paura e delirio a las vegas (1998)

E' un viaggio "tossico" verso Las Vegas e metaforicamente verso l'ingannevole sogno americano, che qui si manifesta in tutta la sua vuota e deleteria tensione al consumismo. Il ricorso all'alcool e alle droghe (di cui viene presentato un vero e proprio campionario) sembra essere l'unica via d'uscita da questo mondo sudicio e ipocrita, l'unica ancora di salvezza retaggio di una cultura della pace e della libertà ormai irreversibilmente in declino. Ma alla fine anche questo stile di vita consacrato ad una obliante allucinazione verrà demolito e deplorato, in quanto ridotto alla fallace speranza che in fondo al tunnel della dipendenza ci sia una luce. La realtà, per quanto becera e degradante, va affrontata con coraggio e senza nascondersi nella distruttrice dimenticanza generata dalle sostanze chimiche.
E' un film estremo come estremo è il libro di Hunter Thompson, al quale viene concessa una comparsata nel momento più intenso e significativo di tutta la pellicola: quello in cui Duke riflette sui radiosi anni della ribellione destinati al fallimento.
Ottima la sintonia tra Depp e Del Toro, le cui folli gesta sono accompagnate da una colonna sonora decisamente accattivante.