Lou Jean (G. Hawn) va a far visita in carcere al giovane marito (W. Atherton) e lo convince a evadere per accompagnarla a recuperare il loro bambino, affidato a due anziani coniugi di Sugarland. L'inseguimento alla coppia, con un poliziotto che hanno in ostaggio, si trasforma in mastodontico schieramento di forze e suscita uno spropositato clamore...
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Assemblato con un insieme di duttili tonalità, THE SUGARLAND EXPRESS affronta, alternando coscientemente toni leggeri a momenti drammatici, il contrasto tra la natura delle pure e semplici emozioni umane con l'ingannevole e grigia realtà del mondo, il tutto in una commovente, ma addolcita, trama, segnata da un andamento lineare ma solido. Inglobato da una spiccante originalità, il film ruota attorno all'umanità dei protagonisti, individuata da una positività di intenti e ragioni, fonte d'origine di una lotta di classe motivata. Adeguatamente veicolata e costruita, la seconda pellicola di Spielberg, riesce, nel suo contesto, a rendersi tanto formale quanto fluida, rivelandosi efficace nella tecnica e nel contenuto.