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Dopo l'incredibile successo della "Vita è bella" ,per molti il punto più alto della carriera di Benigni , arrivò questo "Pinocchio" che paradossalmente è considerato all'unanimità il suo flop più imponente. Il film è il più costoso mai realizzato in Italia , e proprio nelle scenografie e nei costumi ha il suo miglior punto di forza. Non male nemmeno gli effetti , notevoli per una produzione nostrana. La storia , tratta ovviamente dal libro di Collodi, è stata parecchio rivista da Benigni , che ne da una sua personale interpretazione. Non mancano gli elementi cardine dell'opera cartacea, e nel complesso questa favola moderna si lascia guardare malgrado la ripetitività e il poco mordente. Il ritmo non è altissimo , spesso si cade nella ridondanza , ma la bravura dell'attore/regista e la sua ironia riescono a non far annoiare del tutto lo spettatore. La scelta degli attori di supporto effettivamente è parecchio discutibile , vista la presenza dell'immancabile e inespressiva Nicoletta Braschi e dei "Fichi D'India" , sinceramente totalmente fuori ruolo. Salvo invece Rossi Stuart. Musiche orecchiabili e simpatiche ma non particolarmente incisive. Nel complesso una pellicola imperfetta e un po pretenziosa , ma tutto sommato godibile. Benigni , forse per le altissime pressioni , toppa parzialmente in questo suo ambizioso progetto , che comunque a mio parere non è il cancro cinematografico che molti descrivono.