sugarland express regia di Steven Spielberg USA 1974
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sugarland express (1974)

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locandina del film SUGARLAND EXPRESS

Titolo Originale: THE SUGARLAND EXPRESS

RegiaSteven Spielberg

InterpretiGoldie Hawn, Ben Johnson, Michael Sacks, William Atherton, Gregory Walcott, Steve Kanaly, Louise Latham, Harrison Zanuck, A.L. Camp, Jessie Lee Fulton, Dean Smith, Ted Grossman, Bill Thurman, Buster Daniels, James N. Harrell, Frank Steggall, Roger Ernest, Guich Koock, Merrill Connally, Gene Rader, Gordon Hurst, George Hagy, Big John Hamilton, Kenneth Crone, Charles Conaway, Robert Golden, Rudy Robbins, Charlie Dobbs, Gene Lively, John L. Quinlan III, Ralph E. Horwedel

Durata: h 1.49
NazionalitàUSA 1974
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1974

•  Altri film di Steven Spielberg

Trama del film Sugarland express

Lou Jean (G. Hawn) va a far visita in carcere al giovane marito (W. Atherton) e lo convince a evadere per accompagnarla a recuperare il loro bambino, affidato a due anziani coniugi di Sugarland. L'inseguimento alla coppia, con un poliziotto che hanno in ostaggio, si trasforma in mastodontico schieramento di forze e suscita uno spropositato clamore...

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Voto Visitatori:   7,19 / 10 (32 voti)7,19Grafico
Miglior sceneggiatura (Hal Barwood, Matthew Robbins, Steven Spielberg)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior sceneggiatura (Hal Barwood, Matthew Robbins, Steven Spielberg)
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Voti e commenti su Sugarland express, 32 opinioni inserite

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Neurotico  @  19/10/2018 18:42:37
   7 / 10
E' tra i road movie più famosi, ed è tappa necessaria sia per la filmografia del regista sia per il glorioso cinema americano dei settanta. Scorrevole e con una Goldie Hawn, Bellissimo il finale, che lascia fino alla fine un pelo di speranza.

ZanoDenis  @  04/03/2016 15:11:32
   7½ / 10
Ottimo road movie di Spielberg, uno dei suoi primissimi film. Già il talento l'aveva mostrato in Duel, qui continua a stupirci con una regia bellissima piena di virtuosismi, movimenti di macchina e una buona suspense per quasi tutta la durata. Molteplici i temi trattati, anche abbastanza precocemente considerato l'anno di uscita. Film che oscilla tra il dramma e la commedia, alterna scene forti a scene più ironiche e dissacranti. Interessante la tematica della celebrità dei fuorilegge, oggi in Italia ci sarebbe tantissimo da dire, in questo film c'è una sorta di anticipazione, basti pensare a quando la coppia entra in città con tutti i fanatici ad accoglierli in stile "Domenica delle palme", ecco questa è una scene pesantemente dissacrante. Leggera critica alle autorità, o forse direttamente alla legge traspare nelle scene ironiche riguardanti gli inseguimenti, se così possiamo definirli, con praticamente centinaia di poliziotti intrattenuti e resi impotenti da soltanto una coppia di criminali (che tralaltro non ha mai ucciso).
Buone le performance, specie la donna, una pazza che urla un po troppo, ma rappresenta un po lo stile nevrotico dell'operazione.
Mi sono piaciute molto le location, in perfetto stile road movie, che tralaltro in quegli anni stava impazzando, il film ha diversi rimandi a capostipiti neohollywoodiani come "Easy rider" e "Bonny and Clyde" e lo stesso "Duel". L'atmosfera è molto rustica e sabbiosa, sembra quasi di essere in una sorta di western, si crea una violenza implicita che colpisce molto. Mi ha stupito anche il sonoro, specie durante le sparatorie, considerato l'anno in cui è uscito.

Veramente un buon road movie, che tira in ballo temi interessanti.

pak7  @  13/02/2015 11:06:12
   8 / 10
Grandissimo film. Non è ovviamente tra i migliori nel suo genere, ma bisogna dirlo che per quanto rigurda sceneggiatura e pathos, Spielberg, alla sua seconda regia, ha davvero fatto un ottimo lavoro. Bene entrambi i protagonisti, specialmente una Hawn sopra le righe.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  14/10/2014 20:43:55
   7½ / 10
Fuga on the road tra le lande desolate del Texas, storia d'amore ed amicizia con strizzatine d'occhio al mito di Bonnie e Clyde.
Avvincente per tutta la durata, bello per come riesce a mantenere con costanza e senza scivoloni i toni da commedia leggera, pur non essendo necessariamente una storia da ridere (anche se i momenti divertenti si sprecano, vedere inseguimenti, che sono comunque il minimo); ad ogni modo è quando si vira sul drammatico che Spielberg dimostra al meglio tutta la sua abilità di regista, difatti quando si sterza sul serio il film raggiunge picchi emozionali tutt'altro che indifferenti (il finale semi tragico ad esempio, ottimo) e basta ciò per capire quanto questo straordinario artista avesse ancora da dare al cinema a venire (di qui ad un anno girerà una delle pietre miliari più importanti ed innovative di sempre, un filmone assurdo che di certo non necessita di presentazioni).
Chiaramente non tutti i meriti sono da attribuire solo a lui, ma anche ai suoi fedeli collaboratori di prima classe. La fotografia di Zsigmond è perfetta (quando si tratta di dare spessore ai paesaggi che circondano i personaggi era e resterà sempre tra i migliori della storia), le musiche di Williams congeniali ad ogni situazione che si viene a creare, la sceneggiatura come detto intelligente e sempre ben equilibrata nel suo sapore agrodolce, e per ultimo (ma non per questo meno importante) il bel cast che, naturalmente, racchiude il cuore dell'intero film: Atherton, da sempre sottovalutato, è bravissimo nell'amalgamare l'irruenza del suo personaggio con l'apparenza tonta e bamboccia del suo volto, Sachs (che generalmente non viene mai menzionato) altrettanto bravo nel fare il poliziotto novellino dai sani principi che gradualmente si affeziona alla coppia, senza dimenticare il veterano Johnson in una parte cucita su misura per lui, ovvero quello dello sceriffo navigato, tutto d'un pezzo e ligio al proprio dovere che, in mezzo al trambusto, si rivelerà l'unica figura autoritaria a vedere le cose come stanno veramente, nonchè l'unica a dimostrare un briciolo di compassione per i protagonisti ("al diavolo non sono altro che due ragazzini"); e poi c'è lei, la sola, unica ed inimitabile Goldie Hawn, un'attrice magnifica e tristemente dimenticata, una delle poche capaci di trasmettere il massimo in qualsiasi ruolo si cimenti, una delle poche capaci di farsi amare incondizionalmente a prescindere dal genere o dal film a cui prende parte. Insomma, semplicemente deliziosa, bella, bionda e divertente da morire, impossibile non adorarla (vedere anche "Una Coppia alla Deriva" col compagno di vita Kurt Russell).

Se il film ha una pecca, è quella di metterci un pò ad ingranare, ma resta comunque un problema che si risolve man mano che i minuti passano.

Al giorno d'oggi viene considerato uno dei minori di Spielberg; magari in mezzo a "capolavori" come "Incontri Ravvicinati", "E.T." o "Jurassic Park" può anche essere vero... ma ciò non toglie che, a livello umano e sentimentale, "Sugarland Express" rimane senza ombra di dubbio tra le opere più toccanti ed emozionanti in assoluto del regista.

Si ride e si piange senza vie di mezzo.
Per quanto mi riguarda, uno dei migliori Spielberg, sicuramente quello che, senza ripensamenti, più preferisco: no alle favolette (a parte "Hook" che adoro), sì ai thriller ed alle storie di vita vissuta.

Filman  @  11/05/2014 15:05:22
   7 / 10
Assemblato con un insieme di duttili tonalità, THE SUGARLAND EXPRESS affronta, alternando coscientemente toni leggeri a momenti drammatici, il contrasto tra la natura delle pure e semplici emozioni umane con l'ingannevole e grigia realtà del mondo, il tutto in una commovente, ma addolcita, trama, segnata da un andamento lineare ma solido.
Inglobato da una spiccante originalità, il film ruota attorno all'umanità dei protagonisti, individuata da una positività di intenti e ragioni, fonte d'origine di una lotta di classe motivata.
Adeguatamente veicolata e costruita, la seconda pellicola di Spielberg, riesce, nel suo contesto, a rendersi tanto formale quanto fluida, rivelandosi efficace nella tecnica e nel contenuto.

Spotify  @  23/04/2014 23:53:48
   7 / 10
Secondo road movie di Spielberg dopo il mitico Duel. Il regista cerca ancora di stupire con un film fatto sulla strada e devo dire che sono rimasto stupito, non mi aspettavo che mi coinvolgesse in modo così particolare. Scenografia e soprattutto la fotografia sono eccezionali (come sempre nei film di Spielberg), e rendono la pellicola più appassionante. Poi non mi aspettavo tutta questa ironia, pensavo che il film fosse molto più drammatico e invece per certi tratti è quasi una commedia. Poi sono stupende le scene dove c'è tutta quella carovana di macchine ad inseguire i protagonisti. La sceneggiatura l'ho trovata un po' assurda, magari all'epoca era più convincente, ma ora sembra un po' ridicola. Gli attori non sono dei mostri ma comunque discreti. Grande regia del maestro. Finale tesissimo e pieno di suspance. Poi la pellicola ha davvero un gran ritmo e non annoia mai, trovando sempre delle trovate carine. Magari se vogliamo andare a scrivere la cosa che magari non va molto bene, scriviamo che c'è una trama che quasi non esiste ma non è così grave come sembra (in questo caso).
Sicuramente uno Steven Spielberg ancora un po' acerbo, quello del 1974 ma si vede subito che si stava avviando verso una grande carriera, purtroppo poi andata un po' scemando negli ultimi 10-15 anni con film come la guerra dei mondi e munich.

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BlueBlaster  @  04/03/2014 02:29:03
   6½ / 10
Discreta commedia drammatica "on the road" ispirata ad un vero fatto di cronaca...Spielberg conferma la sua passione per i viaggi in auto e gli inseguimenti forse perché gli riescono davvero molto bene!
Buona prova anche per il cast dalla giovane Goldie Hawn all'ottimo Ben Johnson...a tratti simpatico (tipo il rifornimento di benzina o la fuga con i vecchietti) ma per il resto un dramma per amore del figlioletto.
Purtroppo tra musiche (alcune molto buone di Williams) e fotografia gli anni li fa sentire parecchio ma l'ottima regia ed una sceneggiatura sempre attuale e di qualità rendono la visione comunque piacevole nonostante un leggero appiattimento nella parte centrale.
Importante la "sindrome di Stoccolma" che nasce tra il poliziotto e la coppia di coniugi che fa riflettere.
Una cosa però l'ho trovata assurda ossia che il bambino ha il doppiaggio di SPANK che è di un ridicolo pazzesco!!
Finale al cardiopalma e davvero ispirato.

DogDayAfternoon  @  16/12/2013 20:53:42
   7 / 10
A Spielberg da giovane le corse in macchina piacevano parecchio: dopo l'esordio con "Duel" anche nel suo secondo film gli inseguimenti on the road la fanno da padrona. A differenza del predecessore, "Sugarland Express" lascia un po' da parte l'angoscia che caratterizzava "Duel", arricchendosi di molti momenti ironici e, verso la fine, anche drammatici. La sceneggiatura è molto buona, con dialoghi e situazioni anche divertenti senza però mai perdere di vista la serietà della vicenda: ricorda a tratti "Thelma & Louise" o "Bonnie and Clyde" per la fuga on the road, e la polizia viene spesso ridicolizzata come in "Quel pomeriggio di un giorno da cani".
Nonostante tutto però il film alla lunga inizia a risultare un po' ripetitivo, con un inseguimento infinito che porta all'epilogo non troppo entusiasmante. Resta comunque un ottimo prodotto che non sente minimamente il passare del tempo.
Straordinaria Goldie Hawn.

Invia una mail all'autore del commento Alan Wake  @  19/11/2013 00:16:56
   7 / 10
Al suo secondo esordio Spielberg torna in automobile, esibendo grande prova di maturità e maestria dietro la cinepresa, girando "Sugaland Express", uno dei road movie più rappresentativi degli anni '70.
Ai fini di recuperare il proprio figlio affidato dallo Stato ad una anziana coppia di Sugarland, Lou e Clovis Poplin mettono in atto la fuga di quest'ultimo. Per arrivare dal loro pargolo, i due folli amanti prendono in ostaggio un agente della polizia, scatenando le forze armate di tutto il paese e l'attenzione dei mass media, nonché la grande ammirazione di un numero sempre più crescente di sostenitori incondizionati.
L'incoscienza e l'avventatezza causate dall'amore sproporzionato dei due giovani spasimanti, esaltano le relazioni umane che si creano e che vengono scoperchiate durante il film tra i tre protagonisti (i due fuorilegge più il poliziotto divenuto ostaggio della loro passione e della loro determinatezza) dove vengono mescolati tratti drammatici e facce umoristico-romantiche.
In realtà l'intruglio, che in definitiva forma un complessivo "black houmur", diventa troppo impastato e confusionario, diventando una commedia grottesca e spumeggiante, e trovando un sapore amaro man mano che il film si avvicina ai titoli di coda e man mano che si distacca dal surrealismo per accostarsi ad un crudo realismo.
La poca melodia tra le diverse forme di intrattenimento offerte risulta poco funzionale, considerando che il sapore agrodolce finale è in realtà frastagliato durante tutta la durata.

La sceneggiatura (tratta da un soggetto dello stesso Spielberg) riesce ad evidenziare la bellezza e la lucidità dei passionali rapporti umani e, allo stesso tempo, a mostrare come essa si schianti inesorabilmente sul muro grigio e pessimista della realtà.
Nonostante la trama sia ispirata ad un fatto di cronaca, la riproposizione cinematografica non convince a pieno, non per le recitazioni (tutte positive nelle loro rispettive funzioni) ma per una storia i cui risvolti sono stati eccessivamente smaccati e riempiti.
Spielberg firma con questa pellicola uno dei suoi lavori meno leziosi e puntualmente ottimisti, se non il più controverso, con una regia buonissima così come il reparto visivo, i quali contribuiscono all'ottima e godibile visione filmica.
La genialità e l'introspezione lasciano tutto lo spazio ad un viaggio che ci porterà a comprendere e vedere i personaggi principali come protagonisti di una commovente realtà vissuta in modo ottimistico ed illusorio, inutilmente speranzoso e fortemente sentimentale.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  25/11/2012 15:21:50
   7 / 10
Tratto da una storia vera ma decisamente troppo romanzato, è un film di un giovane Spielberg alle prime armi che ci tiene a schierarsi dalla parte degli ingenui e a mettere in cattiva luce le forze dell'ordine. Nella realtà non si creò alcuna amicizia tra rapitori e rapito e il finale fu molto peggio. L'ho trovato un po'troppo sopra le righe e sbilanciato verso la commedia, considerando il dramma da cui trae ispirazione. Resta però un bell'esempio di road movie con sguardo sull'america di quel tempo. Da vedere insieme a Zozza Mary, Pazzo Gary, dello stesso anno!

BrundleFly  @  24/09/2012 19:05:12
   6½ / 10
Film senza infamia e senza lode. Purtroppo i personaggi sono poco caratterizzati e questo fa sì che ci si "affezioni" poco e si provi poco interesse per la loro vicenda.
La pellicola comunque intrattiene e non annoia.

Goldust  @  08/09/2012 19:53:03
   7 / 10
Dopo l'eccellente Duel Spielberg insiste sul road movie, alzando il tiro con il tentativo di raccontare l'ottusa violenza della polizia e l'aggressività dei mass media americani. Ci si schiera così dalla parte dei simpatici coniugi delinquentelli, e tra corse in macchina ed idee balzane il pur abbondante umorismo non nasconde del tutto la gravità della storia.
La marcia in più è data dalla sfrenata vitalità di un'ottima Goldie Hawn, che tiene vivo l'interesse per il film fino alla fine e mette in ombra i suoi compagni d'avventura.

barone_rosso  @  15/07/2012 21:30:04
   6 / 10
Primi esperimenti di un giovane spielberg, e si vede... Peccato che dopo l'ottimo Duel abbia prodotto questo filmetto un po' scialbo. La sceneggiatura, per quanto ispirata da una storia vera, non sta proprio in piedi e a tratti diventa parecchio ridicola. Tuttavia il film non annoia.

Crazymo  @  01/04/2012 16:25:05
   8 / 10
Grande roadmovie di Spielberg, ingiustamente snobbato e misconosciuto nella sua filmografia, veramente notevole la fotografia (come quasi sempre nei film di Spielberg) e ottimi gli attori. Il film intrattiene, diverte e ci lascia una punta d'amaro in bocca. Veramente da vedere... migliore dell'80% dei prodotti odierni.

gemellino86  @  25/03/2012 16:51:40
   7½ / 10
Bel film di Spielberg ma non è tra i migliori. Entusiasma e intrattiene quanto basta per soddisfare le aspettative. Bravi gli attori.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  20/06/2011 00:27:14
   8 / 10
Un road movie agrodolce, pieno di limiti ma altrettanto zeppo di pagine di cinema assolutamente splendide.
Dopo "Bonnie & Clyde" e contemporaneamente alle "Badlands" di Malick, Spielberg racconta la folle corsa di due pazzerelli di buon cuore condannati ad un destino immeritatamente crudele. Per certi versi mi ha sempre ricordato "La caccia" di Penn, non tanto per la fuga dell'evaso ma per l'ottusità di un profondo sud incapace di confronti e distinzioni. Forse in questi frangenti il film perde un pò il senso della misura, esagerando nel bozzetto di una comunità divisa tra fans della coppia e forze dell'ordine dispiegate a livelli internazionali. Ma Spielberg, alla sua opera seconda dopo il folgorante "Duel", dimostra di avere una padronanza dei mezzi assolutamente clamorosa e ricrea momenti di altissima tensione emotiva (bellissima la sequenza in cui Lou Jean e Clovis guardano un cartone animato di Willy Coyote filtrandone tutto il lato tragico, da antologia tutto il finale, con la corsa in auto e l'orsetto che cade dal finestrino...). Ottimi interpreti, su tutti la bravissima Hawn. Immancabili la fotografia profondissima di Zsigmond e la colonna sonora di John Williams.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  30/03/2011 23:45:15
   6½ / 10
Un film minore di Spielberg, a me francamente ha lasciato un pò indifferente.
A parte il finale che è veramente ben costruito e articolato, non ho provato grande pathos con i protagonisti che sono male caratterizzati e la denuncia sul sistema di legge l'ho trovata forzata.

Come sarebbero potute andare le cose diversamente?
Comunque una buona pellicola, si lascia vedere

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  23/03/2010 21:26:23
   7 / 10
Film discreto, divertente, ben fatto. Si tratta del tipico film americano che mira a divertire con scene spettacolari o ironiche, ma che allo stesso stimola la riflessione sui valori fondanti della comunità americana (il contrasto diritto individuale – legge, famiglia naturale – norme legali). Lo stampo è classico, in quanto i protagonisti, anche se vivono fuori dalla "normalità", vengono però compresi e quasi giustificati. Alla fine però la norma ha il sopravvento su tutto e l'ordine viene ristabilito.
C'è da evidenziare la cautela e la prudenza da parte di Spielberg, il quale evoca i problemi, i mali, ma poi non ha il coraggio di trarne le conseguenze e lascia i contrasti irrisolti. Peccato, perché avrebbe potuto diventare un film memorabile.
Curiosamente questo film sembra una specie di rivalsa verso il film di Peckinpah "Getaway".
Siamo in piena provincia americana (Texas – proprio come in Getaway), nelle classi sociali basse, dove per sopravvivere è inevitabile commettere piccoli crimini e frequentare le prigioni. Bisogna dire che Spielberg edulcora molto. La prigione è una prigione modello, bella, accogliente e liberale (altro che quella di Getaway). I "criminali" sono dei giovani sbandatelli, ma tutto sommato buoni, normali, con comportamenti e vizi medio-americani, che tengono alle istituzioni tradizionali come la famiglia.
Ed è proprio l'esigenza di formare una famiglia, il motore di tutta la vicenda. I genitori sentono la sentenza di un giudice che ha tolto loro la podestà sul loro bambino come una profonda ingiustizia ad un loro diritto naturale (tipico contrasto americano). Per questo si sentono autorizzati a sfidare la legge e a usare maniere non legali, perché agiscono in nome di un'altra legge più fondante di quella scritta. Il regista li tratta in maniera molto rispettosa, con l'ironia che crea simpatia e con i loro atti di forza che creano ammirazione. C'è da dire che hanno dei caratteri contraddittori, alternando debolezze e ingenuità ad astuzie e ardore. Si vede che sono "personaggi", più che persone.
Lo stesso atteggiamento edulcorante, ironico-ammiratorio, Spielberg ce l'ha anche con le forze dell'ordine. I poliziotti sono buoni, educati, simpatici e a volte anche buffi. Si vuole riscattare questa istituzione rispetto ai film di Peckinpah; guarda caso il paterno commissario di polizia ha la stessa faccia del corrotto e perfido giudice di Getaway.
La polizia ha insomma un comportamento piuttosto ambiguo verso i due "criminali" fuggiaschi. Li deve fermare, ma quasi li favorisce e li comprende. Addirittura un poliziotto che viene preso come ostaggio, entra in grande simpatia con i suoi rapitori e si crea un rapporto di amicizia fra i tre, pur mantenendo inalterati i ruoli. Come spesso succede in America, i criminali "giustificati" diventano dei beniamini della gente e dell'opinione pubblica che quasi parteggia per loro.
Allo stesso tempo si fa vedere l'esistenza di gruppi di esaltati e fanatici che vogliono sostituirsi alla polizia e fare giustizia da soli. Questi gruppi di persone sono aspramente condannati da Spielberg, come pure l'invadenza e la curiosità della televisione.
L'esigenza di non scalfire il sacro principio della legalità ha la preminenza su tutto alla fine. C'è da dire che i due "criminali" fanno un grave errore quando confessano di voler fuggire in Messico (altro parallelo con Peckinpah), dimostrando scarso amore di patria e scatenando il palese contrappunto del commissario. A questo punto cadono tutte le ipocrisie e si mette allo scoperto l'inumanità e la crudeltà delle "forze dell'ordine".

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In una scena finale visivamente bellissima (un tramonto in controluce), il povero poliziotto "amico" sta lì colpito e meravigliato. Un regista coraggioso lo avrebbe fatto ribellare, buttare via schifato i segni del suo essere poliziotto per protestare contro l'ingiustizia, la durezza e l'inumanità. Invece no, sta lì a farsi quasi rimproverare per essersi fatto rubare la pistola. Una didascalia fornisce poi una conclusione consolatoria.
Peccato per questo epilogo neutro volutamente pro-ordine, pro-legge a tutti i costi.
Per il resto il film è un ottimo road movie (a volte sembra Convoy), divertente, ottimamente girato (l'esperienza di Duel è servita). Spielberg da questo punto di vista non delude di certo.

dobel  @  24/01/2010 20:48:38
   8½ / 10
Adoro gli 'On the road' anni '70. Questo non mi ha minimamente deluso. Un film ben fatto, senza un attimo di stanchezza, recitato e diretto in modo impeccabile. Spielberg è uno che sa fare il suo mestiere e sa mettere ogni ingrediente nel posto giusto. Da lui non dobbiamo attenderci profondità che non potrebbe dare, ma grandissimo intrattenimento.
In questa pellicola, comunque, oltre all'intrattenimento, abbiamo uno spaccato di un'America provinciale che stava uscendo da grandi crisi interne con fatica. La spettacolarizzazione di ogni evento, lo schierarsi del popolo dalla parte di chi è contro comunque, sono il segno di un disagio generale forse mai sopito del tutto. Quindi un film d'azione e una riflessione su un paese e la sua gente.
Grande come sempre il mio amato Ben Johnson ('il secondo cowboy da sinistra').

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/09/2009 22:24:58
   7½ / 10
Nonostante i suoi momenti vagamente umoristici, resta uno spaccato amarissimo sull'America, che il regista non è più riuscito, perso nei suoi effetti visivi, a creare... peccato che calchi la mano sull'esasperazione dei toni, altrimenti si poteva giudicare il film come il capolavoro del primo Spielberg.
Lo si vede sconcertati dalla brutalità della giustizia, ma anche dall'inesorabile epilogo di questo dramma umano.
Le sequenze sulle autostrade sono magnifiche

Invia una mail all'autore del commento wega  @  03/07/2009 12:41:12
   6 / 10
Seconda pellicola di Steven Spielberg, sulla falsa riga di "Duel" perché contiene già quella confezione furbesca dell' ultimo decennio che solitamente fa' irritare mezza Filmscoop. Poliziesco on the road divertente qua e là, ben recitato e ben fotografato, inquadrature comprese. Finale dal pathos non indifferente.

harold  @  12/08/2008 14:29:25
   9 / 10
Dramma on the road ben diretto dal giovane Spielberg,che costruisce una
storia impeccabile,ben ritmata e con almeno una sequenza notevole:quella
della lunga fila di auto della polizia che segue quella dei fuggitivi.Buono il cast
specie quello maschile.Menzione d'onore per il grande Ben Johnson nel
ruolo del Capitano Tanner.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  25/07/2008 14:48:05
   7 / 10
Lo Spielberg dei bei vecchi tempi prende spunto da un singolare episodio di cronaca per dar vita a una commedia on the road dalla fine drammatica.
E' il classico film che anche solo per la storia (vera) che racconta potrebbe essere un capolavoro. Non so cosa è mancato a Sugarland Express, ma mi sento che poteva diventarlo.
Resta dunque un buon film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  30/06/2008 17:17:58
   6½ / 10
"Vorrei dare un'occhiata al freno a mano" - "Prego! Per sicurezza lo tengo sempre tirato".
Non mancano le battute ed i momenti in cui si sorride. La morale potrebbe essere: Come riuscire a far diventare un granello di sabbia uno dei picchi più alti e scabrosi del Grand Canyon. Ma quante auto avevano in coda?
Non è certo un grandissimo film, ma lei (Goldie Hawn) mi è sempre stata simpatica da morire e, pur presentendo il finale, la tensione per l'epilogo rimane alta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  08/06/2008 23:54:52
   7 / 10
Sugarland express è un road movie più convenzionale rispetto all'esordio di Duel, decisamente più angosciante. E' presente la caratteristica tipica dell'America: quella di spettacolarizzare tutto, trasformare una storia minimale in uno evento mediatico enorme. Spielberg dirige con la consueta maestria un film scanzonato dal forte retrogusto drammatico, con buona partecipazione degli attori, specialmente Ben Johnson nei panni del capitano Tanner.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  01/07/2007 16:08:47
   8½ / 10
Buon esordio di Spielberg con un "road movie" sostenuto da grandi mezzi.

Ritmo travolgente, suspense ben orchestrata. Tensioni sempre tirate al massimo.

Il regista ebreo-americano dimostra subito il suo talento per lo spettacolo visivo, preannunciando con l'esperienza e i risultati acquisiti in questa opera di poter fare un secondo film di qualità, ancora più esplosivo: arriverà infatti puntualmente "Lo squalo".

Spielberg interpreta il cinema ponendolo in una dimensione di "debordamento" dalla normalità, ama l'eccessivo, lo straordinario, la cronaca, l'emozione forte dei fatti particolari della vita rivissuti in una cornice letteraria.

fra81fra  @  29/05/2007 12:37:59
   8 / 10
io invece apprezzo molto di più il primo spielberg, ancora acerbo, non toccato da retorica, fresco di studi e sperimentale... lo spielberg successivo non ha nulla di innovativo.. questo film è adorabile.. non posso approfondire il commento tuttavia perchè l'ho visto almeno 5 anni fa, anche se ricordo mi piacque moltissimo

jmarra  @  25/05/2007 16:11:09
   7½ / 10
quando lo vidi per la prima vota rimasi piacevolmente sorpreso non avra la grandezza dello spielberg maturo ma c'era gia il geniale produttore nel rendere spettacolare una vicenda chiusa e il raffinato autore da ironizzare sui mali dell'america anni settanta

Gruppo COLLABORATORI Victor  @  10/07/2006 19:29:53
   8 / 10
La seconda regia di Spielberg tocca un tema non facile senza mai bana lizzarlo e senza scegliere un finale facile e scontato.Buona l'interpretazione di Goldie Hawn.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  26/06/2006 16:26:19
   5½ / 10
Spielberg non era ancora un grande regista in questi anni e "Sugarland Express" ne è la riprova. E comunque, deve essere sottolineato che, l'intera carriera del regista americano è continuamente andata incontro ad alti e bassi impressionanti: basti ricordare che dopo un film non troppo esaltante come "La guerra dei mondi" ha realizzato un grandissimo film come "Munich".
Comunque in questo film (di cui non mi ricordo troppo) si iniziano a intravedere (molto da lontano) le peculiarità del grande direttore statunitense: ritmo a tratti molto alto e qualche colpo di genio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/05/2006 19:52:30
   6 / 10
un film che tocca principalmente due generi.
quello drammatico e la classica commedia,pero senza eccellere particolarmente in nessuno dei due generi...quindi un buon film ma niente di particolare...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  26/12/2004 19:39:37
   7 / 10
Primo film per il grande pubblico di Spielberg, dopo il superbo esordio con "Duel". E' un discreto film d'autore che sembra giustamente diretto da un esordiente e giovane regista. Manca in confronto al road movie precedente il grandissimo uso degli spazi e il costante senso di angoscia, che lo fanno assomigliare in alcuni punti più a un tv movie.
Ma comunque è anche un film un po' diverso da "Duel", in questo caso Spilberg narra una vicenda vera, avvenuta alla fine degli anni '60, con qualche attacco al sistema qua e la ( senza particolari approfondimenti) e con tocchi da commedia non particolarmente interessanti.
Rimane comunque in mente per l'interminabile fila di macchine che si muove all'inseguimento dei due fuggitivi, stile quello di camion in "COnvoy".

Molto inferiore rispetto alle aspettative che si erano create con il folgorante e splendido esordio per la televisione con "Duel", comunque rimane un discreto road Movie, interpretato dal sempre bravo ben Jonson, e da una Goldie hawn non proprio all'altezza.

Un consiglio: evitate l'edizione italiana in dvd che è appena uscita, fa veramente schifo, non c'è neanche un contenuto speciale e la qualita video è mediocre, mentre quella audio è proprio pessima, peggio di così non poteva essere.

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