ombre e nebbia regia di Woody Allen USA 1992
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ombre e nebbia (1992)

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locandina del film OMBRE E NEBBIA

Titolo Originale: SHADOWS AND FOG

RegiaWoody Allen

InterpretiWoody Allen, Mia Farrow, John Malkovich, Madonna, Jodie Foster, Kathy Bates, Donald Pleasence

Durata: h 1.26
NazionalitàUSA 1992
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1992

•  Altri film di Woody Allen

Trama del film Ombre e nebbia

Fra le stradine di una città mitteleuropea degli anni Venti si aggira uno strangolatore. Kleinman, tremebondo impiegatuccio ebreo, viene coinvolto dai concittadini nella caccia all'assassino. Si ritrova solo, spaventato e senza istruzioni, nella notte. Il suo dramma si intreccia con quello di Irmy, la mangiatrice di spade del circo accampato in città, che è fuggita dopo aver trovato Paul, il suo uomo, tra le braccia della trapezista. Durante la notte, vergogne e virtù di molti verranno al pettine, prima che il mago Armstroff faccia svanire l'assassino e Kleinman...

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Voto Visitatori:   7,77 / 10 (44 voti)7,77Grafico
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Voti e commenti su Ombre e nebbia, 44 opinioni inserite

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Filman  @  09/05/2022 10:07:24
   6½ / 10
Un discorso che accompagna quasi tutta la filmografia di Woody Allen (e che vale anche in questo caso) è che non si può pretendere di cambiare pelle come un camaleonte o, per meglio dire, non si può semplicemente copiare qualcuno o qualcosa per pensare di ottenerne tutte le sue qualità. SHADOWS AND FOG è un film non comune ma non per questo originale, pesca dal cinema del passato per farne una commedia ma non una parodia, ottenendo una grande estetica audiovisiva che però non ha nulla da dire alla commedia, al cinema che sta citando o allo spettatore stesso. Aldilà del fatto che fallisce esattamente nel suo spirito surrealista, mancando proprio l'ipnosi onirica dello spettatore, questo film è il puro e semplice gingillarsi dell'autore.

Oskarsson88  @  25/10/2020 23:19:20
   7 / 10
Carino, un misto tra surreale, grottesco, commedia, thriller e noir, di chiara citazione espressionista con la sua ambientazione teatrale ed il bianco e nero. Scappa qualche risata e ci si avvicenda tra molte storie e molti personaggi un po' balordi. La parte thriller è fatta un po' superficialmente, ma credo non fosse intenzione farla meglio. Complice la breve durata, è di piacevole e facile visione nonostante temi trattati anche non banali.

topsecret  @  01/10/2019 13:59:16
   7 / 10
Allen ripercorre, e omaggia, il cinema noir di una volta, ma lo fa a modo suo, senza rinunciare ovviamente alla solita ironia che lo contraddistingue e che alterna con momenti di profonda riflessione umana e spirituale.
Il cast di contorno è composto da nomi illustri e Allen li utilizza come "spalle" di lusso per tratteggiare, tra il bianco e nero, ombre e nebbia, piccoli ritratti di malessere esistenziale, inglobati in quel pessimismo caratteristico del Woody Allen regista e attore.
Un buon film, godibile e apprezzabile, forse però meno brillante di altri suoi lavori.

Thorondir  @  15/02/2018 13:16:14
   7 / 10
Un omaggio al cinema classico europeo, non solo all'espressionismo tedesco, ma anche al nostro realismo, nonchè omaggio al cinema nordeuropeo e Bergman in primis. Un esperimento interessante e riuscito perchè nelle mani di uno che conosce bene il cinema. Per il resto il solito Allen: qualche riflesso di thriller come già aveva fatto (Crimini e misfatti) e come farà dopo, e la solita dose di ironia tagliente.

pak7  @  12/02/2018 16:13:35
   9 / 10
Uno dei migliori Allen. Esperimento interessante , un mix tra thriller e commedia con un Woody dissacrante e divertente. Grande scelta anche quella del bianco e nero.

Mattia100690  @  28/08/2017 14:28:34
   8½ / 10
Oltre ad una sceneggiatura come al solito ineccepibile, un comun denominatore di tutti i film di Woody Allen è la regia assolutamente riconoscibile, che accompagna lo spettatore in maniera spensierata anche in un film come questo, dove il regista voleva esplicitamente omaggiare l'espressionismo tedesco degli anni Venti (Murnau, Lang). Ottime le prove degli attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  26/04/2016 19:12:10
   8 / 10
Commedia dalle tinte noir che richiama esplicitamente le atmosfere degli horror vittoriani "vecchio stile" pur non rinunciando ad una grossa dose di ironia. Egregia prova del buon Woody Allen che riesce ad incastrare i suoi dilemmi umani/esistenziali in una pellicola per lui inconsueta quanto riuscita.

TheLory  @  03/02/2016 21:18:50
   7½ / 10
Ne avevo letto il racconto anni fa, quindi il film non mi ha impressionata più di tanto. Forse se l'avessi visto prima del libro avrei gridato al miracolo, ma così purtroppo non è.
Non ho riconosciuto *******, probabilmente interpreta una delle prostitute, ma non capisco quale, mistero della fede.
Grande Allen come sempre e così tutti gli altri, un cast stellare davvero.
Ottimo, divertente davvero.

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Ultima risposta 03/02/2016 21.20.53
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mrmassori  @  16/11/2015 17:05:20
   9 / 10
Film Bellissimo e geniale. Grande citazionismo di allen in questo film. Si va dall'espressionismo tedesco di Lang con M il mostro di dusseldorf alle atmosfere noir del Il gabinetto del dottor Caligari o dei film di murnau.
Si respira anche aria felliniana con il girovagare notturo, il circo e quella poetica magia che lui saperva esprimere nei suoi film e con i suoi personaggi. come anche per le muische. Dialoghi intelligenti e davvero ben fatti. Intrisi di satira sulla corruzione della polizia, della chiesa e anche per le Ronde che perdono di vista il vero scopo per litigare e cercare altri prestesti per i lori litigi bigotti e insensati.

Da vedere e rivedere

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  09/08/2014 21:10:13
   7½ / 10
Grande citazionismo per Woody Allen, qui in una delle sue opere migliori.
Commedia nera, dalle tinte quasi kafkiane. Sotto sotto, come in Kafka, si può scorgere la questione dell'ebraicità, senza che questo pesi minimamente su un film molto bello e curato. Ottimo il cast, anche in ruoli marginali ci sono nomi di primissimo piano.

marcogiannelli  @  05/06/2014 21:25:50
   7½ / 10
carino, non magnifico

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  17/05/2013 16:57:58
   7½ / 10
Nel suo d'uopo bisogno di cimentarsi con i maestri del cinema classico, Allen reinterpreta Lang e il cinema espressionista che lo ha generato, mediante una fotografia gotica del nostrano Di Palma, e un coronario di inquadrature meccaniche d'avanguardia, da citare il 360° sul tavolo nel bordello a passare in rassegna le prostitute.Il fatalismo del tira e molla Farrow-Malkovich anticipa il paradosso sulla crisi di coppia di 'Mariti e mogli', il fantozziano Kleinman di Allen comico nel suo barcamenarsi alla ricerca della sua funzione all'interno della congrega.

Fortune  @  05/03/2013 12:16:25
   9 / 10
Un cast ragguardevole per un "noir" anomalo veramente ben fatto.W.Allen, come regista,non si discute, alterna momenti di "phatos" a sprazzi di pura ironia e autocritica: l'esistenza a questo mondo e' dura e complessa ed ognuno si arrangia come puo' per campare.Pellicola in un bianco e nero stupendo.Atmosfera da brivido.Il finale del film e' un crescendo di paradossi in cui Allen, con l'appoggio di eccellenti attori, riesce a districarsi in maniera alquanto insolita.Consigliata la visione per coloro che non si prendono troppo sul serio.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  16/01/2013 11:24:49
   9 / 10
Uno dei più significativi ed intelligenti film di Woody Allen. Non glamour come le ultime uscite, ma la summa di tutto il suo cinema precedente. Servendosi della bellissima ambientazione fatta di vicoli, ombre e nebbia, ci accompagna in una notte dove i piccoli drammi dei protagonisti si uniscono alle domande su Dio, l'esistenza e il valore degli affetti.

Imperdibile.

baskettaro00  @  20/11/2012 21:37:35
   7½ / 10
il citazionista allen non manca di menzionar il cinema noir,appassionando soprattutto grazie alla tenebrosa atsmofera tipica,appunto,del genere"noir".l'umorismo è più contenuto rispetto ad altre opere del buon woody,che qui regala un buon film,breve ma interessante.

JOKER1926  @  04/10/2012 16:17:04
   6½ / 10
Un film che evidenzia, ancora una volta, lo stile di Woody Allen è quello realizzato nel 1992, "Ombre e nebbia".
Il titolo potrebbe essere perfetto per un Noir, insomma quello di Allen, sotto aspetti scenici, ma non solo, può accaparrarsi tale etichetta, ovvero quella di essere un film Noir.
In pratica un po' le ambientazioni, un po' le atmosfere, un po' la fotografia, dettano regole fondamentali per il prodotto rendendolo piacevole e donando ad esso un mistero "armonioso".
"Ombre e nebbia" è tutto tranne che una produzione "standard", i parametri che fotografano la gran parte dei film in questo frangente sono assenti. Cosa sale in cattedra? L'originalità e la stramberia dei personaggi, della sceneggiatura. Tutte le icone del film svolgono ruoli importanti, enfatizzati, quasi grotteschi. Qui , insomma, "Ombre e nebbia" riesce ad ottenere la sua necessaria forza di propulsione. La trama viaggia invece su binari semiseri, fino ad un finale più simbolico che risolutivo.
Allen tira in ballo nozioni circa la filosofia, la religione, l'arte e la magia; si tratta di richiami più o meno palesi. I dialoghi confermano, ovviamente, questo specifico apparato. (Risulta invece superfluo ricordare i vari parallelismi, o se preferite richiami, a pellicole horror/drammatiche anni venti e anni trenta.)

kako  @  03/12/2011 15:30:56
   7½ / 10
originale un po' noir un po' commedia, interpretato da un ottimo cast, eccelsi i dialoghi, mai banale, con un bel bianco e nero azzeccato per la storia trattata

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  29/10/2011 14:48:02
   8 / 10
Le scenografie molto curate e la splendida fotografia in bianco e nero alimentano lo straniamento kafkiano del film di Allen. Un piccolo uomo alle prese con un mondo perso nell'odio e intollerante.
Se la Cecilia della rosa pururea trovava nella magia del cinema un modo di distaccarsi dalla realtà che la circondava, anche il piccolo Kleinmann trova nel mondo del circo il rifugio per cambiare quella vita da "viscido parassita" o da "mostro", etichette, suo magrado, attaccate sulla sua pelle. In questo senso Kleinman è andato dentro lo schermo per non tornare più.

Lory_noir  @  27/09/2011 18:22:05
   8 / 10
Un'altra perla inestimabile del mio amato Woody Allen. In questo il film regista affronta temi a lui cari in uno scenario originale che rende tale anche il modo di trattare tali temi.

Goldust  @  14/09/2011 12:14:41
   9 / 10
"Ombre e nebbia" è in assoluto l'opera migliore di Allen, un finto noir dove troviamo tutti o quasi i temi a lui cari ( insicurezze umane, antisemitismo, religione, magia, sesso, amore - manca solo la psicanalisi ).
Ambientato in una imprecisata città middleuropea degli anni '20, oltre alla fotografia insolita è memorabile per numerosi motivi: la travolgente apertura sulle note di Cannong song, l'atmosfera rarefatta che avvolge la storia ( debitrice al Lang di "M" ), gli spassosi siparietti comici tra i protagonisti durante le ricerche, l'incredibile leggerezza che la pellicola lascia a visione terminata, pur avendo trattato temi anche gravi.
La deriva "mistica" del film è tipica di alcune opere Alleniane e può piacere o meno, la sensazione di essre di fronte ad un piccolo gioello dovrebbe invece essere unanime.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  25/04/2011 18:15:43
   6½ / 10
Parte in modo decisamente soporifero per diventare sempre più interessante con il passare del tempo. Non l'ho trovato un capolavoro come molti sostengono ma ne consiglio la visione.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  22/11/2010 16:10:39
   9 / 10
Al momento il mio Woody Allen preferito.
Migliore, secondo me, dei suoi presunti "capolavori" newyorkesi.

Il citazionismo a man bassa dal cinema espressionista non ne depotenzia, secondo me, il valore. "Ombre e nebbia" si avvale di una sceneggiatura essenziale e lucidissima, con qualche battuta formidabile e una leggerezza dell'orditura di fondo - su cui sono innestati e messi in relazione tanti temi, che non necessitano di particolare approfondimento per essere compresi (poiché stiamo parlando di una favola).
Gli ingredienti sono tanti, ma soprattutto ben calibrati: bisogno sociale del capro espiatorio, xenofobia, servilismo, tendenza a reiterare gli errori e vanità degli entusiasmi, duplicità dell'essere umano, presenza in noi stessi di istinti che non conosciamo, insoddisfazione e frustrazione, dicotomia tra arte e realtà, necessità del sogno, e dell'illusione (che può, come il cinema, fornirci un "senso" più autentico della realtà stessa). Mi rendo conto che sono solo spunti per un meno banale approfondimento del film. Tuttavia l'armonia dell'insieme è notevole (e in altre mani un film del genere sarebbe potuto essere un pastrocchio insulso).

La trasparenza del tessuto non è indice di esilità, ma è trasparenza nel senso migliore: riduzione della complessità a semplicità, senza tradire la sensazione (sottesa a tutta l'opera) che le cose sono ben più complesse, e che qui vi si allude solamente.
Per me si tratta di un capolavoro in cui la critica (che non lo giudica uno dei risultati più alti di Allen) non ha riconosciuto, nell'eccentricità del prodotto, la "summa" alleniana.

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Ultima risposta 26/03/2011 03.41.10
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paride_86  @  18/06/2010 04:21:08
   7 / 10
Un Woody Allen diverso dal solito quello di "Ombre e Nebbia", ricco di riferimenti al cinema degli anni '20.
La storia procede con moderato brio e si occupa, in maniera sottile ma piuttosto esplicita, di violenza e antisemitismo.
Ottimo cast di attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/12/2009 14:23:56
   7½ / 10
Questa volta Allen rende omaggio a famose pellicole noir del passato tra cui quella piu' famosa di Lang "m-il mostro di Dusseldorf"!
Tanta ironia e sprazzi di thriller in questo esperimento riuscito dove luci e ombre sono bilanciate in maniera perfetta e il bianco e nero è usato perfettamente!
Bello e geniale,come sempre!

SKULLL  @  06/11/2009 05:59:08
   10 / 10
Questo film è poesia.

dobel  @  03/09/2009 13:38:15
   7 / 10
Il 'Settimo sigillo' di W.A.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  30/03/2009 23:22:28
   8 / 10
"C'è solo un amore duraturo. È l'amore non corrisposto. Ti resta nel cuore per sempre"

Un piccolo gioiellino scritto, diretto e interpretato da un superlativo Allen. Un inno agli anni venti. Un film che cita con raffinatezza M, Il mostro di Dusseldorf di Lang, Nosferatu di Murnau, Freaks del grande Browning e molto altro. Un mix di omaggi e rimandi che rendono gradevole una pellicola amara e disillusa.
I suoi temi tipici sono presenti: dalla riflessione su D.io e la religione al suo rapporto conflittuale con il gentil sesso il tutto mixato in modo ironico e delicato.
Una fotografia da urlo, splendida, e un cast spaziale (la Bates direttrice del bordello è strepitosa così come anche la Foster in chiave prostituta).
Un film da recuperare e riscoprire e assolutamente non considerabile un minore dell'artista americano.

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Ultima risposta 27/04/2009 17.49.22
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inferiore  @  28/01/2009 07:13:47
   9 / 10
''Ma quando ha la spada dentro la gola, che succede se le viene il singhiozzo?''
Altro capolavoro firmato Allen, profondo e leggero, un mix che solo il cineasta Newyorkese riesce condensare al meglio.
Grandissima fotografia in bianco e nero, scenografia e atmosfera che ricordano quell di ''M.'' di Fritz Lang.
Un cast mozzafiato che spazia da John Malkovich a Kathy Bates fresca di oscar per arrivare a John Cusack. Tutti magnificamente nella parte.
Tanti, forse troppi i temi da affrontare in una misera ora e venti minuti su tutti quelli della ricerca di un Dio.
La pelicola non dimentica le classiche battute sagaci a ci ormai Woody ci ha abituati.
Un film atipico per il regista anche se non si allontana poi più di tanto ai suoi soliti standard. Elogio per l'ennesima volta una grande fotografia.
Anche la storia è ottima e secondo me questo risulta essere uno dei più riusciti di Allen.
''E' vero. Tutti amano le proprie illusioni.
Amano? Hanno bisogno. Come dell'aria che respirano.''

xanter  @  29/09/2008 17:19:09
   8½ / 10
Ennesimo piccolo gioiello di un genio del cinema contemporaneo.
Solo la faccia di Allen e qualche sua battuta valgono più di centinaia di film inutili.
Con lui c'è sempre da ridere e da riflettere, grazie Woody.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  24/06/2008 22:20:19
   8 / 10
Bellissima rivisitazione del "mito" di Dusseldorf con spunti su "Freaks", "Nosferatu" e chissà quanti altri film che non conosco. Splendido B/N del nostro Di Palma, una ricapitolazione dell'espressionismo che non ha però a che fare con le pellicole di Murnau, Whale e compagni; virtuosismi alla Welles. Cast ricchissimo, spicca come al solito Mia Farrow ed abbastanza importante presenza di Kathy Bates e Jodie Foster.
Un film che parla di arte, successivo a "Crimini e misfatti", la sostanza cambia di poco. "Eh..tutti abbiamo bisogno di illusioni!".

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Ultima risposta 04/01/2009 11.47.35
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Constantine  @  22/06/2007 18:25:17
   8½ / 10
Straordinario e riuscito esperimento di Allen, efficace e affascinante. Cast ricchissimo e in ottima forma, continui dialoghi freschi e interessanti, un bianco e nero di gran classe e dosato con tecnica e stile in ogni inquadratura.

" Sei stato coraggioso "
" Oh si io posso esserlo...Solo non devo pensarci prima..."

" Senti, quando hai la spada nella gola, come fai se ti viene il singhiozzo? "

rensu  @  12/06/2007 11:25:29
   7½ / 10
un piccolo capolavoro noir x woody allen. quello ke mi avvicinato a questo film è stato sicuramente il cast di eccezzione malkowich ******* e la meravigliosa mia farrow. bello bello .belli i dialoghi belle le ambientazioni. l'unica pecca e questo finale piantato li di fretta ..ci si poteva ragionare di piu

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

serenella  @  22/05/2007 00:16:49
   10 / 10
piccolo gioiello noir...
l''allen che preferisco, ironico e leggermente amaro...
bellissimo...

mainoz  @  15/05/2007 00:35:50
   6 / 10
Mi sembrano tutti un'po pazzi in questo film...sinceramente è noioso in più punti, ma aiuta a riflettere su alcuni temi importanti: ad esempio sul sottile filo che sussiste tra ciò che si percepisce come reale e ciò che invece di reale non è (si capisce dal finale), oppure su come si possa perdonare anche il tradimento in amore quando di mezzo c'è la tenerezza di un bambino e la voglia di cambiare vita..il film è abbastanza insolito rispetto a quello che ci si aspetta da Woody Allen, non è il classico giallo stile Match Point, La Maledizione dello Scorpione di Giada o Scoop..in generale preferisco quel tipo di Allen

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  09/05/2007 14:39:14
   8 / 10
Uno strepitoso bianco e nero per questo film di Allen che ci riporta ad un cinema europeo. La fotografia è eccellente in questo inno all'arte.
Non mancano le battute che hanno reso celebre il regista-attore, "ma quando ha la spada dentro la gola che succede se le viene ilo singhiozzo?" riferita a Mia Farrow. Ottimi interpreti, superflua la presenza di Ma.donna.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  08/05/2007 11:01:38
   8 / 10
Splendido omaggio di Allen all'espressionismo. E' un film curato e studiato. Un film di ricercata classe.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  17/02/2007 13:20:53
   8 / 10
Omaggio espressionista di Allen ottimamente riuscito

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  17/02/2007 12:27:54
   8 / 10
Fantastico film in bianco e nero di Woody Allen. Tra citazioni espressioniste alla "M - il mostro di Dussendorf", un bianco e nero strepitoso e un cast ricchissimo, tutto funziona alla perfezione.

Esperimento genialmente portato a termine.

quaker  @  10/11/2006 18:36:54
   8½ / 10
Gran bel film, godibilissimo; strapieno di citazioni (dalla carrozza della inquadratura iniziale (il fiacre n. 13) alla figura del dottore (Il volto di Bergman: ma D. Pleasence, è anche l'attore che ha interpretaot, oltre al cattivissimo in Thunderball, Cul de sac di Roman Polansky: e proprio sotto un cartello con la scritta cul de sac accade qualcosa che lo rigaurda...; ******* ricorda Marlene Dietrich in Touch of Evil) e riferimenti all'espressionismo tedesco, a Brecht (misuche di K. Weil per l'opera da tre soldi).
Grande direttore della fotografia (Carlo Di Palma) con risultati di raffinatezza non comune. Uso massiccio del piano sequenza.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/10/2006 12:32:52
   8 / 10
Piccolo gioiello espressionista di Allen, un film che potrebbe sembrare (o essere) un esercizio di pura maniera, ma invece è una delle piu' riuscite trasposizioni vintage di una certa tipologia di cinema.
Allen cita abilmente Lang ("M"), Murnau, persino Von Strenberg (la rievocazione del bordello di lusso, con una Kathy Bates esaltante maitresse), e l'uso del b/n è semplicemente strepitoso.
Superflua, invece, la tanto strombazzata (si limita a una particina) presenza di
*******

sweetyy  @  31/07/2006 17:08:34
   7 / 10
Carino questo film... interessanti le riflessioni sulla vita e la morte.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  12/12/2005 12:16:31
   8 / 10
Un Allen diverso dal solito, un invito a credere nella magia e nell'arte, intesa sotto tutte le sue forme, come unica speranza all'intolleranza dell'Europa di ieri e di oggi (Morandini).

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