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Un film molto forte, con personaggi incredibilmente profondi e variegati come i temi (che restano quelli preferiti da Bergaman: morte, verità, egoismo, ipocrisia), la fotografia, poi, è molto bella con questo rosso che soppraggiunge nei momenti di sofferenza e pervade tutta la scena. Tuttavia secondo me, perde in immediatezza nel senso che almeno io, sono riamasto un po' frastornato da queste immagini molto forti e ricche di significato, che pultroppo credo di non essere sempre riuscito a comprendere mentre ne "il settimo sigillo" tutto appariva chiaro, e se pur Bergman ti lasciava una vasta possibilità interpretativa (cosa che io trovo esseziale) i temi erano più limitati, i personaggi più "semplici" (paragonati a questi) come anche la trama, qui le cose sono molto più complesse non voglio per questo fargliene una colpa ma lascio il dieci a chi davvero ha saputo comprenderlo. Insomma non è un film per tutti, occorre una buona dose di perspicacia, attenzione e di sensibiltà (che probabilmente mi mancano), è un film che viaggia a livelli alti e che pretende che lo spettatore faccia altrettanto, non è un capolavoro universale ma per chi ne capisce qualcosa dovrebbe essere stupendo.