nel nome del padre (1993)

Un film di denuncia per di più realizzato in modo superbo.Scene da brivido, storia commovente.
Assolutamente da vedere !!

capolavoro da pelle d'oca. molto attuale. MEMORABILE ed indimenticabile.

capolavoro.

Film davvero bellissimo, l'ho visto per caso in televisione e ne sono rimasto molto soddisfatto. Ottima la recitazione degli attori (tra cui il bravo Pete Postlethwaite). Un ottimo film impegnato.
Consigliato!!!!

uno dei film + belli mai visti.
un capolavoro

grandissimo film sembra hoolywoodiano anche se e stato fatto in irlanda per me e un capolavoro sapendo ke e una storia vera
da vedere assolutamente

I film sul tema sono sempre stati politcally uncorrect, e quindi "corretti" al fine della valutazione che porta gli inglesi ai maggiori torti nel dramma della storia e dei rapporti tra Inghilterra e Irlanda, tra protestanti e cattolici.
Quando qualcuno ha ribaltato il concetto (non ricordo proprio il titolo del film, nemmeno spregevole a dire il vero, ma pro-inglesi) si è scatenato il putiferio.
Il film di Sheridan, proprio in virtù del suo sensazionalismo della ragione (tutta la parte finale) è imperfetto, ma notevole. Tutta la parte del processo e la notevole performance di Emma Thompson, davvero sublime, sono da ricordare a lungo.
Meno convincenti i riferimenti religiosi (biblici?) e il bisogno di enfatizzare il dramma dell'ingiustizia e del razzismo dilagante.
Ma le straordinarie prove degli attori (anche del padre, quel misconosciuto Pete Postlethwaite che ricorda in modo impressionante l'attore Peter Finch) e le incredibili asperità sedate all'interno del carcere dove hanno rinchiuso Gerry e la famiglia sono da antologia: pensate, in un mondo di universi distanti e di atroci ingiustizie, l'unico banco di prova per il conseguimento della verità paradossalmente è dato proprio da una prigione dove convive uno spirito corporativo duro oltranzista monolitico ma espressivamente sincero

un film bellissimo, sono passati tanti anni da quando lo vidi per la prima volta ma mi sembra ieri! grandissime emozioni, che vanno via via crescendo dopo la morte di giuseppe..

aggiungiamo anche una grandissima colonna sonora!

Merita questo vota solo per l' interpretazione di Day-Lewis e per il monologo che recita al padre appena entrato in carcere: non capisco come questo film non abbia vinto nemmeno un Oscar! Il film affronta tematiche importanti: si parte dalle rivolte dei terroristi dell' I.R.A., per arrivare alla critica contro la superficiale e bigotta giustizia britannica, passando per il fragile rapporto padre-figlio. Il film si basa sulla vicenda realmente accaduta di Gerry Conlon, giovane irlandese accusato ingiustamente insieme a familiari ed amici dell' organizzazione di un attentato ad un pub. Qui comincia il Calvario di Gerry che scoprirà che cosa vuol dire essere irlandese in un carcere inglese, che l' utilizzo di droghe, per quanto dannoso e mortale, sia l'unica via di fuga da quell'inferno discriminante e quanto la cattiveria, il rancore e la malvagità possano essere grandi in una persona. Tuttavia questa esperienza, per quanto drammatica e sconvolgente, riesce a ricucire il rapporti, lacerati da tempo, fra Jerry e suo padre a tal punto che il giovane (contrariamente a quanto aveva detto nel famoso monologo) alla morte del padre malato da tempo si rattrista e si dispera così tanto da seguire il sogno del vecchio e far muovere una pacifica rivolta contro le istituzioni giudiziarie inglesi, colpevoli di sufficienza e di superficialità. Fatto significativo è che la liberazione di Jerry avviene solo per il ritrovamento fortuito di prove in favore dei "Quattro di Guilford".
Dal punto di vista puramente stilistico, oltre alla già citata ottima interpretazione Day-Lewis, sono da sottolineare un buon utilizzo, per quanto scarno, delle musiche e un altrettanto buona fotografia.
Per quanto ho visto è il capolovoro del cinema britannico, ma sono dispostissimo a ricevere dei consigli.

Il film è tratto dal libro Proved Innocence ( Il Prezzo dell'Innocenza ) di Gerry Conlon, autobiografico, in quanto ci parla della storia accaduta allo stesso Conlon accusato insieme ad altri tre suoi amici, di una strage in un pub di Guildford nell' ottobre del 1974, e quindi processati come terroristi dell' IRA e tenuti in carcere per 15 anni prima di aver potuto dimostrare la loro innocenza, ( con loro furono condannati a varie pene anche loro parenti e amici e lo stesso padre di Conlon che poi mori' in carcere nel 1980 ).
Pur avendo come trave portante un clamoroso errore giudiziario, il film vale anche come racconto di formazione nel descrivere il rapporto tra padre e figlio rinchiusi nella stessa cella e quindi costretti parallelamente a condividere le proprie angosce.
Molte le scene forti, bravissimi gli attori, con la Thompson come sempre fantastica e un Daniel Day Lewis più che convincente.
Il film avrebbe meritato senz'altro più popolarità qui in Italia, se non altro per il coraggioso tema trattato, quello del terrorismo dell'Irish Republican Army in Irlanda del nord, tema cinematograficamente abbastanza ignorato.

Bellissimo film di denuncia politica di Sheridan con un Lewis molto bravo e una storia vera (e incredibile!) portata sullo schermo in modo convincente e commovente. Incredibile la cattiveria degli uomini!
Occorrerebbe fare più film di impegno civile come questo.

La vera storia di un clamoroso errore giudiziario frutto di un complotto polizesco,organizzato ai danni di quattro giovani ragazzi ritenuti reponsabili di un'attentato in un pub di Guilford,nella periferia di Londra.Diviso tra melodramma familiare e prison-movie,la pellicola vanta una regia perfetta(devastante il forsennato avvio a Belfast sotto le note di Bono)e un cast eccezionale dove su tutti spicca un Daniel Day-Lewis da oscar.
Il mondo fa schifo ed il film di Sheridan ne e'l'ennesima dimostrazione.....da vedere.

ottimo film secondo me un po' dimenticato ottima prova di tutti gli attori!!! ci capire che nn esiste giustizia se c'e' corruz nella polizia........cosa puo' risarcir e una persone condannata ingiustamente a passare 15 anni in un carcere..........

Daniel D. Lewis interpreta Gerry Conlon, ingiustamente condannato per un'attentato compiuto dall'Ira ad un pub di Gilfort in Inghilterra.
Una straordianria storia vera magistralmente interpretata dal protagonista e da Pete Postlethwaite nelle vesti di Giuseppe Conlon.
Gerry da ragazzino insolente e ladruncolo matura dentro le mura del carcere abbracciando la sua lotta contro l'ingiustizia subita e col tempo finisce per capire anche la grandezza del papà morto dopo aver lottato con tutte le sue forze-
Grandioso film !!!!

qusto si' che è un film, pieno di emozioni e una storia commovente di crescita spirituale ed intellettuale con amore per il padre maturato nei carceri a contatto con le barbarie

Un bellissimo film tratto da una storia vera.
Il film narra in maniera forte e coinvolgente la storia di un irlandese accusato ingiustamente di esser membro dell’IRA e di aver partecipato ad una terribile strage.
Da qui parte un’intensa narrazione che affronta i temi del rapporto padre-figlio e della triste vicenda giudiziaria che coinvolge i protagonisti (vittime sacrificali della sete di sommaria giustizia che hanno attraversato le vicende inglesi nel periodo del terrorismo dei separatisti irlandesi) ..la lotta contro il sistema che dopo tragici avvenimenti alla fine prevarrà.
Magnifica l’interpretazione del premio Oscar Daniel Day-Lewis, forte l’impatto emotivo e la denuncia sociale che questa pellicola riesce a trasmettere, anche se a tratti può essere un po’ lenta nel corso della narrazione ..film da vedere!

Film giudiziaro e carcerario coinvolgente.

Un film fenomenale, sicuramente per me uno dei primi 10 film. Una prova eccezionale di D.D.Lewis che mostra in maniera estremamente credibile la maturazione di un ragazzo e la nascita di un rapporto con il padre che diventa più forte della morte e delle differenze di punto di vista su molte cose. Un consiglio a chi è piacuta l'interpretazione di D.D.: guardatevi "il mio piede sinistro" (un capolavoro vero e proprio) e "l'ultimo dei moicani" (comunque un film gradevole) secondo me si stenta a credere che sia lo stesso attore.

Forse dal punto di vista prettamente cinematografico non è fatto benissimo, però è una trasposizione eccellente, soprattutto per opera di Daniel Day-Lewis e degli attori in generale, di una storia vera di corruzione all'interno della polizia e di uno scandalo che stava per essere dimenticato, anche se ha causato il carcere per 4 persone innocenti. Sicuramente consigliato!

Film da vedere che parla di un errore giudiziario provocato da prove false raccolte da funzionari inglesi per trovare dei "colpevoli", è ispirato ad una storia vera e questo ne ha aumentato l'interesse da parte mia.

Probabilmente la trama(anche se vera)non è certo una novità(innocenti rinchiusi in prigione ingiustamente),ma la grandissima interpretazione di D.D.Lewis,le ambientazioni,il contesto sociale e anche la colonna sonora rendono il film davvero molto bello....da vedere!!!!

Assolutamente da vedere.
Un film bellissimo, struggente, con un D. Day Lewis oltremodo grandioso e perfetto nella crescita emotiva e psicologica del personaggio aiutato anche da una bella sceneggiatura e dalla sapiente regia di Sheridan.
Bravissimo anche P. Postelwhite, perfetto nel ruolo tanto che ormai io lo chiamo Giuseppe (il nome del personaggio da lui interpretato in questo film).
Un film durissimo, che ha costretto il governo britannico a formalizzare le proprie scuse ai veri protagonisti della vicenda.
Senza alcuna retorica o logica di schieramento (come invece accade nel sopravvalutato M. Collins) il film mostra come spesso la giustizia vera venga calpestata in nome di un sentimento giustizialista che deve essere soddisfatto nella massa.
Meraviglioso. Uno dei miei film preferiti e una delle punte più alte del cinema degli anni 90.

un capolavoro !!!!!!!!!!

Bellissimo film di Sheridan sugli anni bui dell'Irlanda e su un caso giudiziario realmente accaduto, tratto dall'autobiografia di un Conlon interpretato magnificamente da Daniel Day Lewis.
Emozionante, toccante, commovente e intenso, deve la sua bellezza a una sceneggiatura ben costruita e incalzante e alle splendide interpretazioni degli attori: non è "solo" la storia di una condanna ingiusta, ma anche la riscoperta del rapporto tra un padre e un figlio costretti nella stessa cella.
Indimenticabile il momento in cui i detenuti del carcere fanno cadere da dietro le sbarre centinaia di fogli in fiamme per commemorare Giuseppe, il padre di Gerry morto in carcere.

proprio bello, secondo me da non perdere.

Bellissimo non risulta mai noioso e ti fa venir volglia di urlare l'innocenza dei 4 fuori dal balcone di casa tua per quanto di coinvolge ottima la recitazione di Giuseppe.

Ottimo Jim Sheridan , intenso, e toccante, funziona sopratutto grazie ad attori bravissimi.
Forse a tratti un pochino retorico, a tratti troppo sentimentale, ha qualche banalità, ma rimane in mente e non si dimentica. Day Lewis è spettacolare. E anche Postlethwaite.
Esagerati i 9. Io gli ho preferito "the boxer".

splendido

uno tra i film più coinvolgenti tra quelli che ho visto, la perseveranza del padre anche nella sfortuna più nera e accanita mi hanno toccato profondamente, l'interpretazione di daniel day-lewis è superba ogni suo fotogramma fa scatenare un turbinio di sentimenti contrastanti nei confronti del giovane protagonista, insieme vittima dell' assurdità di una guerra e carnefice del padre, solo alla fine si arriva ad essere completamente dalla parte del giovane non più scapestrato, che solo nell' ingiusta morte del padre trova la carica e la forza per cambiare la sua sfortunata esistenza!

Bel film di Sheridan, analizza profondamente il rapporto generazionale.
Ottimo Day-Lewis.

Davvero molto toccante questo film; forse l'interpetazione più riuscita di Daniel Day-Lewis.
Una storia cupa, drammatica, che nasconde una vicenda dalla dolcezza incredibile.
Al dramma di un'intera famiglia irlandese condannata al carcere ingiustamente, si accosta il tumultuoso rapporto "padre/figlio", trattato come mai in precedenza...

Indimenticabile la frase pronunciata da Lewis nella sequenza conclusiva: "IO CONTINUERO' A COMBATTERE NEL NOME DI MIO PADRE!"

UNICO.