million dollar baby regia di Clint Eastwood USA 2004
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million dollar baby (2004)

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locandina del film MILLION DOLLAR BABY

Titolo Originale: MILLION DOLLAR BABY

RegiaClint Eastwood

InterpretiClint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman, Jay Baruchel, Mike Colter, Lucia Rijker, Anthony Mackie, Brian F. O'Byrne, Margo Martindale, Riki Lindhome, Michael Pena, Benito Martinez, Bruce MacVittie, David Powledge, Marcus Chait, Joe D'Angerio

Durata: h 2.12
NazionalitàUSA 2004
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2005

•  Altri film di Clint Eastwood

•  Link al sito di MILLION DOLLAR BABY

Trama del film Million dollar baby

Frankie Dunn è stato per anni allenatore e manager di tanti pugili e ha speso una vita sul ring. Uomo solitario dal carattere duro, Frankie ha un unico amico, Scrap, anche lui ex pugile, con cui gestisce una palestra di boxe a Los Angeles. La vita di Frankie subisce una svolta quando in palestra arriva Maggie, una ragazza determinata a combattere sul ring, che sulle prime lui tenta di scoraggiare ma che poi, vista l'ostinazione della ragazza, decide di aiutare e prende sotto la sua protezione...

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Voto Visitatori:   8,34 / 10 (570 voti)8,34Grafico
Miglior FilmMiglior Regia (Clint Eastwood)Miglior Attrice Protagonista (Hilary Swank)Miglior attore non protagonista (Morgan Freeman)
VINCITORE DI 4 PREMI OSCAR:
Miglior Film, Miglior Regia (Clint Eastwood), Miglior Attrice Protagonista (Hilary Swank), Miglior attore non protagonista (Morgan Freeman)
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film straniero
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
Miglior regista (Clint Eastwood)Miglior attrice in un film drammatico (Hilary Swank)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior regista (Clint Eastwood), Miglior attrice in un film drammatico (Hilary Swank)
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Voti e commenti su Million dollar baby, 570 opinioni inserite

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eures  @  16/03/2005 21:44:37
   3 / 10
La seconda parte rovina tutto, da andarsene assolutamente (al più tardi quando lei sbatte la testa), se non si vuole uscire dalla sala con qualcosa in meno invece che con qualcosa in più.
D'ora in avanti Clint è nella mia lista nera dei registi (insieme ad Allen Woody, Almodovar Pedro e Wenders Wim).

12 risposte al commento
Ultima risposta 22/03/2005 02.04.38
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Invia una mail all'autore del commento Miss Blonde  @  15/03/2005 17:17:52
   6 / 10
Premettendo che ho visto questo film con l'animo già un po' cattivo perchè agli oscar tenevo per scorsese, non ho affatto trovato il film eccezionale né tantomeno da oscar.
La prima parte è bella e appassionante, ti appassioni al personaggio e al suo sogno e anche per chi non ama la box è divertente.
tutta la seconda parte secondo me sarebbe da bruciare e sostituire...

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Bravissima la Swank che purtroppo però non riesce a salvare il film.

8 risposte al commento
Ultima risposta 20/03/2005 15.05.00
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xxxx  @  14/03/2005 00:31:28
   6 / 10
un film che non può non commuovere e toccare, solo che, passata l'onda emotiva e analizzandolo un po' più a fondo, emergono pecche che non possono farlo considerare un'opera da leggenda. una regia didascalica, una carrellata di personaggi buoni più per una fiction che per un film da oscar, qualche scena buttata via (dal ko di freeman al pugile spaccone, al momento clou dell'incidente alla swank). nota sicuramente positiva per una swank intensa che merita il premio.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/03/2005 03.10.42
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Invia una mail all'autore del commento Holly  @  13/03/2005 21:12:12
   9 / 10
Devastante.

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Ultima risposta 07/09/2005 14.17.15
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mmax  @  13/03/2005 14:09:52
   9 / 10
a me mi piace molto a me mi sono venute 2 lacrime a me.

4 risposte al commento
Ultima risposta 15/03/2005 10.27.34
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juliette  @  12/03/2005 10:31:29
   8 / 10
Ho pensato un po' se dar 7 o dare 8...
Direi che ho deciso per l'8, perchè il film non solo mi è piaciuto, ma era anche originale e raccontato bene.
Gli attori sono strepitosi, davvero.
La storia è molto triste ma anche molto avvincente nella prima parte.
Non ricorderò questo film per il finale, ricorderò Maggie come colei che ha lottato sin dalla nascita per sopravvivere e poi vivere...
E' difficile dare un voto a questo film perchè è come se fossere due film, divisi tra prima e seconda parte.
La prima un film d'azione, la seconda di pura riflessione:
Credere in Dio o credere nelle cose concrete?
Vivere da pecora per sempre o un pò da leone?
Dare sempre amore alle persone che pur non lo meritano, o farsi valere e mandare a quel paese chi ti sfrutta e basta?
Vivere per molto tempo soffrendo o andarsene prima?
La vera felicità è godere di un pezzo di torta o vincere una gara nel massimo della scorrettezza?

Per tutte queste domande che qualcuno si pone, e molte altre ancora...questo film merita di essere visto ma soprattutto ricordato.
Quante Maggie ci saranno state e quante ce ne saranno ancora...
La SEMPLICITA', la capacità di apprezzare le PICCOLE COSE fanno godere una vita a pieno.
E questo Maggie è riuscita a fare, ed ha insegnato a Frankie

6 risposte al commento
Ultima risposta 26/03/2005 16.17.32
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tabata_red  @  11/03/2005 23:26:56
   10 / 10
Non aspettatevi il classico film sportivo che offre successi atletici e riscatti personali. Ciò che interessa a Clint Eastwood, divenuto ormai grande anche dietro la cinepresa, è far vivere i suoi personaggi, facendoteli vivere in prima persona, e così soffri, ridi, piangi, esulti e rifletti proprio come se fossi tu il protagonista. Splendido.

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Ultima risposta 11/03/2005 23.32.28
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Ciccio  @  11/03/2005 13:31:01
   9 / 10
Quasi un capolavoro... C'è mancato veramente poco per parlare d'opera d'arte di magnifica ossessione di orgasmo visivo... Clint vecchio saggio del cinema americano... Allievo del grande Sergio Leone che hai capito che al cinema funzionano i perdenti, i maledetti. Insomma questo film è una grande paraculata ma anche una grande lezione di vita. Mestiere talento e una strizzatina d'occhio al cinema vecchio stile. Una regia tradizionale e che funziona. Un grande schiaffo morale ai giovani registi che pensano che basta far volare la cineprea di qua e di là per fare un buon film. Le storie. Ricordatevelo Le storie innanzitutto. W la vagina della Felini.

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Ultima risposta 13/03/2005 17.37.32
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beggio  @  10/03/2005 21:10:03
   8 / 10
potremmo stare ore a discutere su questo film, ho letto commenti bellissimi, analisi che ho condiviso ed altre che invece, devo ammetterlo, mi hanno un po' irritato... questo però è dovuto proprio al fatto che è un film che ti lascia qualcosa dentro. Sinceramente quando sono andato a vederlo non sapevo bene di cosa si trattasse, sapevo che era una storia sulla boxe e nulla più... beh, da metà film in poi il pugno nello stomaco l'ho sentito io, non importa se tristi o comici, i film devo trasmetterci emozioni e il realismo con cui questo film le trasmette è veramente stupendo.
Non mi addentro a fare analisi sulla regia e sui personaggi, già molte ne sono state fatte nei commenti precedenti, dico solo che questo è uno dei pochi film che ultimamente ha regalato delle emozioni forti e, per chi è in grado di capirlo, molto vere.

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Ultima risposta 11/03/2005 15.20.20
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tyler  @  10/03/2005 01:50:27
   6 / 10
Sono rimasto abbastanza deluso da questo film che sinceramente attendevo di vedere con ansia.Per caso Eastwood stà cercando di vincere il premio per il film più triste del mondo?e poi possibile che basta raccontare una storia triste e deprimente com'è stata quella della protagonista per raccogliere l'approvazione del pubblico e della critica?io l'ho trovato abbastanza scontato,tanto che spesso anticipavo i fatti e addirittura le battute,per non parlare poi di alcuni personaggi veramente poco credibili,come ad esempio la madre di lei e la famiglia in totem....cavolo,non c'è spazio per un pò di positività,se la vita ti da qualcosa necessariamente ti deve togliere qualcos'altro....e il personaggio interpretato da Clint Eastwood che potrebbe vincere l'oscar come il più grande porta sf.iga della storia dell'umanità:da giovane allena Morgan Freeman che perde un occhio,poi allena il pugile nero che diventa campione del mondo subito dopo averlo lasciato,infine allena lei che muore in un modo veramente pietoso....senza contare che la figlia non gli parla e non gli risponde alle lettere non si sa bene perchè e addirittura il prete della sua città lo invita ad allontanarsi dalla chiesa(probabilmente per paura della sf.iga).
Non pensavo potesse fare un film più deprimente di Mystic River,invece forse c'è riuscito.
Gli dò la sufficenza,perchè c'è senza dubbio molto di peggio,però mi aspettavo sinceramente di più.....comunque ho un'idea per un eventuale prossimo film di Clint:
Lui è uno storpio senza un braccio e con il pisello amputato a causa di una forte infezione,ma ad un certo punto la sua famiglia muore distrutta perchè durante un pic nic il gruppo elettrogeno che avevano noleggiato esplode.
Quindi lui tenta in maniera disperata di correre dall'amore della sua vita che però,mentre gli si fa incontro correndo a sua volta per abbracciarlo,muore investita da un tir in corsa....a questo punto lui decide di suicidarsi gettandosi da un ponte,ma si salva...però gli devono amputare le gambe e così,senza un braccio,senza il pisello e senza tutte e due le gambe decide di iscriversi al campionato mondiale di atletica per handicappati,ma purtroppo viene eliminato al primo turno!

42 risposte al commento
Ultima risposta 23/09/2005 12.17.05
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norah  @  09/03/2005 12:50:18
   6 / 10
Million Dollar Baby potrebbe somigliare a Roky,ma in questo caso la Boxe diviene soltanto un pretesto per disegnarci il ritratto di questi tre protagonisti feriti dalla vita.
La storia ci viene narrata dal punto di vista di un ex-boxer(Morgan Freeman) ,custode della palestra dell'allenatore(Eastwood),nonché suo intimo confidente .
A metà percorso il film cambia di tono,ed il dinamismo che aveva caratterizzato tutta la prima parte del film, si sgretola completamente ed improvvisamente, per andare a raggiungere l'apice dell'intensità e del dramma.
Il film in sè rappresenta un modello di semplicità e di intelligenza ,Eastwood si dimostra un lodevole cantastorie,denuda la sceneggiatura da ogni sorta d' orpello,le immagini brillano in un' oscurità rivelarice dei tormenti dei tre protagonisti .
Eastwood vorrebbe colpirci al cuore,ma non ci riesce fino in fondo.
Alla prossima mi aspetto qualcosa all'altezza di quell'indiscutibile capolavoro che é Mystic River

49 risposte al commento
Ultima risposta 13/03/2005 22.26.32
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state muti  @  09/03/2005 11:44:01
   10 / 10
Film stupendo,tocca i veri lati della vita!!!
Assolutamente da vedere...

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/03/2005 02.10.28
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MISTER NO  @  09/03/2005 10:49:32
   7 / 10
Da Eastwoodiano della prima ora, devo sinceramente ammettere che mi aspettavo qualcosina di più... Il fim è bello, niente da dire, però "Gli Spietati", "Un mondo perfetto", "Mystic River" sono decisamente un gradino più in alto. I pezzi di bravura non mancano di certo, però manca quel qualcosa che trasforma un film ottimo in un capolavoro. Mi ha fatto un po' lo stesso effetto de "I ponti di Madison County": bel film, osannato dalla critica, ma per uno che avuto il personaggio di Clint come eroe d'infanzia, vederlo piangere fa veramente un'impressione intollerabile!

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Ultima risposta 11/03/2005 15.45.55
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Invia una mail all'autore del commento zack  @  08/03/2005 21:55:28
   5 / 10
Fatto veramente coi piedi.
Attendevo l'uscita di questo film tanto osannato per vedere finalmente qualcosa di emozionante e invece il vecchio Clint ha prodotto una pellicola che contiene più assurdità di tutti i suoi vecchi e "amati spaghetti western" sommati assieme.
Morgan Freeman sembra Francis il mulo parlate, ha combattuto 109 incontri, vive come un barbone ma parla come Seneca ed insegna al prossimo massime zen. Esilerante la scena in cui lui, vecchio pugile ultrasessantenne riesce a mettere al tappeto SVENUTO e con un solo pugno un promettente puglie di 20 anni . Fantastico Clint che incontra Hilary Swank dopo l'incontro del suo protetto di colore e lei dice di avere fatto l'incontro di apertura della serata pugilistica dimostrando poi di non avere mai, dico mai, avere sostenuto un incontro. Di un a banalità sconcertante il dialogo da "il figlio di Ringo" davanti al sacco tra Eastwood e la Swank. Ed infine al limite dell'intelligenza umana l'episodio della ragazza colpita a -tempo scaduto- in un match regolamentare colpita a tradimento dall'avversaria, va in coma ma, come le dice la madrea medea, ha perso l'incontro (il regista avrebebe dovuto perlomeno leggere il Bignami della boxe prima doi mettersi dietro la macchina da presa). Eppoi la fantasiosa incapacita di trovare qualcuno nel mondo che sappia spiegarle il significato dell soprannome affibiatole da Clint e ricamato sul suo accappatoio.
Quindi un consiglio risparmiate i soldini del biglietto. Arricchire chi non ha avuto nemmeno la decenza di rendere, un film che presuntuosamente vuole parlare dell'eutanasia,realistico non merita i ns. soldini.

45 risposte al commento
Ultima risposta 19/03/2005 01.15.10
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juppiter  @  08/03/2005 21:43:58
   10 / 10
Coinvolgente, intenso...in certi momenti "disturbante" per la crudezza di alcune scene...un film dall'alto tasso emotivo, splendidamente girato e recitato. Oscar meritatissimi.

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Ultima risposta 10/03/2005 20.12.33
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Albertine  @  08/03/2005 18:57:21
   7 / 10
Peccato perché l'ho amato fino all'incidente...poi è successo quello che più detesto in un film...vero che eastwood cerca di conservare rigore e asciuttezza ma purtroppo non ci riesce...abbastanza semplicistico nella separazione BUONI e CATTIVI, la famiglia di jene che si fa un giro a disneyland mentre lei giace paralizzata è quasi grottesca (mi ricorda un pò il nucleo familiare di Elizabeth Taylor in Improvvisamente l'estate scorsa ma lì erano tennessee williams e mankiewicz...altra storia)...trovo facilino commuovere con una storia di paralisi ed eutanasia...per il resto tra fotografia, scenografia, regia ed interpretazioni un ottimo film...

11 risposte al commento
Ultima risposta 11/03/2005 00.57.25
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Trilli74  @  08/03/2005 16:35:55
   3 / 10
So che mi attirerò le ire di tutti i frequenatori ma....Trovo che il film sia crudo, angosciante e che contenga scene davvero disgustose e soprattutto ritengo che sia allucinante che non sia vietato ai minori di 18 anni. Non penso di essere una persona più di tanto impressionabile, nella mia vita ho assistito a film appartenenti ai più svariati generi, ma mai mi era capitato di dover lasciare la sala di un cinema prima della fine per non rischiare lo svenimento. Se fosse stato reso noto che il film conteneva scene di tale crudezza mi sarei risparmiata un'ora di grande malessere procuratomi dalla visione del film.

27 risposte al commento
Ultima risposta 14/03/2005 21.23.29
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lapatti  @  07/03/2005 17:28:50
   7 / 10
Si è un bel film....ma vi dico la verità per tre quarti del film non ne potevo più... solo sport e tra l'altro uno sport che neanche mi piace.......poi alla fine il dramma, che da una parte ti lascia l'amaro in bocca ma dall'altra dà una svolta alla storia. Se pur terribile durante tutto il film speri che succeda qualcosa!!! E questo qualcosa succede.

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Ultima risposta 15/03/2005 10.35.47
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Sanachan  @  07/03/2005 16:31:03
   7 / 10
Non ci vuole molto per farmi piangere e questo è vero,ma questo film mi ha coinvolta parecchio.Ottimi gli attori,Swank su tutti,ma bravo anche NonnoFreeman.Non il capolavoro tanto decantato,ma sicuramente un bel film.

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Ultima risposta 08/03/2005 13.17.40
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Asa nisi masa  @  05/03/2005 23:32:08
   7 / 10
Purtroppo la visione è stata funestata dal caldo soffocante che regnava nella sala e dalla vicinanza con un'odiosa ed estremamente infantile spettatrice che si lasciava andare ad esternazioni (anche fisiche) ad ogni singola scena. Un vero tormento... Nonostante ciò, cercado di essere il più obiettivi possibile, lo ritengo un film nel complesso godibile, con qualche buono spunto ma altrettanti luoghi comuni, eccessi di patetismo e figure un po' satereotipate (qualcuno lo ha già fatto notare circa la inverosimile famiglia di Marianne).
Credo che si possano promuovere a pieni voti tutti gli interpreti (anche se purtroppo Freeman che pulisce i pavimenti mi ricorda troppo il Dio di "una settimana da Dio", appunto).
Da un Oscar come miglior film comunque mi aspettavo sinceramente qualcosa di meglio, anche se pure gli altri candidati (eccetto Hotel Rwanda che non ho ancora avuto il piacere di vedere) non mi sono sembrati capolavori.

7 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2005 11.47.08
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Mariospa  @  05/03/2005 19:51:44
   8 / 10
Un film intenso e toccante che insegna a non mollare mai nella vita. Bravissimi gli attori e la regia oscar meritatissimi!

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Ultima risposta 06/03/2005 12.43.50
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phemt  @  05/03/2005 09:38:36
   9 / 10
Buona regia, ottimi attori (la Swank lo ha strameritato l'oscar), magari la storia non è originalissima, ma i dialoghi sono davvero eccellenti (alcuni tra Eastwood e Freeman anche molto divertenti)... La parte finale magari è un pò melensa, ma se non vi commuovete alla fine non solo non avete un cuore ma neanche gli occhi per vedere... Secondo me è un film splendido...

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Ultima risposta 08/03/2005 07.59.59
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éowyn_3  @  04/03/2005 17:16:29
   8 / 10
belli i dialoghi e bravi gli attori.la storia forse nn è il massimo dell'originalità e nn so se abbia meritato l'oscar,ma scappa cmq un bel voto.

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Ultima risposta 05/03/2005 17.31.11
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Invia una mail all'autore del commento ulisseditoritto  @  03/03/2005 23:29:08
   7 / 10
Finalmente giunge da oltre oceano un film in cui l'america si legge dalla periferia dal basso, senza le consuete visioni dall'alto dei grattacieli con lo scopo di confondere le luci della megalopoli con le stelle. Un america grama che non poteva che esserci presentata solo da un Clint disincantato, pane al pane vino al vino. La metafora della Box, attraverso la quale un tempo molti aspiravano ad ascendere dalle stalle alle stelle, ovvero di conseguire il successo(il milione di dollari) si presta magnificamente per indicare quanto si muove al di sotto di quell'america che ci presentano quotidianamente i mass media della globalizzazione. Le vie del successo con tutti i suoi contrappassi, come la morte dello sport, del dilettantismo (come sta accadendo con il Calcio in Italia) che tiene a cuore il vecchio e romantico allenatore (Clint). Al punto di far disdegnare il raggiungimento del primato mondiale, per le complicazioni che conseguono tali eroismi. Un ottimo film insomma per individuare la psicologia dell’americano di oggi, il quale per evitare il conflitto tra il dover essere e quello che si è, attacca la spina…

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Ultima risposta 06/03/2005 23.20.00
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Misia71  @  03/03/2005 20:44:45
   5 / 10
A mio giudizio l'oscar maggiormente meritato è quello assegnato a Freeman.
La Swank è sorprendente nelle scene di box e la recitazione
è valida ma credo che nel complesso il film non abbia meritato in pieno un così elevato riconoscimento.
La storia ha faticato ad avviarsi nelle prime scene e durante tutto il film si intuiva molto chiaramente cosa sarebbe successo dopo: forse perchè l'evolversi della vicenzaè qualcosa di già visto e utilizzato molte volte (il riscatto dalla miseria quotidiana attraverso la fatica e l'impegno, la passione che compensa la mancanza di amore, la ricerca di un senso nella vita).
Onestamente non sono rimasta molto coinvolta da questo film perchè sembra sia stato confenzionato appositamente per suscitare commozione.
Ma nei film emozionare è un'altra cosa, e in questo Eastwood non è riuscito a colpire al cuore.
E' tutto troppo tragicamente scontato: la ragazza che trova nella box la sua unica evasione da una vita tutt'altro che gratificante, la mancanza totale di qualsiasi relazione di amore o di amicizia o familiare (con una madre e i fratelli che paiono davvero esageratamente senza cuore), la tenacia e la forza dimostrate in ogni occosione nonostante i sistematici rifiuti di Frank Dunn alle alle sue richiesta di allenamento, la sopportazione del dolore e della fatica decisamente superiore alla media e così via...

Non posso inoltre paragonare questa pellicola al film di Amenabar (Mare dentro) nonostante
trattino un argomento simile.
La poesia, l'interpretazione profonda e l'ottima realizzazione di "Mare dentro" rendono il film di Eastwood a maggior ragione decisamente dimenticabile.

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Ultima risposta 08/03/2005 13.54.44
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SIMMONS24  @  03/03/2005 19:50:08
   6 / 10
EASTWOOD E' BRAVO, BRAVISSIMO.
CIO' NON TOGLIE CHE (SECONDO ME) QUESTO FILM E' DI UNA BANALITA' ED IPOCRISIA SCONVOLGENTI. A PUNTINO PER VINCERE L'OSCAR. NON VORREI USARE LA SOLITA' PAROLA MA........ AMERICANATA.
GRANDE COMUNQUE LA SWANK.

9 risposte al commento
Ultima risposta 09/03/2005 05.02.45
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR barbara  @  03/03/2005 17:25:28
   8 / 10
Ho apprezzato tanto questo film quanto avevo disprezzato mystic river. Eastwood ha fatto bene ad abbandonare il thriller-poliziesco per scegliere una storia dalla trama, se vogliamo, più semplice (non sempliciotta) ma con dei personaggi intensi ed infinitamente umani che gli attori hanno reso magistralmente.
Mi è sembrato un film molto più vero ed intimista, mi ha emozionata davvero.
Anche io ho notato alcune sbavature (es. le cornamuse o l'eccessiva facilità della scalata al successo di Maggie) ma non mi sono sembrate particolarmente influenti nel godimento del film che puntava (secondo me) sul rapporto tra i personaggi.
E' vero, le tematiche non sono nuove, ma se andiamo ad analizzare bene credo che sia dai tempi della letteratura greca (iperbole) che non ci sono più tematiche nuove. Non credo che la forza di un film stia nella novità dell'argomento, ma nella forza con cui riesce a raccontare una storia per immagini.

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Ultima risposta 08/03/2005 14.30.10
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Jena  @  03/03/2005 16:18:06
   7 / 10
film bello ma non credo ke valga l'oscar!
attori bravissimi, un gran clint e come sempre un morgan freeman ottimo ma io non gli avrei dato tutti sti oscar...

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/03/2005 00.53.52
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Inn10  @  03/03/2005 05:20:46
   6 / 10
Che tristezza vedere vincere l'oscar di miglior film a questa pellicola che pur avendo dei lati positivi trovo che sia piena di forzature, errori e incoerenze. Non ve le elenco perchè già qualcun'altro lo ha fatto in maniera egregia. Clint non mi aveva convinto in mistic river e francamente neanche qui.

15 risposte al commento
Ultima risposta 16/10/2012 16.19.59
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divino  @  02/03/2005 10:43:25
   8 / 10
a me è sembrato un film splendido.

24 risposte al commento
Ultima risposta 04/03/2005 08.25.39
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liu_mi  @  01/03/2005 20:41:31
   5 / 10
Non avevo aspettative, né la minima idea dell’argomento trattato, a parte che si parlava di boxe al femminile. So che Delta non approverà ma devo dire che tutta la prima parte è interessante, soprattutto grazie alle interpretazioni degli attori e alcune scene mi hanno anche commosso. La facilità con la quale la protagonista vinceva, però, mi è sembrata un po’ esagerata. Ma la seconda parte l’ho trovata veramente forzata, quasi volesse spingere l’acceleratore sui sentimenti per far emozionare ad ogni costo. Che Clint Eastwood puntasse all’oscar è fuor di dubbio. Gli attori sono veramente formidabili, soprattutto la Swank, e tutto il film è realizzato molto bene, ma la morale non mi convince e il finale proprio non mi è piaciuto. Il mio voto è basato soprattutto su questi due motivi, quindi non può essere sufficiente, ma penso valga comunque la pena vederlo e discuterne.

10 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2005 12.17.48
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beowulf  @  01/03/2005 16:03:15
   6 / 10
Nessuno mette in dubbio le grandi qualità di Eastwood,ma questo film non mi ha convinto per nulla. E' un'accozzaglia di deja vu e stereotipi che più non si può. Bravissima comunque la Swank la quale ha ottenuto un oscar meritato,come quello di M.Freeman. Ma il film non lo meritava di certo. Meglio ad ogni modo di The Aviator.
La famiglia della Swank pernso sia una caricatura voluta, altrimenti si casca nel ridicolo.

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Ultima risposta 11/03/2005 00.55.51
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  28/02/2005 23:02:05
   7 / 10
Sarò breve. Film piacevole e intenso, ben diretto, bella storia con un soffio europeo che non guasta. Però, accidenti, non mi ha impressionata, mi sembra il classico prodotto incentrato sui buoni sentimenti bello pronto per l'oscar, che il film, a mio parere, forse non merita come migliore, mentre è pienamente giustificato per la regia di Eastwood e per le interpretazioni della Swank( bravissima) e di Freeman. Dovrò rivederlo fra un po' di tempo per apprezzarlo di più.

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/11/2008 16.34.03
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nerio  @  28/02/2005 19:46:28
   5 / 10
No amici
questa volta mi dissocio dal coro plaudente (anche se ultimamente ho visto alcune critiche negative)
Mi aspettavo di vedere un gran film, c'erano i presupposti, eravate in tanti a dipingerlo di luce, la storia che avevo solo percepito mi sembrava avesse forza, grande forza e diversi mi avevano vivamente consigliato di vederlo .. penso proprio che deluderò questi amici.. anche se le mie osservazioni saranno tutte ben ben motivate, come dovrebbe essere sempre …

N1) Fallo di confusione
Partiamo dalle prime battute, una bella e calda voce fuori campo introduce la storia, bene, ma nel racconto cita diversi nomi, molti nomi...quanti nomi dice in uno spicchio di tempo? Alcuni li associa a dei volti, altri li cita e vediamo dei pugili, il povero mingherlino urla un altro nome contro cui combattere..insomma non è che si capisca bene chi è chi e dove vogliano parare tutte queste citazioni.. ma andiamo avanti, prendiamo il magrolino un po’ suonato: ha l’onore di una presentazione che suona come l’introduzione di un personaggio importante <>, no di certo, è chiaro, perché tanto cura per un comprimario?…già, perché?

N2) una perplessità
Non conosco i segreti della box, magari ho torto, ma un domanda possiamo farcela, è possibile che un dritta per risolvere un taglio profondo sul volto del pugile di colore che le sta prendendo sia quella di ricevere una bella cartella in faccia? Magari si, per carità, che **** ha avuto a prenderla della forza giusta che non lo ha mandato al tappeto e ha chiuso tutto per bene, ok, ma poi cosa succede, di colpo non subisce più, ma caricato da un pugno in faccia (?) mulina colpi e vince… mi sono detto, aspetta, qui non è la favoletta di rochy 11, adesso parte

Infatti decolla, pur con i suoi tempi (giusti per una storia di quel genere) impostati da un taglio quasi europeo, si staglia la parte migliore del film.
Il montaggio è ben calibrato, alterna la presenza della testarda ragazza alla disillusione che alleggia su quelle vite, vedi l’abbandono del pugile nero e i confronti simpaticoecclesiali che troveranno risposta dopo, quando freeman confesserà il tarlo del rimorso per una spugna non lanciata,.. già che ci sono diciamo anche tutte le altre belle parti,(in un film di quel calibro è chiaro che ce ne sono) l’interpretazione di clint e del suo compare è davvero ottima, vecchie glorie piegate ma intimamente vive, vitali, l’approccio con la ragazza è dosatissimo, mai forzato, mediato solo dal buon amico, così come il suo allontanamento e il suo riappropriarsene sul campo, tutto a misura, ottimo, e ottimi la fotografia e gli ambienti, a volte crepuscolari e incerti come le vite dei loro protagonisti a volte risolti con dei chiaroscuri netti quando la determinazione riaccende la passione.
Non è poco, me ne rendo conto, ma non è poco neppure quello che ora vi sottolineo, e non sono pulci stanate a fatica, ma errori belli e buoni..

N 3) Gli incontri
Mi sta bene che eastwood giri con grande scioltezza le sue scene, ognuno ha il suo metodo, spesso sono buone le prime perché così si coglie con più vigore il realismo, la spontaneità ecc. ma, senza essere scorsese che le rifa anche 20 volte, un po’ più di cura sulle sfidanti forse ci voleva, alcune sembrano papere lesse strappate all’ultimo momento dai fornelli… ma questo può passare, dai, quel che di nuovo genera confusione è nell’incontro di Londra, (forse questo episodio è quello per il titolo) dunque, lui le regala la vestaglia con scritto choupa choupa e poi le dice, << per questa sera ho affittato anche due cornamuse>>, …ma…chi ***** è che è scozzese? Non è irlandese lui? Se vale tutto allora poteva affittare anche due arabi nudi in motoslitta.. se poi al tempo della lingua gaelica, che era una lingua irlandese, ci fossero anche le cornamuse, e va beh..noi come minchia possiamo saperlo se non ce lo dici? Anche gli svizzeri mangiano gli spaghetti e gli italiani fanno gli orologi, ma non son le caratteristiche di quel popolo..99 su 100 associano le cornamuse agli scozzesi, …ma su dai, mi potete dire, non fermarti a guardare solo questo, in fondo son dettagli .. va bene, (soprattutto i dettagli fanno il film), ok, in fondo non sono ancora fondamentali, adesso però arriva il bello, e questi son dettagli abbastanza determinativi: Intanto lei è americana e se va a londra a combattere si suppone che incontri un inglese, ma la tutti i londinesi acclamano lei, boh, inoltre quando esce due o tre gli leggono sulla tuta il nomignolo e dieci secondi dopo tutto lo stadio grida il nomignolo (?) . Ora, ci può anche stare una scena così però deve essere ben raccontata altrimenti, come prima, vale tutto. Chi ha visto Neverland sa che c’è una scena simile, quando il teatro è pieno e arrivano all’ultimo minuto gli orfani. Ebbene, con che classe e che maestria Forster racconta quella scena dove il pubblico partecipa? Una battuta di Dustin Hoffan <> per dire dell’azzardo, le facce attonite della ricca borghesia snob per sottolineare il contrasto, poi inizia l’incontro e si sentono le prime risate dei bambini, ancora isolate e viste ancora come un eccesso, ma l’allegra innocenza dei bimbi è un’iniezione di vita, poco dopo si cominciano a sentire le prime risate degli adulti e ormai il ghiaccio è rotto, ad un colpo ben assestato esplode l’applauso (andate a vederlo, il prezzo del biglietto vale da solo quella scena)..straordinario come ci ha preso per mano e ci abbia raccontato quanto il candore possa essere contagioso.. la ci prende per mano, qui si usa l’accetta e basta e avanza una che dica << c’è scritto bubble gum>> e tutti a fare i palloni..

N 4 il ko del film
E’ l’incontro per il titolo, lei arrivasorridente ma appena si aprono le porte per la sfidante la musica cambia, (la musica è parte integrante del racconto, in questo caso non è di sfondo ma esce in “primo piano” e perciò sottolinea), anche i nostri cambiano l’espressione delle faccia, quella della sfidante invece è segreta, fa tutta la passerella con il burka, (una signora vicino a me sento che dice al compagno <> tanto per sottolineare sia la forza della musica sia l’eccessiva tensione), in parte ha ragione, perché tanto mistero, chi è? Shrek 5? Danny de vito? invece no, è anche lei una donna ma tutti i nostri protagonisti fanno <>, e va beh, facciamolo anche noi, anche se dobbiamo fare un piccolo sforzo per ricordarci che quella è l’assassina nazista. Ma la colpa è nostra, il dialogo rarefatto fa tanto film intellettuale..va beh, comunque siamo arrivati, ci siamo, il buon pugile contro il brutto e cattivo.
E qui siamo al ko del film,.. facciamo una premessa, non mi sembra che sia una storia senza nessun riferimento temporale, gli uomini vanno nei bar a mangiare, vestono jeans e non vivono sulle palafitte, si parla addirittura di tv via cavo, quindi non siamo al tempo delle caverne ma siamo ai giorni nostri o giù di li…, gli incontri hanno arbitri, criteri di valutazioni, regole, giudici… è quello è il match mondiale.. ebbene dopo il primo round la SS tenta già di svitarle la testa, ..allora l’arbitro giustamente le dice che non perdonerà un’altra vaccata e infatti al secondo round gli spacca il naso con un colpo di karatè. L’arbrito allora dice <>..accidenti, che severità… scommetto che rientrava sul ring con il secchiello e la prendeva a succhiellate gli toglieva un altro punto.. ma dai, che cos’era, il wrestling? Anche callaghan si allinea e le consiglia di prenderla a pugni sotto il ****, neanche Pierino avrebbe fatto meglio, tanto l’arbirtro è un pirla, ogni tre corner un rigore. Ma se vale tutto io entro con il lanciafiamme e poi vedi la eva braun come corre… dai ragazzi, non si possono fare delle puttamericanate così… cade tutto, è come se io comprassi un libro di Eco e poi mi trovassi dei capitoli di harmory… come se non bastasse lei perde perché prende un pugno a “gioco fermo”, cioè quando l’arbitro gli aveva indicato gli angoli, ..giusto continuare il racconto che ora diventa drammatico (quasi claustrofobico…) ma giusto anche dire che ha vinto, se la rivale non è stata squalificata allora che senso ha il tutto? Che menate sono“il coprirsi”, uno cosa fa, si copre la faccia anche giù dal ring?, tanto abbiamo visto che la credibilità è solo un pretesto per raccontare altro, ma quell’altro svilisce se non c’è logica, se non c’è coerenza, se tutto è finalizzato al colpo di scena. Non è un film di swarzenegher dove tutto è solo colpo di scena, ok, ma allora poteva raccontarmi di due commercialisti e di uno che scivola sotto il tram, se si scivola così..

N5 fine
Finito, nel senso che per me il film è finito qui, …eutanasia, la figlia che non ha avuto, la nostra piccolezza davanti alle grandi tragedie, l’uomo che prende il posto di Dio, la chiusura del cerchio tragico, il bar tra il nulla..si certo, grandi temi ma ormai deprezzati… e di contro ci sono ancora due scene che scricchiolano non poco, la rissa box del vecchio per difendere l’imbranato (ma che bei principi che insegna la nobile arte, tutti a fare il tifo per lo ******* che lo malmenava, ma che begli allievi che allevavano, quanti insegnamenti che trasmettevano … uno scena appiccicata con lo schoth solo per far dire la battuta, 110 e lode, al vecchio pugile) e la famiglia brambilla che arriva all’ospedale,.. qui siamo in pieno stile Pingitore, non c’era un altro modo per risaltare il cinismo americano che quelle penose caricature? Arrivano sghignazzando con i cappelli da cowboy dopo sei giorni che giocano ai casinò mentre la figlia e sorella è paralizzata? …E comunque, ad una famiglia così, dopo miliardi di sacrifici, gli regala una casa?

Bah, aggiungeteci la scena della lettera, altra musica rimarcante, boia faus, allora non è la solita lettera respinta, gli avrà finalmente scritto la figghia… la voce fuori campo mi riporta alla realtà
V.F.C. SCENA ULTIMA INT. PALESTRA EST BAR AL CREPUSCOLO
<>

Si, hai ragione tu vecchio mio, basta e avanza
E quel premio, nel bene o nel male, è ancora il premio più ambito del globo, anche per noi europei, e può farti diventare Tornatore o tornare a casa.
Noi siamo stati capaci solo di inventare il premio europeo che molti chiamono l’”oscar europeo”, nemmeno la forza di dare un nome nuovo…

Chiedo scusa se ho disilluso qualcuno, e se risaranno errori, ho scritto di getto e non ho riletto, ma sapete che sono stato sincero, anche questa volta sono stato lungo, basta, per ammenda non scriverò più, questa sarà l'utima volta, ma mi farà molto piacere leggere i vostri commenti.

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Ultima risposta 23/03/2005 01.44.43
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Mensanina  @  28/02/2005 16:27:59
   10 / 10
Fantastico Clint! E bravissimi anche la Swank e Morgan Freeman...un film bello e ricco di atmosfera, duro sì ma bellissimo! Consiglio a tutti la visione immediata. I 4 premi Oscar di primaria importanza rendono giustizia a questo capolavoro ed al suo immortale e grande regista!

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Ultima risposta 28/02/2005 16.41.54
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nathan2701  @  28/02/2005 14:52:22
   3 / 10
Non capisco proprio cosa avrebbe di bello questo film. Fino al momento dell'infortunio alla ragazza è il solito pappone americano di cui non se ne può più, un rocky dei poveri aggraviato da una lentezza e piattezza di cui si rimane quasi increduli. Poi in un film che non ha niente da dire come si cerca di "prendere" lo spettatore? beh basta accanirsi con tagli di gambe, di lingue, strazi familiari e eutanasie. Troppo Facile!!!
E poi questo insistere sull'aver avuto una chance, come se la realizzazione nella vita fosse solo quella di raggiungere la fama e il successo altrimenti ti puoi pure sparare.
La solita inutile americanata .

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Ultima risposta 03/03/2005 17.40.15
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  28/02/2005 10:38:35
   6½ / 10
Non mi ha convinto del tutto questo film.
Lo stile di Eastwood è ineccepibile come al solito ma sui contenuti avrei qualche riserva.
Un conto è fare i film con gli occhi di ghiaccio in cui il clint asciutto spadroneggia e conquista completamente la scena, un conto è approfondire i temi, chiamare in causa questioni complesse come l'eutanasia e non far seguire a questo il lavoro di introspezione che sarebbe dovuto.
I personaggi sono abbastanza da western, il buono è buono, il cattivo è cattivo, le relazioni causa effetto, le macchiette e l'andamento classico di quel genere di film (che poi sia ambientato nel mondo della boxe è un di cui) prevalgono purtroppo sulla sceneggiatura in quanto tale.
D'altro canto non penso neanche, come ho letto in alcuni commenti, che questo sia dovuto ad una faziosità forzata volta a far prevalere il modello americano e cose simili; secondo me si tratta solo di un pò di ingenuità da parte di una persona che a 75 anni non ha bisogno di fare marchette al modello americano, ma che forse ha fatto, dal punto di vista dei contenuti, il passo più lungo della gamba.
Discorso a parte per le interpretazioni: bravissima e intensa la Swank che giustamente ha vinto il suo oscar, azzeccato anche Freeman nella parte del vecchio saggio e un pò suonato, quanto a Eastwood "che te lo dico a fare?".
Notevole anche la fotografia, come al solito giocata sui colori freddi con l'unico contrasto del rosso dei guantoni e dello sgabello (qui si una bella marchetta alla Everlast ma pure gli stranieri senza nome devono campare).

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Ultima risposta 01/06/2008 14.48.19
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  28/02/2005 00:24:22
   6 / 10
Preferendo votare questa ultima fatica di Eastwood prima dell'ovvio condizionamento che potrebbe dare (nel bene e nel male) la premiazione con la celebre statuetta, dico subito che il film mi ha deluso.
Dal battage pubblicitario e alcuni autorevoli commenti, mi aspettavo di trovarmi di fronte al capolavoro e invece, forse proprio a causa delle aspettative troppo alte, non nascondo che lo abbia trovato uno dei film del geniale regista che mi è piaciuto meno. Precisiamo, rimane un film d'autore e la mano di Eastwood si vede e si sente. E' forse a livello di sceneggiatura che colgo i limiti maggiori del film: nella stereotipizzazione di alcuni personaggi quali la famiglia della pugile, caratterizzata in maniera ridicola negli eccessi, o la campionessa 'cattiva' che sembra essere uscita direttamente da un film di Rocky, o il bulletto che infierisce col Bipbip di turno per poi venire giustamente punito. Una serie di stereotipi che non rendono un buon servizio ad una storia che da il meglio nei duetti tra i due veterani Eatswood e Freeman (strepitoso il dialogo interminabile sui calzini bucati). Un film incompito che crea situazioni topiche da classico film in 'salsa holliwodiana' per poi raffreddarle con il tipico stile di chi non ha mai amato i clichè.
A conti fatti ciò che resta notevole è l'interpretazione della Swank che, probabilmente, vincerà l'Oscar.

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Ultima risposta 09/03/2005 14.52.18
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hpolimar  @  27/02/2005 23:50:07
   10 / 10
non so come finiranno stanotte gli oscar, ma stasera ho visto million dollar baby.
non c'e' paragone rispetto a the aviator.
il film con di caprio e' di una noia mortale e fatto davvero male. MDB e' invece molto curato pure nella parte pugilistica e il finale lascia davvero sconcertati

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Ultima risposta 01/03/2005 21.37.47
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luca64  @  27/02/2005 22:13:21
   5 / 10
Sopravalutato, un film come tanti altri!!

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Ultima risposta 02/03/2005 23.06.33
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YaKu  @  27/02/2005 19:04:34
   5 / 10
non ci posso credere... questo film è una delusione incredibile, a parte che (sia chiaro) mi sono veramente rotto i maroni di sto mito americano che ci devono propinare in tutte le salse.

qui il senso è addirittura all'estremo, fino a giungere all'italianissimo meglio un giorno da leoni che cento da pecora, ma tant'è.... certo è che clint poteva almeno risparmiarmi tutte quelle caricature irritanti:

i genitori più cattivi e pirla dell'intero globo terracqueo e che dire dell'avversaria al titolo?

il mitico russo di "ti spiezzo in due" era un pistola bonaccione in confronto

insomma tutte caricature ed esagerazioni fatte per sucitare emozioni forti da dare in pasto al grande pubblico che ha bisogno solo dell'eccesso per apprezzare ciò che sta guardando.

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Ultima risposta 02/03/2005 23.05.12
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dio padre  @  27/02/2005 18:15:07
   6 / 10
Mi è piaciuto,ma non troppo.Gli eccessi sono amici dei sempliciotti.

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Ultima risposta 09/03/2005 04.53.58
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ranzou  @  27/02/2005 15:07:08
   6 / 10
Beh oddio tutto qua??? Mi sa tanto che l'unico scopo di questo film, sia vincere l'oscar......sopravvalutatissimo....come aviator

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Ultima risposta 02/03/2005 23.02.55
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Phil  @  27/02/2005 14:09:43
   1 / 10
E questo sarebbe un capolavoro?ma per favore.
Film di questi ce ne sono di meglio, e poi facciamola finita,mettete tutti voti alti perchè il regista si chiama Eastwood.
Non mi ha detto proprio niente.
Bocciatura piena.
Io spero che non vinga nessuna statuettta.

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Ultima risposta 02/03/2005 23.01.31
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Invia una mail all'autore del commento Delta  @  27/02/2005 13:43:21
   10 / 10
Spettacolare... coinvolgente e commovente.
Non so quanti oscar riscurà a prendere... ma spero che vinca almeno quella della Swank. Fosse per me gli farei vincere anche gli altri sei senza darne neanche uno a quella cag&&a di Scorsese che invece ho paura ne prenderà diversi per vari motivi...
Comunque voglio aggiungere solo una cosa. Quelli che hanno commentato il film dividendolo in una prima parte bella e in una seconda brutta (ho visto dare dei parziali di 3) consiglio la saga "Rocky". Cosi' non scrivete certe cretinate

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Ultima risposta 02/03/2005 01.04.36
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  27/02/2005 01:36:10
   5 / 10
Film studiato e realizzato a tavolino con l'unico scopo di vincere l'Oscar (e chissà, magari fra meno di 24 ore, Aviator permettendo, riuscirà nel suo intento).
Mi trovo piuttosto d'accordo con G. di Montimirail, a tratti questa pellicola l'ho trovata piuttosto irritante: negli States o realizzi il mito americano, o tanto vale togliersi la vita.
La povera Maggie, le ha davvero tutte, sembra la figlia diretta di Fantozzi: la sua famiglia è talmente stereotipata che anche nel momento più drammatico, quando

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anche questa parte drammatica, riscuote qualche ironico sorriso. Buona prova comunque dell'attrice principale, seppur sopra le righe, bravo Freeman. Eastwood interpreta bene il suo ruolo più congeniale, quello del lupo solitario, ma quando si tratta di andare oltre farebbe meglio a stare dietro la mdp: se la cava molto meglio.

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Ultima risposta 09/03/2005 04.53.24
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G.di Montmirail  @  26/02/2005 13:07:53
   5 / 10
E' un film strano per due terzi della durata godibile,a tratti appassionante, specie per chi ama lo sport e uno sport duro come la boxe che ha nel superamento del limite la propria forza e la propria ossessione. A questa prima parte darei tecnicamente un 7, per la regia e l'ottima prova degli attori più che per la sceneggiatura che a ben vedere non è altro che l'eterna riproposizione del mito americano,dell'occasione di passare dalle stalle alle stelle, che a tutti deve essere concessa almeno una volta nella vita.
Le frasi appese al muro della palestra o pronunciate seraficamente da Scrap (Freeman) fanno da contorno alla retorica di una concezione darwinista dell'esistenza,dove appena abbassi le difese sei fregato,dove il più forte non esita a sopraffare il più debole, sia esso il giovane mezzo ritardato o l'anziano. Sensazione accentuata da una fotografia con tinte grigio perla, da filmati di repertorio anni '70, decisamente fuori tempo nell'epoca della boxe al femminile.
La seconda parte è decisamente indigesta sotto tutti i punti di vista, non va oltre il 3 ,anche se per i canoni attuali sarà quella che garantirà al film più fortuna.Tra l'altro scoperto il bluff il tutto scivolerà sullo scontato,in un crescendo di dolorismo con tanto di tocco splatter.
Una chiave per valutare allora il film nel complesso è quella di leggerlo al contrario, dalla fine all'inizio e allora si dovrà convenire che trattasi dell'ennesima operazione culturale con un bersaglio - tanto per cambiare - ben preciso.Per rendere l'idea se "Le invasioni barbariche" scoprivano subito le carte puntando tutto dialoghi qui si ricorre maggiormente al linguaggio visuale,all'americana.
Già dalle prime sequenze Frank appare gravato di un oscuro peso che lo opprime e pur frequentando tutti i giorni la chiesa nutre profondi dubbi sui fondamenti della religione cristiana.
Fin qui nulla di strano alcune verità sono dogma di fede, come gli ricorda il suo amico sacerdote,in maniera molto sbrigativa ma ancora potremmo dire non sospetta.

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Se osserviamo bene, a differenza della prima volta, Frank non va a chiedere consiglio, non è assetato di verità ma sembra voler dire,perchè voi cattolici siete così testardamente ottusi da opporvi a questa cosa? Da un lato la compassione umana per una ragazza che ha già tentato di porre fine da sè al suo miserevole stato,dall'altra una serie di nozioni apparentemente incompresibili,distanti, che dovrebbero impedire tutto ciò. La benedizione arriva tacitamente da quella sorta di guru spirituale impersonato da Freeman.
Da notare che Frank è irlandese e ci tiene in tutti i modi a mostrarlo, irlandese e cattolico quindi,per quanto un po'dubbioso (anche se nel complesso si direbbe tipicamente wasp).
E quando Maggie comunica per la prima volta la sua decisione dal letto di ospedale spunta come per magia una catenina con la croce in primo piano.
Non sarà che il buon Clint a 75 anni suonati ha deciso di unirsi a quanti sentono il bisogno di insegnare alla Chiesa una visione più al passo coi tempi?
Se avete in mente una serata romantica non rovinatevi l'atmosfera.

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Ultima risposta 02/03/2005 10.46.11
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Invia una mail all'autore del commento angel__  @  26/02/2005 00:55:20
   8 / 10
triste destino quello di maggie.un destino ineffabile che ha giocato con lei forse da sempre.non mi aspettavo una conclusione così assolutamente rassegnata.non mi aspettavo di vedere i personaggi sgretolarsi fisicamente o lasciarsi andare nella malinconia e nella tristezza come frankie. dove maggie perde la finale e termina il suo cammino da campionessa della boxe,là depone le armi da battaglia lo stesso frankie,un eastwood sopra le righe,bravissimo. tutti i protagonisti hanno avuto la loro chance nella vita,chi ha saputo coglierla,chi meno,ognuno manda avanti le cose in virtù di una speranza di un occasione.è molto bello e fa pensare. forse l'ineluttabilità del tutto,la morte che incombe nella seconda parte del film amareggia fin troppo,lascia disorientati,annientati. un film che prende tantissimo,da vedere. anche se lascia amareggiati fa capire l'importanza di crearsi un occasione di riscatto,tutti,porsi nelle condizioni di migliorarsi. il ragazzo magro che tante umiliazioni ha subito nella palestra,ricompare pronto ad allenarsi alla fine del film. la lezione è questa. non mollare fino almeno alla tua occasione. complimenti a eastwood per aver girato e interpretato un film così coinvolgente e intenso.

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Ultima risposta 27/02/2005 02.37.24
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tupolevv  @  25/02/2005 12:30:59
   10 / 10
Ecco un film ke non ti aspetti.....il vekkio Clint ke allena una donna pugile?? Boh ke cretinata a ki interessa una storia così??....questo è quello ke erroneamente avevo pensato all'inizio,e come me anke altre persone..e invece ci si trova di fronte ad un vero e proprio capolavoro.
Il film non annoia mai,è originale e coinvolge dall'inizio alla fine
La storia è di una "crudele dolcezza" ke lascia senza parole....guardi i protagonisti...ne aspiri il loro io e soffri con loro....fino all'epilogo finale dove non giudiki le azioni ma provi solo infinito rispetto e molta compassione.Gli attori sono semplicemente divini....è un film ke finalemte fa riflettere...mai banale mai retorico....soltanto vero......il vero commento ke si può fare e strae in silenzio.....bravo Clint sei sempre + bravo...

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Ultima risposta 26/02/2005 14.28.28
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Anakin  @  23/02/2005 23:38:26
   8 / 10
"Million Dollar Baby" è un film ingannevole, poiché all'inizio sembra far capire allo spettatore dove vuole andare a parare. Invece, la seconda parte coglie di sorpresa e ci si rende conto che la storia fino a quel punto era soltanto un lungo preambolo...
Vedendo le cose in questa nuova ottica, il regista si fa perdonare alcune scelte non proprio azzeccate, ma si tratta di un parere strettamente personale.
Il maggior pregio di quest'opera, tuttavia, è quello di portare lo spettatore a riflettere... E' difficile, soprattutto al giorno d'oggi, che un film sia capace di tanto. I registi moderni tendono più ad indirizzare lo spettatore verso un ben preciso messaggio, magari banale del tipo: "Chi ruba finisce male, perché rubare è sbagliato!".
Clint Eastwood, almeno a mio avviso, non vuole fare la morale, né dirci cosa è giusto e cosa è sbagliato. Vuole solamente far riflettere sulle diverse situazioni presenti nel film, ma tutte assolutamente riproponibili nella realtà. E lo fa nel modo migliore, con una storia priva d’eccessi e d’enfasi, ma riuscendo ugualmente (o a maggior ragione) a commuovere e ad amareggiare. I personaggi (anche quelli minori) sono veramente ben interpretati ed è difficile non affezionarsi ad essi. Forse qualcuna delle sottotrame è un po' scontata, ma sono assolutamente in sintonia con l'insieme.
E' bello vedere che nella Hollywood dei film (cito me stesso) "ben confezionati, ma privi di contenuto", c'è ancora chi osa fare film a basso costo e con una storia consistente.


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Ciliegia  @  23/02/2005 22:37:30
   9 / 10
Splendido, soprattutto per la sua delicatezza sia nei temi che nella caratterizzazione dei personaggi.

Mi vergogno come una capra, ma non credo di aver mai visto un film di eastwood come regista... voi cosa consiglate?

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Ultima risposta 25/02/2005 16.24.44
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/02/2005 11:24:24
   9 / 10
Nelle rughe di Clint vedi già il Padre: figlio di un mondo che non riesce a più a comprendere, se non come saggio testimone della propria illusione eterna, vulnerabile come la vita, e dominato dalle pieghe della carne lacerata ma ancora piena di passione. Puoi giocartela a lungo, l'espiazione e la fede - come il "suo" Frankie Dunn, ma è nelle scelte che sono definitivamente chiamati (gli) Uomini. Non è un caso che qui si ritrova l'identità perduta dell'umanità alla ricerca costante di Dio. L'assenza del Padre Spirituale costringe l'uomo a operare al suo posto, e davanti a quest'ennesima prova esistenziale, il testo sacro per eccellenza, la Bibbia, viene teologizzato in una nuova veste, mettendo a nudo tutta la fragilità della nostra vita, e l'immenso potere che ci viene chiesto (ma da chi?) per preservarla. Frankie Dunn e le sue arbitrarie domande, finirannno indirettamente per ricordare ABRAMO quando - come prova della sua fede - viene chiamato da Dio a sacrificare l'amatissimo figlio.
Come spettatore ma anche come uomo pigro e un po' vile, avrei preferito perseguire di "Million Dollar Baby" tutta l'amarezza devastante che lo pervade, fino alla fine. Avrei voluto continuare a "nausearmi" il palato e il cuore di tre losers predestinati allo stesso luogo, senza una fissa dimora, una "radice" in grado di far crescere le loro foglie. Respirando a fatica, come Maggie, tra una palestra di "uomini forti che racchiudono la loro fragilità nel mondo della boxe", famiglie degne di un Leroy, melanconiche soste nei diner's a mangiare torta al limone, o a lavorarci quotidianamente per un "pugno di soldi", come l'Alice del memorabile vecchio film di Scorsese.
Ma Alice non abita qui da tempo, e non sogna, come tutte le ragazze, un'uomo da sposare e una famiglia tradizionale. I valori "puri" sono acqua passata, le vie della gloria infinite. Non è tanto la vocazione al successo, ma l'eco post-moderno (eterno e analogico all'Apocalisse prossima ventura) di un bisogno impellente a seguire le proprie direzioni. Coltivare una passione, ad ogni costo. Io avrei voluto continuare a sperare, o al contrario assistere passivamente alla distruzione sociale riscattata dal vittorioso (non sempre) alibi della boxe. E invece no, eccomi sbigottito davanti al lordo integrale di questa crisi, la deflagazione fisica e morale degli stessi personaggi...Mi trovo costretto, come tanti, a raccoglierne i cocci e a non riuscire più a incollare il vaso di vetro (nel cinema c'è sempre la speranza di un'eternità, oltre la macchina da presa). Avevamo lasciato Eastwood a cercare giustizia per l'uomo che indirettamente gli ha offerto il cuore (la vita) nel sottovalutato "debito di sangue" e ora lo troviamo costretto a una scelta che sancisce la direzione opposta. Amarissimo, "Million Dollar Baby" prova a confutare il tabu' occidentale attraverso il diritto di scelta, e soprattutto sopraffando la natura "eterna" dell'uomo nella consapevolezza che tutto questo puo' finire un giorno o l'altro. Ma nel realismo del film, levigato con mano sicura come se l'autore nel smussare gli angoli e gli eccessi (ben diverso dal sapore agiografico-delirante dell'ultimo Amenabar) lavorasse a colpi di rasoio, quei tre personaggi, Frankie, Scrap e Maggie, hanno già avuto modo di sperimentare qualcosa di simile, sono "Morti dentro" ma non ancora vinti. In questo senso, direi che il film induge anche alla speranza, o forse è soprattutto la laica fiducia nel potere umano di sovvertire un destino. Frankie Dunn sembra un'eroe da fumetto: non certo Batman o Spiderman, piuttosto uno di quei personaggi disillusi che incomprensibilmente trovano adepti quanto le prodezze di uomini volanti e mascherati (il suo congedo, scevro da apparentemente da ogni spiritualità, è come Abramo ferito e vinto, sì, dalle scelte - nessuno ha potuto fermarlo). Due anni or sono, egli aveva offerto ad altri la possibilità di bruciare il peso dei ricordi, del dolore cfr. Mystic River - e non a caso ancora tre personaggi, tre destini incrociati, tre volti dello stesso Eastwood - l'ordine morale (o il discusso reazionario che nelle vesti di Callaghan e nelle proprie di integralista repubblicano sovvertiva il cinismo a modo suo), la vendetta ("La gente ama la violenza", racconta Scrab), e la Piaga del passato. Ora lo ritrovi qui, senza compromessi di sorta (si dice che spesso i finali dei suoi film lasciano perplessi, qualche compromesso all'estabilishment hollywoodiano: quanto avrà litigato il nostro con le major per imporre un secondo tempo del genere?), capace davvero (come direbbe ila disciplina della boxe) di "colpire quando meno te l'aspetti". Perchè nemmeno il trionfo di Maggie (un'Hillary Svank che continua, coraggiosamente, a interpretare figure di donna "sessualmente scorrette") s'illumina più del dovuto, e le regole della boxe, la disciplina, sono in fondo le stesse del college o dell'accademia militare (cadetti, junories, seniores etc.)Ovunque, odori: di sudore, di sangue, di morte. Laceranti ferite da cicatrizzare nello spazio di due minuti pena la squalifica ("Il bello della boxe è che continui anche quando il tuo corpo non è più lo stesso di prima") - un corpo che non è mai espiazione carnale quanto quella dell'anima, del cuore "Million dollar baby" vive simbioticamente con lo stesso personaggio di Maggie: colpisce in un'organo preciso, neutralizzando tutte le nostre ancestrali difese. Immunizzati da strani vaccini, assistiamo al NOSTRO disarmante knock out. Senza aver mai affrontato un vero ring

8 risposte al commento
Ultima risposta 21/01/2010 00.20.58
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Federico  @  23/02/2005 08:52:24
   10 / 10
Tutto tranne una storia di boxe. Non me ne voglia Requiem ma consiglio a tutti di leggere il suo commento (molto bello) solo dopo aver visto il film....
Da vedere assolutamente... io lo devo RIvedere per carpire ogni significato racchiuso in ogni singolo dialogo.. film intenso, mai banale.. un capolavoro.

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/02/2005 10.49.53
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Invia una mail all'autore del commento Lord Arathom  @  23/02/2005 01:24:32
   8 / 10
Mah, mah, mah...non so che dire, ho le idee poco chiare, dò un 8 per un motivo che non dirò

5 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2005 22.54.58
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brian  @  23/02/2005 00:58:56
   10 / 10
CAPOLAVORO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che film !!bellissimo.........lo consiglio a tutti!!altro che neverland o the aviator(li ho visti entrambi) ,l 'oscar deve andare all ' nuovo sogno di clint!!!straordinari tutti e tre gli attori!!!poesia e amarezza si incontro per un cocktail vincente per palati fini........

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/02/2005 20.57.58
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francescot  @  22/02/2005 17:02:39
   8 / 10
veramente un gran bel film.... da vedere assolutamente.. anche se una volta sola...capirete!!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/02/2005 11.43.41
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  22/02/2005 11:30:11
   9 / 10
Finalmente il nuovo film di Clint Eastwood.
Il regista, all'età di quasi 75 anni continua a regalarci dei film così belli, così intensi e al tempo stesso così tristi e disillusi.

Ancora una volta il regista racconta l'amarezza della vita, l'illusione del sogno americano, che è pura utopia.
Lo fa narrando la storia di un ex pugile deluso dalla vita, con una figlia che non lo ha perdonato per un suo torto in passato anni e anni prima. Spinto dal suo amico anch'egli ex pugile decide di cercare il riscatto, allenando una ragazza a sua volta in cerca di riscatto da una vita che nei suoi 31 anni non le ha portato altro che delusioni, e che lui a poco a poco vede e ama come una figlia.
Tutto si rivelerà una pura illusione, e tutto sarà distrutto dalla stessa boxe, ovvero da quello stesso mezzo attraverso cui i protagonisti cercavano il riscatto, e che invece è esattamente come la vita: teoricamemnte un gioco che si basa sul rispetto reciproco, in realtà uno sport dove chiunque barando può mandarti al tappeto.

Eastwood è ancora più drastico, nel delineare la pura utopia di "un mondo perfetto".
La famiglia, ovvero il tipico valore cristiano, riconosciuto universalmente come principale punto di riferimento, è composto da persone avide e senza rispetto.
La Chiesa stessa è costituita da goffi personaggi, incapaci di dare qualsiasi tipo di risposta, e non può essere considerata in alcun modo come un punto di riferimento nella società. ("lascia fare a Dio" "lei non ha chiesto l'aiuto di Dio, ha chiesto il mio").
Il regista, ancora una volta utilizza il suo stile asciutto, semplice e classico, senza estetismi particolari, privilegiando sempre e solamente interni, e con la voce off (di Morgan Freeman) , come nel cinema di 50 anni fa.
Anche quando parla di questioni universali come quello dell'eutanasia, lo fa , pur commuovendo, senza ricadere nella retorica, senza essere lagnoso o patetico,ma sempre con quell'asciuttezza che lo ha reso un grande regista, a differenza di altri autori (come Alejandro Amenabar) anche in film recenti.

Oltre alla regia da Oscar (e lo sottolineo), anche le interpretazioni sono favolose. Eastwood, bravissimo, è un mito vivente e basta solo la sua presenza davanti alla cinepresa per commuovere.
Hillary Swanch regala una performance indimenticabile. Anche questa ragazza meriterebbe un importante riconoscimento. Bravi anche i comprimari, a partire da Freeman.

"Million dollar baby" è un film da vedere, che si inserisce a pieni voti nella filmografia di Eastwood, ultimo regista classico che fa della semplicità la sua grandezza, e autore di una pellicola non certo sulla boxe, ma sulla vita amara e disillusa (come lo splendido finale), e sulla piena consapevolezza che il sogno americano è una semplice illusione.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/02/2005 13.07.18
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Invia una mail all'autore del commento simone80  @  21/02/2005 01:15:25
   10 / 10
Bellissimo e commovente,grandissimi tutti e 3 gli attori principali, forse Clint meglio degli altri.Comunque la gente in sala alla fine ci ha messo un po ad alzarsi.Fa molto pensare alla fine.Da non perdere e spero di non vedere dei 2 p dei 3 come voti perke alla fine c'e sempre qualke i d i o t a ke li mette

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Ultima risposta 21/02/2005 09.57.05
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edo88  @  20/02/2005 02:12:19
   10 / 10
L'ho visto subito dopo "Neverland" e, se il primo a parer mio si è meritato il massimo voto...perchè non dare 10 anche a questo???
Un film eccezionale! Anzi, di più!
Con la magnifica sceneggiatura che potrebbe non interessare tutti, ti prende lo stesso e ti trascina sempre con sè!
Arrivi alla fine del film che soffri insieme ai personaggi! (...)
Attori....!!! Hilary Swank magnifica, l'ho trovata estremamente calata nella sua parte! Clint, bè, non lo conosco, ma dall'alto dei suoi non-so-quanti-anni è riuscito a instaurare anch'esso un forte rapporto che si è intrecciato alla perfezione con quello di Hilary, nel film!
Morgan Freeman invece mi è sembrato lo stesso di sempre, preciso ed elegante nelle sue parti!

Lo dico qui: tra Leonardo di Caprio, Johnny Depp e Clint Estwood, io sarei per mettere al primo posto Leo, al secondo Clint ed al terzo Depp! Ci tengo ad aggiungere che il mio 1° posto di Leo è dato dal fatto che ha compiuto un balzo enorme! Clint è eccellente, e Johnny ha la piccola pecca che ho descritto prima!!! Cmq... mi troverei lo stesso in palla se dovessi dare l'oscar! E poi c'è Jamie Foxx....!

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/02/2007 18.25.33
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tetsuo  @  19/02/2005 23:06:45
   10 / 10
un vero capolavoro di rara bellezza e sensibilità, più bello di mistic river. speriamo che gli oscar gli rendano giustizia.

7 risposte al commento
Ultima risposta 22/02/2005 10.24.08
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