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Seguito abbastanza banale e scontato,la trama è praticamente uguale a quella del primo ma nonostante questo il film non annoia e si fa seguire tranquillamente fino al finale,purtroppo in questo caso abbastanza assurdo. Nella media la recitazione e la regia. Seguito tutto sommato sufficiente,gli si può dare un occhiata.
Decisamente sottotono rispetto il primo, si merita la sufficienza solo per la bellissima scena del feto strappato via; perchè se no per il resto non vi è nulla di ciò che aveva reso divertente il primo Red Room. Anche il ritmo è troppo lento, il colpo di scena finale poi è piuttosto trash, nel senso negativo del termine.
Trovo che con questo sequel, il mio caro Yamanouchi si sia un po' smollato. E dire che lo realizzò nello stesso anno di un capolavoro del disgusto che è "Kyoko Vs. Yuki": dal lato delle perversioni latita parecchio (poco sviluppato l'estro disturbante del maestro, che si snoda in una sola sequenza spiazzante -il feto strappato fuori dalla vagina- e una scena molto disturbante - lo spazzolino ficcato nel naso), mentre viene più dedicato spazio ai personaggi. Come sempre un buon film, anche se poco conforme alla poetica di Yamanouchi, che stranamente confeziona un'inaspettato colpo di scena finale, che lascia a dir poco basiti. Meglio il primo, comunque.