rapunzel - l'intreccio della torre (2010)

Mi spiace rovinare la media di questo film, anzi no, mi spiace di aver speso 8 euro che è poi l'equivalente di due crepes alla nutella.
Direi che lo spunto è interessante, ma lo sviluppo ricalca a pieno l'andazzo dell'ultima produzione disneyana, e ci si potrebbe anche fermare qui.
Impostazione classica, e fin qui nulla di male, se non fosse che quando il classico diventa stantio qualcosa non va, ed ogni tentativo di avvicinarsi all'umorismo strampalato di Shrek risulta patetico. Stesso discorso fatto appunto per l'orco verde, giunto ormai alla frutta (se non al dolce), nonché per quello che avrebbe potuto (o dovuto) essere un capolavoro dell'animazione, e invece s'è rivelato un filmetto carino e nulla più: mi riferisco ovviamente al lungometraggio dei Simpson, .
Lungi da me paragonare la giovane racazza dai capelli biondissimi agli omini gialli, ma è comunque vero che, se si cerca di risultare auto-ironici, si rischia di essere irritanti nel momento in cui si è poi vittime dei cliché che si vorrebbe sfatare. La verità è che "Rapunzel" è un film assurdamente piatto e prevedibile, di spessore pari a quello di una punta da matita e divertente quasi quanto una botta in testa con una pala da agricoltore.
Se poi aggiungessimo che la morale, se così vogliamo chiamarla, risulta essere uscita da una frase in neretto di un paragrafo d'un libro di filosofia dedicato a Leibniz, che si risolve bellamente in un 'il mondo in fondo non è mica cattivo ma tanto bbuono', allora saremmo apposto. E dire che non tutto sarebbe poi da buttare: azzeccata è la caratterizzazione del rapporto matrigna/figlia, seppur banalizzato dalle velleità di cui sopra.
A tutto questo si aggiunge un treddì assolutamente inutile, che va a sommarsi al fastidio procurato dalla gente che canta e balla in sala.
La disney non ha assimilato la lezione pixar e "Rapunzel" resta, purtroppo, un film solo per bambini.