Immagino che sicuramente la critica dell'epoca l'abbia smontato, massacrato, sminuzzato, tagliuzzato, divorato a dovere, da film di genere che si rispetti. Le tematiche però non sono assolutamente da prendere sottogamba, e francamente penso che nonostante gli errori e le grossolanità in sceneggiatura questo film un bel sette e mezzo se lo meriti.
Finale praticamente uguale per il 70%,

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  23/04/2012 16:29:30
   7½ / 10
L'implacabile epilogo è chiaramente ispirato a "The last house on the left" di Wes Craven,considerato tra i primi e più riusciti rape and revenge a cui è doveroso aggiungere anche questo ragguardevole esempio italico.
Rispetto al lavoro del collega americano Aldo Lado lavora molto meglio sugli aspetti sociali ,presentandoli sempre un po' grezzi ma di sicuro meno superficiali.Pochi i particolari cruenti,molto viene suggerito e a restare impressa è soprattutto la scena dello stupro all'arma bianca.Lado riesce comunque a creare un clima di terrore psicologico difficilmente tollerabile in più frangenti,seppur la pellicola del collega Craven ,almeno da questo punto di vista (parere molto personale), sia ancora più sgradevole.
La trama è ridotta all'osso,con Margareth e Lisa, studentesse in viaggio dalla Germania a Verona, prese di mira da due balordi sostenuti da un'insospettabile ed elegante signora,in realtà ancor più pervertita dei malviventi stessi.Lado sfrutta la presenza della donna come simbolo di quei ceti abbienti che usano come braccio armato e paravento i meno fortunati,mostrando come immoralità e follia possano prosperare senza alcuna distinzione in qualsiasi strato sociale.Una visione pessimista e purtroppo reale rincarata dalla degenerazione dell'uomo comune,il quale anziché denunciare il fatto si accoda alle violenze per poi cadere in un piccolo rimorso di coscienza che comunque non cambierà la sua vita.Il film scorre molto bene durante la parte centrale,eccezionale quella più brutale ambientata all'interno del vagone pervaso da una luce bluastra che colora fiocamente le aberrazioni di cui saranno vittime le ragazze.Il montaggio delle scene più dure è alternato benissimo con l'ipocrisia borghese colta durante un gioioso banchetto attraverso il quale Lado sottolinea ulteriormente il proprio pensiero.La pellicola perde quota nel finale,durante il quale le coincidenze iniziano a suonare come troppo forzate e alcuni sviluppi vengono sveltiti sottraendo realismo alla vicenda.

9 risposte al commento
Ultima risposta 01/08/2012 14.56.16
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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  09/04/2012 00:57:21
   7 / 10
E'riuscito meglio de "L'ultima casa a sinistra" di Craven e dalla sua ha parecchi buoni elementi (ottima colonna sonora di Morricone, ovviamente Enrico Maria Salerno e, soprattutto, una eccezionale ambientazione per tutta la parte sul treno). Resta comunque un film "pornografico" (più per la violenza che per il sesso), dove la pseudo critica alla società borghese mostra la sua pochezza nei dialoghi scritti coi piedi. Come per quasi tutti i film di questo genere, si voglioni solleticare gli istinti più bassi dello spettatore (sesso e vendetta) dopo aver risvegliato le sue paure (droga e violenza). La parte iniziale è parecchio noiosa.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  06/04/2012 17:58:23
   7½ / 10
Crudo e disturbante, un attacco frontale ad una società che si presenta pulita ma è torbida e malata come la donna del treno.
Un ottimo film di genere, stroncato dalla critica ma saggiamente rivalutato negli anni.
Bravo Aldo Lado, alcune sequenza sono davvero riuscite.

gianni1969  @  29/02/2012 00:03:49
   9 / 10
stracult di aldo lado che riprende l'altretranto capolavoro di wes craven,ma qui invece dei boschi c'e' il treno. molto violento per l'epoca,un miracolo che i censori puritani italici non siano intervenuti. stupendo il finale con la tro*etta borghese che rimane impunita.

guidox  @  05/01/2012 21:12:01
   6½ / 10
niente di così memorabile, scivola via senza lasciare poi chissà quale messaggio, essendo anche piuttosto velleitario per quanto riguarda la critica sociale, a causa di un continuo susseguirsi di forzature.
classico film che si fa apprezzare per un "ingiallimento" generale che richiama il ricordo dei tempi che furono e per l'ambientazione in treno che ha sempre un suo fascino, complice sempre questo senso anni 70.
finale bruttoccio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/10/2011 15:00:43
   7½ / 10
La parte finale del film di Lado risente ovviamente del capostipite di Craven, L'ultima casa a sinistra, perlomeno nello sviluppo narrativo, ma a differenza della pellicola americana mette in risalto una pungente critica sociopolitica verso una borghesia indifferente, fino a quando il cosidetto orticello non viene toccato, e la complicità aberrante dell'uomo comune, incarnato dall'attore giusto per questo tipo di ruoli abietti, Franco Fabrizi.
Certamente la parte centrale del film è la migliore, sia dal punto vista visivo, sia per l'abilità di Lado di creare un'isola a se stante dalle convenzioni sociali in cui viene commesso e ammesso di tutto, evidenziando le dinamiche tra i vari personaggi, dove spicca una Macha Meril veramente perfida fino al midollo, abilissima nel manipolare i due teppisti per dare libero sfogo alla propria personalità repressa dietro la facciata di donna irreprensibile.

Butterfly Knive  @  05/10/2011 00:08:29
   6½ / 10
concordo pienamente con lo spoiler contenuto nel commento sottostante ed aggiungo che il film ricalca troppo palesemente il mezzo-capolavoro di Craven, capostipite del genere..le situazione forzate sono un po troppe, in compenso si respira un atmosfera abbastanza lugubre, merito anche di una colonna sonora disturbante del sempre eccelso Morricone..ottima la critica sociale di fondo, già ampiamente discussa nei commenti precedenti e ottimo anche Enrico Maria Salerno, ma non basta...come già detto, mi è sembrato di rivedere "L'ultima casa a sinistra" e per giunta mi aspettavo anche più drammaticità o comunque più morbosità nelle tanto acclamate scene degli stupri..diciamo che è buon film ma che sa tanto di già visto..

Oskarsson88  @  04/10/2011 11:48:01
   7 / 10
Ormai è il quarto film del genere rape & revenge a cui assisto (dopo "L'ultima casa a sinistra", "Non violentate Jennifer" e "La casa sperduta nel parco") ed a questo punto mi sono convinto di una cosa: questo genere fa sempre si che nella trama ci siano delle forzature, degli errori per far combaciare il tutto. Probabilmente la colpa è proprio del genere, dato che si devono creare tutti i presupposti per lo stupro e non solo, ma anche la vendetta sanguinosa perpetuata da qualche amico/parente sugli autori del delitto.
Fatta questa premessa, più nello specifico nel film di Lado troviamo le seguenti, seppur non così gravi, pecche:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Bisogna convenire che vari fattori aiutano la trama ad andare dove vuole parare il nostro Aldo Lado.
Esluse queste sottigliezze (come detto caratteristiche del genere) il film si presenta ben costruito, con una semplice ma convincente colonna sonora (soprattutto con l'armonica) e gli attori, seppur senza eccellere, conducono una buona prova. L'atmosfere dei treni sono riuscitissime, sia nel primo affollato che nel secondo deserto con un inquietante buio ed i riflessi blu, ottima scelta. Anche la contrapposizione treno/festicciola di famiglia con ancora il rumore del treno è ben riuscita.
Molto forti, più che le scene dello stupro, la fase subito successiva in cui le ragazze finiscono, chi per un modo chi per un altro, sfracellate fuori dal treno.
Importante la critica sociale, già ampiamente descritta nei commenti sotto, su come la borghesia si approfitti dei poveri e di come riesca (forse?) a farla franca. In ogni caso il film presenta molte cose in comune al primo di Wes Craven

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ma è delineato meglio ed è più credibile, oltre che più ragionato. In entrambi si respira una forza grezza, tipica per certi film di quegli anni, ed in modo diverso sono entrambi molto forti. Nel complesso quello di Lado, nonostante ne sia debitore, merita un mezzo punto in più...

Leonardo76  @  30/08/2011 23:46:53
   8½ / 10
Gli anni '70 dovevano essere proprio tranquilli a guardare certa cinematografia dell'epoca, meglio aver trascorso l'adolescenza nei meno pericolosi '80. Ringrazio Film Scoop per avermi fatto scoprire questo filmone che nn è solo il classico film violento ma offre spunti interessanti già illustrati nei commenti precedenti al mio. Bello il golfino doppio petto che indossa Salerno nella locandina e alla fine del film.

lupin 3  @  08/08/2011 16:47:15
   7 / 10
Caruccio, vale la pena vederlo.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  05/08/2011 16:07:54
   6 / 10
UN rape & revenge come tanti altri, non ci ho visto nulla di memorabile ( a parte la borghese che mi sarei volentieri sbattuto pure io nei bagni ). Finale scialbo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  30/07/2011 17:56:01
   6½ / 10
Preferisco l’originale di Craven. Anche questo comunque è fatto e interpretato bene.
Alcune cose mi sono piaciute però delle altre no: partendo dai pregi posso dire che mi è piaciuto molto il modo in cui gli assassini si trovano in casa dei genitori delle vittime, che non è un caso come nel film di Craven. Parlando dei difetti però devo dire che è abbastanza noioso in alcuni punti, ci vuole un po’ troppo per arrivare allo stupro delle ragazze, mentre la vendetta dei genitori si riduce solo agli ultimi dieci minuti. Il ruolo della donna bionda poi non è molto chiaro; prima è una signora perbene e poi si trasforma in una depravata grazie all’incontro col killer. Non è coerente.
Per il resto non ho molto da dire, se non che mi aspettavo un pelino di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  25/07/2011 20:26:02
   8 / 10
ATTENZIONE: il commento contiene anticipazioni.

Faccio finalmente una capatina nel selvaggio, sporco, violento e bellissimo mondo del cinema di genere italiano anni 70, una vera miniera d'oro sia per gli appassionati (che sono più di quanti sembrano), sia per gli addetti ai lavori che molto spessp hanno preso pellicole di tale periodo come proprie opere di riferimento. Qua il percorso è però inverso, essendo Aldo Lado (il regista) ad essersi ispirato all' americano L'ultima casa a sinistra , nientepopodimeno che il debutto cinematografico di un giovanissimo Wes Craven.
Non è però un remake tout court perchè Lado riesce a rimodellare completamente lo scheletro di sceneggiatura di Craven, nella trama, nelle ambientazioni, nei personaggi e in alcune dinamiche (come il personaggio "aggiunto" della donna). Il risultato è (quasi) straordinario.
Già il prologo, nel quale i personaggi principali si muovono mischiati alle comparse senza poter quasi discernere gli uni dagli altri, è indice di qualità e originalità.
Facciamo così la conoscenza sia delle due ragazze, di ritorno in Italia dalla Germania, sia della coppia di delinquentelli con la quale, quasi per caso, incroceranno tragicamente i propri destini (non so perchè, ma questo film mi ha fatto tornare prepotentemente in testa il terribile massacro del Circeo).
E' nelle sequenze sui due treni, specie nel secondo treno (quello cui il titolo si riferisce), che il film di Lado raggiunge livelli di intensità e forza straordinari, non solo emotivi, ma anche strettamente cinematografici.
L'uso assolutamente geniale della musica diegetica (l'armonica) unito a quello della colonna sonora "esterna"; il fantastico utilizzo del montaggio alternato con la casa del padre, maledettamente "vero" nel dare un senso di contemporaneità degli eventi ( tra di loro antitetici per atmosfera, ma analogici per alcuni discorsi intavolati nella cena); l'atmosfera pazzesca che le luci e l'incessante rumore del treno riescono a conferire, specie nei terribili 10 minuti "finali" delle ragazze; tutto questo regala allo spettatore una mezz'ora (almeno) di un livello altissimo.
Poi si arriva al finale... Lado affida soltanto 10 minuti (dei 90 complessivi) alla seconda parte, quella del revenge. La contrapposizione tra il buio e le vicende da incubo svoltesi nel treno, e la luce e la tranquillità della casa del padre è straordinaria. Tranquillità apparente però, perchè lo spettatore è perfettamente consapevole del nuovo incrocio di destini che la trama ha riservato.
A dir la verità, però, c'è più di un punto debole in questi minuti finali. La reazione di Enrico Maria Salerno (fin lì splendido) alla ferale notizia riguardo la figlia secondo me non convince appieno, e non parlo della reazione che avrà nei fatti, quella sì assolutamente comprensibile, ma quella semplicemente emotiva nella macchina; il primo omicidio l'ho trovato un pò goffo e poco credibile, il secondo troppo "laborioso" nello svolgimento; la chiusa finale sulla donna convince e non convince. In generale è proprio quel personaggio a risultare un tantino assurdo e gratuito malgrado, e questo sembra un paradosso, debba a tutti gli effetti essere considerarato davvero convincente e perfettamente riuscito. Una donna che apparentemente sembra la classica borghese perbene ma sotto sotto (come foto rivela) nasconde fantasie abbastanza perverse; allo stesso tempo ci appare prima una vittima (nello stupro) per poi diventare la vera e propria burattinaia del delirio di sesso e violenza nel treno. E' probabile anche una non velata denuncia di Lado verso un certo, finto, perbenismo borghese.
Non una pellicola esente da difetti in definitiva, ma opera comunque notevole, sporca, violenta e umanamente terribile.

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Ultima risposta 30/01/2013 21.23.52
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-Uskebasi-  @  25/07/2011 16:35:07
   7½ / 10
Nonostante il nome poco promettente, Aldo Lado sforna un lavoro ammirabile, per regia e coraggio. Malato, morboso ed estremo come pochi credo in quegli anni, il film è una pazza riflessione sulla violenza e sui possibili rimedi per arrestarla. Si parla di istituzioni e sport, di passare più tempo con i giovani, sono le vecchie generazioni che devono insegnare ed accompagnare le nuove. Lado non sembra di questo avviso inserendo personaggi adulti mostruosi e fastidiosi ad aiutare i giovani sbandati, tra cui spicca Diego Milito. Ammetto la mia ignoranza ma non conoscevo Enrico Maria Salerno, veramente un grande attore, e proprio adesso scopro che è lo Zio di Scuola di ladri...incredibile.
Peccato per qualcosina qua e là che non convince, e per l'ultima parte effettivamente troppo sbrigativa.

baskettaro00  @  14/07/2011 22:43:16
   7½ / 10
Lado(il cui cognome è l'anagramma del nome)dirige questo film ispirandosi al precedente L'ULTIMA CASA A SINISTRA, Scopiazzandolo si ma risultandogli migliore, sia per la cura con il quale è stato realizzato che per ciò che il regista vuole trasmettere, ovvero come la classe borghese si serva dei meno agiati per manipolarli e in un modo o nell'altro riesce sempre a farla franca.
Bravo Salerno e gli altri vari attori, ma il film ha un paio di pecche come il finale un po' troppo sbrigativo e una musica, seppur curata da Ennio Morricone, che non mi è piaciuta;fosser stati curati maggiormente questi due fattori l'8 ci sarebbe stato tutto, ribadisco comunque che questo è migliore del sopraccitato film di Craven, questo è molto meno violento e malsano, per una volta mi va bene così;)

outsider  @  10/07/2011 14:13:13
   8½ / 10
Finalmente ho visto questo film.

Ho acquistato il dvd qualche mesetto fa e attendevo una torrida notte di mezza estate,( in cui, viste le temperature, ad altro pensar si dovrebbe; purtroppo ogni professionista ha la Sua condanna e questo si ripercuote sull'essere costretti a lavorare anche nei periodi di presunto divertimento/vacanza...ma appunto ben vengano i film...) per liberare questo finalmente stampato supporto e godere la visione, così abilmente suggeritami dal caro amico Joker.

Chiaramente parlo ex post, cum consapevolezza sull'origine della pellicola, di cui tutte le sfaccettature vengono descritte dal grande vecchio Aldo Lado, molto affascinante anche nel backstage che si trova nella copia dvd acquistata.

Il commento dell'amico Joker riporta tutte le importanti componenti del film. Sono ovviamente felice di essere ancora una volta in linea con lui. Come si potrebbe altrimenti?mo Treno della notte è un lavoro straordinario dell'epoca, girato con pochi quattrini, denso di intuizioni di Lado che lo arricchisce in fase produttiva. Infatti, sempre nel backstage, racconta in modo completo tutto su quest'opera che va solamente e semplicemente vista.
Dovrei e potrei rimarcare i particolari, ma praticamente ripeterei quello che Joker, circa tre anni or sono, aveva abilmente enunciato.
A chi dovesse amare questa pellicola suggerirei un altro lavoro, fatto sulla scia, forse meno valido per alcune dinamiche familiari e di sentimento, girato sempre nel treno:
"La ragazza del vagone letto", un dvd di più facile reperimento ma assolutamente da non trascurare se si vuole focalizzare il tragicamente possibile della società italiana degradata, appoggiata dalla major parts di società borghese e piccolo borghese repressa, rabbiosa e corrotta nell'animo già nella visione della realtà.

Diciamo che questi film, probabilmente, segnavano anche, forse inconsapevolmente, un rigo da leggere bene e da evidenziare riguardante il consiglio alla prudenza a tutti i giovani, a fuggire, cambiar strada, allontanarsi non appena si trovassero in presenza di "tipi strani". Sono film prodotti e costruiti negli anni '70, dove la violenza ed il disordine erano in agguato anche nelle forme meno prevedibili.

Per il resto queste pellicole, ahimè, nel dipingere agli eccessi le sensazioni, l'interiorità, il possibile degrado di fasce della società e, soprattutto, della borghesia ( nel film di Lado inquadrata in varie tipologie) sono sempre e dolorosamente attuali.

Buona Visione!

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Ultima risposta 11/07/2011 21.20.23
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lampard8  @  10/05/2011 13:11:33
   8½ / 10
Grande, grandissimo film di Lado, che rasenta la perfezione e il capolavoro. Peccato per quel finale che grida vendetta, troppo troppo frettoloso!
Grandiosa la prova degli attori e bravissimo Flavio Bucci, onesto caratterista che ho sempre apprezzato.
Straordinari alcuni pezzi e da antologia le scene girate di notte nel treno con quella luce blu scuro fastidiosissima e cupissima.
Grandiosa anche la Meril, spietata e cinicissima.

Un cult, da rivedere sempre con piacere

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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  23/09/2010 19:45:55
   7 / 10
Questo film parte in sordina per andare via via in crescendo; in alcuni punti, soprattutto nella seconda parte, risulta angosciante per la situazione che si viene a creare. Bella anche la colona sonora di Morricone.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  23/08/2010 09:49:08
   8 / 10
Film malato e disturbante, perfetto per tre quarti; poi propone una vendetta scipita ed inverosimile che mi sa tanto di espediente frettoloso per chiudere il film accontentando lo spettatore ingenuo.
Comunque la prima parte costituisce un affresco psicologico e sociologico talmente imponente da impedire che l'impressione finale venga influenzata dalla delusione dell'epilogo.
Bravissimi gli interpreti, tutti.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  06/06/2010 12:43:18
   7½ / 10
Discreto film di genere italiano, angosciante nella prima parte, forse un po' troppo ingenuo nella seconda. Purtroppo è un film che non riesce ad andare oltre la rappresentazione della violenza, lasciandoci con un bel niente dopo la visione.

Magnifica la scena dello stupro e la colonna sonora di Morricone, azzeccati i due imbecilli.

Il Mereghetti lo massacra, ma poco importa.

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Ultima risposta 20/06/2010 00.24.05
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HATEBREEDER  @  15/07/2009 14:03:58
   8 / 10
Il top nel filone rape & revenge (ed è pure tutto italiano), anche se un filino meno cattivo rispetto all'ultima casa a sinistra.
Ottimi gli interpreti, tutti.

ide84  @  24/02/2009 23:02:24
   8 / 10
Gran bel R & R..personalmente non mi trovo d'accordo coi commenti sotto, nel senso che lo ritengo nettamante superiore a L'ultima casa a sinistra. Ok, il primo è l'originale e comunque l'idea alla basa è praticamente copiata. Ma alla fine mi ha lasciato maggiormente quel senso di "sporco", come il guardone del treno..e credo che mi rimarrà in mente per parecchio. A differenza di quello di Craven che non ricordo neppure più.
Consigliato solo agli appassionati. Per gli altri sarebbe troppo "malato".
E poi è un film italiano...altro che iàgo di m.erda.

Macs  @  07/02/2009 23:10:04
   6½ / 10
Inferiore a L'ultima casa a sinistra. Si fa guardare, ma le scene di rape non sono molto convincenti (nel film di Craven sono assai più disturbanti e curate, oltre che più lunghe). Il revenge non mi pare così opportuno: il papà di LIsa si basa solo su quanto gli dice la signora bionda, mi sembra ingenuo a fidarsi della sua parola. Grave ingenuità nello SPOILER.

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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  28/01/2009 12:03:59
   7 / 10
Discreto Rape & Revenge nostrano, sul modello di Wes Craven. Lado riesce a creare tensione, ottime le riprese sul treno... ma in alcuni punti è un po troppo forzato. L'ultima casa sulla sinistra rimane nettamente migliore.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  11/09/2008 17:08:01
   9 / 10
Stupendo, eccezionale, disturbante. Forse il miglior rape&revenge della storia del cinema, con una scena di sevizia che non ha eguali. Superiore anche a "L'ultima casa a sinistra" di Craven, mentre l'originale "La fontana della vergine" è un altro stile, quindi difficile fare un paragone. Imperdibile.

JOKER1926  @  10/08/2008 20:50:53
   8½ / 10
"L'ultimo treno della notte" è uno dei film più importanti e crudeli della cinematografia mondiale…
A "generare" questo "mostro" ci pensa con classe ed immensa grazia Aldo Lado .
Il film è una bomba di significati…
Uno dei pochissimi film che devasta lo spettatore nei due sensi… (ovvero in senso visivo e metaforico…)
Ovviamente basta qualche scena per ottenere il "processo" di disgusto nell'anima dello spettatore…
Per ottenere "emozioni" nel campo extra –visionario basta pensare alla signora bionda (interpretata da una discreta Macha Meril)…
Il regista offre allo spettatore un film malvagio, crudo, ipocrita, vero…
Importantissimi sono i vari dialoghi (soprattutto quelli del padre di Elisa Stradi), lo spettatore è "avvolto" in un perenne problema: la violenza…
Lo sport, la famiglia, l'educazione sono gli ingredienti per i giovani…
Bisogna allontanare la massa giovanile dalla strada (dal degrado)…
In linea di massima questi sono i concetti del chirurgo, l'uomo "apre" un dialogo con i suoi parenti in occasione della cena di Natale…
Tutte queste teorie sono importanti, lo spettatore deve "conservare" la "concezione" di Giulio Stradi (interpretato da un sublime Enrico Maria Salerno) per il finale…
Aldo Lado riporta (con pochi personaggi) un'intera Società nella sua pellicola…
Ogni personaggio incarna un pezzo del "Sistema Civile"…
Le ragazze sono la giovinezza femminile (vittima), i due giovani teppisti (rappresentano la povertà, il degrado, la miseria), la donna bionda rappresenta la borghesia, l'ipocrisia…
Giulio Stradi è il giusto (ma pronto, per ovvi motivi a diventare una belva), il "guardone" è semplicemente il pubblico, la massa che "accetta" il male e addirittura ne diventa parte integrante!
Il regista studia ed attua tutto alla perfezione…
Il "guardone" dopo il "fatto" si "maschera" e chiama il figlio (metafora dell'ipocrisia) e successivamente decide di denunciare il tutto alla polizia con una semplice chiamata anonima…
In pratica Lado denuncia il problema della violenza nato e cresciuto nell'omertoso ventre della "perfetta" e "pulita" Società…
Nessuno interviene per sedare il male…

"L'ultimo treno della notte" è una pellicola "futuristica", profonda…
Lado "ingaggia" un bel Cast e con delle buone musiche "contorna" il tutto…
Pellicola in piccola parte (in piccolissima parte) lenta e poco emozionante…
Fotografia buona e la dinamica del film è incredibile..!
Nel film non trovo grandi difetti, come detto sopra a tratti "L'ultimo treno della notte" è orfano di ritmo incalzante…
Invece (sul piano visivo, tecnico, cinematografico) non mancano pregi…
Tecnicamente perfetto il duplice omicidio (siamo nel remoto 1975!)…
Il regista compone un Mosaico di magnifiche e crudeli scene..!
Saggiamente il regista nella parte "hot" del film "cala" un agghiacciante sipario…
I colori sono scuri, si intravedono solo le facce dei protagonisti e il tutto diventa inesorabilmente più diabolico…
Le ragazze in totale stato di onnipotenza si concedono (in tutti i sensi) ai loro aguzzini…
Ripeto film molto realista, il regista riporta praticamente i "fattacci" che si verificano tuttora nella Società sui treni e in altri luoghi…
La violenza, la perversione magari si nasconde ma è viva… (l'esempio, almeno cinematografico è la donna bionda)…
Tale signora rappresenta la "perfezione", educazione, civiltà, logica, eleganza…
Ma questa è solo ipocrisia…
Dietro il tutto (ovvero l'armonia dell'alta classe) si nascondono, si generano cattivi pensieri…
Bisogna riflettere su questo spasmodico film, lo spettatore potrebbe disprezzare il finale (sul piano cinematografico è discreto) , in pratica il "regolamento dei conti" non è equo…
Ma il regista lo fa di proposito…
Il nostro Aldo non punisce la borghesia (ovvero la donna), la "malefica bionda" riesce più di una volta (incredibilmente) a cavarsela (grazie ai suoi modi)…
Il problema della Società è rappresentato dall'Apparenza…
Il male si nasconde anche (e soprattutto) dietro persone "sofisticate" e "virtuose"…

"Peregrinando" nella mente del regista "creo" assi immaginari e collego divinamente le concezioni "iniziali" del nostro chirurgo che (almeno teoricamente) parla della "medicina" giusta per "curare" la mentalità violenta…
Occorrono presupposti…
Queste teorie alla fine (scherzo del destino) si presentano concretamente al medico…
Ma esse vengono rifiutate…
L'odio genera violenza e violenza genera odio…
In pratica il vero "presupposto" era quello di graziare i due teppisti, ma questo "atto celeste" perde credito dinanzi alla maestosa rabbia dell'uomo padre di due ragazze assassinate…
Quindi questo Problema è complesso, non basta la teoria ma i fatti… (infatti nel dialogo del pranzo grosso modo il medico viene attaccato proprio per questo motivo…) e per "smorzare" la violenza occorre Sacrificio e lucidità (elemento rarissimo in momenti del genere ovviamente)…

La pellicola fu vietata (all'epoca) ovviamente ai minori di 18 anni…
Il titolo è un rebus…
Il titolo originale è (o meglio era) "Violenza Sull'ultimo treno della notte", ma il regista fu "costretto" a cambiarlo in "L'ultimo treno della notte" ma comunque su quasi tutte le pellicole "spunta" la temibile parola Violenza…

La Società malata e criticata dal regista è composta da varie classi, le classi "forti" e le classi "deboli"…
I due "ragazzetti" rappresentano questa ultima classe, la prima è rappresentata diabolicamente dalla bionda signora che grazie al suo fascino riesce ad "imboccare" ai teppisti la strada del duplice omicidio…
…Complimenti Aldo…
Il film è delicato e riservato ad un pubblico "duro", non indicato a persone emotive e "dolci"…
In questa Opera Cinematografica la violenza, l'ipocrisia, il sangue compongono praticamente il tutto…

Pochi film riescono a suggestionare lo spettatore (ovviamente non JOKER1926), in questo lungo viaggio visivo e immaginario Lado "ferisce" mortalmente la massa spettatrice mostrando la "faccia" della Società…

Pochi sono i film che nella Cinematografia restano immortali, "L'ultimo treno della notte" è uno di questi…

13 risposte al commento
Ultima risposta 07/07/2010 12.16.46
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  04/07/2008 09:53:13
   8½ / 10
Poche storie. Questo non è solo il miglior rape and revenge che sia mai stato realizzato, ma anche uno dei più belli, intensi e angoscianti film di genere del nostro cinema. Una vicenda brutale, dolorosa, violenta, priva di speranza e redenzione e una critica ferocissima alla borghesia.
Anche oggi, a distanza di anni, non si può restare indifferenti dopo la visione dell' opera di Lado e, anche se ho visto L' ultimo treno almeno quattro volte, continua a impressionarmi sempre, a lasciarmi addosso un forte senso di disagio e uno strascico di disperazione.
Splendido.

DarkRareMirko  @  22/06/2008 15:06:19
   8 / 10
Assieme a Thriller - A cruel picture e a Day of the women, è uno dei migliori rape and revenge mai realizzati, anni luce avanti tra l'altro (sia tecnicamente che riguardo ai contenuti) rispetto al suo ispiratore, ossia The last House on the left di Craven (che ho sempre trovato molto rozzo, a dire il vero, pur essendo un decoroso film).

Film esploitativo, certo, ma di gran spessore, con forti e mai trite critiche alla società; il treno è una metafora della vita, o meglio, della società in cui viviamo.
Salerno molto buono, checchè altri dicano, come tutti gli altri attori.
Azzeccatissime musiche di Morricone, prova registica di Lado al meglio, consigliatissimo.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  05/04/2008 15:59:41
   8½ / 10
Uno dei migliori rape&revenge della storia, e l'abbiamo fatto noi. Migliore anche di quello di Craven

Sestri Potente  @  05/01/2008 13:09:01
   8½ / 10
Prima di tutto un grazie a tutti voi che avete commentato questo film: me l'avete fatto conoscere e sono rimasto molto soddisfatto! Non ho visto "L'ultima casa a sinistra", ma questo remake italiano è molto valido: tensione sempre alta, sequenze scioccanti e un finale tutto da interpretare. La trama è semplice, non ci sono particolari colpi di scena, ma ciò che mi ha affascinato di più è la parte iniziale dove viene rappresentata la vita sul treno: passeggeri che fumano e danno fastidio, persone "spiaccicate" in piedi che non trovano posto, gente che non trova il biglietto, chi non riesce ad aprire una porta... Come Rape & Revenge è ben fatto e approfondito: da vedere!

Living Dead  @  29/11/2007 20:08:04
   8 / 10
Dai tempi d'oro del cinema italiano di genere, Aldo Lado gira uno spietato viaggio nella perversione proponendoci una storia macabra popolata dai reietti della nostra società. Gira scene con tecnica sopraffina e stampa nella nostra mente immagini agghiaccianti. Se solo il film non si fosse rivelato un plagio de "L'ultima casa a sinistra" di Craven, avrei esagerato con il voto.

castelvetro  @  06/11/2007 12:54:09
   9 / 10
Magistrale.

Lado ci descrive due mondi contrapposti nella nostra società:
quello dei borghesi e quello dei delinquenti in un rape & revenge coi fiocchi.

Noto che il personaggio di Franco Fabrizi vi è stato un pò a tutti sulle palle,
ma a me è piaciuto molto xkè ha dato un bell'accento al film


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Morricone regala anche qui, seppure con 3 note, sà rendere ancora più claustrofobici i vagoni del treno...

Merita assolutamente la visione
del treno

Invia una mail all'autore del commento click  @  14/09/2007 02:44:05
   9½ / 10
Ah per me non solo è uno dei migliori film di genere, ma è proprio uno dei migliori film mai realizzati. Qui non si parla di tensione e paura, ma di angoscia, ansia e inquietudine allo stato puro. Alla fine del film ho provato un malessere interiore che raramente mi è capitato. Sarà pure ispirato a l'ultima casa a sinistra, ma lo supera di gran lunga (d'altra parte non è che Wes craven sia sto genio..), e Lado in alcune scene, usa la cinepresa (e il montaggio, e la colonna sonora, e la fotografia) in modo magistrale. Stupendo. Il mio sogno (impossibile, lo so) sarebbe di vederlo nella top 25, anche solo al 25esimo posto, anche solo per un'ora. Mi si aprirebbe il cuore.
Non è un 10 solo per un finale un po' frettoloso.

Sanjuro  @  04/08/2007 23:49:52
   9 / 10
Pulp d' autore italiano, Lado è avanti anni luce rispetto a quasi tutti, gli tengono testa Lenzi, Di Leo e il Mario Bava piu "Iena", bello anche "Autostop Rosso Sangue" di Felice Pasquale Campanile e l' opera di Castellari. Italiani Re dei B-Movie e degli A-Movie Ye Ye Ye Ye Ye

statididiso  @  08/07/2007 03:53:35
   9 / 10
"Le Dernier Train De La Nuit" di Lado (1975) è chiaramente ispirato a "The Last House On The Left" di Craven (1972), ma, a differenza di questo, possiede una sceneggiatura più forte, una regia più sicura, una bella fotografia, delle musiche favolose (Ennio Morricone, con due semplici strumenti: batteria elettronica ed armonica a bocca), che cozzano con la violenza delle immagini, un cast di attori di tutto rispetto (anche se ho preferito la coppia David Hess-Fred J. Lincoln a quella Bucci-De Grassi) e un finale meno splatteroso, ma sicuramente più ironico, che nasconde una critica alla nostra società, borghese ("minata da alcune fondamentali contraddizioni (la macchina stacca dalle scene di violenza x passare all'interno della casa) che ne determineranno la caduta" - x usare il linguaggio marxista), ipocrita ("Certi giovani vanno tolti dalla strada, ad esempio io credo molto nello sport" - afferma Salerno - ed io aggiungerei, soprattutto, nella caccia, tanto che, sportivamente, impallina uno dei due balordi/Macha Meril - la medium di "Deep Red" - chiede ad un democristiano di battersi contro l'affievolimento dei valori, ma è la stessa che apre e dirige le danze), indifferente (Fabrizi, prima assiste, poi partecipa alle atrocità e, alla fine, per pulirsi la coscienza, fa una telefonata anonima alla polizia) e rea di non essere in grado di creare i presupposti della non-violenza, di colpire il male alla radice: a morire sono solo i due balordi (il potere la fa franca ancora una volta mentre a pagare sono sempre le classi più deboli). da ricordare il pestaggio iniziale a Santa Claus in "Clockwork Orange" style e la scena in cui alla povera Lisa viene tagliuzzata la p.a.s.s.e.r.i.n.a con un taglierino.
non ci troviamo davanti ad un semplice "Rape and Revenge".. CONSIGLIATISSIMO ! ! L

voto: 9

ps: da quello che so, il film è praticamente introvabile in Italia, xò, sono riuscito ad ottenere la versione francese della "Neo Publishing" ! ! :D

Geoff  @  10/06/2007 15:03:56
   9 / 10
ed è per questo che mi sono iscritto a filmscoop.) tra l'altro è l'unico "forum" dove vado, leggo, mi interesso e scrivo)
Sono contento che questa pellicola sia stata esaltata da tutti voi.
Gran Film.
Solo che ogni volta che vedo Franco Fabrizi mi viene in mente :"ti piace il pesce?" (chi coglie questa stupida citazione è un grande)

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Ultima risposta 08/07/2007 03.58.29
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  30/05/2007 23:30:05
   8½ / 10
l'ultimo treno della notte è uno di quei flim che colpisce in maniera violenta lo spettatore, che subisce situazioni allucinanti e crudeli ma purtroppo reali.
lo si può dividere in due parti, la prima sul treno racchiude una perversione e una crudeltà unica la seconda, di vendetta che cerca di alleviare il dolore ma in realtà lo amplifica

private_joker  @  30/04/2007 11:49:31
   9 / 10
L'ho visto ieri sera, un bellissimo film, ma non credo che lo rivedrò di nuovo per parecchi motivi: prima di tutto perchè mi ha disgustato l'ipocrisia di quasi tutti i personaggi (le uniche persone che non ho trovato false sono state le due ragazzine e i due giovinastri), alcuni dei quali autentici mostri, fra tutti la "signora elegante" e il guardone che

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Inoltre mi è rimasta marchiata a fuoco nella mente l'espressione della ragazzina dopo che

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Anche il finale mi ha lasciato un senso di malessere, visto che

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Insomma, un bel film, ma assolutamente non per tutti.

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Ultima risposta 18/05/2007 12.35.02
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phemt  @  22/02/2007 11:00:57
   8 / 10
Il miglior rape & revenge della storia, ben superiore anche al capostipite del genere firmato Wes Craven… Lado evita i siparietti comici che di fatto rovinavano un po’ l’atmosfera del lavoro di Craven, ma soprattutto va a fare una critica e una riflessione socio-politica “mascherandola” appunto da r & r…
Uno dei grandi pregi del genere è la semplicità che sta alla base della sceneggiatura, ma questo è anche il suo grosso difetto, visto che per raccontare una storia di questo tipo basterebbero 30/40 minuti, come riempire il tempo che avanza? Lado lo riempie andando proprio a fare quella riflessione di cui parlavo… Fin dal treno pieno di donne felliniane, nostalgici nazisti, preti con tic, guardoni, e la Meril che sarà poi il punto focale del film, Lado racconta la nostra società, alternandola in montaggio con la vita agiata di Enrico Maria Salerno e moglie… Non per nulla quando una delle due ragazze sta morendo il regista ci mostra con il montaggio in parallelo la festa di Natale a casa dei suoi, con valzer, spumanti e tavolate, in una casa calda e illuminata mentre la figlia sta morendo in un treno buio, urlante e terrorizzata, davanti a due brutti ceffi ed ad una donna borghese che è simile al padre (e basta guardare il finale per rendersene conto)…
Le caratterizzazioni psicologiche sono perfette (soprattutto quella di Bucci criminale non completamente privo di scrupoli), la regia di Lado è buona (anche se nella prima parte può nascere un po’ di noia e anche se c’è qualche caduta di ritmo), la musica è di Morricone, e il finale, come ho già accennato, ha un senso ben specifico…
In un film del genere sono molto importanti anche gli attori, pur mancando (a differenza del successivo La Casa sperduta nel Parco di Ruggero Deodato) l’icona del genere David Hess, il cast è totalmente in parte, a partire dalle due ragazze per arrivare ai due brutti ceffi e alla Meril… Fraco Fabrizi esce cinque minuti ma ci regala uno dei personaggi più spregevoli della storia del cinema, mentre Enrico Maria Salerno è (come quasi sempre) a dir poco perfetto…
E’ chiaro, il rape & revenge non è un genere per tutti, questo film mostra una buona dose di violenza (anche e soprattutto psicologica), ma secondo me è l’ennesima dimostrazione che in quegli anni noi italiani riuscivamo a fare alcuni prodotti di un certo tipo di cinema (horror, giallo e poliziesco) che all’estero ci invidiavano…

clone 1975  @  05/10/2006 20:02:02
   9½ / 10
se qualcuno conosce altri rape e revange oltre a questo i spit on your grave e l'ultima casa a sinistra,me li consigli.Il film partiamo subito col dire che è uguale e preciso a l'ultima casa a sinistra,forse più curato,una tacchetta inferiore a non violentate jenifer,ma un vero e proprio capolavoro,situazioni talmente reali che sembra le stiano filmando al momento,e poi macha basta lei ,la sensitiva di PROFONDO ROSSO,che qui da il meglio di se,si questo genere mi fa impazzire davvero

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Ultima risposta 22/11/2007 18.00.55
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Invia una mail all'autore del commento Lukino  @  03/10/2006 05:13:30
   9 / 10
davvero un film teso e fastidiosissimo, nel senso che disturba e mette addosso un' inquietudine e un disagio tremendi, soprattutto per il fatto che la vicenda potrebbe accadere a chiunque.

La notte del viaggio è descritta in un modo che rasenta la perfezione, i vagoni sovraffollati ( e poi vuoti), i cambi di treno in stazioni semideserte..... chi non si è mai trovato in una situazione analoga? Gli attori sono bravissimi, dalle due ragazze (che trasmettono una tenerezza come in pochi altri film sono riusciti a fare) alla perversissima e maniaca macha meril ( la medium di profondo rosso!!!) che riesce a farsi odiare a livelli massimi.

Stupende alcune scelte di regia , in particolare la scena dell'amplesso nel bagno del treno, l'alternanza delle scene di violenza sul treno con quelle di festa ( in cui però Lado mantiene, magistralmente, il sonoro delle scene del viaggio destando ancora più disagio,) e quella in cui si manifesta l'apprensione dei genitori, seduti l'uno di fronte all'altro, in silenzio, con gli occhi che parlano.

Colonna sonora di morricone, essenzialmente fatta di sole 4 note di un'armonica, eppure efficacissima.

Viene spontaneo pensare a "L'ultima casa a sinistra" che però, pur essendo un bel film, a paragone con questo film sembra una commedia.

Unico neo, un finale troppo affrettato e compresso. Peccato davvero, sarebbe stato un 10! Sarebbe inimmaginabile pensare ad un film simile girato oggi n Italia. Peccato, abbiamo perso una qualità!

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Ultima risposta 23/04/2007 18.24.04
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  10/07/2006 12:35:46
   9 / 10
splendido esempio di "rape & revenge" nostrano.
la storia è molto simile a "l'ultima casa a sinistra" ma il film italiano riesce a non essere un semplice clone della pellicola di craven,e a essere anche più cattivo e disturbante.
musiche di morricone.

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