La trentenne Daphne è alle prese con un bilancio della sua vita, dopo la fine di una relazione tormentata. A una festa, incontra due uomini affascinanti e completamente opposti, nonché migliori amici: Frank, il "cattivo ragazzo", bello e inaffidabile, e Jack, equilibrato e sensibile.
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Quella fetta di pubblico nostrano che si lamenta perchè in Italia facciamo solo commedie o tediosi drammi minimalisti dovrebbe vedere questo film: è proprio un tedioso dramma minimalista...ma americano. Una ragazza abbandona la propria precedente vita in cerca di nemmeno lei sa cosa; inizia un triangolo sentimentale con due tizi che sono migliori amici tra loro (ma stranamente non si vedono mai interagire) e da qui parte una storiella d'amore adolescenziale con tanto di messaggini sullo schermo...che Federico Moccia abbia estimatori anche oltreoceano? Le inquadrature sono tutte strette, tanto non c'è nulla da mostrare, nulla che accada ma solo una narrazione attraverso dialoghi che a tratti sono scritti bene ma in alcuni punti fanno pensare che gli sceneggiatori non fossero del tutto sobri. A lungo andare il parlare stanca e la sottotrama che avrebbe potuto portare un interessante elemento di dramma e che avrebbe potuto causare qualche risvolto e cioè
il fatto che la protagonista avesse subito uno stupro
passa direttamente in cavalleria. Verso la fine si intuisce che vorrebbe essere la storia di una donna che si riappropria della sua vita, ma le intenzioni rimangono sulla carta.