super vixens (1975)

Forse non è un capolavoro del cinema, perché rimane pur sempre una commedia demenziale più deviata del solito, ma è sicuramente il capolavoro di Russ Meyer.
SUPER VIXENS ha tutto quello che ci si aspetta e che si desidera da questo genere di film: episodi erotici, spasmi di violenza, declinazioni cartoonesche, personaggi iconici e musica jazz a palla, il tutto con lo sfondo della provincia americana alle spalle.
Dalla sua ha sicuramente una quantità notevole di situazioni, ben definite e connesse a livello di scrittura, che finiscono per non annoiare mai.
Ma il vero asso nella manica sono certamente i personaggi, completamente imprevedibili, i quali prima creano empatia e poi trascinano gli eventi nella follia immotivata. Si gioca molto sulla sfida a distanza tra protagonista e antagonista, che lo sono e non lo sono in base a come cambia il vento, prima dello scontro finale, fuori da ogni logica.
Il senso onirico e surreale che l'autore ha sempre creato, involontariamente, nei suoi film pulp ambientati nel deserto americano, ha poi ispirato in gran quantità i registi post-moderni. Ma qui assistiamo ad una reale definizione artistica del suo cinema, senza sbavature di sorta. Poteva essere un vero nuovo punto di partenza per la sua carriera, ma è arrivato tardi.