solo dio perdona - only god forgives regia di Nicolas Winding Refn Francia, Danimarca 2013
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solo dio perdona - only god forgives (2013)

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locandina del film SOLO DIO PERDONA - ONLY GOD FORGIVES

Titolo Originale: ONLY GOD FORGIVES

RegiaNicolas Winding Refn

InterpretiRyan Gosling, Luke Evans, Kristin Scott Thomas, Vithaya Pansringarm, Yaya Ying, Tom Burke, Sahajak Boonthanakit

Durata: h 1.42
NazionalitàFrancia, Danimarca 2013
Generethriller
Al cinema nel Maggio 2013

•  Altri film di Nicolas Winding Refn

Trama del film Solo dio perdona - only god forgives

Bangkok. Dieci anni dopo aver ucciso un poliziotto ed aver fatto perdere le sue tracce, Julian (Ryan Gosling) gestisce un club di Thai Boxe come copertura per operazioni di spaccio di droga. Pur rispettato nell’ambiente criminale, vive un momento di depressione e vuoto interiore. Quando suo fratello uccide una prostituta, la polizia si rivolge ad un agente che ha lasciato il lavoro: Chang, noto come l’Angelo della Vendetta. Il quale permette al padre della ragazza di uccidere l’assassino per poi “restaurare” la giustizia tagliando al vecchio la mano destra. A questo punto arriva a Bangkok la madre di Julian (Kristin Scott Thomas), Jenna, capo di una potente organizzazione criminale, per recuperare il cadavere del figlio. E ordina a Julian di trovare il suo assassino e mandarlo all’inferno.

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Voto Visitatori:   6,16 / 10 (88 voti)6,16Grafico
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Voti e commenti su Solo dio perdona - only god forgives, 88 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

kingofdarkness  @  09/02/2015 10:06:22
   4½ / 10
Non capisco veramente come fa tutta questa gente a definire questo film un capolavoro.
Ammetto che la regia è intrigante, le atmosfere a luci rosse di Bangkok hanno il loro fascino e Ryan Gosling è una attore che mi piace (o meglio, in "Drive" e "Come un Tuono" mi è piaciuto moltissimo)
Ma tutto il resto? La sceneggiatura è pressochè inesistente, gli attori sono tutti (e sottolineo TUTTI) insopportabili e ai limiti del ridicolo (la madre in primis, ma anche Gosling stesso non scherza), azione non ce n'è e il ritmo è soporifero, causa un uso eccessivo e mal gestito dei rallenty e una iper-confusionaria caratterizzazione dei personaggi.
Mi dispiace, perchè mi sono fatto ingannare dal titolo e dalla confezione, ma questo film non merita proprio di essere valorizzato, nè tantomeno posseduto nella propria videoteca.

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Ultima risposta 09/02/2015 17.34.14
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LaCalamita  @  01/06/2014 04:39:28
   10 / 10
Ho avuto bisogno di più visioni per capire meglio Solo Dio perdona, film nettamente più completo e bello rispetto a Drive, ma me ne sono reso conto solo dopo...

Quello di refn è un cinema potentissimo: già grandioso per come è realizzato, in solo dio perdona ci vedo anche un cerchio perfetto col finale.
Il film anche se spesso appare "allucinato" lascia pochissimo al caso, ma ripeto con una sola visione non è semplice orientarsi, almeno quanto il protagonista

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Ultima risposta 07/07/2014 22.41.49
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Sestri Potente  @  08/12/2013 22:46:31
   7 / 10
La trama sembrerebbe presagire a un film tipicamente d'azione, ricco di combattimenti e sangue, considerando anche una location come la Thailandia.
Niente di più sbagliato! "Only God Forgives" è un pugno nello stomaco, un film duro, violento, e molto, forse troppo, ermetico.
Silenzio assordante, sguardi taglienti, luci e ombre.
Refn libera tutta la sua ossessione per il simbolismo, in questo caso le mani del protagonista che fungono quasi da catalizzatore per la vicenda narrata.
Si tratta quindi di un film pesante, non facile da seguire proprio a causa di una staticità portata all'esasperazione: persino la colonna sonora ne risente, cosa che ad esempio non è accaduta nel cugino "Drive", che considero leggermente migliore di questo.
Refn, comunque, dimostra di essere uno dei registi emergenti migliori del momento.

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Ultima risposta 15/12/2013 13.12.29
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spoonji  @  20/06/2013 10:50:52
   7½ / 10
Nicolas torna a "casa", con un film che non si preoccupa di piacere, e ha dentro di sé tutto lo stile Refn.
Come al solito: pochi dialoghi, storia ridotta al minimo, ma molteplici livelli di lettura.
Un film in cui non è la sceneggiatura a comandare, ma sono le diverse sfaccettature psicologiche dei protagonisti, personalità complesse che da sole bastano e avanzano a sostenere un film.
Un evidente omaggio a Jodorowsky (per fortuna c'è ancora qualcuno che se lo ricorda) e un'atmosfera scura e oppressiva completano il quadro.
Ryan Gosling come nel precedente Drive perfetto nella parte del protagonista in stile Refn. Ma spero che per il prossimo ritorni a lavorare con Mads Mikkelsen, a mio parere immensamente più bravo del biondino.

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Ultima risposta 24/06/2013 10.31.19
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valis  @  10/06/2013 20:01:41
   7½ / 10
perverso, lynchiano e ostico.
carrellate lentissime, sguardi immobili e ambienti sempre oscuri, con personaggi diretti verso un destino inevitabile quanto annunciato in un turbinio di violenza, sangue e follia.
pecca del film, il poliziotto thailandese, che a mio parere non aveva proprio il fisique du role, basso, magrolino e pure anzianotto.
ridicolo lo scontro con gosling, la differenza di stazza tra i due era così marcata che ryan sembrava un papà che andava a riprendere il figlio alle scuole elemetari.

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Ultima risposta 10/06/2013 20.16.10
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Jambalaya  @  09/06/2013 22:06:00
   6½ / 10
Non è un film per tutti, una decina di persone si sono alzate dopo appena venti minuti; secondo me una persona si dovrebbe un pochino informare prima di andare a vedere film del genere..
Anyway, ho apprezzato tantissimo tutta la parte tecnica del film, che come già scritto da altri, ricorda molto lynch, però nonostante questo e nonostante aver colto il messaggio e i simbolismi del film, non mi ha coinvolto quasi per niente perciò non l'ho apprezzato del tutto.

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Ultima risposta 10/06/2013 10.17.07
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dagon  @  09/06/2013 19:07:03
   3 / 10
Refn è uno di quei registi a cui hanno veramente finito per far credere di essere un genio. Incoronato prematuramente, ed immotivatamente, nuovo regista ultraculto con, addirittura (!!!!), perfino accostamenti a Lynch, ha virato verso il narcisismo spinto con questo film. Una pellicola cialtrona e vuota, riempita di facile simbologia d'accatto e di "messaggi" presudo subliminali di filosofia da 4 soldi, molto modaiola, in cui il regista espande fino all'inverosimile le caratteristiche del suo stile. La trilogia di Pusher era decente, seppur già vista; Valhalla Rising, probabilmente, è l'unico film originale e riuscito del regista, non foss'altro per l'atmosfera, Bronson era buono, poi si è arrivati a Drive, un film che non aveva un fotogramma che non fosse già visto e che è stato osannato come fosse chissà che di rivoluzionario, quando di rivoluzionario non aveva veramente nulla. Sulla falsariga di questa esaltazione, arriva questo monumento allo specchiarsi, per di più con il vezzoso reteaming del regista con il suo equivalente attoriale, ovvero l'altrettanto sopravvalutato Gosling, che percorre la pellicola con la solita (mono)espressione catatonica che abbiamo visto in ogni suo film. Adesso toccherà sicuramente leggere che il sodalizio Refn/Gosling equivale a quello Scorsese/De Niro dei tempi d'oro.... vabbè.
Presuntuosa noia totale.

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Ultima risposta 05/08/2016 23.57.10
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Might_is_right  @  09/06/2013 09:48:38
   9 / 10
*TUTTO IL COMMENTO E' INSERITO IN SPOILER*
Grandissimo film.
Dopo la svolta più "pop" di Drive, Refn torna all'esamina più intima e psicologica dei personaggi coinvolti. Si torna ai rossi paesaggi di Valhalla Rising.

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7 risposte al commento
Ultima risposta 17/06/2013 15.29.53
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deadkennedys  @  09/06/2013 02:09:20
   4½ / 10
Molti, nei commenti precedenti, citano inspigabilmente lynch quando in verità il regista da "incolpare" per questo mezzo flop è jodorowsky. Visionario, quasi mistico e pressochè totalmente simbolico, è per lui la dedica, poco prima che partano i titoli di coda. Ma il regista cileno ha sempre avuto nelle sue opere ben chiaro il messaggio e la metafora da usare (guardasi "El Topo" e "La montagna sacra"), non si può dire lo stesso di Refn che tenta un'improbabile ed artificiosa commistione fra un simbolismo di dubbia interpretazione e l'action\gangster movie il tutto intervallato da colpi di muai thai (pochi in verità) e pezzi neomelodici thailandesi (troppi... la lagna finale è la goccia che fa traboccare il vaso). L'ambientazione esotica rende il tutto ancora meno sincero.
Il poliziotto, metafora di una giustizia divina, salva il film nelle poche sequenze degne di nota e sembra essere il vero protagonista.
Gosling impassibile, tormentato interiormente, succube di una madre insana, non sa usare le mani nè per dare piacere, nè per tirare pugni.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Forse è questa la durissima, e sicuramente rispettabile, morale alla fine : la necessità tragica di (dover) prendere una posizione perchè in ogni caso, anche se non lo si fa, le conseguenze reclameranno un tributo.
Peccato non basti questo ed un paio di scene azzeccate a salvare quest'opera di un regista che stimo molto ma che farebbe meglio a tornare a girare in Europa.

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Ultima risposta 16/06/2013 09.57.13
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Spera  @  07/06/2013 15:59:51
   6½ / 10
Io amo questo regista. "Drive" e "Solo dio perdona", a mio avviso, non sono il vero REFN ma solo la sua evoluzione artistica, risultato di un percorso lungo fatto di circa 8 film prima di questi due.
Bisogna apprezzarne e conoscere il regista per dare il giusto valore a questa pellicola.
Nonostante adori REFN rimango un pò basso come votazione perchè ho dato 7 a Drive che ho apprezzato un pò di più.
La cosa che ho trovato sublime come nella maggior parte dei film di REFN è la regia e la fotografia. I ritmi sono rallentati, gli ambienti cupi e colorati di tinte aggressive come il rosso e il giallo intenso. Insieme a questo il silenzio surreale e i pochi dialoghi ovattano l'atmosfera rendendo l'ambiente quasi infernale. Pare che il nostro protagonista viva all'inferno, forse Julian vede la sua vita proprio come noi stiamo vedendo il film.
Ho visto molte analogie con Valhalla rising, non solo nella lentezza di alcune sequenze ma soprattutto nell'ambientazione sospesa in un limbo tra realtà e inferno che spesso coincidono.
La trama è semplice e va bene ma qui nascono i problemi. Attraverso una prima visione mi è sembrato che nella sceneggiatura ci fossero non pochi buchi. Forse è stata un 'impressione dovuta al fatto che un film con così pochi dialoghi e con una potenza visiva del genere ha bisogno di una seconda visione per arrivare scorrevolmente alla fine e senza dubbi. In definitiva l'andamento della storia fila ma in modo un pò tortuoso e di difficile interpretazione in certi punti.
Veniamo ora ai temi. REFN è solito porre un contesto di sfondo alle sue storie, come per Drive era il modo delle corse e delle automobili, qui invece è la Thai boxe, bangkok e la vita di un quartiere malfamato all'interno di questa città . Questo sfondo però racchiude dentro di se temi molto ostici da trattare come la pedofilia, la prostituzione e la droga. Temi che REFN non doveva trattare così superficialmente, nè usarli come sfondo alla personalità triste e introspettiva di Julien. Questi andavano trattati con il giusto peso, rendendoli più parte integrante della storia, facendoli risaltare dallo sfondo e intrecciandoli di più con la storia personale del protagonista.
Veniamo ora ai personaggi. Io non riesco a capacitarmi di come REFN non abbia spiegato a Gosling che non stavano più girando Drive. Ma scherziamo??
Io ancora rimpiango il grandissimo Mads Mikkelsen con cui REFN ha lavorato fino ad alcuni anni fa. A mio avviso sarebbe stato azzeccatissimo sia per Drive che per quest'altra pellicola. Adoro i film senza dialoghi o ridotti all'osso ma Gosling ragazzi è mono espressivo all'ennesima. Inoltre è un personaggio piatto, senza carattere, senza azione...e un personaggio senza azione è una storia senza mordente. Vabbè....il problema è che non ho trovato interessante neanche il personaggio dell'ex poliziotto, caratterizzato male, non mi ha suscitato nessuna emozione o sensazione. Piatto. E poi anche qui: tirare il sasso della corruzione e poi non sviluppare non far capire bene la situazione di questi poliziotti. Inoltre al cinema ho odiato il fatto che non ci fosse traduzione delle sue cantilene!!
L'unico personaggio secondo me degno di nota è la madre. Lei si che stava iniziando ad avere un pò di carattere e proprio nel momento in cui inizia a coinvolgerti...Lei muore!!!!! E proprio nel momento in cui ho pensato che il film sarebbe decollato!!!!! Finisce...togliendo a Julien l'unico modo di tirare fuori il suo personaggio e quindi di conoscere anche meglio ciò che passa nella sua testa. Il ricongiungimento alla madre morta è fatto da dio ma far finire il film così mi ha davvero deluso. Non mi aspettavo la vendetta. Mi aspettavo di capire qualcosa di più, di avere una soddisfazione in più.
Alla fine Julien è un uomo turbato e confuso, privo di carattere, che ha un rapporto morboso con la madre della quale è succube, anche se non voglio entrare in discorsi filosofici riguardo il rapporto madre e figlio.
Questo tema è sicuramente molto forte e sentito ma anche qui la sceneggiatura non ha il mordente giusto per il coinvolgimento pieno.
Musiche non degne di nota anche se sono davvero integrate alla perfezione su questa pellicola. Ho apprezzato.
REFN a mio avviso ha dimostrato in passato di fare un uso della violenza unico e mai gratuito. A parte che non ho trovato il film molto violento ma non vi è quello stesso coinvolgimento che ho trovato in Pusher3, Bleeder, Valhalla Rising. Qui è tutto molto surreale e infernale tanto da ricordarmi la povera ragazza di Suspiria in quel rosso sangue intenso delle luci, tanto che sembra più di stare a guardare gli attimi che Julien si vede passare davanti agli occhi prima di morire che la sua vera vita.

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Ultima risposta 11/06/2013 14.33.22
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Neoslevin  @  07/06/2013 01:45:48
   8 / 10
Perdonare non è sintomo di debolezza, ma di forza.Solo pochi ci riescono, perchè è un dono raro, divino.Julian è divino, , non perchè ha super-poteri, ma solo perchè riesce a capire il concetto di giustizia.Una giustizia un pò totalitaria e tiranna, ma pur sempre con una logica.Il montaggio è affascinante e il ritmo lentissimo è tossico.Si tratta però di un tossico dolce e ammaliante che incanta.Gli sguardi sostituiscono le parole la maggior parte delle volte e ciò lascia più chiavi di lettura e di interpretazione.Le luci la fanno da padrone e tutto si basa su inquadrature e fotografia davvero ricercate.Film fruibile per pochissimi, che per carità non sono i buoni e gli altri i cattivi, ma è davvero difficile apprezzare la particolarità della pellicola.Il complesso di Edipo e la giustizia.La coerenza e l'accettazione.La violenza e la sudditanza.La mente e la forza.Clima surreale e canti onirici.

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Ultima risposta 07/06/2013 19.22.16
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Strix  @  05/06/2013 16:33:51
   3½ / 10
Scioccare lo spettatore? Ammaliarlo? Divertirlo? Qualunque fosse l'intenzione di Refn, ha fallito. Dall'inizio alla fine, il mio pensiero continuo era: "ma che c.a.z.z. ...???"
E non venite a dirmi che sono io che non l'ho capito perchè non penso di essere un'idiota...è bello capire un film quando ci sono segni e connessioni intuibili, ma mettere insieme tante scene alla PeneDiCane, senza criterio, è la morte del cinema. Ora i refniani mi divoreranno, e diranno che siamo di fronte a un capolavoro e cercheranno di trovare significati nascosti ai quali probabilmente Refn non ha mai minimamente pensato. Come se non bastasse, mettici anche dei dialoghi da Teletubbies e lentezza inesorabile a cui Refn ci ha abituati (vedi Drive, ma lì almeno c'era un minimo di sceneggiatura) e la frittata è pronta. Stendiamo un velo pietoso sul combattimento (roba da saggio di fine anno tra 2 cinture gialle di karate) e la scena della cena, che suscita risate (involontarie). Siamo di fronte a un buon esercizio di stile, solo quello. Che però non basta. L'unica cosa che ho apprezzato è

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Ultima risposta 06/06/2013 12.42.52
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PATRICK KENZIE  @  03/06/2013 22:57:54
   4 / 10
Solo Dio Perdona : bastano tre parole per descriverlo. UNA VERA C.A.C.A.T.A.
Come tutta la filmografia (escluso il magnifico superbo Drive) di Refn anche questo è il suo sigillo. Film caotico e allucinante,con trama sconnessa e dalle grandi atmosfere per colpire lo spettatore. Andatevi a vedere tutta la sua filmografia e vedrete che lui è cosi,di chiara matrice David Lynch pero fatti male.
Un film oltretutto noioso nonostante i 90 minuti scarsi,a tratti ti scopri a sbadigliare e a più riprese mi assaliva la voglia di lasciare la sala se non fosse stato per il prezzo esorbitante che ho pagato c.a.z.z.o! (8 euro!!!). Tralasciamo poi che il protagonista è un orientale mai nemmeno visto come caretterista che ha una sola (sempre che poi davvero c'è l'abbia!!) espressione e che non cambia qualsiasi cosa faccia..
Unico plauso (ovvio il solito Gosling) Kristin Scott Thomas nei panni del capo famiglia tamarrissimo e volgare,dai grandi eccessi e dai sentimenti più che morbosi...

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Ultima risposta 07/06/2013 08.46.41
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Scuderia2  @  03/06/2013 20:15:29
   3 / 10
"Le mani,le mani,voglio vedere le maniii!!!"

Alla stregua dei vocalist che imperversavano in discoteca,Refn si scopre feticista delle mani.
Va bene,d'accordo,tutto quello che vuoi.Ma vaff…
Ho voluto ignorare i primi pareri abbastanza preoccupanti.
Ho voluto ignorare il fatto che Gosling in questo film non doveva neanche esserci.
Il binomio Gosling-Refin è Drive. C'è poco da fare.
Io l'ho amato,ho amato la sua colonna sonora,non ci credo che in questo nuovo film non ci sia neanche l'odore della vecchia ricetta.
E invece Only God Forgives con Drive non ha nulla da spartire,a parte il finale in cui Gosling si aggira avido di vendetta,sporco come un macellaio.
E le musiche?
Lasciamo perdere.
Se poi qualcuno riesce ad esaltarsi per 2 canzoni thai cantate al karaoke da un poliziotto-gustiziere vestito da arbitro,io mi arrendo.
Gosling recita con le scarpe. Non con i piedi,proprio con le scarpe.
TAC-TAC-TAC-TAC
Il ritmo che scandisce coi tacchi è termometro del suo stato d'animo (sempre,più o meno, sulla tacca CANE BASTONATO).
Refn è in delirio. Mentale o d'onnipotenza fate voi.
Le riprese in penombra però le sa fare.
Le mani…
Le mani…
Le mani gli andrebbero tagliate,a Refn.
A lui e a tutti i registi danesi.

P.S. Le scarpe di Gosling mi piacciono sul serio.

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Ultima risposta 03/06/2013 22.54.01
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Ezio77  @  03/06/2013 00:04:46
   5 / 10
Allora................................................................................................................................................secondo me..................................................................................................................................questo film......................................................................................................................................................................poteva benissimo essere...............................................................un cortometraggio.........perchè le uniche cose.......................................................................................decenti.....................................................sono gli scatti di violenza................................................................................che condiscono......................................................................................................................la lentezza...........................................................................psichedelica...........................................................................fine a se stessa............................................................................Peccato perchè in maniera..........................................................................................meno allegorica..........................................................................(perchè il film lo è troppo secondo me).......................................................................................sarebbe anche stato un film........................................................decente.................................................................con un'ottima.......................................fotografia......................(Ecco il fastidio e la difficoltà che avete provato nel leggere il mio commento è la sessa che ho provato io durante questo film. PECCATO!)

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Ultima risposta 05/06/2013 16.09.23
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exdinu  @  02/06/2013 20:44:10
   4½ / 10
Kill Bill alla tailandese, girato per buona parte in una camera oscura di uno stampatore di foto cartacee prima dell'avvento delle foto digitali, esasperatamente lento....

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Ultima risposta 03/06/2013 15.12.21
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sugarFranfraa  @  02/06/2013 20:05:09
   9 / 10
Ogni volta che mi siedo sulla poltrona di una sala cinematografica tento di fare tabula rasa dei miei pregiudizi e delle mie aspettative e preparo il mio cervello ad accogliere nel miglior modo possibile l'opera che mi viene proposta.
L'ho trovato un film valido? Sì, molto.

Ciò che mi ha colpito maggiormente, oltre alla fotografia spettacolare e alla violenza un po' splatter che in Refn non manca mai, è la caratterizzazione dei personaggi. Sappiamo che i dialoghi sono pochi ed essenziali, ma ciò non ha privato il regista di darci dei personaggi a tutto tondo. Mi è quasi sembrato di stare davanti ad un'opera modernamente "shakespeariana", ma anche sofoclea. Infatti il tema principale è quello del complesso di Edipo.

La fotografia e le musiche rendono meravigliosamente l'ambientazione e il senso di pesantezza che pervade tutta la situazione. La mancanza di dialoghi non è un deficit, lo splatter non è un espediente per attirare il pubblico e, a parer mio, la trama si protrae in un climax ascendente che continua a farti chiedere: "E ora? Come andrà a finire?". Non è affatto un film noioso, come molti lo hanno trovato. Trovo che, seppur raramente, capiti che un'opera buona non venga accolta per una mancanza del pubblico. Anche noi fruitori abbiamo una responsabilità davanti a ciò che stiamo per ricevere.

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Ultima risposta 02/06/2013 20.09.49
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ilgiusto  @  02/06/2013 19:07:19
   2 / 10
No signori, bisogna avere il coraggio di dire le cose come stanno. Non si può provare disprezzo e disappunto, sentirsi truffati presi in giro, riempire il vuoto lasciato da una visione noiosa e inutile domandandosi quante e quali sostanze stupefacenti usi il regista, per poi stuprare le proprie sensazioni giustificandole sotto il "...ma forse io non l'ho capito, sono io che non ho sapute cogliere le sfumature, non è brutto è solo strano, forse se lo rivedo un'altra volta" è così via.
Diciamolo schiettamente: questo film è una cag*** pazzesca! Punto e basta.
E una caga***, anche con una bellissima fotografia, è e resta una caga**.
Pessimo come passatempo. Non diffonde cultura. Non compie denunce civili. Non appassiona e nel continuo tentativo di essere originale scivola troppe volte oltre la soglia del ridicolo. Ecco perchè, per me, trattasi di film assolutamente inutile e unicamente vanaglorioso.
Giudizio finale: pura spazzatura e ovviamente ne sconsiglio la visione a chicchessia. Evitatelo ed usate meglio il vostro tempo.

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Ultima risposta 12/09/2017 23.57.22
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Piero74  @  02/06/2013 09:34:04
   1 / 10
Serata fredda e piovosa, per non andare sempre fuori a mangiare decidiamo di andare al cinema... Aperitivo e scegliamo di vedere Una notte da leoni 3! Arriviamo al cinema troppo tardi, posti finiti, allora decidiamo di vedere Solo dio perdona, avendo visto Drive, stesso regista e attore potevamo sulla carta stare tranquilli.....
Dalla trama sembrava interessante, dopo 20 minuti di film ci diciamo... Dai adesso decollerà ... Ma proprio no! Film scandaloso, lento da morire , con questo pseudo cantante- sadico poliziotto che va in giro con una spada che sfodera non si sa da dove!! Dialoghi ridicoli e quasi del tutto inesistenti. Da vedere? Assolutamente NO!

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Ultima risposta 05/06/2013 21.52.58
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  02/06/2013 03:10:05
   4 / 10
Riaffiorando senza alcuno sforzo dalla profondità millimetrica del racconto, rimbalzando pigramente fra gli smokey eyes di Kritin Scott Thomas e i blue eyes del bel cane Ryan Gosling, cercando qualche brivido in quei teatrini di sangue terribilmente seriosi, sono arrivata alla fine di un film ormonale, nullo e imbarazzante. A mio personale schietto e rispettoso parere Refn stavolta ha partorito un' amorfa massa di st.r.on.z.ate, tamarra sin dal titolo. Non mi ha colpito neanche la scena che più di tutte ambisce alla commozione, quella che vorrebbe fotografare l' appartenenza dolorosa di Julian alla madre; questa madre che non comprende i propri figli, pur avendo indagato fin dentro le mutande (sulla carta un personaggio promettente). Magari non sono stata abbastanza recettiva, ma oltre i suggestivi bagliori rossastri, le gustose virate tecniche, i rimandi ossessivi al cinema giapponese, non ho visto nemmeno il vuoto, che pure ha la sua poetica, ma solo un accumulo confuso di intenzioni.

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Ultima risposta 02/06/2013 21.07.04
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KasinaKD  @  02/06/2013 01:13:44
   3 / 10
Semplicemente ridicolo: trama appena abbozzata (famiglia criminale in seguito a omicidio di una prostituta inizia una guerra contro un sadico poliziotto), scene splatter a ripetizione, emorragie di simboli o pseudo simboli del cinema koreano/cine/giapponese insomma un'accozzaglia di tutto ciò che fa sembrare film d'essai orientale fatto invce da un regista europeo fin qui bravino, ma che qui si è proprio s*******to. Tutto è involontariamente ridicolo dagli imbarazzanti dialoghi fatti dalla madre a cena alle interpretazioni canore del sadico poliziotto che ricorda tanto il nostro Albano. Ryan Gosling che dire. speriamo che l'abbiano pagato benn per questa parte da protagonista quasi muto morbosamente attaccato alla madre.

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Ultima risposta 02/06/2013 21.54.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  01/06/2013 23:06:24
   7 / 10
Rino Tommasi direbbe che la mia statistica con Refn è troppo giovane per aver valore. Nel senso che io del
talentuosissimo regista danese ho visto soltanto le ultime due opere, l'indecifrabile e affascinante Valhalla Rising ( a mio modo di vere la miglior fotografia nel cinema recente) e il meraviglioso Drive, anche questo in qualche modo film unico nel suo genere.
Insomma, vado a vedere Only God Forgives con un 2 su 2 mica da ridere.
Beh, sono rimasto deluso, e non poco.
Credo che Refn abbia voluto firmare il suo capolavoro lasciandosi trasportare un pochino troppo dal suo talento.
Il film racconta la vendetta della vendetta della vendetta della vendetta, un incredibile domino di conti da regolare nello scenario ora putrido e fatiscente, ora lussuoso e lucente di Bangkok,
Proprio le ambientazioni sono qualcosa di unico, dai luridi e stretti vicoli del mercato alle incredibili suite a 5 stelle, Refn l'occhio per le location ce l'ha, mamma mia se ce l'ha. E tutte queste location sono restituite all'occhio dello spettatore da un'ancor magnifica fotografia, che gioca con le penombre e con i colori in modo da far girar la testa, specie con quel rosso della residenza di Gosling. Alcuni movimenti di macchina sono da pelle d'oca, su tutti, a mio parere, una carrellata avanti lentissima in quella specie di officina che è talmente bella da restarci secchi.
Ora, però...
Perchè in un film così nudo e crudo, violento e vendicativo fare il Lynch ogni 3 minuti?
Va bene esser visionari, va bene mischiare la realtà con il sogno, ma perchè così tante volte?
E poi, soprattutto, come Refn giustifica tutto questo?
Sapete cosa c'è di strano in sto film?
Che tutto sembra fatale, ieratico.
Ogni scena, ogni personaggio, ogni parola sembra racchiudere al suo interno quest'aura misteriosa, trascendentale, non so come spiegarmi meglio se non con il termine "fatale".
Tutti parlano poco, tutti sembrano IL personaggio per eccellenza, nessuno sembra avere un appiglio un pò più duro con la realtà. Sembra che ci siano 6,7 guru nel film. E' un caso raro per cui tutti i personaggi, il poliziotto, Gosling, alcuni scagnozzi, la madre di Gosling, tutti sembrano dei in terra, esseri superiori che con i loro gesti e le loro parole (poche) diventano dispensatori e depositari del bene o del male.
Difficile spiegarmi.
Non sono *****ni alla Tarantino malgrado il film, alla fine, sia praticamente una copia di un suo film con Lynch a sostituirlo 2 giorni a settimana alla regia (io ho visto tanto Twin Peaks in alcune atmosfere, voi?).
Le scene cult non mancano (la cena con la madre, la sparatoria, la tortura con gli spilloni) e con questo film abbiamo la conferma che Refn la violenza la sa mostrare come pochi.
Ma la sensazione che ogni sequenza tenti di essere LA sequenza mi ha lasciato perplesso.
Ho vissuto le stesse sensazioni avute con Sorrentino ma là le emozioni che mi sono rimaste addosso sono state tantissime, qua praticamente nessuna.
Starei cauto a gridare al capolavoro perchè pur avendone i crismi la sensazione di trovarsi davanti a un film sbagliato è davvero forte.
Una cosa però non la dimentico di certo, lo sguardo incredibile di quel bambino in quell'officina.
Non esagero, ma quello sguardo vale quasi il prezzo del biglietto.
Vedere per credere.

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Ultima risposta 09/06/2013 02.24.57
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