oppenheimer regia di Christopher Nolan USA, Gran Bretagna 2023
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oppenheimer (2023)

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locandina del film OPPENHEIMER

Titolo Originale: OPPENHEIMER

RegiaChristopher Nolan

InterpretiCillian Murphy, Emily Blunt, Matt Damon, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Benny Safdie, Michael Angarano, Josh Hartnett, Rami Malek, Kenneth Branagh, Dane DeHaan, Dylan Arnold, David Krumholtz, Alden Ehrenreich, Matthew Modine, Gary Oldman, Alex Wolff, Casey Affleck, Jack Quaid, Emma Dumont, Matthias Schweighöfer, David Dastmalchian, Olli Haaskivi, Christopher Denham, Scott Grimes, James D'Arcy, Louise Lombard, Jason Clarke, Danny Deferrari, Guy Burnet, Tom Conti, Josh Peck, Gregory Jbara

Durata: h 3.09
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 2023
Generedrammatico
Tratto dal libro "Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica" di Kai Bird e Martin J. Sherwin
Al cinema nell'Agosto 2023

•  Altri film di Christopher Nolan

Trama del film Oppenheimer

La storia del ruolo di J. Robert Oppenheimer, i quali studi condussero alle scoperte legate alla bomba atomica, con il conseguente utilizzo durante le stragi di Hiroshima e Nagasaki durante la Seconda Guerra Mondiale.

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Voto Visitatori:   7,28 / 10 (58 voti)7,28Grafico
Miglior filmMiglior regista (Christopher Nolan)Miglior attore protagonista (Cillian Murphy)Miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.)Miglior montaggio (Jennifer Lame)Miglior fotografia (Hoyte van Hoytema)Miglior colonna sonora (Ludwig Göransson)
VINCITORE DI 7 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regista (Christopher Nolan), Miglior attore protagonista (Cillian Murphy), Miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.), Miglior montaggio (Jennifer Lame), Miglior fotografia (Hoyte van Hoytema), Miglior colonna sonora (Ludwig Göransson)
Miglior film drammaticoMiglior regista (Christopher Nolan)Miglior colonna sonora (Ludwig Göransson)Miglior attore in un film drammatico (Cillian Murphy)Miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.)
VINCITORE DI 5 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico, Miglior regista (Christopher Nolan), Miglior colonna sonora (Ludwig Göransson), Miglior attore in un film drammatico (Cillian Murphy), Miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.)
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Voti e commenti su Oppenheimer, 58 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

zerimor  @  13/04/2024 18:04:01
   8½ / 10
Incredibile ma vero, Nolan realizza a mio avviso la sua opera magna, il suo miglior film nella sua piena maturità. Via le supercaz.zole alla Inception o alla Tenet e via il voler tirarsela sfoggiando solo "freddo" tecnicismo come in Dunkirk. Qui c'è del cinema a tutto tondo, finalmente aggiungerei.
Una storia che mi ha rapito immediatamente (grazie anche alla mia passione per l'astrofisica) e che mi ha convinto sia per gli argomenti trattati, che per la ricostruzione storico-scientifica e - ultimo ma non meno importante - per la massa in scena (lo so di aver commesso un errore di battitura, notato dopo una rilettura del mio stesso commento, ma l'errore è "pertinente" e quindi lo lascio). La regia infatti è concreta, fluida ed efficace con un frequente cambio colore - b/n che si susseguono e illustrano eventi in tempi e "spazi" differenti. Il cast è di spessore e quasi tutti interpretano i loro rispettivi personaggi egregiamente (Top Murphy). Tre ore che mi sono volate via senza accorgermene e non era affatto scontato visti gli ultimi lavori (quanti, 4? 5??) del regista in questione.
Ci sono state due scene in particolare che mi hanno fatto adorare questo film ancor di più: quella clou del test dell'ordigno atomico (enorme tensione palpabile durante il countdown) e quella finale che precede i titoli di coda, da brividi. Quel dialogo, quel dialogo lì. Inquietante.
Non è tutto oro quel che luccica, ovviamente. Vi sono anche dei difetti: la sceneggiatura per quanto mi sia piaciuta a volte è ingenuamente superficiale nell'affrontare alcuni passaggi chiave, siano essi teorici che pratici o più banalmente narrativi e certi personaggi non funzionano proprio benissimo. Ma va beh, è tipo cercare il pelo nell'uovo.
Non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte ad un film così coinvolgente e ben fatto e lo dico da non fan di Nolan.
P.s.: la colonna sonora, non mi dilungherò, è incredibile. L'ending theme è da pelle d'oca.

kazikamuntu  @  07/04/2024 01:01:43
   6 / 10
Quando guardi un film lungo se ben riuscito il tempo vola, non è questo il caso, già dopo un'ora e mezza stavo cedendo (dalla noia).

Effetti speciali: avevo aspettative più alte ma l'esplosione è stata deludente come quasi marginale visivamente la pellicola utilizzata, avrebbe potuto mettere i filmati dell'epoca originali di maggior effetto)

Ottima interpretazione di Murphy (anche se monoespressione, ci stava) ma gli altri personaggi appaiono e scompaiono come flipper e fanno venire il mal di testa anche perché nessuno di loro è stato approfondito. Sembrano più che altro dei cameo (ciao eccomi sono borh, piuttosto inutili se non approfonditi a dovere (e in 3 ore il tempo c'era). Persino i personaggi più vicini al principale non sono approfonditi (ruoli femminili superficiali che si cerca di fare emergere un paio di minuti nella fase giudiziaria piuttosto goffamente).

Le vicende giudiziarie di Strauss non appassionano minimamente anzi annoiano e servono soltanto ad avere un'altra linea temporale da mescolare.

Non è un film storico,
Non è un film psicologico (a parte due effetti tipo stato confusionale del protagonista)
Non è un film che tratta approfonditamente temi etici (occasione persa)
Non è neanche biografico
Sia chiaro il tutto è ammirevole ma non lo rivedrei mai volentieri.

goophex  @  21/03/2024 23:09:36
   7 / 10
Amo Nolan, lo ritengo il più grande regista vivente ma onestamente mi aspettavo di più da questa pellicola. La perfetta regia, la stupenda fotografia, il cast stellare e una bellissima colonna sonora non bastano per considerare questo film un capolavoro. Sono troppi gli errori, piccoli e grandi che siano, da quelli tecnici più irrisori a quelli storici più difficili da digerire, non ultimo la quasi mancanza totale di una figura cardine di Enrico Fermi, senza il quale Oppenheimer non avrebbe potuto fare quello che ha fatto. Non a caso il fisico italiano vinse un Nobel mentre il buon Oppenheimer, solo molti anni dopo, venne riabilitato dal presidente Johnson proprio con la consegna del premio "Enrico Fermi".

Cinder  @  10/03/2024 20:51:11
   10 / 10
Nolan non sbaglia un colpo.

AMERICANFREE  @  02/03/2024 19:45:59
   7½ / 10
Bel film ma la durata eccessiva lo penalizza. Soprattutto la parte finale risulta ripetitiva e noiosa in alcuni punti. Le prime due ore sono di altissimo livello. La regia perfetta e il cast stellare. Mezzo voto in meno per gli ultimi 60 minuti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/02/2024 23:44:34
   8½ / 10
Un uomo che ha saputo vedere tanto ma che tuttavia è rimasto cieco. In Oppenheimer c'è un punto cruciale della Storia. Una Storia che è profondamente cambiata, un punto zero dove viene determinato cosa c'era prima e cosa sarà dopo. Oppenheimer, un distruttore di mondi ed è vero perchè il test Trinity ha distrutto un mondo e ne ha creato un altro. Un'arma per fermare nazisti e giapponesi adesso ed il comunismo dei russi dopo. La lenta ma inesorabile consapevolezza di avere le mani sporche di sangue, la necessità di espiare una colpa facendosi crocifiggere in una commissione farsa per pochi intimi. Nolan non rinuncia alla sua ambizione. E' uno dei pochi registi che sotto l'apparenza del blockbuster o del classico biopic, riesce a crearsi moltissimi spazi per sperimentare. Una narrazione solida che riesce a gestire le numerose digressioni della vicenda. Almeno due sequenze da antologia: tutto il test Trinity e il discorso di ringraziamento, da apparente trionfo alla presa di coscienza di essere diventato Morte, il distruttore di mondi.

antoeboli  @  28/01/2024 12:00:56
   7 / 10
Con Nolan ho avuto sempre un rapporto di amoree odio allo stesso tempo. odio i suoi film che ti fanno esplodere (è il caso di dirlo) il cervello per capire la trama, mentre altri li ho trovati piu gradevoli.
Oppenheimer si concentra in maniera parallela sull illustre fisico americano, autore di numerosi studi, ma ahinoi noto specialmente per la costruzione della famosa bomba atomica.
Un'arma cosi datata ma cosi attuale ancora oggi, che spaventa l'umanità tanto da poterne determinare le sorti di una popolazione e di un conflitto.
Parallela, perchè se nel film da una parte vediamo il momento piu importante di Robert, dall'altra si assiste con una regia dalla scelta stilistica del bianco e nero, a tutto ciò che sarebbe avvenuto successivamente a questa scoperta. Comprese le conseguenze e scelte personalli di 'Oppy'.
La regia di Nolan è come sempre magistrale e la messa in scena è perfetta, con un C.Murphy in profumino di oscar nella sua intepretazione piu importante di sempre.
Ma in generale è il cast ad essere di assoluto spessore, persino gli artisti che dicono due battute poi escono di scena risultano molto convincenti.
Il problema maggiore è che il film dura un tre orette giu di li, ma tutta l'ultima parte mi è risultata indigesta e noiosa. Capisco che è una pellicola che agli americani dell'accademy, e al pubblico Usa piacerà, nel come un governo prima di meritocratizza, ti mastica e ti sputa da un momento all'altro.

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benzo24  @  20/01/2024 12:28:54
   5 / 10
Ottimo Cillian Murphy, per il resto il film risulta un polpettone in cui Nolan non sa prendere la giusta direzione tra i sensi di colpa del protagonista e l'ambiguità del processo politico sulla sua fedeltà al paese, che in realtà è sempre stata fortissima mentre Nolan la mette in dubbio paragonandola a quella matrimoniale oltre che a quella ideologica. per il resto è meglio guardare L'Ombra Dei Mille Soli, dove invece dell'insulso Matt Damon la parte del generale Groves era incarnata dal magnifico Paul Newman

markos  @  15/01/2024 13:20:55
   8 / 10
Bel film biografico.

Elfo Scuro  @  08/01/2024 08:09:55
   8 / 10
Un blockbuster intelligente (e raffinato) privo di retorica, se non quella tipicamente americana ma neanche troppo a dirla tutta.Potrei definirlo il JFK di Nolan, cast corale da strapparsi i capelli. Grande colonna sonora e fotografia.

JohnRambo  @  02/01/2024 00:04:43
   9½ / 10
Film di notevole impatto visivo e soprattutto riflessivo, incentrato attraverso una fitta sequenza di salti temporali sul lavoro di Robert Oppenheimer e la sua figura controversa.
Per mezzo del filo conduttore rappresentato dal "processo" che egli subì a porte chiuse per ragioni di vendetta personale da parte di un aspirante membro del Gabinetto da lui umiliato, negli anni del mccartismo più becero, Lewis Strauss ("umile venditore di scarpe"), si ricostruisce la nascita della base "Los Alamos" e lo straordinario afflusso delle più brillanti menti della fisica dell'epoca, il nostro Fermi incluso, in quello che fu lo sforzo costruttivo della più potente arma bellica mai concepita.
Il film tiene inchiodato lo spettatore che si trova ad empatizzare con l'eccezionale scienziato e direttore del centro, Oppenheimer, appunto, in una forma che però non permette di perdere il senso di una realtà atroce, unito all'amara consapevolezza che quei fili tremendi non saremo mai in grado di muoverli, che altri faranno scattare bombe ancor più distruttive definendole "inevitabili", chissà forse con la scusa della difesa della "libertà", e magari noi saremo tra coloro che esulteranno per l'omicidio di massa del quale saremo complici, fino all'autodistruzione a seguito dell'effetto a catena innescato proprio in quegli anni.

Tautotes  @  30/12/2023 17:35:39
   5½ / 10
Mah.
Sono un ammiratore di Nolan, alcuni suoi film come il Cavaliere Oscuro, Inception e The Prestige sono tra i miei film preferiti. Ma dopo Tenet a mio avviso altra delusione con questo film. Troppo lungo e troppo piatto, non lascia granché se non la ricostruzione storica degli eventi, ma bastava un buon documentario. Ottimo Murphy.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  25/12/2023 13:03:00
   8½ / 10
Nolan sembra voler rispondere a chi lo accusa di saper fare solo film intricatissimi in cui non si capisce nulla, e lo fa alla grande. Oppenheimer è un film tecnicamente ottimo, con una buona sceneggiatura abbastanza classica. Biopic affascinante che narra le vicende del prof. Oppenheimer, un novello Prometeo che dona agli uomini un fuoco distruttore. La lunghezza della pellicola è forse un poco eccessiva, ma la visione è sempre gradevole. Ottimo lavoro.

7219415  @  10/12/2023 10:28:34
   7 / 10
Molto stiloso ma un po' troppo lunghetto

Thorondir  @  01/12/2023 16:41:40
   7½ / 10
Senza mai abbandonare i suoi temi e i suoi toni, con "Oppenheimer" Nolan fa finalmente un film umanista: umanista nel senso che è l'essere umano al centro della sua riflessione cinematografica e non la fisica, la scienza, il tempo come in altri suoi film (temi che sono presenti anche in questo suo lavoro, ma appunto in forma subordinata al racconto dell'essere umano). Nolan mette in scena si l'invezione dell'arma atomica, si il grande lavoro collettivo del progetto Trinity, si i diversi punti di vista dei vari fisici e collaboratori ma soprattutto porta in scena il dramma dell'uomo Oppenheimer e dell'umanità nel suo complesso, in quanto lo sviluppo della bomba atomica ha avuto (ed ha) ripercussioni che riguardano tutti gli abitanti del pianeta Terra. C'è finalmente un Nolan che da precedenza alle fragilità e ai sensi di colpa morali senza però sminuire mai l'importanza attribuita da Oppenheimer alla ricerca scientifica, delineando quindi un personaggio profondamente coerente (tema che emerge anche in relazione allo sviluppo della bomba all'idrogeno: Oppenheimer non ha intenzione di partecipare allo sviluppo dell'arma ma è scientificamente interessato al progetto preliminare del suo sviluppo). È quindi una riflessione sull'ambiguità della scienza, o meglio, su come gli esseri umani possono utilizzarne i grandi risultati scientifici per i fini più lontani dalla preservazione della vita degli stessi esseri umani: in tal senso è un film profondamente umanista, avendo come orizzonte ultimo proprio quell'umanità che è chiaramente tirata in ballo dalla scena finale (che si, forse rimane fuori luogo e eccessivamente didascalica, tanto più a chiudere un film così pregno di implicazioni).

Nolan stavolta non costruisce il ritmo tramite l'azione ma con l'utilizzo di un montaggio frenetico, forse anche troppo nella prima parte, quando sarebbero servite le pause, che, come ben spiegato dal suo maestro Michael Mann, sono il vero elemento che da ritmo ad un film. Questo perché Nolan è un autore (che io trovo francamente sopravvalutato) ma che non rinuncia, anche in forme filmiche diverse, agli elementi classici del suo cinema: e qui l'elemento tempo è presente nei suoi andirivieni, ed è reso da un montaggio forsennato e dal continuo intersecarsi narrativo di piani temporali diversi. Ma almeno stavolta la cosa è ben gestita.

VincVega  @  28/11/2023 12:17:16
   7 / 10
Ho capito qual è uno dei problemi che ho con Nolan. Nei suoi film si passa di palo in frasca così nel giro di poco tempo. Spesso succede da una scena all'altra, così per tutto il film. Il montaggio è troppo frenetico, anche quando non è necessario. E il problema si moltiplica in un biopic di 3 ore che deve attraversare tanti anni (circa 30). Sarà un problema mio forse, ma per me lo è. Poi aggiungo che non vado matto per i biopic. Però dall'altra parte uno dei marchi di fabbrica di Nolan, ovvero la velocità di ritmo, fa sicuramente bene ad una pellicola come questa, soprattutto per il grande pubblico (non per me).
Detto questo "Oppenheimer" non è un brutto film, assolutamente, tutt'altro. Mostra tante cose interessanti (le parti migliori sono il pre e il post del test Trinity, oltre agli effetti degli sganciamenti delle bombe atomiche sulla psiche di Oppenheimer), altre meno a dir la verità (non mancano momenti noiosi e poco riusciti). C'è troppa carne al fuoco, si potevano ridurre le tematiche concentrando meglio la narrazione (evitando il solito montaggio...). Ma il coinvolgimento c'è, non c'è che dire e non era facile in 3 ore. Poi ci sono alcune scene che sono di pregevole fattura, devo ammetterlo da NON fan di Nolan.
Cast di alto livello, ma spesso sprecato nei ruoli secondari (ci sono veramente tantissimi personaggi). Cillian Murphy però offre una prova sbalorditiva, Nolan non poteva scegliere un protagonista migliore.

"Oppenheimer" penso sia stato innalzato ingiustamente a capolavoro, però è sicuramente un'opera di ottima fattura, a mio avviso la migliore degli ultimi 15 anni del regista da "Inception" in poi, sperando che ritorni ai livelli della prima parte di carriera.

Junipher  @  22/11/2023 13:34:14
   5 / 10
Diffidate dai fanboys di Nolan che proliferano su IMBD.
Nolan che per metà si mette a fare un legal-thrller, un genere che evidentemente non gli appartiene.
Ridondante e pretenzioso (con l'aggravante che nella prima parte sembra faccia quasi il verso a "La Teoria Del Tutto"), in alcuni momenti scade nel ridicolo involontario, nella prima scena di sesso stavo quasi per mettermi a ridere da quanto è inserita alla carlona.
Ultima mezz'ora, come ormai è noto, letteralmente massacrante e totalmente scriteriata.
Se Tenet poteva essere considerato un enorme punto interrogativo, con Oppenheimer non ci sono dubbi, ovvero il peggiore Nolan. Probabilmente ormai si era circondato da yes-men timorosi di mettere in discussione il suo ego sproporzionato.

BlueBlaster  @  20/11/2023 09:45:53
   6 / 10
Non mi dilungherò...
Bel film ma spesso noioso e freddo...
Interessante il lato della storia sulla BOMBA ma il resto che riguarda la vita di Oppenheimer e le vicende politiche lo rendono un mezzo mattone.

Mauro@Lanari  @  18/11/2023 15:27:54
   5½ / 10
Nolan saccheggia discipline umanistich'e scientifiche per esporre storie dalle più bizzarre prospettive sul tempo: neuropsicopatologia, soggettivismo bergsoniano, termodinamica e stavolta l'aspetto parmenideo della cosmologia einsteiniana. Il biopic sarà pure sui protagonisti della QM, ma il POV è quello ipotizzato dalla relatività ristretta. Ciò spiega il Fermi maltrattato e il gotha della quantistica intravisto a malapena in favore dell'insistito raffronto con la teoria sviluppata nel 1905 dal fisico d'Ulm: non solo Einstein m'ancora una volta Thorne ringraziato nei credit e lo stess'Oppenheimer con la sua prima pubblicazione sui buchi neri. La concezione del tempo secondo il premio Nobel coincide con quella del filosofo greco: "la distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione ostinatamente persistente" [variante: "non è che un'illusione, per quanto tenace"]. Il divenire è freezato in un'eterna compresenza delle 3 estensioni temporali e il primo atto del film è strutturato in base a tale idea. Ammettendone la veridicità, è possibile sapere cosa comporti sul piano pratico? Potrebbe venir meno il principio di responsabilità etica? La risposta d'Einstein è che ognuno agirebbe spinto non da un inesistente libero arbitrio bensì dalla propria indole predeterminata, tant'è che la frase riportata è uno stralcio della sua lettera spedita alla famiglia Besso per la morte di Michele, mentre atarassia e apatheia scompaiono umoralmente quando c'è da prendersi cura del paranoico Gödel o da redigere con Russell il Manifesto a cui fece seguito la fondazione di Pugwash. Così però salta il presupposto del 2° atto del film, il temino liceale sul nesso fra scienza e coscienza, una quaestio che Kubrick ha saputo risolvere con un'ellissi. Invece Nolan si trova costretto a un ripiego sulla diegesi lineare riabbracciando la fisica newtoniana: fine dell'ardita sperimentazione e inizio del blockbuster hollywoodiano, scatta la fase per il tentativo (riuscito) di recupero del budget. Poi c'è ancora pellicola per il 3° atto, un courtroom drama dove si scontrano cattiva e buona politica (JFK) con Einstein dalla parte giusta. La frase di Proudhon attribuit'a Marx? Quisquilia. La reazione al Trinity test del teologo giapponese Kitamori che nel '46 ha devastato la dogmatica trinitaria? Per registi più esperti e competenti.

TheLegend  @  14/11/2023 14:29:02
   7 / 10
Tecnicamente è un prodotto valido, anche la recitazione è buona, quello che manca sono le emozioni.
Poteva durare mezz'ora di meno, l'ultima parte mette a dura prova le resistenza.

werther  @  23/10/2023 21:31:58
   7½ / 10
L'ultima ossessione di Nolan! Scoprire come è nata la bomba atomica. Bell'idea ci può stare. Certo che poi lui va oltre...va oltre nei dialoghi, va oltre nella trama, va oltre nell'esplosione (come è giusto che sia in questo film). Il ritmo dei dialoghi è incalzante, mentre il film avanza lentamente, ma i dialoghi sono troppo martellanti. Ricordano un pò quelli di Tenet per velocità e valanga di informazioni. Il film è certamente interessante, ma l'intreccio politico, pur se si capisce a grandi linee, per poter essere pienamente capito e quindi apprezzato ha bisogno minimo di una seconda visione. Un compromesso poco attuabile per quanto mi riguarda perchè il gioco non vale la candela. In sintesi e chiusura di commento, non posso negare la grandezza di questo lavoro e la meticolosità, ma una visione basta e avanza, non è abbastanza appassionante e emozionante, nonostante alcuni picchi di dialoghi siano indiscutibilmente elevati.

stef123  @  09/10/2023 17:47:04
   7 / 10
Certamente un buon film con sceneggiatura e regia di ottimo livello. Il film risulta in alcuni aspetti ripetitivo (le simpatie comuniste di Oppenheimer vengono ribadite più volte) e poteva tranquillamente durare 30 minuti di meno; diciamo che ha prevalso l'ego del regista. Grande prova di Robert Downey Jr.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  26/09/2023 19:09:51
   8 / 10
Su Nolan si possono dire tante cose ma obiettivamente si sta parlando di un regista, piacciano o meno i suoi film, che tecnicamente ci sa fare davvero. Mettiamogli tra le mani un intreccio politico che non manca di intrigare in maniera clamorosa, nonostante i tanti anni passati dalle vicende, attori (e prove attoriali) di gran spessore (direi Downey Jr su tutti) e le ottime musiche di Göransson e vedete che il filmone praticamente si serve da solo su un piatto d'argento. Poi vabbè, se c'è da destreggiarsi tra diversi piani temporali Nolan va ormai con il pilota automatico tanto anche che la sceneggiatura appare quasi impeccabile, cosa non scontata dato che da questo punto di vista il fratello aveva una marcia in più a mio avviso.

ferrogeo  @  22/09/2023 17:29:26
   6 / 10
Il film è la media ponderata tra il 10 e il 2.
10 per il comparto narrativo, la ricostruzione storica, le scenografie e la bellissima fotografia.
2 per le emozioni che, ahimè, non mi sono arrivate dentro.

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/09/2023 16.40.46
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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  17/09/2023 22:37:31
   8 / 10
Bellissimo. L'ultima mezz'ora indiziaria lo priva del 9

Cosimo70  @  17/09/2023 15:40:50
   8 / 10
Bel film, una storia articolata, alla Nolan. Si potrebbe dare un punto in più o meno, questione di gusti.

federicoM  @  17/09/2023 15:31:41
   7 / 10
Tre ore di grande intrattenimento con diversi spunti di riflessioni.
Nolan tratteggia un personaggio principale ossessionato prima dalla fisica e poi dalle conseguenze politiche e pratiche dell sua invenzione, indecifrabile,quasi una semidivinità. L'antagonista, interpretato da un ottimo Downey Jr., è un uomo comune, che si è costruito da solo,vittima del proprio ego.
Questi due personaggi principali si muovono in un turbinio di eventi e persone che narrano la storia dello sviluppo della bomba atomica e delle conseguenze per l'umanità di avere uno strumento per autodistruggersi.
E' ovvio che nonostante le 3 ore e l'incredibile montaggio che permette, nonostante i diversi salti temporali, di far mantenere unità al film, diverse cose siano state tralasciate e molte sviluppate in maniera superficiale.
Nolan ha scelto tutti gli episodi che aiutassero a spettacolarizzare la pellicola, e molti episodi personali di Oppenheimer stanno lì per mantenere una pretesa di adesione alla realtà, che però viene contraddetta subito dopo.

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steocx  @  17/09/2023 11:57:33
   5½ / 10
Solita narrazione americana dove loro si prendono sulle spalle il fardello di salvare il mondo! provano in qualche modo anche a riabilitare l'immagine di Oppenheimer facendolo passare per un martire che non è.
Insomma solita solfa dove con ogni probabiltà la verità non viene raccontata, e siamo li a sorbirci la loro!!!

Kyo_Kusanagi  @  16/09/2023 21:02:25
   9 / 10
E' un film tanto bello quanto pesante.. che vuole essere pesante, ma mai noioso...parliamo di 3 ore tonde di dialoghi continui senza soste, in un continuo di scene che si susseguono a ritmi serrati in una narrazione che come capita spesso nei film di Nolan non è mai lineare e quindi chiama lo spettatore a prestare estrema attenzione per ricollegare tutte le scene, ricordarsi i mille nomi dei personaggi che vediamo comparire e mettere insieme tutti i pezzi del puzzle. Un film che trasuda Cinema da tutti i pori e con la C maiuscola! cast da capogiro dove si vedeva che tutti ci tenessero anche per una comparsata a essere presenti.
Film profondo che apre a diversi spunti di riflessione e questioni etiche e morali, partendo dal personaggio e la sua storia. Nolan ci regala un capolavoro che va visto e rivisto

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Goldust  @  12/09/2023 12:06:41
   7 / 10
Nelle pellicole di Nolan continua a mancare l'ironia ma qui non ve n'era davvero lo spazio: il film ha una carica drammatica davvero pazzesca e intreccia il destino del Mondo a quello morale del protagonista, divorato dall'interno dai dubbi ( che diverranno anche quelli dello spettatore ) che il suo operato si porta inevitabilmente dietro. Grande sfoggio di perizia registica con montaggio, direzione d'attori e soprattutto dialoghi di altissimo pregio. Non ho però apprezzato le musiche, non perchè disturbanti ma perchè praticamente onnipresenti, e la durata monstre: sicuramente di una mezz'ora lo si poteva accorciare, magari gestendo meglio le sottotrame con fratello ed amante. Monumentale prova recitativa di un camaleontico Downey Jr, partito in sordina nella prima parte per diventare assoluto mattatore in quella finale. Gli auguro di vincere l'Oscar.

ilgiusto  @  11/09/2023 17:20:08
   8 / 10
Filmone? Si.
Ambizioso? Molto.
Riuscito? Tanto.
Scorrevole, interessante e intenso e tutto ciò basta già per consigliarne la visione.
Ad esser pignolo l'ultima parte (che purtroppo ha pure l'onere di arrivare quando lo spettatore è più stanco) l'ho trovata meno riuscita, persino faticosa da portare a termine, ma il giudizio complessivo resta positivo.

Note di merito speciale:
Il montaggio: pazzesco, da Oscar senza neppure stare a discutere.
E x Murphy, soundtrack e regia fanno 3 nomination praticamente certe con alte probabilità di vittoria.

kastalya  @  09/09/2023 23:46:32
   7 / 10
Vale comunque la visione...ma l'ho trovato troppo lento e troppo lungo, soprattutto nella prima parte.

Bravissimi gli attori principali.

matt_995  @  08/09/2023 10:46:16
   5 / 10
Deludentissimo.
Si passa da una prima parte in cui Oppenheimer è inquadrato come il classico eroe Nolaniano, figo, battutaro, irreprensibile, da imitare. Mi sta bene normalmente ma non per il creatore dell'atomica. Il senso di colpa del protagonista è evocato solo a parole, "sono diventato morte etc etc" ma mai nei fatti.
Si passa poi ad una parte centrale effettivamente ben fatta, con scene ben scritte (la scelta della città giapponese da bombardare) e soprattutto con la sequenza della bomba che per intensità della messa in scena mi ha ricordato l' allunaggio di Chazelle.
Per poi concludere in bellezza con una parte finale estenuante, prolissa e verbosa su una scaramuccia tra Murphy e Robert Downey jr (re dei passivo aggressivi). Ma cosa vuoi che me ne freghi di tutta sta faccenda se poco prima abbiamo assistito allo sgancio di un'arma di distruzione di massa?
Nolan insomma si riconferma un regista dalle immense qualità tecniche ma che, per lo meno nell'ultimo decennio, non è in grado di scrivere personaggi umani, eroi o antieroi che siano. Niente di che Murphy e Downey jr ma, strano per il cinema di Nolan, a rimanere più impressi sono gli unici due personaggi femminili, le brave Blunt e Pugh.

BigHatLogan91  @  07/09/2023 00:48:13
   7 / 10
Un buon biopic, che poteva essere migliore, ma è rovinato da una durata eccessiva e da un montaggio confusionario. Ottime le prove attoriali.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  06/09/2023 23:15:15
   8 / 10
Christopher Nolan ci parla del momento attuale che sta vivendo il nostro pianeta, il timore di una guerra nucleare non troppo lontana, raccontando di come è nata e da dove viene questa paura. Forse la piu' grande paura del nostro tempo...altro che Covid...

Proponendo un film di 3 ore di solo dialoghi l'idea geniale di Nolan è quella di portare all'eccesso il montaggio realizzando un collage di centinaia di scene della durata massima di un minuto. Qualcuno, non sbagliando, dice che è come assistere ad un trailer di 3 ore. Sinceramente non avrei pensato a un'idea migliore per intrattenere cosi bene lo spettatore. Almeno nel mio caso la noia non è mai sopraggiunta fino al momento del test nucleare, quindi quasi alla fine.

Si perche' dopo il test (sequenza meravigliosa) l'attenzione cala, perche capisci che non vedrai altre esplosioni e anche perche' il tema del comunismo è poco interessante sinceramente. Io avrei tolto quasi del tutto il Maccartismo, cosa che avrebbe giovato a ridurre anche la durata eccessiva. La ricerca della perfezione porta a qualche errore di troppa minuzosita' che definirei "scorie".

Detto questo è difficile trovare altri difetti. Il cast è perfetto, Cillian Murphy l'ho sempre considerato un ottimo attore poco riconosciuto ma qui ha fatto centro. Per non parlare di Robert Downey Jr. che in questo ruolo tra ammirazione e invidia mi ha ricordato l'Antonio Salieri di "Amadeus".


Un Nolan che continua a sorprenderci, con "Tenet" aveva esagerato e gli è andata male, ma adesso è di nuovo sulla buona strada per fare in modo che ogni suo film diventi un evento imperdibile perche di talento ce n'è davvero tanto. Questo sempre se le sue previsioni sull'esito della guerra in corso siano sbagliate...

Manticora  @  06/09/2023 16:54:13
   9 / 10
Attualmente l'ultimo film di Nolan è anche il miglior film del 2023 a meno di sorprese per fine anno. Il regista inglese oramai è in grado di narrare praticamente quasi qualsiasi cosa, gli manca l'horror e la fantascienza in senso lato, che non sia INCEPTION. Comunque amalgamando un cast che come sempre funziona anche se in alcuni casi alcuni attori,attrici risultano tagliati nel montaggio finale Nolan ovviamente fà di questo difetto un pregio. L'interpretazione per esempio di Florence Pugh è minima ma serve ai fini della storia, così come nella prima scena di sesso in un film di Nolan stesso. Anche Emily Blunt appare poco, con questo i detrattori hanno ovviamente sbraitato che Nolan taglia le attrici perchè non interessato alle loro interpretazioni. Ovviamente tutto questo non ha senso, perchè Nolan ha comunque diretto e tagliato le interpretazioni di altri attori di rilievo, non solo attrici quindi. Parlo di Keneth Brannagh che appare per si e no 360 secondi, anche meno Matthias Schweighofer, forse 120 secondi per dire. David Dastmalchian idem, forse 420 secondi. Casey Affleck 540 secondi ma per buona parte di spalle addirittura. Comunque al di là del tempo è il cast che arricchisce enormemente la storia e il film, mai visto in un film di Nolan un simile gruppo, tra cui oltre ai protagonisti primeggiano un enorme numero di comprimari di altissimo livello. Basti pensare a Rami Malek,Josh Artnett, Bennie Safdie,Dane DeHaan,Alden Ehrenreich, Matthew Modine, Gary Oldman, Casey Affleck, Mattias S., David D. anche Jason Clarke, James Darcy.
Insomma il meglio del meglio per una storia che funziona alla grande, con un minutaggio di tre ore che non annoia mai. L'uso degli effetti speciali fisici e l'ottima fotografia coniugata ad una score di notevole effetto e potenza dimostrano ancora una volta che Nolan ha centrato in pieno il bersaglio, sia artistico che economico. Non mi dilungo più di tanto sui protagonisti primari, tra cui spiccano per bravura tutti , da Murphy a Robert D. Junior, anche Matt Damon funziona benissimo così come Emily Blunt e Florence Pugh. Insomma il film è un quasi capolavoro che giusto si perde in qualche passaggio fantasioso e soprattutto a mio avviso quasi inutile, vedasi la metafora della mela che Opphenaimer avvelena. Per il resto Nolan oramai è una solida garanzia di cinema spettacolare, autoriale e mai banale di cui abbiamo estremo bisogno.

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Ultima risposta 06/09/2023 17.36.58
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Febrisio  @  02/09/2023 09:32:33
   7½ / 10
Sa rendersi interessante con dialoghi comprensibili malgrado il contesto non sia dei più semplici. È accompagnato da un'ottima fotografia e attori favolosi. Per me largamente sopra la media da questo lato. Per chi si aspettava un film esclusivamente sulla fisica atomica, il film si concentra certamente sulla cosa più importante "creata da" Oppenheimer, ma questo comprende un prima della creazione, durante e soprattutto anche ciò che ne consegue.
Se durante la visione la sceneggiatura non lascia respiro e ti attrae, dall'altro lato ci si accorge che nulla rimane davvero perchè il livello di dettagli della vicenda è davvero notevole, ma anche molto superfluo ad una prima visione.

massapucci  @  31/08/2023 19:09:42
   6 / 10
Sono d'accordo con un commento qui sotto. Film che non si capisce cosa voglia essere. La prima parte è all'insegna della biografia "dovuta" (intendasi "introduzione del personaggio" eccetera). Peccato che non si ravvisa alcun vero approfondimento in nessun senso, né della figura del protagonista, né dei personaggi secondari, né di E' una sequela di strette di mano che serve a dare dei riferimenti. La parte centrale è quella più sensazionalistica, ma anche la migliore a mio avviso. Nella parte finale diventa un film giudiziario (ma chi se ne frega di Strauss!, scusate)
Poca roba, chi è che impressiona questo film? Basta così poco?
Bravi gli attori.

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Light-Alex  @  31/08/2023 11:36:19
   6½ / 10
Nolan questa volta sceglie come sceneggiatura un libro di inchiesta, vincitore del premio Pulitzer, riguardo la vita dello scienziato americano Oppenheimer, seguendo la sua ascesa e crollo nella vicenda legata alla progettazione del primo ordigno nucleare della storia.

Per quanto il cast sia stellare, la regia ottima, il sonoro emozionante, e ci sono alcune sequenze notevoli, purtroppo l'ho trovato uno dei film più impalpabili e noiosi di Nolan.
Il film resta pesantemente ancorato al libro da cui ha origine, che essendo un libro giornalistico, da vita ad un film biopic / d'inchiesta, in cui ci si incarta più volte su questioni politiche americane (avversione verso i comunisti, spionaggio, lotte di potere, scalate al senato, beghe accademiche) che secondo me coinvolgono poco lo spettatore, specialmente quello europeo.

Il film sceglie di restare su quel filone lì, prendendosi 3 lunghe ore per raccontare qualcosa che poteva essere sintetizzato meglio. Invece non da spazio a quello che poteva interessare maggiormente lo spettatore: le questioni etiche-filosofiche, la vicenda di arrivo alla creazione della bomba, l'impatto culturale, l'impatto psicologico, il pentimento, il dilemma. Purtroppo per quanto la durata sia estremamente lunga, in realtà questi temi non vengono poi affrontati bene e in mano rimane poco.

Peccato, avrei preferito che Nolan partendo dal libro avesse creato un film più evocativo, invece questa volta resta molto nella dimensione film-inchiesta, risultando un polpettone abbastanza pesante, seppur tecnicamente molto buono.

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Cianopanza  @  31/08/2023 09:01:28
   6½ / 10
L'epoca in cui viviamo riporta l'incubo della guerra fredda e del nucleare. Nolan torna ad un tema che iil Cinema non trattava da tempo. Valida regia e attori, tre ore passano veloci. Ma il montaggio è talvolta frenetico, come se tre ore di tempo non fossero sufficienti a sviscerare l'argomento o forse per la paura di rendere il film lento e pesante. Il film si concentra soprattutto su questioni di sicurezza nazionale, maccartismo, spionaggio.Tuttavia l'ho trovato piuttosto caotico e difficile da seguire. Pieno di personaggi secondari sullo sfondo, appena abbozzati. Per fortuna conosco abbastanza la storia del progetto Manhattan, i vari fisici coinvolti, alcune questioni tecniche e di sviluppo. E le conseguenze politiche, quando gli stessi fisici cercarono disperatamente di scongiurare l'uso della bomba ed era oramai chiaro che un'arma così apocalittica avrebbe sconvolto il mondo e contrapposto le due superpotenze vincitrici della WWII in una corsa agli armamenti e ad una pace basata sulla mutua distruzione assicurata. O avrebbe portato all'olocausto nucleare. Sullo stesso argomento il film "L'ombra di mille soli" (1989), più tradizionale, vale anch'esso la pena di esser visto, magari per chiarirsi le idee su questo.

Jumpy  @  30/08/2023 09:58:50
   8 / 10
Mi piace il Nolan di Memento, Insomnia, un po' meno i pi.pp.oni di Tenet e affini. Su questo avevo sentito di tutto, dal capolavoro all'inguardabile.
Ora, se é cinema avere l'attenzione del pubblico per 3 ore, questo è cinema: per me e altri il film è volato, cambi di ritmo, intreccio accattivante (le 3 parti son ben integrate tra loro), salti temporali a volte frenetici ma ben chiari e definiti.
Imperdibile per la ricostruzione storica e l'importanza dei temi (nonostante le imprecisioni)

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Non un voto altissimo perché, nonostante il cast di altissimo livello, ho trovato i personaggi di contorno eccessivamente stereotipati, concentrando la cura della caratterizzazione e dello spessore psicologico solo sul protagonista.

JOKER1926  @  30/08/2023 02:51:41
   7½ / 10
Eretto sui classici schemi dell'operazione all'americana, "Oppenheimer" è un film dalla durata epica incentrato sui delicatissimi temi storici della seconda guerra mondiale.
La maestria e l'impeto di Nolan è come se avessero bisogno di vincere una partita partendo da un handicap, quello dei fisiologici cliché che una pellicola del genere è costretta ad incontrare.

"Oppenheimer" non è uno spartito originale ma deflagra sapientemente attraverso un montaggio di alta scuola e grazie ad una sceneggiatura colma di serrati dialoghi che rendono le arzigogolate situazioni persino comprensibili al pubblico medio.

Training stilistico di grande fattura riuscito nelle forme e nel contenuto, Nolan ancora una volta grande narratore e illustratore, si spinge fin dove può. La durata incontrollata del film e la scelta di amalgamare alcune fasi del film in modo (ed una sorpresa) fin troppo schematico, sono le uniche pecce scusabili di un progetto compatto.

TreAsterischi  @  29/08/2023 12:49:28
   5½ / 10
Non è un biopic agiografico di stampo classico, romanzato, come A Beautiful Mind o Amadeus…
Non è un docufilm storico lineare e pieno di date, luoghi, informazioni minuziose e cronologiche…
Non è un film di guerra…
Non è un legal-thriller alla Oliver Stone…

Questo film è un po' di tutte e quattro le cose, ma alla fine "sa soltanto quello che non è"…

Nolan torna al suo stile verboso e prolisso, con dialoghi fiume in cui si parla tanto, ma si dice poco (stile che aveva in parte abbandonato in Dunkirk), sacrificando la fluidità e il coinvolgimento in una carrellata di scene a raffica, strapiene di personaggi ridotti quasi a comparse.

Due punti di vista si intrecciano, quello di Oppenheimer e quello di Strauss, uno a colori e uno in bianco e nero, ma si accavallano, si sovrappongono, l'ordine temporale degli eventi si mischia, confondendo le acque e i rapporti tra i personaggi, complicando all'impossibile anche le cose più semplici…

Il film si trascina nelle sue 3 ore di caotico montaggio alternato, senza dare mai il tempo di fissarsi nella mente almeno un nome o un ruolo della marea di personaggi secondari, tutti interpretati da attori di grossissimo calibro, ma privi di dialoghi in grado di rendere giustizia al loro talento…

Si toccano tantissimi temi, ma non si dà veramente spazio a nessuno di essi: si parla di scienza e dei suoi possibili limiti etici, ma si salta di palo in frasca a parlare rapidamente della sfera personale e privata di Oppenheimer uomo… per poi saltare di nuovo alle paranoie anticomuniste del Maccartismo, coprendo interi decenni di Storia, Guerra Mondiale e Guerra Fredda in pochi attimi… non c'è tempo per parlare di nulla in questo film ed è strano, visto che dura 3 ore e le spreca così!

Sonoro buono, ma effetti visivi non all'altezza: la scelta di ricreare la bomba dal vivo usando benzina e effetti di luce non rende minimamente l'incubo dell'atomica.
Guardare i filmati di repertorio dell'epoca è qualcosa di impressionante: quelle sbiadite pellicole anni 40 che riuscirono a catturare l'immagine del plasma solare dell'esplosione nucleare "fanno tremare le vene e i polsi"… non è una bomba "normale"… non è un'esplosione come mille altre… si è davvero al cospetto dell'Apocalisse…
Nel film no… fiamme… fiamme "normali"… il Napalm di Apocalypse Now era più temibile…

In breve: bravi gli attori, tematiche e contenuti molto interessanti, ma il film non è all'altezza di ciò che poteva essere. Penalizzato da una sceneggiatura che non sa valorizzarlo, azzoppato da verbosità e montaggio frenetico, con dialoghi espositivi inutilmente prolissi.
Il risultato è freddo e a tratti noioso, la messa in scena non sempre adeguata a ciò che voleva trasmettere o rappresentare.

Siamo molto lontani dai Nolan migliori, qui vedo tanta autoreferenzialità, ma poca sostanza.

Ps: Downey Jr da Oscar!

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Ultima risposta 30/08/2023 19.30.27
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DocDestino  @  29/08/2023 12:34:52
   10 / 10
Cinema con la C maiuscola. Miglior film di Nolan a mani basse. Cillian e Robert da antologia. Ludwig Göransson avvicina Zimmer. Da vedere

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  28/08/2023 15:59:36
   9 / 10
Visto ieri in 70 mm IMAX alla Cineteca di Bologna e, come al solito, faccio l'errore di commentarlo a caldo.
Purtroppo, era in lingua originale con i sottotitoli ed è stato un gran casino: puoi masticare l'inglese bene, ma i dialoghi sono così serrati e tecnici che starci dietro senza leggere i sub è praticamente impossibile. Ottimo il lavoro degli interpreti sugli accenti, però il gioco non vale la candela.
Detto questo, io fatico a trovare dei difetti nell'ultimo lavoro di Nolan. E' un film straordinariamente complesso nella sua semplicità, sontuoso nella sua sobrietà, maniacale, raffinato e colto. Poco da dire: Nolan è al suo top tanto nella scrittura quanto nella regia. "Oppenheimer" è una pellicola che mette in chiaro le cose sin da subito, rivelandosi apertamente allo spettatore: possibile che nessuno abbia menzionato la scena della mela? Il film è iniziato da pochissimi minuti e CN ti spoilera letteralmente tutto: l'uomo che si sostituisce a Dio, la colpa, il peccato e il pentimento. Nell'arco di quanto? 2 minuti? 3? Questa è roba da Haneke, ragazzi. Chi sostiene che Christopher, dei fratelli Nolan, sia il meno dotato nella scrittura, boh, secondo me non sa cosa sta dicendo. E ovviamente, non sono assolutamente d'accordo sull'eccessiva lunghezza della pellicola: non so se qualche dialogo fosse tagliabile, ma di certo il film non risulta lento o pesante.
Inoltre, se fino ad oggi l'unico suo film politico era a conti fatti "Interstellar", con "Oppenheimer", Nolan si sporca davvero le mani e lo fa davvero senza compromessi.
Poi, vabbeh, lato tecnico non ha neanche senso spendere più di mezza riga: è tutto perfetto. In un futuro ideale, il 70mm IMAX dovrebbe diventare la norma e l'assenza della CGI è come il rovescio ad una mano nel tennis. Colonna sonora ineccepibile e, direi, montaggio sonoro migliore della storia per distacco.
Bravissimo Murphy, ma l'interpretazione di Robert Downey jr. è destinata ad essere ricordata come une delle più grandi di sempre.
Vogliate bene al cinema, fate poco i critici da salotto dei poveri e andate in massa a vederlo.

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andrea9002  @  27/08/2023 23:46:26
   9 / 10
3 ore che scorrono miracolosamente molto bene, molto più per esempio dì Avatar 2 la cui visione sembrava interminabile... poi credo dipenda dal grado di coinvolgimento e dall'interesse personale nei confronti di una pellicola comunque impegnativa.
Notevolissimo passo in avanti rispetto all'ultimo lavoro di Nolan "Tenet" che sinceramente mi aveva deluso abbastanza... sembra quasi una fase 2 del regista, molto meglio anche del già buono "Dunkirk"... di certo uno dei migliori registri in circolazione anzi qua si comincia a meritare l'appellativo di Maestro.
Ottimo anche il cast, tutti veramente molto in parte. Non per tutti certo, ma davvero gran bel film.

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Ultima risposta 02/10/2023 18.24.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  27/08/2023 21:15:18
   8 / 10
Al regista va riconosciuta la grande capacità di narrare quello che vuole, come vuole.
Senza compromessi né particolari strizzatine d'occhio al pubblico mainstream; nonostante poi Nolan sia un regista che riesce sempre a riempire la sala.
E' un vero autore inserito nel circuito del mainstream.
Questo biopic sulla figura di Oppenheimer è un vero e proprio film-fiume, che guadagna tutti i crismi del cinema nolaniano: grande confezione tecnica (sonoro, regia, montaggio, direzione del cast) al servizio di una gestione sbilanciata della scrittura.
Eccessivi i sovraccarichi informativi della prima parte, rei di aprire parentesi e personaggi che all'atto pratico non sempre risultano arricchenti per l'economia narrativa.
Discorso diverso per le ultime due ore, meritorie di fare esplodere l'intrigo politico innestato all'interno di un dilemma etico dalla difficile risoluzione.
E sullo sfondo, manco a dirlo, la minacciosa promessa della bomba: la sequenza del test è qualcosa di indimenticabile.

Questo cinema può essere difettoso, sovraccarico e sbilanciato dal punto di vista dello storytelling; ma resta grande cinema, che valorizza la sala ed educa il pubblico all'attenzione e alla pazienza.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  27/08/2023 08:13:51
   9 / 10
Pochi giorni fa ho rivisto Tenet, l'ultima volta era stato in sala appena uscito. Un film brutto, orrendo. Il punto più basso raggiunto da Nolan in tutta la sua carriera. Serviva un taglio netto dopo una *******ta del genere. E serviva soprattutto riportare al centro della narrazione "i personaggi" e non più solo "un'idea" contorta girata con tante figure di cartone bidimensionali.

A fine della proiezione ho pensato intensamente a un altro titolo che ha formato in tutto e per tutto la mia passione cinematografica: J.F.K. di Oliver Stone. Esempio pratico di quella che reputo una sceneggiatura perfetta, arricchita da un cast corale diretto magistralmente, immersi in 3 ore di dialoghi al cardiopalma. Non so se è l'entusiasmo della prima visione o il fatto che ne abbia goduto in una sala IMAX pazzesca, ma Oppenheimer me l'ha ricordato molto da vicino. Elogio più grande a un film non riesco a immaginarlo, questo da la misura di quanto mi sia piaciuto.

Se proprio devo trovare un momento in cui sono stato meno preso, cito sicuramente i primi 30/40 minuti dove per forza di cose Nolan cerca di dare un contesto al protagonista. Stancante. In attesa di quel click emozionale che arriva con l'entrata in scena di Matt Damon e l'avvio del progetto Manhattan.

Se il climax del film è il trinity test e la detonazione della prima bomba nucleare (con una sequenza che fa già parte della storia del cinema), c'è ancora un'altra ora a sfondo processuale splendida, una battaglia di performance attoriali una più clamorosa dell'altra in cui mi aspetto almeno tre candidature all'oscar: Emily Blunt, Murphy e Robert Downy Jr. Letteralmente enormi.

Sul cast ci sarebbe da scrivere per un'altra mezz'ora, perché qui anche chi è chiamato in causa per pochi minuti sfiora il capolavoro (vedi la sequenza di nudo della Pugh, sublime, o la prepotenza devastante di Gary Oldman alla casa bianca). Mi limito a dire che per non far sembrare due ******** persino Josh Harnett e Remi Malek ce ne vuole eh. Pazzesco poi che un film caratterizzato da soli dialoghi riesca a trascinarti così. Lo so, leggo molti che si sono annoiati, ad altri Nolan non andrà mai giù, ma su questo Oppenheimer per adesso non transigo; la mia esperienza è stata talmente positiva che per ora vedo pochissimi e ininfluenti difetti.

Un ultimo elogio lo dedico al sonoro: un'esperienza. Straniante, emozionante, da pelle d'oca. Trovate una sala con i contro ***** in cui vederlo. Al netto del giudizio finale, solo per questo fattore si merita i soldi del biglietto.

Invia una mail all'autore del commento Balrog  @  26/08/2023 21:57:02
   7½ / 10
Bel film, cast straordinario e ottima regia.
La storia del personaggio spiegata bene con diverse linee temporali...classico di Nolan, forse lo avrei fatto durare un pochino meno perché tre ore di dialoghi sono tante.
Non il migliore di Nolan ma comunque da non perdere

Boromir  @  26/08/2023 15:29:33
   8 / 10
Christopher Nolan giunge al dodicesimo film e, pur abbracciando un genere a lui nuovo (il biopic), rimane sé stesso più che mai. Essenzialmente Oppenheimer è la riconferma che quello di Nolan è un cinema del "prestigio" capace di far interrogare sulle scelte morali e, soprattutto, una catena industriale dove ogni creativo dà il meglio nello spingersi prometeicamente oltre i propri limiti. Tre ore di cinema serratissimo e saturo di informazioni, trasformate dal montaggio in intricato gioco di cronologie e punti di vista che innescano una tensione progressiva e palpabilissima (ciò avviene grazie anche alle martellanti scale Shepard in odore zimmeriano di Ludwig Goransson).
C'è molto da apprezzare in Oppenheimer: un'ensemble attoriale capace di bilanciare la mimica e i tempismi dialogici con disarmante naturalezza (vorrei poter dire di persona a Cillian Murphy quanto il suo sguardo buchi lo schermo); lo sforzo produttivo nella ricostruzione rigorosa degli Anni Quaranta anglosassoni; l'illuminata alternanza di colore e monocromie che si giustappongono agli stati mentali... Ed è proprio negli squarci surreali all'interno della psiche del protagonista che giace il valore aggiunto del film, perché l'indagine su motivazioni e tormenti di chi giace all'ombra della Storia non è meno potente del ruggito atomico. Il fatto che proprio una di queste scene lynchane faccia addirittura impallidire la riproposizione del test Trinity (già di per sé una sequenza mozzafiato) dà solo un assaggio delle tante, felici intuizioni registiche di un Nolan che, da grande filmmaker quale è, non ha certo bisogno di ostentare le ecatombi di Hiroshima e Nagasaki per trasmettere l'impatto e l'orrore nucleare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  26/08/2023 15:10:44
   5½ / 10
Dura un'ora di troppo il biopic costruito da Nolan, e quando arrivi alla detonazione sei sfinito, eppure è da lì che comincia a essere interessante la pellicola, la dualità interna di Oppenheimer sublimata semplicemente dalle visioni di luce e dal sonoro, un sonoro che si fa protagonista esterno innestato come un puntello e indicatore morale, come il tappeto di bassi che spazza in modo continuo e incessante la spiaggia di Dunkirk. Questa ora in più penalizza il film e lo rende emotivamente meno accessibile. La perfezione della scenografia e della fotografia non compensano una sceneggiatura spesso non altrettanto brillante scritta dal Nolan sbagliato.

Wilding  @  26/08/2023 10:08:49
   7 / 10
Al solito quando si tratta di un film di Nolan... lo capisce solo lui!!
Una gioia per i sensi, tra impatto visivo bellissimo, suoni, fotografia, e interpreti meravigliosi... ma chi ci capisce qualcosa!! Soprattutto nella prima parte (un'ora e mezza, mica cotiche!!) un bombardamento nozionistico che neppure uno storico navigato riuscirebbe a seguire tra continui salti temporali e di colori... nessun approfondimento di questioni e personaggi... non migliora di molto la seconda parte, dove pero' "l'attesa per la bomba" e il sottinteso tema sul nucleare alleggeriscono il tutto. Raccontato in maniera diversa era un capolavoro.
Da Oscar Cillian Murphy.

lexxino  @  25/08/2023 13:29:27
   6 / 10
La scena della detonazione è da scuola del cinema, un carico di suspanse incredibile e girato in modo fantastico.
Il resto del film lascia invece delusi, continui salti temporali e dando spessore e rilevanza ad una tematica secondaria, in cui si accusa lo scienziato di essere o non essere comunista, quando invece la storia che ci interessava era sull'arrivo alla bomba.
Quella parte di trama è trattata bene, ma con troppi sbalzi non lineari e pocoacaratterizzazione dei personaggi.
Non ci si innamora infatti di quasi tutti i personaggi presenti nel film, il risultato quindi è di una pesantezza poco empatica dalla durata di quasi 3 ore.
Dal precedente Tenet, che già di per se era una delusione, questo è leggermente meglio per via della tematica interessante e per la scena citata prima, ma per il resto è una delusione.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  25/08/2023 11:50:49
   8 / 10
Finalmente Nolan si lascia alle spalle le seghe mentali pasticciate alla Tenet e torna a fare cinema. Lo fa con un biopic, e ovviamente lo fa a modo proprio: non credo che nessuno potesse seriamente aspettarsi un fil in stile Imitation Game. E quindi Nolan prende la storia, le ansie, i difetti e le ambizioni di Oppenheimer (e per contrasto, di Lewis Strauss) e li scompne in tanti piani temporali distinti, aiutandosi con un meraviglioso montaggio non lineare ed una splendida fotografia che alterna il bianco e nero per gli avvenimenti post Hiroshima e Nagasaki (visti dal punto di vista di Strauss, etichettato "Fusione" ad inizio film) ed il colore per gli avvenimenti precedenti (visti dal punto di vista di Oppenheimer, chiamato "Fissione").

Ovviamente questo non giova moltissimo alla scorrevolezza, anche perché all'inizio per un non-statunitense può risultare difficile orientarsi tra i mille personaggi che sono nominati o che intervengono anche solo brevemente nella storia, ma come tutti gli affreschi anche questo film va guardto nel suo complesso, ed è uno sguardo magnifico: ogni minimo dettaglio è curato alla perfezione, ed ogni tassello del film (montaggio, regia, fotografia, sceneggiatura, sonoro, Cillian Murphy, effetti totalmente privi di CGI) serve a restituire in pieno il mix di tensione, angoscia, ansia, terrore, amore per la scienza e senso di colpa provati da Oppenheimer.

Punto focale del film è ovviamente la bomba, e la sua detonazione è già a mio parere una belle più belle scene della storia del cinema: la tensione durante i countdown è semplicemente impossibile da sostenere, nonostante sappiamo già come vada a finire, e l'intera sequenza e le reazioni dei personaggi ed il modo in cui viene calata la famosissima citazione "Now I am become death" sono perfetti, roba da pelle d'oca. Solo questo meriterebbe la visione del film, nonostante la lunghezza.

Poi vabbe', il cast è sublime: dopo anni di gavetta in cui ha sempre dimostrato le sue immense doti recitative (recuperate Come Harry divenne un albero, suo primo film importante, e Breakfast on Pluto), finalmente Cillian Murphy riceve un ruolo al cinema in cui poter brillare, e lo fa in modo ipnotico. Gli fa da contraltare un Robert Downey Jr in stato di grazia, in un ruolo completamente diverso da quelli in cui si è infilato più di recente e che gli permette di dimostrare che attore poliedrico oltre che carismatico sia sempre stato. Al loro fianco una schiera di comprimari strepitosi, tutti molto bravi (ovviamente) tranne forse Emily Blunt e Florence Pugh, penalizzate da dialoghi assolutamente non all'altezza del resto, che le costringono ad una recitazione posticcia e sopra le righe: e infatti Emily Blunt risplende durante le scene dell'udienza, quando deve recitare solo con lo sguardo.

Ciò detto, Oppenheimer soffre di alcuni dei difetti classici di molti film di Nolan: innanzitutto, i personaggi femminili sono scritti malissimo, come accennavo sopra. Tutte le loro battute sono troppo impostate, costruite, insincere e posticce, e questo non aiuta minimamente né la credibilità dei personaggi, né la comprensione dei loro tormenti. Mentre mi è risultato impossibile non cogliere i drammi interiori di Oppenheimer, infatti, non riuscivo minimamente a percepire il dolore dei personaggi di Pugh e Blunt, tanto che

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Allo stesso modo, la depressione di Kitty è assolutamente buttata lì, e tutti i dialoghi tra Oppenheimer e la moglie sono così fasulli e privi di sentimento ed intesa che sarebbero potuti tranquillamente essere i dialoghi tra 2 personaggi a caso di Tenet. Ma questo è un tallone d'Achille noto di Nolan, che da quando s'è messo in testa di sceneggiarsi i film al posto del fratello si è innamorato di questi dialoghi a effetto e non li molla più.

Poi c'è il tema lunghezza: 3 ore di film per questa storia sono troppe, e si sentono; questo va a discapito dell'attenzione, che invece deve essere sempre totale per seguire il montaggio non lineare. Si tratta però di un limite di tutti i film degli ultimi anni, e figurarsi se Nolan si lascia sfuggire l'occasione: dura quasi 3 ore quella palla dei Fabelmans, ti pare che Nolan mi dura meno?

Poi non tutti gli accadimenti hanno lo stesso impatto emotivo: le vicende in bianco e nero, molto più politiche, acquistano rilevanza ed interesse più nel terzo atto che all'inizio, e quindi sembrano un po' slegate durante la prima ore e mezza di film. Difetto da poco però, considerando che alla fine il puzzle si ricompone e, come ho detto prima, l'affresco che ne risulta è meraviglioso.

Insomma, bravo Chris. Ora che ci hai riconquistati però non fare che ci riproponi un altro Tenet, per favore. Grazie.

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Ultima risposta 25/08/2023 17.07.06
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  25/08/2023 08:28:38
   6 / 10
Veramente deluso da questo ritorno al cinema d'autore di Nolan, Oppenheimer c'è poco da dire è un film non riuscito o riuscito solo in minima parte, quella che a quanto pare interessava meno all'autore.

Oppenheimer soffre di enormi problemi di scrittura introducendo lo spettatore nel solito film fiume degli ultimi anni (3 ORE SONO TROPPE! DATECI TREGUA, BASTA DI FILM LUNGHISSIMI NON NE POSSIAMO PIU'!) verboso con una storia piena raccontata con un ritmo si frenetico per dare movimento al film ma poi difficile da seguire.
Mille nomi, sottotrame buttate li, colpi di scena mancati, personaggi sconosciuti di cui non si prova empatia perchè nonostante le diecimila ore di film non si è trovato un minuto per farceli ricordare.
Inoltre la costruzione del complotto è forzata ed in sincerità non c'è nessun coinvolgimento emotivo perchè c'è troppa carne al fuoco.
Da un lato le tante dinamiche sentimentali, il ruolo politico ma parliamoci chiaro quello che interessava, ed è infatti la parte più riuscita del film è il percorso che porta questi scenziati alla bomba atomica.

Infine il film soffre della mancata analisi profonda del perchè del pentimento. Il fuoco sacro della scienza non riesce a scendere a compromessi morali perchè la sete di sapere e di scoprire non ha limiti, è nell'indole dell'essere umano. Questo conflitto filosofico che aveva grandi potenzialità viene buttato giù con un generico pentimento per ciò che ha fatto che in sincerità, raccontato in questi termini, sa di paraculata.

Altra cosa che non ho compreso è del perchè la scena più spettacolare o meglio che sarebbe dovuta essere tale, costruita con enerome carico emotivo, cioè l'esplosione della bomba, viene messa in scena con un realismo deludente laddove ci si sarebbe aspettato maggiore epicità.

L'opinione di chi scrive è che Nolan abbia voluto raccontare troppo ed alla fine non ha raccontato nulla che già non si sapesse non riuscendo a mettere in scena un film organico e non riuscendo a darne una linea coerente.
QUesto nonostante si sia avvalso dei migliori attori sulla scena che hanno confermato la loro fama.
Tutto è al top in questo film tranne chi lo ha fatto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/08/2023 11.50.05
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stratoZ  @  24/08/2023 16:16:03
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Oppenheimer è una tipica storia americana, forse la più tipica possibile, Nolan punta su un soggetto realmente accaduto e di mastodontica importanza per narrare l’amara, ma non troppo, America in un periodo simbolo del novecento. Se un lavoro così importante sulla bomba atomica al cinema non era ancora stato portato, il maccartismo e il fenomeno sinusoidale - che non dista neanche troppo dai grafici sulle detonazioni mostrati nel film - dell’opinione pubblica con annesse conseguenze non è di certo nuovo.

L’opera nella sua lunga durata va a concentrarsi su più questioni, la prima parte è un pizzico banale e dialogato excursus sulla necessità del male, fondamentalmente: il costo umano della bomba atomica comunque è minore di quello di una eventuale continuazione della guerra o ancora peggio di una eventuale arma atomica sviluppata prima dai nazisti, viene continuamente tirato in ballo questo dilemma, anche esplicitamente e probabilmente viene nominato così tante volte perché per i personaggi è un lavaggio temporaneo della coscienza. Argomento interessante si, nuovo certamente no, però è portato ad un'estremizzazione interessante.

Andando avanti col minutaggio invece emergono ancora di più gli aspetti psicodrammatici della conseguenza delle proprie azioni - sebbene facciamo attenzione, non sono dirette, e Nolan ha il tempo di sottolineare anche questo nell’incontro con Truman - però boh raga la tematica è interessantissima, ma la regia con queste svarionate dei flash e delle persone viste da Robert con la pelle ustionata non è che sia il massimo dell’originalità, forse guadagna qualche punto con gli applausi “sordi”, ma vabbè serve per il continuo della trama e arrivare agli eventi post guerra.

Oppenheimer ha i sensi di colpa e per questo si rifiuta di collaborare al progetto della bomba H. - attenzione che qui emerge un altro significato interessante come quello dell’orrore che viene compreso e metabolizzato dall’uomo solo dopo che l’ha vissuto in prima persona, la bomba atomica su Hiroshima ne è stato un esempio, a detta dello stesso protagonista “proprio perché è stato visto l’orrore che causa che non si utilizzerà più”, interessante significato antropologico dell’opera che potenzialmente scatena una riflessione nello spettatore anche sullo sviluppo della civiltà occidentale, la bomba atomica è un esempio ma è facilmente applicabile anche a fenomeni molto vicini al filo narrativo del film come fascismo e nazismo -

Da qui in poi la pellicola si dedica a giocare con l’ipocrisia americana e sposta la critica ad istituzioni, maccartismo, opinione pubblica, media e via dicendo.
Partendo dal presupposto che fin da giovane Oppenheimer è stato vicino al Partito comunista d’America è interessante vedere quanto questo non sia stato neanche considerato nel momento in cui dava i suoi benefici alla nazione e quanto invece ci sia stata una caccia alla strega nel momento in cui vi è stato qualche conflitto, perlopiù verbale, con gente importante - ma attenzione a ricordarsi che erano situazioni e periodi storici diversi -

La conclusione è facilmente intuibile anche non conoscendo la storia - ma conoscendo un minimo gli archetipi cinematografici americani - ed esplicita ancor di più l’ipocrisia di fondo, è una critica forte, anche se viene da chiedersi, quanti altri biopic l’hanno fatto? Tanti.

Parlando della messa in scena, che potrebbe passare in secondo piano in un film così fitto di dialoghi e narrazione serrata, interpretazioni a mio parere altissime, Cillian Murphy si sa che è un grande attore, Downey Jr. col suo viscidissimo Strauss stupisce e dimostra di saper andare oltre le macchiette per cui è famoso, Damon è un po’ ingabbiato nella durezza del personaggio che cerca una memorabilità di fondo che l’ho vista in maniera caricaturale.

La regia di Nolan per quanto articolata e con qualche spunto lisergico non offre grandi sprazzi, ma è funzionale e adatta all’opera in questione che vuole verosimiglianza e una narrazione spedita, paradossalmente solo perché si tratta di lui sono contento non abbia strafatto e reso le cose troppo complicate - cosa che lo ha fatto zoppicare nella sua seconda parte di carriera a mio parere -
Poi vabbè. fotografia, effetti speciali e colonna sonora - stranamente non c’è il fedele Zimmer - a grandi livelli, così come il sonoro, aspetti tecnici semplicemente inattaccabili.

In definitiva, lo trovo un film quasi antologico per l’enorme quantità di informazioni che tira in ballo, ma attenzione non soltanto sulla questione atomica o sul personaggio di Oppenheimer quanto sulla storia e mentalità americana. Nolan realizza quello che a mio parere è il suo miglior film da almeno 15 anni, asciuga un po’ il suo stile ridondante e da spazio al pensiero e alla narrazione, sebbene non sia un portento di originalità e sia leggermente didascalico nella messa in scena - ma lo capisco considerata l’enorme fetta di pubblico che vuole attirare - è dominante nella coscienza dello spettatore.

sheratan  @  24/08/2023 10:23:41
   9 / 10
Capolavoro del genere. Da vedere rigorosamente al cinema.

Andrewtheboss  @  24/08/2023 00:49:09
   4 / 10
Che dire… questo film é stato una autentica delusione.
Non tanto per la lunghezza (poteva essere la metà tranquillamente), per la pesantezza (Tarkovskij, spostati proprio), ma proprio per la regia.
Inutili effetti speciali accompagnati da roboanti ed evitabilissimi aumenti di volume che infastidivano proprio, scene di sesso buttate la, a ca220, senza senso, inutili dialoghi stucchevoli, personaggi stereotipati al massimo, a volte inespressivi peggio di Cage al suo massimo splendore, a volte irritanti proprio, a volte inutili…
Stroboscopici flashback; si saltava nel tempo in maniera ossessiva compulsiva… tanto che alla fine si faticava a star dietro alla trama, il cui unico modo per capire l'epoca era la tonalità della scena.
Il protagonista poi sembrava sotto cannabinoidi per tutto il film e qui mi fermo…
Mancava lo spessore, uno sviluppo profondo della storia dei colleghi di O., mancava la tensione e i risvolti storici profondi.
Alla fine una palla verbosa, verbosissima, nella quale si vede qualche tetta, una montagna di effetti pseudostellari generati dall'AI, e un volume che copriva i dialoghi e ti costringeva a tapparti le orecchie… oltre la difficoltà di tenere gli occhi aperti.

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