pi greco - il teorema del delirio regia di Darren Aronofsky USA 1998
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pi greco - il teorema del delirio (1998)

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locandina del film PI GRECO - IL TEOREMA DEL DELIRIO

Titolo Originale: PI

RegiaDarren Aronofsky

InterpretiSean Gullette, Mark Margolis, Ben Shenkman, Pamela Hart, Stephen Pearlman, Samia Shoaib, Ajay Naidu

Durata: h 1.24
NazionalitàUSA 1998
Generethriller
Al cinema nel Settembre 1998

•  Altri film di Darren Aronofsky

Trama del film Pi greco - il teorema del delirio

Max Cohen sin da ragazzo è un genio matematico, le sue nuove teorie riguardanti leggi matematiche in grado di dare una spiegazione all'esistenza umana, fanno gola a molti tra cui Wall Street e una setta di ebrei ortodossi.

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Voto Visitatori:   7,44 / 10 (166 voti)7,44Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
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Voti e commenti su Pi greco - il teorema del delirio, 166 opinioni inserite

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DiReCtOr  @  19/09/2008 21:07:19
   9½ / 10
Fantastico, la storia di un uomo che cerca di sapere.
Ma il sapere porta l' uomo a non essere più uomo ma una macchina di pensieri contrastanti capaci di fare impazzire.
B/N favoloso, montaggio e musiche azzeccate... mai banale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  18/09/2008 11:22:39
   7½ / 10
Un film che lascia senza fiato, un suggestivo b/n incornicia una storia originale e contemporanemente cupa e disturbante.
Ottima l'interpretazione del protagonista, movimentata e buona la regia, incredibile la sceneggiatura.
Da vedere.

Gogol  @  05/09/2008 14:31:56
   9 / 10
Film veramente disturbante, uno dei pochi a poter rivaleggiare con Eraserhead del grande David Lynch,alcune atmosfere richiamano proprio quest'ultimo, tra cui la scelta del bianco e nero, la trama è davvero interessante, i dialoghi sono ad effetto e davvero molto curati e l'interpretazione del protagonista è di altissimo livello, film consigliato a tutti quelli che hanno stomaci forti ;-).

ivan78  @  01/09/2008 18:47:47
   8 / 10
La struttura del film è apparentemente caotica e può disorientare alla prima visione, data la quasi assenza di trama. In realtà è una nitida e minuziosa riproduzione della struttura mentale del protagonista, che riesce a trovare ordine in un mondo apparentemente senza regole. Molti i dettagli che rendono il film visionario e geniale. Ad esempio, nelle formiche è raccolta la quintessenza della regia di Aronofsky, capace di dare grande cura ad un dettaglio apparentemente insignificante e racchiudere al suo interno moltissime simbologie e diversi livelli di astrazione. Illuminante quanto inaspettata poi la connessione tra le ricerche di Max e la Quabbalah ebraica, a dispetto di tutto ciò che nella matematica e nelle scienze in generale appare impossibile.

Invia una mail all'autore del commento Ødiø Pµrø  @  04/08/2008 17:34:15
   8 / 10
M'ha lasciato senza parole.
Da un lato non amo il tema dell'ossessione per com'è trattato, ma è sviluppato davvero bene.
Disturbato forse è l'aggettivo che spicca fra tutti.
Alcune riprese poi risultano davvero angosciose, specie ad un tratto con tutti quei primi piani, o in particolare quando Max comincia a girare in tondo e la camera gira in perno assieme a lui. Senso positivo di angoscia intendo, quando si guarda un film di questo calibro.

Realizzazione alquanto geniale per il budget adoperato [60.000 dollari circa mi pare d'aver letto], che può lasciare una sensazione tanto poco gradevole quanto affascinante, prima e dopo i titoli di coda.
Ammaliante.

gei§t  @  17/06/2008 11:27:01
   6 / 10
originale, uno sguardo su di un uomo che diventa sempre più folle. L'ossessione matematica della sua debole mente lo porta alla distruzione. Ma al di là di questo mi aspettavo qualche rivelazione più interessante, che invece rimane assente.

mariocavallo  @  29/05/2008 20:03:50
   9½ / 10
signori..questo è un gioiello dei più puri.
fotografia e colonna sonora fantastiche. film incredibile e originalissimo.

The Passenger  @  12/05/2008 21:24:48
   10 / 10
Io l'ho preso come un elogio moderno, e direi in parte un plagio, del cinema russo d'avanguardia anni 30. Infatti, a parte ovviamente il sonoro, sono molti i punti in comune con il cinema alternativo dei piccoli centri culturali di inizio secolo: le ombre allungate e profonde per esempio, i tratti somatici dei protagonisti, le ambientazioni e gli oggetti appena accennati.
Tutto ciò è stato rivisitato in chiave moderna, con l'introduzione di colonne sonore onnipresenti risalenti all'elettronica e all'electropunk.

insomma un CAPOLAVORO!

chucknorris87  @  18/04/2008 16:16:06
   6½ / 10
Poveri noi! speriamo non esistano veramente persone così...
Film allucinante, fatto molto bene.
Storia verosimile solo a tratti...finale un po' deludente...

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Tauron  @  28/03/2008 14:11:30
   9½ / 10
la matematica rivela quello che il tao tè ching ha impresso nelle sue pagine,un capolavoro,per chi riesce a comprenderlo ovviamente..

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/04/2008 16.17.47
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  10/03/2008 17:27:31
   7 / 10
Un film che a suo modo è un piccolo capolavoro, l'ho trovato molto interessante, malsano e claustrofobico, confezionato in quell'elegante bianco e nero che non fa altro che moltiplicarne l'effetto. La storia è geniale, è la classica idea che avrei voluto avere io, ma la resa è assolutamente grandiosa, così visionari da sembrare reale. Ho notato solo alcuni momenti di stanca e parti un po' troppo confuse. Non sono una cima in matematica ma i principi su cui si basa il film sono stati già trattati in altre opere artistiche, vedi il romanzo di Eco di cui mi sfugge il nome.

3 risposte al commento
Ultima risposta 26/08/2010 11.01.49
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Invia una mail all'autore del commento traka  @  10/03/2008 17:14:29
   8 / 10
proprio un bel film, lo aveva trovato veramente il numero? lo consiglio assolutamente a ki ha un quaziente intellettivo decente per capire di cosa di sta parlando, almeno imparte, visto che nexuno puo veramente sapere cos'e successo in realta. Mi veramente affascinato,lo abbiamo guardato a scuola, dove di solito si fa casino,ma tutti (o quasi) sono rimasti colpiti e lo hanno seguito.. film indububbiamente filosofico.. non sono infondo tutte vere le cose ke dice???

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  06/03/2008 22:50:36
   7 / 10
Se andiamo a cercare ostinatamente la struttura narrativa del film si fà un buco nell'acqua, l'evolversi caotico degli avvenimenti lascia poco spazio ad una parvenza di trama semplice e lineare, semmai bisogna cercare di penetrare in quella che è la struttura cerebrale del protagonista Max Cohen giovane genio matematico ossessionato dalla ricerca del valore trascendente di pi greco.Rappresentare e spiegare, attraverso i numeri, il linguaggio della natura e qualsiasi altra cosa ruoti intorno all'uomo è l'unico scopo della sua vita; in perfetta scuola Lynchiana il genio e la follia si fondono uno all'interno dell'altra annullandosi, la razionalità è costantemente sconvolta da veri e propri tuffi nel delirio assoluto.
Girato in un avvolgente bianco e nero, fortemente claustrofobico, il film si svolge quasi tutto all'interno del misero appartamento dell'uomo il quale vive in perfetta simbiosi con il suo gigantesco computer; la pellicola si apprezza soprattutto per l'originalità del regista nello scandire un ritmo ossessivo e paranoico ma che riesce a non essere mai disturbante.
Il finale, molto bello, rimane aperto a due interpretazioni: il trapano è la definitiva conclusione della ricerca ossessiva, o funge da metafora?

Cliff72  @  04/03/2008 08:26:54
   7 / 10
Film gradevole e particolare.
Girato interamente in bianco e nero quasi in stile videoclip, grazie ad una trama curiosa, ad un ottima fotografia e a musiche ossessive, riesce a catturare l'attenzione dello spettatore pur non eccellendo nella sostanza.
La storia è interessante ed i ritmi buoni, tuttavia credo sia un film non adatto a tutti, anche se a me non è dispiaciuto.

rapture  @  21/01/2008 22:49:40
   7½ / 10
Tecnicamente molto valido, piuttosto ripetitivo nell'ultima mezzora.

7HateHeaven  @  28/12/2007 14:18:08
   8 / 10
Ho visto questo film poco dopo "Requiem for a dream" e Aronofski è riuscito nuovamente a stupirmi.
Un matematico impazzito che si è completamente estraniato dal mondo e trova la ragion di esistere nella ricerca del pi greco. Il film avanza in prima persona dando il massimo rilievo alle angosce, turbe e alla pazzia interiore che avanzano nel protagonista, contemporaneamente preoccupato anche da minacce esterne.
Colonna sonora ottima e inquadrature inusuali adatte appunto per il cammino introspettivo rendono questo film ancora migliore.

Invia una mail all'autore del commento Andrix84  @  21/11/2007 23:36:20
   6 / 10
Film molto lento, nel finale si riprende. Le teorie che vengono illustrate sono abbastanza pesanti!! Bella l'idea di averlo girato in bianco e nero. Consigliato agli amanti della numerologia e della matematica.

Aztek  @  17/11/2007 12:35:40
   7½ / 10
"Pi greco" è uno dei film più strani che abbia mai visto, la trama è abbastanza complessa, e per uno che aveva 2 a matematica come me lo è stata ancora di più.
Comunque il film si lascia vedere, e anche se è un po' pesante, la curiosità ti spinge fino alla fine.
Tecnicamente è fatto molto bene ed è molto curato....sopratutto con l'utilizzo del bianco e nero e con musiche a dir poco ipnotiche riesce a trasmettere allo spettatore una sensazione particolare.
Da vedere.

misachan  @  11/11/2007 09:35:51
   8½ / 10
Non credo di essere mai stata così male guardando un film... dopo nemmeno cinque minuti dall'inizio avrei già voluto interromperlo!
Opprimente... e chi l'ha definito claustrofobico ha centrato il punto... dalle musiche ripetitive, al fastidioso contrasto dei colori della pellicola, ai ristretti ambienti frequentati dal protagonista; tutto indirizza verso quella stessa gabbia mentale che Max Cohen si è creato.
C'è chi ha detto che il film è troppo corto... secondo me invece è proprio quella giusta; gli ampi spazi non sono adatti alla pellicola.
Sono stata male sul serio, le emicranie e la psicosi del protagonista per quella combinazione di numeri, la chiave di tutto, è realizzata fin troppo bene.
Senza contare che ai tempi del Liceo, le teorie per cui il mondo, anzi, tutto l'universo potrebbe seguire schemi matematici, mi hanno sempre affascinato e al tempo stesso intimorito.
In ogni caso... film da vedere =)

aiemmdv  @  11/06/2007 12:27:52
   8½ / 10
Esasperatamente paranoico come Requiem for a Dream, mosta essenziale come il cervello possa essere la croce e la delizia di ogni essere umano.
Ho enunciato forse solo uno dei molteplici temi che il film solleva( ad ES l'esistenza di Dio , la ricerca disperata di leggi matematiche che spieghino l'rigine del mondo). Ed è proprio questo ke rende ila pellicola leggermente limitata xkè la scarsa durata non permette di espliacare bene tutto ciò che viene presentato.
Ovvero potenzialmente è un film almeno da 10 ma a causa di cio' si ferma ad 8 e mezzo

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  03/06/2007 20:37:49
   7½ / 10
Ottimo e suggestivo esordio del buon Aronowsky, che gioca tutto su un protagonista sconvolto e disturbato ed atmosfere opprimenti e claustrofobiche, perfettamente rese da una fotografia che strizza l'occhio al Lynch di Eraserhead.
Molti i temi in ballo (numerologia, misticismo, arrivismo, follia, genio), di cui forse il regista perde un po' le fila nel finale.

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/03/2008 19.05.31
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Dante V  @  02/06/2007 17:01:25
   10 / 10
Esiste Dio?
E'così necessario?
Dobbiamo cercarlo?

Dio Sono Io!!!

John Carpenter  @  07/05/2007 22:36:08
   7 / 10
Difficile da commentare questo Pi-Greco.
Bè inizio col dire, che è uno dei film più allucinanti e strani che abbia mai visto, anche grazie a un bianco e nero accecante, e alle colonne sonore bizzarre.
Comunque da vedere almeno una volta, anche per farsi un idea su questo tipo di film, da cineforum specialmente.

John.

GracieLaw  @  02/05/2007 02:40:31
   8 / 10
È difficile commentare un film come P greco. Perchè qualunque sia l'opinione finale, è decisamente un lungometraggio che fa riflettere su diversi argomenti e per diverso tempo, almeno, nel mio caso particolare. È breve, distorto, caotico. Molto cyberpunk e molto paranoico. Il protagonista, impersonato dal bravissimo Sean Gullette, è un genio matematico che vive per i numeri e per le interconnessioni trascendentali che tra essi si possono trovare. Max Cohen, questo il suo nome, basa quindi la sua vita sugli schemi matematici e sui riscontri che questi trovano nella natura. Ma la sua ossessione è il p greco. È il significato che questo numero possiede. Non il semplice valore, ma la sua essenza. In stretta collaborazione - che sfocia in vera e propria simbiosi, con il suo super computer artigianale Euclide, Max cerca di capire i segreti del p greco studiando l'andamento della borsa, la natura e anche la Qabbalah, dopo l'incontro con un gruppo di numerologi ebrei ortodossi. La soluzione al problema si fa sempre più accessibile, ma nel contempo oltre essa si avvicina a Max anche la follia. E a questo punto la regia tocca davvero il sublime, con inquadrature di primissimi piani, riprese che sembrano da videoclip, telecamere in movimento, che non fanno mettere a fuoco, visuale sgranatissima e ridotta quasi ad un disegno. Quasi come se lo spettatore vedesse con gli occhi dello stesso protagonista ciò che accade, o meglio, ciò che Max vede, non si sa se nella realtà o nella sua mente. Psichedelico. Molto espressivo. A tratti davvero ossessionante. Il voluto bianco e nero poi è geniale. Perchè si mostra sinonimo dell'idea trainante del film, ovvero il contrasto. Contrasto tra matematica e natura, tra scienza e uomo, tra ordine e caos più totale.
Anche la colonna sonora contribuisce all'ottima riuscita del film. Le crisi del protagonista accompagnate da pezzi elettronici, e il tema iniziale e finale si abbinano all'atmosfera di ossessione e paranoia della trama. Sceneggiatura ai limiti del necessario, in perfetta sintonia con il protagonista, quasi totalmente asociale ed avverso alla società.
Veramente bello.

macinazzi  @  06/04/2007 23:39:23
   7 / 10
trihller matematico...idea originale molto dinamico,forse eccessivamente.comunque bravissimo l attore protagonista e carina la storia reggente

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  29/03/2007 23:34:22
   7½ / 10
Primo fortunato lungometraggio targato Aronofsky.
La pellicola che segna il debutto del giovane regista americano rileva una buona idea di base (la spiegazione del mondo attraverso un sistema matematico), costruita attraverso una particolarissima sceneggiatura ed una location minimalista, cupa, claustrofobia, rarefatta (acuita dalla scelta di girare in bianco e nero) ..la tecnica di ripresa convulsa, le paranoie che si materializzano (ogni disturbo visivo si manifesta in tutta la sua crudezza), l’antinomia tra caos (la malattia del protagonista) ed ordine (le regole numeriche) trovano in questo soggetto tutta la loro più spiccata rappresentazione.
Buona la colonna sonora, il ritmo imposto al racconto ed alcuni spunti visionari (chiaro il riferimento allo stile del grande David Lynch), ma poco approfondite alcune tematiche e la storia personale del personaggio principale, anche se questa potrebbe rilevarsi come funzionale al racconto ..molti elementi presenti in quest’opera verranno poi sviluppati ed approfonditi nel successivo lavoro (“Requiem For A Dream”), con un maggior grado di concretezza e consapevolezza.
Apprezzabile l’interpretazione della sorpresa Mark Margolis, in un ruolo certamente non facile ..buona la particolare regia di Darren Aronofsky, che se pur ancora legato ad uno stile da videoclip, riesce a far emergere tutta la sua indubbia ma ancora acerba genialità.
Un thriller complesso ed affascinate che, se pur con qualche incertezza, risulta decisamente accattivante ..da vedere per chi ama i film “allucinogeni”.

Almirante  @  27/03/2007 00:56:48
   9 / 10
è un film sconosciuto ai più ma che i più dovrebbero vedere.
non è solo un film sui numeri di fibonacci...è un film sul delirio di un uomo che sconfina nella pazzia psicosomatica...o più precisamente è la pazzia di un uomo che trova il suo sfogo nella matematica.
la rappresentazione cinematografica dell'emicrania, per me che sono medico, è perfetta.

house  @  26/03/2007 15:01:01
   8½ / 10
un film spettacolare!!! psichedelico(colonna sonora bellissima ) e angosciante, la follia del protaginista è sicuramente il particolare più bello.
Se avesse una trama un po più articolata sarebbe da nove, ma comunque è assolutamente da vedere.

giumig  @  26/03/2007 11:33:59
   8½ / 10
Lo vidi circa 4 anni fa e non mi sono mai ricordato di commentarlo: che dire, film geniale, allucinante, strano, mistico e tecnicamente perfetto...sicuramente la migliore opera di aronofsky.

khallistos  @  18/03/2007 23:41:30
   9 / 10
Film allucinante, pregno di spunti anche religiosi.
La rinuncia dell'uomo alla conoscenza che si attua attraverso un trapano.
Film simbolico e ipercinetico, in cui il bianco e nero si fondono in una serie di flash.
Scoperto quasi per caso

Invia una mail all'autore del commento franx  @  16/03/2007 14:55:15
   7 / 10
Idea semplice, bravi i protagonisti.
Si ricollega un po' ai discorsi sulla magia dei numeri e via dicendo.
Molto buona l'idea di girare in bianco e nero.

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Drugo McQueen  @  15/03/2007 01:51:41
   8 / 10
Ecco come sfornare un piccolo capolavoro con un budget risicatissimo ma con tantissime idee.
L'opera prima di Aranofsky è veramente geniale, intensissima seppur breve e lascia moltissimo spazio alla riflessione post-film.
Molto originale la tematica, sinceramente non ricordo un altro film che parlasse di matematica nel senso più stretto del termine, e molto bravo il regista a non fare cadere il film nella banalità delle classiche storie sugli scienziati pazzi.
Se all'inizio per Max la matematica è la via di fuga dalla società che tanto odia e disprezza, in seguito diventerà la sua croce, la ragione per cui verrà seguito, minacciato e picchiato, e la causa principale della sua follia.
La follia pernea tutto il film dall'inizio alla fine : follia trasmessa attraverso riprese buie e claustrofobiche, follia trasmessa con un bianco e nero d'annata che ci regala un gioco di ombre da mozzare il fiato, follia trasmessa dalle visioni assurde di Max che cerca di mitigare il suo dolore procurandosene dell'altro.
Come ho già detto regia davvero fantastica, così come la fotografia e la sceneggiatura, per non parlare poi della colonna sonora che raggiunge a mio avviso livelli eccelsi.
Penso sia davvero difficile riuscire a giudicare e "votare" questo tipo di film, perchè sono pellicole che lasciano moltissimo spazio all'interpretazione personale, quindi consiglio caldamente di guardarlo e di riguardarlo perchè una visione sola molto spesso è insufficente e sicuramente non è un film per tutti.

lukanoir  @  14/03/2007 21:33:52
   8½ / 10
Wow ... Che film! bianco e nero perfetto, follia allucinate, perfezione, numeri e matematica, tensione e inettitudine alla vita bilanciata dal genio del protagonista. Bello!!!

BaStEr  @  16/02/2007 16:19:21
   8 / 10
Ho apprezzatto il film in quanto "opera" e carico di una forte originalità. Molto simbolico e filosofico, belle le scena oniriche in cui trova il suo cervello e si autoprocura dolore... insomma anche nel finale... Ottima la trovata della spirale e buon miscuglio di frammenti matematici e religiosi. Non è per me un capolavoro in assoluto ma il biglietto da visita di uno che sa il fatto suo e che, come si dice, si "fara". Ho apprezzato maggiormente Requiem for a dream forse perchè più coinvolgente a livello emotivo.

phemt  @  09/02/2007 09:38:44
   7 / 10
Affascinante e originale opera d’esordio di Aronofsky… Bianco e nero rovinato, poche locations, budget infimo, stile registico ricercato ma riuscito (evidente l’influenza di Tsukamoto), gran montaggio, ottima fotografia, colonna sonora appropriata e un senso di claustrofobia costante per tutta la (comunque ridotta) durata del film… L’idea che sta alla base della sceneggiatura è ottima, ma la storia non sempre avanza in modo originale… Certo l’inserimento di due elementi come il capitalismo e l’integralismo religioso entrambi alla ricerca del numero (chi per prevedere l’andamento della borsa e chi per sapere il nome di Dio) è ottima, ma sembra che il regista si faccia scappare un po’ la situazione di mano con l’avanzare della vicenda… Il finale per esempio non mi ha convinto del tutto, ma onestamente penso che forse quello era l’unico modo di far finire il film…
Film forse un pelo complesso, si basa più sull’immagine che sulla narrazione, e infatti rimane un’opera assolutamente da recuperare, metaforica e piena di spunti interessanti… Bravissimo il protagonista che in certi momenti mi ha ricordato Adrien Brody…

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Ultima risposta 09/02/2007 10.07.54
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John Locke  @  27/01/2007 11:47:21
   8 / 10
Originalissima e allucinante opera prima di Aronofsky.
Il film parla della vita di Max Cohen, genio matematico che vive isolato da tutto e da tutti ( eccetto un altro matematico suo amico) cercando una spiegazione dell'esistenza umana attraverso i numeri. Finisce ben presto vittima delle attenzioni di integralisti religiosi e dei capitalisti, interessati alle sue ricerche per motivi opposti.
Tutto il film è caratterizzato da un costante senso di claustrofobia, sia grazie all'ambientazione sia grazie all'azzeccatissima scelta del bianco e nero.
Per i fan della serie TV Lost: solo io vedo nella serie in question qualche sottile rimando a questo film come il gioco del backgammon ( simile a quello che viene giocato qui), le sequenze di numeri digitate al computer ecc...?

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  26/01/2007 00:16:30
   7½ / 10
L'ho appena finito di vedere: è la pellicola più originale che abbia mai visto e il regista di Brooklyn è stato un vero fenomeno nel creare un ambientazione claustrofobica e angosciante con quel bianco e nero e quelle inquadrature pazzesche.
Però è molto cervellotico e ho capito poco il finale.

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Ultima risposta 09/02/2007 20.40.47
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Stewie  @  24/01/2007 14:19:34
   9½ / 10
Un film che affronta un tema che + anticinematografico non si può è una scommessa...in questo caso una scommessa vinta!!
Il film crea angoscia, tensione, irritazione...le scene delle emicranie rendono alla perfezione il dolore e il delirio del protagonista.

Mai guardare fisso il sole......:)

doppiak  @  17/01/2007 08:27:55
   8 / 10
molto ma molto bello,lo consiglio

Bolz  @  04/01/2007 21:08:28
   7 / 10
Un film strano, bello ma strano. Crea un senso di claustrofobia che nessun film mi aveva dato prima, da questo punto di vista non vedevo l'ora che finisse..
Dà interessanti spunti di riflessione.
Consiglio di guardarlo anche se io a causa di questo effetto claustrofobico non lo guarderò più!!

viagem  @  28/12/2006 19:19:49
   6½ / 10
Sicuramente convincente la rappresentazione del delirio, con l'utilizzo del bianco e nero sgranato, l'ottima colonna sonora di musica elettronica e l'arredo spettrale della casa del protagonista.
In quanto alla matematica, meglio chiudere 1-2 occhi sulle suggestioni indotte parlando di sezione aurea, Fibonacci e compagnia. Sopravvalutato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  28/11/2006 02:31:57
   9 / 10
L'opera prima di Aronofsky e'un film fuori dal comune,pieno di spunti riflessivi,inquietante ed allo stesso tempo estremamente originale....girato in uno splendido bianco e nero cadenzato da una colonna sonora ripetitiva e straniante,la pellicola assume fin da subito i contorni dell'incubo trasportandoci attraverso il delirio del protagonista.
La storia narra le vicende di un giovane matematico che vive la sua vita in funzione dei numeri:secondo le sue teorie tutto e'spiegabile mediante formule matematiche piu'o meno complesse,dalle previsioni meteorologiche fino all'andamento della borsa....i suoi studi attirano le attenzioni di una potente multinazionale e quelle di un gruppo di ebrei ortodossi:i due estremi(il capitalismo sfrenato e l'integralismo religioso)e la guerra che ne consegue per acaparrarsi le idee del metematico,segnano i momenti clou di un film capace di rievocare il cinema del Lynch di Eraserhead o gli incubi di Cronenberg,reggendo perfettamente il confronto.
Esordio sorprendente per un regista di assoluto valore

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  19/11/2006 02:31:47
   8 / 10
ottimo film di esordio del cineasta newyorkese Aronofsky, si respira infatti sana aria indipendente in questa pellicola girata in economia, ma con buone idee originali. suggestiva l'atmosfera creata dal bianco e nero fotografato splendidamente. l'unico difetto è quello di perdersi un pò nel finale dopo aver costruito una storia molto grande che mette in mezzo religione, matematica e antichi miti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  31/10/2006 03:30:56
   7½ / 10
Molto affascinante, anche per chi di matematica ne sa poco e niente. Allucinante anche...da vedere.

Kesson  @  24/10/2006 16:21:08
   10 / 10
"12.45 Enuncio di nuovo le mie teorie:
1° La natura parla attraverso la matematica.
2° Tutto cio' che ci circonda si puo' rappresentare e comprendere attraverso i numeri.
3° Tracciando il grafico di qualunque sistema numerico, ne consegue uno schema. Quindi ovunque in natura esistono degli schemi."

Questa la teoria di Max, genio matematico che é alla ricerca di un schema, applicabile alla borsa. La borsa é un universo composto da numeri che rappresenta l'economia globale, é composto e vive grazie ad esseri umani. La borsa é un essere vivente. Dunque é possibile scomporre questa entità attraverso dei numeri, ne consegue che é possibile tracciarne un grafico ed ottenere uno schema. Uno schema per prevedere l'andamento della borsa.
Ecco il numero, un numero di duecentosedici cifre, é il numero che rappresenta la borsa, ma non solo. Lo stesso numero corrisponde attraverso un sistema numerico applicato alla lingua ebraica, al vero ed impronunciabile nome di Dio. Ne consegue l'equazione "La Borsa = Dio".
Assurdo? Forse si. Resta il fatto che nel mondo odierno, la visione di "Dio" é sempre piu' riconducibile a quell'entità che regola l'economia mondiale, che ne fa da bilancia, che regola e condiziona tutte gli esseri viventi. Quell'entità cui tutto viene rapportato. E allora questa mia, personalissima, intepretazione e deduzione, non sembrerà poi cosi' assurda. Riflettete. Guardate questo film e riflettete.

Matematica, filosofia, esistenzialismo e delirio, in un film che é un capolavoro di tecnica, ma soprattutto di inventiva e di significato.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  04/10/2006 00:50:29
   7 / 10
Angoscia, delirio ed un senso di claustrofobica ossessione sono ciò che il film vuole e riesce a trasmettere grazie ad una regia vorticosa e frenetica, alla scelta del bianco e nero, ad ambienti estremamente soffocanti e anche grazie ai vuoti volutamente lasciati nella spiegazione di quanto accade (il che concede spazio a più di una interpretazione).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  16/08/2006 14:30:03
   8½ / 10
il primo film di aronofsky,virtuoso regista conosciuto ai più per il valido requiem for a dream.
a parer mio questo pi greco è migliore,più psichedelico,più allucinato...meno scontato.
bellissima la fotografia e ottima la prova del protagonista.
unico difetto è la trama,a volte un po' confusionaria.

benzo24  @  16/08/2006 14:18:48
   8 / 10
un film filgio di tsukamoto e di lynch, interessante e disturbante.

style  @  22/07/2006 22:36:19
   8 / 10
film allucinante, paranoico, alienante!

eccellente la prima parte, un po' meno la seconda (troppo caotica, e a volte scende nel banale), comunque il livello rimane alto.

Bella la fotografia

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR matteo200486  @  22/07/2006 12:29:50
   8½ / 10
...cupo, delirante, fuori dagli schemi... Ottimo film assolutamente da vedere per colori che sono interessati ad un cinema alternativo...

mister_snifff  @  08/05/2006 05:44:37
   9 / 10
thriller cupo e ultraparanoico, condito da numerosi riferimenti a teorie matematiche e cosmogoniche ed a una certa fantascienza tipica dei racconti di PKDick (uno su tutti, Un oscuro scrutatore). Ottima la fotografia in bianco e nero, sgranata e racchiusa in cornice nera (ricorda un pò tetsuo iron man), accompagnata da un montaggio frenetico, intervallato solo da violente e inquietanti emicranie, che aumenta il pathos del film e si completa perfettamente con la colonna sonora

desi  @  24/03/2006 14:08:28
   6½ / 10
Un film allucinante, oscuro.
Aronofsky (esordio alla regia) stravolge le regole del cinema contemporaneo (in positivo) realizzando un bianco e nero non perfetto comprensivo di allucinazioni caotiche e cefalee improvvise.
Molto bene la fotografia (a tratti ricorda il Genio di Lynch in "Eraserhead") e la colonna sonora dei Massive Attack ("Angel").
Ottima la prima parte, molto più superficiale, invece, la seconda in cui il regista avrebbe dovuto annunciare meglio la sua denuncia contro le ipocrite frangie religiose e gli avvoltoi della borsa. Diciamo che più passa il tempo, più il film sfugge di mano al regista. E questo è un peccato perchè poteva veramente essere considerato un grande film. Resta pur sempre il più che buon biglietto da visita del regista newyorkese.
Incompleto

Invia una mail all'autore del commento Nobody9205  @  20/02/2006 01:41:23
   9 / 10
magistrale regia, claustrofobico, apocalittico, originale, recitato in maniera impeccabile... sicuramente non per tutti ma anche se la matematica non è il vostro forte vale comunque la pena vederlo... esordio stupefacente!!! un piccolo grande gioiello...

Sanachan  @  24/01/2006 13:38:03
   7 / 10
Originale e allucinato,un incubo in video.Di certo non è il mio genere,troppo cupo e schizofrenico,ma non lascia indifferente.Grande prova del protagonista,totalmente immerso in un ruolo fuori dal comune alla cui follia e genialità il matematico di A beautiful mind fa un baffo!

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  17/01/2006 13:37:14
   8½ / 10
davvero una bella sorpresa questo film.
Una trama che inizialmente potrebbe prersentarsi esile come un filo di seta diventa una matassa, un gomitolo, un groviglio che ci porta a seguire le volute di una spirale.
cosa cerchiamo? uno schema, la chiave per comprendere i corsi della natura, l'essenza stessa della storia, per dirla con le parole di un poeta "la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe (...) la formula che mondi possa aprirti".
un film con un bianco e nero sgranatissimo, che sembra giocare con i propri scarsi mezzi, sempre in bilico fra ragione e follia, scienza e religione, matematica e delirio, uomo e macchina. Nella ripetizione costante e duplicazione ossessiva si rivela una simbiosi fra inorganico ed emotivo che pur non seguendo i dettami di una trama propriamente detta ben riflette il processo mentale di max.

641660  @  04/01/2006 01:51:54
   10 / 10
Adoro la matematica e credo nei numeri. Questo film è essenziale nella sua realizzazione, ma devastante nei suoi punti cardine. Guardandolo non posso non pensare alla vita di ETTORE MAJORANA, forse il più grande genio della storia umana, ritiratosi dal mondo, una volta messa a fuoco la pericolosità della sua immensa visione. Questa una brevissima introduzione alla sua vita:"...La sua capacità di calcolo era poi strabiliante. Non solo faceva completamente a memoria calcoli numerici complessi, ma eseguiva a memoria, in venti o trenta secondi, anche il calcolo letterale di integrali definiti sufficientemente complicati da richiedere per un abile matematico un notevole numero di passaggi: eseguiva anche la sostituzione dei limiti letterali e numerici e dava direttamente i risultati finali...".
Maggiori informazioni a questo link:
http://xoomer.virgilio.it/llpassal/majoranabio.html

3 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2006 21.36.18
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Tuko  @  12/12/2005 15:48:29
   10 / 10
Questo film surreale, racconta in un’atmosfera di semicoscienza, l’incubo di uno scienziato, essere sopraffatto dal proprio ingegno ovvero, prodigarsi per raggiungere sterilmente il limite della conoscenza umana, attraverso la ricerca dell’estasi narcisista che si prova davanti alla propria genialità.
La paura che la parte più marcia della società, quella che fa capo al capitalismo sfrenato, ai fanatismi dell’esoterismo, possa sfruttare per i propri scopi di malsano esclusivismo il frutto dello scienziato, spaventa l’Uomo e scuote la sua coscienza, al punto da risvegliarla dall’incubo e svelarle in tutta la sua semplicità, il frutto della frenetica ricerca,
il dono della saggezza.
La fine del film così come l’improvviso risveglio da un sogno, si manifesta con quella insopportabile sensazione di non riuscire ad associare le emozioni provate ad un ricordo concreto, ma resta la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza unica ed irripetibile, esattamente come questa strabiliante opera d’arte.

spoonji  @  05/08/2005 14:38:40
   7 / 10
L'idea è devastante, basare la storia di un film totalmente sulla matematica è una scelta coraggiosissima, e alla fine il risultato è molto buono.
Gli manca un piglio nella realtà però, mancano degli elementi che mettano il dubbio nello spettatore che la teoria dei 216 numeri sia vera, giusto per creare quel fascino particolare che suscitano tutte le cose misteriose che popolano il nostro mondo.
Le parti in cui il protagonista ha le crisi sono fantastiche, in particolar modo quella della metropolitana.
La fotografia, sebbene il film è stato fatto con 4 soldi, è molto particolare e ben riuscita, perchè rende alla perfezione l'idea di oscuro, di isolamento, di ossessione che vive il protagonista.
E' un film che stupisce, visionario, allucinato, coinvolgente....e sconvolgente


ulisseziu  @  29/07/2005 17:04:23
   10 / 10
Geniale!

Non vede nessuno questo Darren, vi viene il nome di qualche regista contemporaneo?
Beh, comunque non li vede proprio!!!

AlessandroDeRom  @  21/07/2005 22:09:05
   7 / 10
Bello, particolare fotografia, musica e storia perfetti. Film sconosciuto ai più, assolutamente da vedere.

Ore 11............. Premo invio

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Ultima risposta 22/01/2007 03.26.56
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Nightcrawler  @  24/03/2005 12:54:42
   7 / 10
Buon thriller, in cui una buona regia ed un'ottima interpretazione del protagonista mascherano bene una trama non sempre impeccabile.

lupocattivooooo  @  24/02/2005 17:25:25
   6 / 10
Concordo quasi completamente con lotito.
Ora: avendolo visto appena uscito, posso anche permettermi di compiere uno strafalcione....ma se la memoria non mi inganna, il numero tanto acclamato e' la sezione aurea e non il pigrego ....!
Comunque per chi ha una mente alucinata e un pochino psicadelica, il film si lascia guardare.


1 risposta al commento
Ultima risposta 24/02/2005 19.59.35
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  24/02/2005 15:40:16
   7 / 10
Pseudo thriller malato e angosciante; notevoli le sequenze sui disturbi del protagonista, molto bravo tra l'altro, in una parte non facile. Abbastanza debole invece la trama, tira in ballo un pò di misteri, tra il nozionismo e l'ammiccamento. Nel complesso comunque piacevole, buono spunto per aspettarsi altri lavori originali dal regista.

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Ultima risposta 24/02/2005 19.17.44
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Krypto_06  @  25/01/2005 02:14:09
   7 / 10
SPETTACOLARE questo film è una delle pellicole più originali che abbia mai visto : schermo in bianco e nero, drum & bass per colonna sonora e un genio/pazzoide che trova tutte le risposte nei numeri nei teoremi e roba di questo tipo......raga lo consiglio a tutti gli ingrippati alla prox

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  08/01/2005 09:21:02
   9 / 10
Un film allucinato, veramente molto pessimista e pieno di spunti di riflessione.
Aronofsky è un giovane regista molto promettente ed è autore di questo piccolo capolavoro, con un bianco e nero sgranato che rimane nella memoria, piani sequenza vertiginosi , movimenti molto virtuosistici o soggettive mozzafiato. Ottima anche la colonna sonora.
Aronosky sembra essere andato a lezione da Orson walles, ma quello che importa è che tutto ciò è al sevizio di una storia veramente molto interessente e originale.

Questo "PI greco" come "Cube - il cubo" è vero gioello uno di quei film che quando sono usciti sono stati trattati in modo pessimo dalla distribuzione, ma che col tempo diventeranno dei veri piccoli cult.
Nessun paragone col successivo film del regista, "requiem for a dream", che al contrario di quanto è stato affermato precedentemente è nettamente inferiore a questo. Qui tutto questo sfoggio di tecnica e virtuosismi è al servizio di qualcosa e pone degli interogativi (Può l'uomo controllare la natura? Come può farlo? Tutto Il mondo segue un modello matematico? E cosa succede alla persona che tenta di scoprirlo?).
In "Requiem for a dream" questo manca e i piani sequenza, la bella colonna sonora e tutti i virtuosismi sono fini a se stessi, al servizio della solita storia di droga e di ragazzi tossicodipendenti. Un po' come in alcuni degli ultimi film di De Palma, c'è tutto un impianto tecnico che denota capacità notevoli al servizio di una sceneggiatura vuota e già fatta.

Guardatevi perciò questo "PI GRECO" (che tra l'altro viene PRIMA E NON DOPO "requiem for a dream"), e lasciate perdere il successivo film di Aronosky.

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Ultima risposta 01/06/2009 00.05.32
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Kr0nK  @  08/01/2005 04:01:47
   8 / 10
Filosofia.. Sviluppo della trama allucinante. Panico del protagonista contagioso. Spero di non fare mai un incubo che assomigli anche lontanamente a questo film.
Ps:decisamente meglio farsi un bel piatto di rigatoni alla boscaiola piuttosto che ricercare le verità assolute che regolano l'universo..

Evan7  @  31/12/2004 01:19:11
   6 / 10
Dopo aver visto "Requiem for a dream" (certamente una spanna al d sopra d kuesto)sinceramente mi aspettavo d + da kuesto film.Sin dall'inizio pesante e mai kiaro,anzi...oscuro, con una tonnellata d punti interrogativi.Le immagini si abbinano bene al tipo d film..anke se diversamente son sarebbe stato possibile fare..il bianco e nero copre la fotografia grossolana...ambizioso o no..purtroppo non convince.


dragonfly  @  13/10/2004 18:10:12
   8 / 10
Film molto ambiguo, originale. Chi ama i film anticonvenzionali e oscuri non deve perderlo. Il voto, comunque, è una media tra la storia (6) e la confezione (10). La confezione è eccellente, piena di dettagli surreali e ambigui, con una stupenda fotografia in un bianconero sfuocato, e una azzeccata musica electric. La storia, invece, lascia perplessi, sembrerebbe inconclusa, che rimane intrappolata nel suo mondo matematico. Le teorie del protagonista sembrano notevolmente fasulle, e i geni della matematica avrebbero molto da ridire.
Comunque, bravo aronofsky; una tematica così (che più anticinematografica non si può) era da tempo che non si vedeva.

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