reazione a catena (1971) regia di Mario Bava Italia 1971
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reazione a catena (1971)

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locandina del film REAZIONE A CATENA (1971)

Titolo Originale: REAZIONE A CATENA

RegiaMario Bava

InterpretiClaudine Auger, Luigi Pistilli, Claudio Camaso, Anna Maria Rosati, Cristea Avram

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 1971
Generehorror
Al cinema nel Settembre 1971

•  Altri film di Mario Bava

Trama del film Reazione a catena (1971)

Un'anziana contessa possiede un'enorme proprietà che fa gola a un architetto, che progetta di eliminare gli eredi per rilevare l'intera zona con lo scopo di trasformarla in un villaggio. A opporsi al progetto, oltre alla contessa, c'è un entomologo; ma un giorno, la contessa viene trovata assassinata...

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Voto Visitatori:   7,41 / 10 (85 voti)7,41Grafico
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Voti e commenti su Reazione a catena (1971), 85 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  27/05/2015 10:37:27
   8½ / 10
Eccellente film di Bava che diventa un vero e proprio precursore al sottogenere slasher, e saranno innumerevoli le pellicole future che saccheggeranno a piene mani da questo lavoro.
Sono innumerevoli le caratteristiche peculiari dello slasher che Bava aveva appunto proposto 45 anni fa: l'occhio disturbato che fissa dalla fessura, la coppia di amanti trapassata ( scena copiata pari pari in venerdì 13), la soggettiva dell'assassino, l'utilizzo dei soliti teenagers un più scemo dell'altro...
In questo film si ritrova veramente tutto, ma sommati ad una cattiveria veramente poco celata ed un senso generale di pessimismo (ogni personaggio agisce per sè stesso, non c'è spazio ad atti di bontà o generosità).
Ottima la componente gore, e molto buona la regia che insiste con primi piani sui personaggi per enfatizzarne le espressioni, ma si sofferma in maniera parecchio morboso sui dettagli macabri (la carrellata dei 4 corpi ripresa dallo specchio è spettacolare).
La trama è croce e delizia del film: da una parte notiamo come Bava abbia voluto inscenare una storia che fosse più complicata di quello che appare a prima vista, ed in effetti è proprio così.
Il rovescio della medaglia purtroppo è dato da una sottile confusione che a volte costringe a rivedere la scena o lo stesso flashback per posizionare i personaggi nell'albero genealogico e nel giusto ruolo.
Prova del cast altalenante, mentre le musiche e la fotografia mi hanno convinto.
Mezzo punto in più per un finale veramente beffardo: molti lo hanno trovato fuori luogo e patetico , io invece penso che fosse voluta l'idea di lasciare sbigottito lo spettatore (anche a costo di farlo ridere, come è successo a me).

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Ultima risposta 27/05/2015 18.16.22
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ferzbox  @  02/06/2013 13:06:43
   4 / 10
Questo "Reazione a catena" di Mario Bava non l'avevo mai visto e quando avevo notato l'incredibile media che aveva qui su Filmscoop mi ero promesso di vederlo;ebbene l'ho fatto ieri sera.
Allora ,prima di iniziare a dire quello che penso riguardo a questa pellicola,mi sento di premettere che sono un amante del cinema thriller anni 70,ho amato alcuni film di Argento,Pupi Avati con la sua "Casa dalle finestre che ridono",nonchè molti lavori di Lucio Fulci,quindi non sono certo una persona che rimane indifferente a questa tipologia di cinema.
Tuttavia sono un pò perplesso in verità,non riesco proprio a capire come questa pellicola possa piacere così tanto(escludendo il fatto,al limite,che sia stato uno dei primi Slasher concepiti).
Senza concentrarmi troppo su alcune lacune tecniche elementari (ad esempio il montaggio che in alcuni punti era davvero pietoso),mi dirigo subito nello stroncare una sceneggiatura che per colpa di una regia troppo confusionaria e un dilungarsi di troppe scene inutili ha reso la visione priva di stimoli.
Gli omicidi saranno anche 11,ma non è certo questo a farmi giudicare un film buono,di omicidi ce ne possono essere anche 135,ma se la regia e il ritmo del film non son studiati bene a poco serve,almeno per il mio personalissimo giudizio.
Inoltre le motivazioni che spingevano a compiere questi omicidi erano mosciette,reggevano poco...per lo meno in quella situazione.
Ma la cosa più orrenda è stata la scena finalissima,l'epilogo,non sono scoppiato a ridere per miracolo,solo per quella abbasso di un punto quello che era un voto già bassissimo.
Un utente nei commenti sottostanti afferma che chi non apprezza questo film non ci capisce un tubo di cinematografia Horror....mhà,sinceramente questo film l'ho posso apprezzare per il tentativo da parte di Bava di creare una pellicola ricca di omicidi violenti ancora poco usuali,quindi ricordarlo come un capostipite...ma per il resto non ci ho visto nulla di che,pieno di errori e banalità...e poi la scena finalissima è proprio ridicola,nello Spoiler mi spiego meglio.

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Insomma,io adoro i Thriller italiani anni 70,ma questo era davvero brutto,mi perdonino gli amanti della categoria,di solito sono abituato a chiudere un occhio considerandoli dei clichè del genere....ma su questo si esagera...
Avrei dato mezzo punto di più se non fosse stato per la scena finale...

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Ultima risposta 02/06/2013 13.17.37
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testadilatta  @  04/09/2011 02:45:13
   8½ / 10
Ultimamente mi son visto Bedevilled, bel film, ci mancherebbe...
Ma qua parliamo di "REAZIONE A CATENA" !!! Se lo sognanavano (1971) a quei tempi...
La gente sa un caz.zo (vedo voti bassi ma ci può stare) ma questo film scritto da Dardano Sacchetti fu "copiato VOLGARMENTE da Venerdì 13" (cito la sua intevista sull'ultimo numero di Nocturno).
Cosa aspettate? GUARDATELO

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Ultima risposta 06/09/2011 12.28.05
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James_Ford89  @  30/04/2011 04:15:45
   3 / 10
Vado decisamente controcorrente.
Per l'epoca gli effetti "speciali" sono d'altissima fattura ma in quanto a trama sono rimasto veramente deluso. Mi aspettavo ben altro vista la media del film.
Invece mi ritrovo musiche indegne di questo nome, attori ampiamente mediocri, una trama che stanca e uno stile di regia molto discutibile.
Alcune scene raggiungono un apice di demenzialità inimmaginabile:


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Ultima risposta 13/04/2014 23.47.11
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nevermind  @  01/12/2010 23:39:49
   4½ / 10
Ma che film è? Una media paurosamente alta per un film che parte bene, anche se con qualche scena da luogo comune, poi però ci mostra un'accozzaglia di colpi di scena buttati qua e là come a dire "beh aspettatevi questo e altro".
Ma poi, il tipo che va a cercare i coleotteri deve prendere il numero dalla rubrica per chiamare la polizia? 332 ?? Ma che numero è?
Vabbè, la battuta migliore rimane quella della straniera nei confronti di quel ragazzo timido: "Ma a te piacciono le ragazze?" Ahahaha
Più che reazione a catena lo chiamerei domino di omicidi, ci mancava che compariva pure la vecchia con ancora attorno la corda ed un macete in mano..Poco ci mancava che Bava riusciva a piazzare anche lei come assetata di sangue, la scena finale poi, 2 piccioni con una fava

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Ah dimenticavo, la scena in cui

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Ultima risposta 05/12/2010 16.16.03
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Mothbat  @  19/11/2010 22:07:37
   4½ / 10
Uno slasher un po' cretino che mi ha sempre annoiato, anche ad una seconda visione. Mediocre.

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Ultima risposta 13/04/2014 23.44.51
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anthony  @  02/11/2010 12:13:10
   9½ / 10
Un capolavoro firmato Mario Bava.
La nascita dello slasher e della "cattiveria" nel filone horror intergalattico lo si deve a questa perla sconosciuta ai più.
Il più grande regista del terrore anni'60 firma una delle sue opere più riuscite: movimenti di macchina impeccabili, inquadrature indimenticabili, una fotografia bellissima e curata nei minimi particolari, atmosfere e locations che mettono letteralmente i brividi,effetti speciali stupendi se si considera che questa pellicola ha ormai 40 anni..
Uccisioni e omicidi violentissimi, cattiveria e cinismo allo stato brado, sangue sgorgogliante a iosa...il tutto inglobato in una sceneggatua sì semplice, ma per niente banale.

I LOVE YOU, MARIO.

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Ultima risposta 04/11/2010 18.30.56
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  12/10/2010 18:15:10
   6½ / 10
Vero che questo film fa da apripista a un intero genere di film ma è anche vero che è pur sempre un genere di film che poco riesco ad apprezzare!
La classica carneficina dove nessuno riesce ad uscirne vivo...la particolarita' del film di Bava è che nessuno dei protagonisti è innocente,non ci sono buoni,tutti hanno qualche malefatta da nascondere...perfino i bambini "diranno" la loro in questo massacro!
Lo stesso Tarantino è uno che nei suoi film non mette mai personaggi cosiddetti "buoni" e non a caso Bava è uno dei registi preferiti da Quentin!
Tanta violenza in questo "reazione a catena" resa credibile grazie all'ottimo trucco!
Non è un capolavoro...

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Ultima risposta 17/10/2010 21.40.59
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KOMMANDOARDITI  @  29/04/2010 16:43:47
   8 / 10
Mario Bava può essere a buon diritto ritenuto il Leonardo Da Vinci del cinema italiano. Nel nostro paese ha inventato quasi tutto lui : l'horror gotico (LA MASCHERA DEL DEMONIO), il thriller in bianco e nero (LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO), il thriller a colori (SEI DONNE PER L'ASSASSINO) e con questo REAZIONE A CATENA anche lo slasher.
La trama di quest'opera è ben poca cosa : le faide e le lotte intestine per l'accaparramento e lo sfruttamento delle bellezze naturali attorno ad una baia, da parte di una nutrita schiera di sciacalleschi ereditieri....il tutto a suon di morti e ammazzamenti (ecco spiegato il sardonico titolo alternativo ECOLOGIA DEL DELITTO). Ciò che realmente conta per l'autore sanremese non è il "cosa" ma piuttosto il "come", il "fino a che punto". Bava architetta con moralistico sadismo un intreccio dall'incedere cartesiano causa/effetto, una storia dai deliranti risvolti da tragedia elisabettiana (SPOILER 1). Nonostante la presenza di attrici celebrate ed impegnate come Isa Miranda e Laura Betti, lui continuava ostinatamente a considerare gli interpreti come elementi/oggetti del film rigorosamente intercambiabili. Di volta in volta i personaggi delle sue pellicole divenivano ora topi in gabbia, ora pedine di una macabra scacchiera, ora persino burattini di un teatrino dell'assurdo che lui, in prima persona, si divertiva misantropicamente a manovrare, spostare e destinare alle fini più atroci ed orrende. In questo film gli umani vengono visti come insetti, da osservare, infilzare (come fa Leopoldo Trieste coi suoi scarafaggi) e di cui studiare impietosamente i comportamenti dinanzi a situazioni limite e disperate. Un'umanità svilita e colta nelle sue peggiori manifestazioni di cupidigia, bramosia di denaro e bieco arrivismo; a farne le spese sarà anche la spregiudicatezza di una comitiva di hippies. Come suo solito, Bava coordina il tutto senza spocchia autoriale ma comportandosi da puro cine-artificiere, facendo di necessità virtù. In barba ai dettami dell'ovvietà, si prodiga da un lato in stroboscopici giochi di zoom e fuori fuoco squisitamente extra-contestuali e stranianti (vedi ad esempio il sole sfocato che,al contrario, risulta essere un occhio che spia), dall'altro in ardite successioni analogiche che neanche Ejzenstejn (la fulminea decapitazione seguita repentinamente da un salvadanaio che,cadendo a terra, va in mille frantumi...!). E, cosa più importante, condisce l'insieme delle vicende di un umorismo tanto nero da turbare per la sua spietatezza. Come già accennato, REAZIONE A CATENA è il padre di tutti gli slasher ottantiani made in USA, a partire proprio dall'acclamato HALLOWEEN di Carpenter e dalla lunga serie dei VENERDI' 13 di Cunningham e soci (che,da par suo, riprenderà sfacciatamente l'ambientazione lacustre ed addirittura uno degli omicidi più genialmente congegnati dal maestro : quello dei due amanti trafitti nell'atto dell'accoppiamento!) E' altresì l'opera più splatter ed estrema della filmografia baviana e si avvale degli ottimi effetti sanguinosi del fidato Carlo Rambaldi (menzione ad honorem per la violentissima roncolata in pieno viso riservata ad uno degli hippies). In REAZIONE A CATENA fa capolino anche il tema ricorrente di tante sceneggiature del soggettista Dardano Sacchetti : quello della cattiveria innata dei bambini....ma oltre non voglio svelare (SPOILER 2).
Come non citare, in conclusione, la scena che vede Brigitte Skay denudarsi e calarsi nelle acque della baia, col cadavere in ammollo che, spostato dalle onde, giunge quatto quatto a sfiorare, col suo freddo e rigido dito, le natiche eburnee della procace scandinava......
Come avrebbe detto quel pugliese : "MARIO,SEI PROPRIO UN FIGLIO DI PUTTENA!"

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Ultima risposta 30/04/2010 09.02.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  28/04/2010 15:12:41
   8 / 10


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Un thriller davvero bello del maestro Mario Bava. Secondo me in alcuni punti lascia a desiderare per quanto riguarda le musiche, ma forse sono io che sono troppo abituato ai film con super colonne sonore di Dario Argento. Una cosa sola non capisco. Queato film si chiama Reazione a catena-Ecologia del delitto. Perchè Ecologia del delitto?

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Ultima risposta 13/05/2011 19.27.51
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ROBZOMBIE81  @  25/03/2010 18:34:28
   7 / 10
Storico film del maestro Bava che forse segna l'inizio dello slasher ma che personalmente non mi ha entusiasmato al massimo,rimane cmq un film da vedere come buon intrattenimento..

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Ultima risposta 25/03/2010 19.32.34
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  13/09/2009 23:45:42
   8½ / 10
Il film di Bava è semplicemente straordinario, fin dalle prime immagini che documentano gli ultimi minuti della contessa (un'intensissima Isa Miranda).
La fotografia di "ecologia del delitto" (il film è anche conosciuto con questo titolo) è esaltante, ma l'aspetto più interessante della vicenda è la capacità di Bava di scombinare i piani, al punto di evidenziare la "normalità" del male, e le deviazioni "private" delle sue vittime.
E' questo aspetto a rendere questo horror - che Dario Argento avrà sicuramente imparato a memoria (il collezionista di scarafaggi è un personaggio davvero esemplare in tal senso) un gioiello di stile e macabro humour nero (v. lo sconvolgente epilogo).
Meravigliosa Laura Betti nei panni di un'eccentrica veggente

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Ultima risposta 13/09/2009 23.48.07
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LEMING  @  02/07/2009 08:18:17
   5½ / 10
Film sicuramente che apre la strada ai slasher movie, e solo per questo è importante, certe scene violente sono forti pure di questi tempi, ma per il resto per carità, i soliti difetti dei film horror italiani, interpretazioni imbarazzanti, musiche inopportune e mielose al massimo trama com poco senso, solo una scusa per gli omicidi,.....ribadisco che Dario Argento, questi film se li mangia a colazione!

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Ultima risposta 17/09/2010 00.56.12
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Mastermovies  @  22/06/2009 20:41:08
   10 / 10
Uno dei film più belli del regista e sicuramente il più violento.
Mario Bava merita un applauso per avere creato il primo slasher movie del cinema, copiato spudoratamente nel secondo film della serie di venerdì 13.

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Ultima risposta 22/06/2009 21.14.31
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  04/01/2009 13:56:45
   10 / 10
Girato da Mario Bava per la prima volta in perfette condizioni di libertà e senza pressioni dalla produzione, il risultato è un capolavoro dell'horror, tra i migliori della storia del cinema, di quelli che hanno ispirato generazioni di film e registi.
Il soggetto di Barberi e Sacchetti viene rielaborato nella splendida sceneggiatura scritta da Bava. Nel film tutti sono assassini, opportunisti, vigliacchi. C'è solo il male nella pellicola. La reazione a catena che si verifica dopo un omicidio è di quelle violente e molto crude. Gli omicidi sono tutti spettacolari, con pochi mezzi Rambaldi e Bava hanno fatto un lavoro eccezionale, disseminando quelle che saranno le idee di base per il cinema di genere. Riprese praticamente in tutti i film di Argento, di Carpenter e in particolare in Venerdì 13 ecc.
Completano il tutto le musiche spettacolari di Cipriani e la regia del maestro indiscusso dell'horror Mario Bava.

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Ultima risposta 05/01/2009 18.27.26
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  29/12/2006 20:54:56
   10 / 10
immenso. l'Horror riassunto in 95 minuti di film.
Il Maestro gira il film che ha rivoluzionato il suo genere a cui Fulci, Argento e spudoratamente Venerdì 13 si ispirano. sembra di vedere un documentario su come si fa un bel film horror. in confronto Carpenter è un bambino (mi dispiace dirlo).
fotografia superlativa. ambienti straordinari. attori bravi. belle musiche (ce ne è una uguale a C'era una volta il west!) e violenza giusta.
Reazione a Catena è forse il più bel horror di tutti i tempi.
bellissime le inquadrature, alcune sono da antologia e parlano da sole: nessuno come Bava (nel suo ambito ovviamente) riesce a parlare con lo spettatore con un movimento della macchina da presa, con un zoom o una piano sequenza; dietro ogni movimento c'è l'Essenziale, c'è un messaggio. come il telefono che squilla e piano piano la telecamera si allontana dando un senso di dispersione, di morte, di abbandono. oppure la ruota della sedia a rotelle che smette di girare quando la vecchia muore definitivamente a indicare la Ruota della Vita...
è un universo Reazione a Catena.
il più strabiliante finale che abbia mai visto.
perfetto. inchini al Maestro.

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Ultima risposta 23/01/2007 13.55.19
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  11/06/2006 16:24:25
   9 / 10
Geniale film di Mario Bava, tra le sue opere migliori.

In questo film coraggioso, tutti i personaggi sono carnefici e gli uomini sono come gli insetti. Bava versa tantissimo sangue, ma utilizze anche un po' di ironia per sdrammatizzare.

Modello per il successivo Slasher alla Argento e simili ( ma molto meglio), e anche di robe americane tipo "Venerdi 13", i cui autori si ispirarono in modo evidente a Bava.

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Ultima risposta 17/01/2007 20.26.55
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