sweet sex and love (2003)

Eccitante e disperato.
E' incredibile come in Corea i film erotici si facciano con quell'irresistibile patina autoriale da renderli incredibilmente affascinanti, quanto bellissimi. Senza scomodare l'illustre Jang Sun-Woo, il cui "Lies" è ormai leggendario, possiamo soffermarci sui belli "La Belle" e "Desire". E ora viene questo bellissimo "Sweet Sex And Love", opera prima di Ban Dong-Mae, che poi continuerà la sua carriera con il convincente horror "Cinderella".

E' il suo esordio però, questo appunto, ad essere il suo testamento artistico: girato e recitato divinamente (lei è una dea), con un uso quasi maniacale quanto spontaneo delle angolature, dei piccoli gesti della telecamera, della regia, insomma.

Ho gradito parecchio il cambio di registro a metà film, che distingue il sesso gioioso da quello disperato: il primo è amore, il secondo è il riempimento del vuoto. Ed ecco che, l'ultima, carambolata, scena di sesso che tocca vertici del porno (Lei che non riesce a sbottonare la camicia di lui e presa da un vortice gliela strappa, per poi essere letteralmente "cavalcata" in qualsiasi posizione possibile) è bellissima perchè non è (incredibilmente) volgare, ma mette in scena quell'incessante ricerca verso la passione precedente, tanto facile quando concitante.

Un dramma scuro, scurissimo, eppure ludico. Un colpo di coda del nuovo cinema d'autore erotico coreano. Da vedere.