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Una delle tante pellicole di denuncia di Lizzani,dal taglio semi- documentaristico ( nonostante presenti qualche episodio un po' romanzato ed un poco implausibile ) ed ambientata in una Milano grigissima,con interpreti non professionisti e dotati delle facce e voci giuste. Truce e crudo, sicuramente superato ma ancora dotato di un certa fascino malsano,tra i meno conosciuti di questo regista ma meritevole di una riscoperta.
Film di denuncia contro la prostituzione minorile diviso in vari episodi, a mostrare le tristi vicende in cui incappano varie ragazze. Molto buono l'intento, realizzazione non perfetta e un po' dispersiva con le varie storie, ma va comunque premiato per il messaggio e il coraggio di trattare tematiche scottanti.
Con lo sguardo di adesso mi sembra un film leggermente datato, ma va dato atto della complessità della tematica trattata, piuttosto scottante, cercando una panoramica a 360 gradi del problema: le minorenni che entrano nel giro, sempre con famiglie disastrate alle spalle e con distinzioni sociale tra le varie situazioni meno marcate di come si possano immaginare e l'altro aspetto, quello della clientela, anch'esso con uno spettro sociale molto vasto e soprattutto incurante proprio del fatto di andare con una minorenne. Un docu-fiction che cerca di essere più reale possibile nei confronti dell'inchiesta giornalistica da cui è scaturita, con l'uso di attori non professionisti (le ragazze), affiancati da solidi caratteristi di quegli anni come Mimmo Craig. Non tutte le storie raccontate sono allo stesso livello qualitativo. Qualche volta i dialoghi mostrano una banalità evidente e spesso scade nello schematismo, forse per la volontà di sintetizzare il più possibile e far arrivare il messaggio.
La prostituzione è un argomento non sempre facile da affrontare, soprattutto se minorile.
Lizzani sviluppa un film partendo da un pugno di storie prese da un inchiesta e impone uno sguardo spietato sull'Italia e su questo fenomeno.
Tecnicamente il film si avvale di attori sconosciuti e di una fotografia molto povera e grezza, però regala alcune scene decisamente curiose e ben costruite.
Per citarne alcune: La spiazzante scena iniziale, la scena del gioco alla festa tra vecchi porconi e giovani donne, la calma e poi la violenza di Velluto.