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Sono essenzialmente due i motivi per visionare "Road Games", ovvero: l'ambientazione rurale dell'entroterra francese, quasi un limbo verdeggiante in cui i destini di due autostoppisti e di una coppia di eccentrici signori di mezza età si intrecciano mentre un feroce un serial killer imperversa nei dintorni, e la capacità di mantenere elevata l'asticella della curiosità, che in un giallo - con relativi riferimenti al cinema di genere italiano degli anni '70- è pregio non da poco. La storia però si dipana con difficoltà, i meccanismi narrativi non appaiono mai ben oliati e la sensazione di cose fuori posto aleggia pesantemente sul girato. Colpa di uno script non proprio coerente dal punto di vista dei nessi logici, e anche per via di personaggi fin troppo ambigui, definiti sfruttando eccessive sfaccettature e poi deboli nel momento in cui il discreto epilogo finalmente getta luce sui vari misteri. Peccato per alcune figure interessanti mal sfruttate, mi riferisco alla moglie disturbata e al factotum preso e gettato nel bel mezzo dell'azione senza alcun accorgimento. Tuttavia le evidenti pecche non inficiano totalmente il lavoro di Abner Pastoll, tutto sommato evitabile ma di certo non pessimo. Cast interessante con due giovani di belle speranze e i veterani Pierrot e Crampton; quest'ultima limitata da un ruolo quasi insulso ma che i fans dell'horror non possono dimenticare per le numerose partecipazioni in pellicole del brivido.