l'ultimo treno della notte regia di Aldo Lado Italia 1975
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l'ultimo treno della notte (1975)

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locandina del film L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE

Titolo Originale: L'ULTIMO TRENO DELLA NOTTE

RegiaAldo Lado

InterpretiEnrico Maria Salerno, Flavio Bucci, Macha Meril, Franco Fabrizi

Durata: h 1.31
NazionalitàItalia 1975
Generedrammatico
Al cinema nel Luglio 1975

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Trama del film L'ultimo treno della notte

In occasione delle vacanze di Natale, Elisa Stradi, figlia sedicenne di un chirurgo, parte dalla Germania per recarsi in Italia assieme alla cugina Margareth. In Austria,a causa di un attentato, le due compagne di viaggio sono costrette a cambiare treno. Su un convoglio semideserto diretto a Verona diventano vittime di due giovani delinquenti e di una signora borghese. Lanciatasi dal treno in corsa, Margareth muore. I tre si liberano allo stesso modo anche di Elisa. Scesi dal treno si imbattono nel padre che si vendica.

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Voto Visitatori:   7,65 / 10 (60 voti)7,65Grafico
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Voti e commenti su L'ultimo treno della notte, 60 opinioni inserite

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JOKER1926  @  10/08/2008 20:50:53
   8½ / 10
"L'ultimo treno della notte" è uno dei film più importanti e crudeli della cinematografia mondiale…
A "generare" questo "mostro" ci pensa con classe ed immensa grazia Aldo Lado .
Il film è una bomba di significati…
Uno dei pochissimi film che devasta lo spettatore nei due sensi… (ovvero in senso visivo e metaforico…)
Ovviamente basta qualche scena per ottenere il "processo" di disgusto nell'anima dello spettatore…
Per ottenere "emozioni" nel campo extra –visionario basta pensare alla signora bionda (interpretata da una discreta Macha Meril)…
Il regista offre allo spettatore un film malvagio, crudo, ipocrita, vero…
Importantissimi sono i vari dialoghi (soprattutto quelli del padre di Elisa Stradi), lo spettatore è "avvolto" in un perenne problema: la violenza…
Lo sport, la famiglia, l'educazione sono gli ingredienti per i giovani…
Bisogna allontanare la massa giovanile dalla strada (dal degrado)…
In linea di massima questi sono i concetti del chirurgo, l'uomo "apre" un dialogo con i suoi parenti in occasione della cena di Natale…
Tutte queste teorie sono importanti, lo spettatore deve "conservare" la "concezione" di Giulio Stradi (interpretato da un sublime Enrico Maria Salerno) per il finale…
Aldo Lado riporta (con pochi personaggi) un'intera Società nella sua pellicola…
Ogni personaggio incarna un pezzo del "Sistema Civile"…
Le ragazze sono la giovinezza femminile (vittima), i due giovani teppisti (rappresentano la povertà, il degrado, la miseria), la donna bionda rappresenta la borghesia, l'ipocrisia…
Giulio Stradi è il giusto (ma pronto, per ovvi motivi a diventare una belva), il "guardone" è semplicemente il pubblico, la massa che "accetta" il male e addirittura ne diventa parte integrante!
Il regista studia ed attua tutto alla perfezione…
Il "guardone" dopo il "fatto" si "maschera" e chiama il figlio (metafora dell'ipocrisia) e successivamente decide di denunciare il tutto alla polizia con una semplice chiamata anonima…
In pratica Lado denuncia il problema della violenza nato e cresciuto nell'omertoso ventre della "perfetta" e "pulita" Società…
Nessuno interviene per sedare il male…

"L'ultimo treno della notte" è una pellicola "futuristica", profonda…
Lado "ingaggia" un bel Cast e con delle buone musiche "contorna" il tutto…
Pellicola in piccola parte (in piccolissima parte) lenta e poco emozionante…
Fotografia buona e la dinamica del film è incredibile..!
Nel film non trovo grandi difetti, come detto sopra a tratti "L'ultimo treno della notte" è orfano di ritmo incalzante…
Invece (sul piano visivo, tecnico, cinematografico) non mancano pregi…
Tecnicamente perfetto il duplice omicidio (siamo nel remoto 1975!)…
Il regista compone un Mosaico di magnifiche e crudeli scene..!
Saggiamente il regista nella parte "hot" del film "cala" un agghiacciante sipario…
I colori sono scuri, si intravedono solo le facce dei protagonisti e il tutto diventa inesorabilmente più diabolico…
Le ragazze in totale stato di onnipotenza si concedono (in tutti i sensi) ai loro aguzzini…
Ripeto film molto realista, il regista riporta praticamente i "fattacci" che si verificano tuttora nella Società sui treni e in altri luoghi…
La violenza, la perversione magari si nasconde ma è viva… (l'esempio, almeno cinematografico è la donna bionda)…
Tale signora rappresenta la "perfezione", educazione, civiltà, logica, eleganza…
Ma questa è solo ipocrisia…
Dietro il tutto (ovvero l'armonia dell'alta classe) si nascondono, si generano cattivi pensieri…
Bisogna riflettere su questo spasmodico film, lo spettatore potrebbe disprezzare il finale (sul piano cinematografico è discreto) , in pratica il "regolamento dei conti" non è equo…
Ma il regista lo fa di proposito…
Il nostro Aldo non punisce la borghesia (ovvero la donna), la "malefica bionda" riesce più di una volta (incredibilmente) a cavarsela (grazie ai suoi modi)…
Il problema della Società è rappresentato dall'Apparenza…
Il male si nasconde anche (e soprattutto) dietro persone "sofisticate" e "virtuose"…

"Peregrinando" nella mente del regista "creo" assi immaginari e collego divinamente le concezioni "iniziali" del nostro chirurgo che (almeno teoricamente) parla della "medicina" giusta per "curare" la mentalità violenta…
Occorrono presupposti…
Queste teorie alla fine (scherzo del destino) si presentano concretamente al medico…
Ma esse vengono rifiutate…
L'odio genera violenza e violenza genera odio…
In pratica il vero "presupposto" era quello di graziare i due teppisti, ma questo "atto celeste" perde credito dinanzi alla maestosa rabbia dell'uomo padre di due ragazze assassinate…
Quindi questo Problema è complesso, non basta la teoria ma i fatti… (infatti nel dialogo del pranzo grosso modo il medico viene attaccato proprio per questo motivo…) e per "smorzare" la violenza occorre Sacrificio e lucidità (elemento rarissimo in momenti del genere ovviamente)…

La pellicola fu vietata (all'epoca) ovviamente ai minori di 18 anni…
Il titolo è un rebus…
Il titolo originale è (o meglio era) "Violenza Sull'ultimo treno della notte", ma il regista fu "costretto" a cambiarlo in "L'ultimo treno della notte" ma comunque su quasi tutte le pellicole "spunta" la temibile parola Violenza…

La Società malata e criticata dal regista è composta da varie classi, le classi "forti" e le classi "deboli"…
I due "ragazzetti" rappresentano questa ultima classe, la prima è rappresentata diabolicamente dalla bionda signora che grazie al suo fascino riesce ad "imboccare" ai teppisti la strada del duplice omicidio…
…Complimenti Aldo…
Il film è delicato e riservato ad un pubblico "duro", non indicato a persone emotive e "dolci"…
In questa Opera Cinematografica la violenza, l'ipocrisia, il sangue compongono praticamente il tutto…

Pochi film riescono a suggestionare lo spettatore (ovviamente non JOKER1926), in questo lungo viaggio visivo e immaginario Lado "ferisce" mortalmente la massa spettatrice mostrando la "faccia" della Società…

Pochi sono i film che nella Cinematografia restano immortali, "L'ultimo treno della notte" è uno di questi…

13 risposte al commento
Ultima risposta 07/07/2010 12.16.46
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