real fiction regia di Kim ki-duk Corea del Sud 2000
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real fiction (2000)

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locandina del film REAL FICTION

Titolo Originale: SHILJE SANGHWANG

RegiaKim ki-duk

InterpretiJu Jin-Mo, Kim Jin-Ah, Son Min-Suk, Yi Je-Rak, Kim Ki-Yun, Myung Sun-Mi

Durata: h 1.24
NazionalitàCorea del Sud 2000
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 2000

•  Altri film di Kim ki-duk

Trama del film Real fiction

Un pittore di strada viene sistematicamente maltrattato dai passanti; quando una misteriosa ragazza lo invita all’interno di un teatro inizia la sua terribile vendetta.

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Voto Visitatori:   7,25 / 10 (12 voti)7,25Grafico
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Voti e commenti su Real fiction, 12 opinioni inserite

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TheLegend  @  13/12/2011 17:41:07
   5½ / 10
Film minore di Kim ki-duk e forse anche il più sperimentale.
Non molto riuscito,non riesce a trasmettere emozioni.
Il sottile confine tra realtà e finzione resta il pretesto per infarcire una storia che non convince pienamente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/11/2011 18:17:52
   6 / 10
6 di stima ma questa volta Kim Ki Duk proprio non mi è andato giù.
Capisco che la sofferenza per questo artista, come anche per tanti altri, sia una delle molle che fanno sì che l'opera si realizzi ma a volte si può anche sconfinare in un delirio per carità interessante, ma fine a sé stesso.
Real Fiction è l'opera più sperimentale del regista coreano per stile, realizzata "sul momento" con grande coraggio. Ma il personaggio principale che esplode all'improvviso nella sua vendetta di sangue non sta in piedi, non attira la sua storia e gli omicidi si trascinano stancamente fino al finale prevedibile dove viene ancora una volta messa in discussione la macchina cinematografica e il reale, con l'irruzione della realtà nella messa in scena.
Dato il percorso di Kim Ki Duk non ho dubbi che ha un suo perché, ma Real Fiction non mi è piaciuto per nulla e non vorrei rivederlo per nulla al mondo. Gira troppo su sé stesso per essere considerato tra i lavori riusciti del coreano, che fortunatamente ha fatto di molto meglio e raramente di peggio ma d'altronde questo è il rischio che ti assumi quando decidi di girare un opera tanto coraggiosa (questo merito gli va riconosciuto).

sweetyy  @  26/03/2011 03:47:16
   7 / 10
Ennesima buona prova di Kim ki-duk che con Real Fiction ci regala un'opera degna di nota.

VikCrow  @  04/03/2009 00:17:46
   10 / 10
Realtà e finzione, due facce della stessa medaglia... E se la realtà affogasse nella finzione?

Ciaby  @  23/12/2008 18:05:16
   10 / 10
la distruzione della propria identità, come per fuggire alle difficoltà della vita secondo il genio del regista più incredibile di sempre

Tom24  @  06/12/2008 00:14:17
   7½ / 10
autoreferenziale, metafisico, simbolico,
contorto,sperimentale,
difficile da valutare...

WildHorse  @  27/11/2008 06:50:57
   6½ / 10
non mi ha entusiasmato troppo, me l'aspettavo migliore. sarà perché come dicono gli altri sotto è stato girato in fretta, fatto sta che il film ne risente. non mi è piaciuta la trovata finale dove

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
i passanti che guardano mentre si sta girando un film non l'ho gradito molto. è troppo sperimentale. non so se ci sono altri film sperimentali come questo, magari se uno è abituato a vedere nei film i passanti che guardano la camera ci fai l'occhio e non ci fai pià caso. ma se non hai mai visto un film dove questo succede il film stesso perde di credibilità credo. io ho avuto quest'impressione, poi non so magari mi sbaglio. cioè, voglio dire, la storia se la segui prende ok, è anche bella volendo, però quelle cose spontanee che non hanno a che fare con la recitazione sviano e ti deconcentri. c'erano momenti in cui invece di vedere il film mi divertivo a guardare le facce dei passanti. mi piaceva scrutare le varie espressioni dei non-attori, però alla fine tirando le somme ho appunto notato che queste cose giovano alla trama di un film.
insomma è un film da vedere due volte: la prima volta dando importanza alla storia, la seconda volta per vedere tutte le trovate del regista =)
comunque è un film sicuramente da vedere per chi ha un po' di curiosità verso qualcosa fuori dal comune.

six end mez ^^

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/11/2008 06.54.20
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Invia una mail all'autore del commento yasujiro  @  07/01/2008 21:47:05
   8½ / 10
Film esperimento di Kim Ki Duk che porta ai suoi apici la crudezza e l'amore, un film inconsueto ma godibile... Finale stupendo...

Mizoguchi  @  14/10/2007 15:57:12
   7½ / 10
Un piccolo film, girato in poche ore, il più sperimentale del regista coreano.
Certo pur soffrendo di certi tempi morti e alcune soluzioni banali (come la rappresentazione teatrale che si chiama Alter-Ego), è molto interessante come esperimento di cinema.
I personaggi che fanno da contorno sono ben caratterizzati e le vendette sono molto goduriose, dei veri e propri contrappassi.
Il colpo di scena finale, che poi costituisce la riflessione cardine del film fa comunque il suo effetto; perchè, attenzione, non è la semplice dicotomia è vero o è falso... ma gioca doppiamente sul cinismo dello spettatore.
Quando in un primo tempo pensiamo che sia un sogno e che in realtà la vittima dei teppisti sia l'ambulante accanto, il protagonista sembra pensare cinicamente "meglio a lui che a me" (e forse lo pensiamo anche noi) e poi il regista giocosamente ci risolleva un po' tutti "non vi preoccupate è solo un film, tirate un sospiro di sollievo... tutto quello che avete provato fino ad adesso è falso, anche la goduria nel veder perpetrate le vendette violente" e allora le nostre coscienze un po' ipocrite si sentiranno di nuovo pulite...

Beefheart  @  11/08/2007 11:37:55
   6½ / 10
Realtà o finzione? In un film difficilmente commentabile senza incappare nel rischio spoiler, abbiamo una moltitudine di macchine da presa e videocamere digitali disseminate per tutto il set di ripresa, ad inquadrare contemporaneamente la stessa scena da diverse angolazioni. Nelle inquadrature: attori, altri attori che filmano gli attori, comparse, passanti ignari. Persino lo stesso Kim Ki-Duk che vi "entra" per svolgere il suo lavoro, di regista.
La storia insiste su due tematiche fondamentali: la rappresentazione del "vero" e della "vendetta" e lo fa tramite il suo protagonista, Na, un giovane disegnatore che si guadagna da vivere al parco vendendo i ritratti che i passanti gli commissionano. Nel farlo però è costretto a subire le angherie dei "soliti" prepotenti sbruffoni, sino a quando, dopo un confronto chiarificatore con il suo alter-ego, armato di lapis super-appuntito, decide di porre fine al suo status di subordinato vendicandosi e facendo "piazza pulita" di tutti coloro che, nel corso degli anni, lo hanno vessato di ingiustizie e crudeltà.
Il tutto è risolto praticamente in tempo reale, senza salti temporali, o spaziali, seguendo costantemente l'evoluzione della storia e del protagonista, come a sottolinearne il realismo; e la realtà, si sà, è quella che è, non è tagliabile, o montabile. Eppure, ciò nonostante, la "rivelatorietà" del finale è tutt'altro che evidente. Nel complesso direi che pur discostandosi, per sperimentalità (ma non per contenuti e tematiche), dalla consueta cinematografia del regista, il film merita comunque attenzione ed il riconoscimento della solita, meritevole, inconfondibile e difficilmente imitabile peculiarità dell' "astrazione della realtà". Indiscutibilmente molto lontano dalla poetica e dall'originalità di capolavori del calibro di "L'isola", o "Ferro 3", o "Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera", ma pur sempre efficace e funzionante. Non un capolavoro ma guardabile.

castelvetro  @  18/07/2007 16:12:08
   6 / 10
Da apprezzare sicuramente perchè è stato girato in 200 minuti con 10 macchine da presa e due videocamere digitali e con la collaborazione di 11 assistenti alla regia...

La trama è originale nel suo piccolo, ma a suo sfavore c'è la qualità delle immagini...

Non lo sò, forse ho visto una versione censurata: le scene più truculente mi sà ke me le sono schivate nel bene e nel male...

lupin 3  @  17/09/2006 14:18:39
   6 / 10
Un Kim ki-duk minore rispetto dal solito

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