Il 18 agosto 1994: il fuorilegge irlandese Martin Cahill viene assassinato fuori dalla propria casa da un sicario. Un lungo flashback ne ricostruisce la vita, dalla giovinezza fino all'arrivo nel quartiere dublinese di Hollyfield.
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Uno di quei casi in cui l'agiografia è funzionale all'opera, THE GENERAL è un film su un personaggio interessante, una reale e rara figura popolare e folkloristica, che ha quindi da raccontare qualcosa, poiché rappresenta quel qualcosa. John Boorman dirige dunque un biopic appassionante e scorrevole, ambiguo ma senza colpo ferire e senza cercare cose in eccesso. Lo stile sembra un po' ripescare dal cinema classico a base di truffe e polizia, ma alla fine si distende su un realismo sciovinista che odora di Irlanda e di Gran Bretagna da lontanissimo.
Un grandissimo Gleeson sitrionico ,sbruffone e anarchico nei movimenti e nella recitazione. film particolare ma sicuramente molto interessante . bene anche Voigt
Un Robin Hood anomalo, sbruffone e carismatico, dallo spirito un po' anarchico. Ruba anche per il gusto di sbeffeggiare quella Polizia che lo segue fin quasi dentro casa, che lo provoca, lo stuzzica, comortandosi come e peggio dei peggiori criminali. Imperterrito continua la personale battaglia, incurante di una Storia che se frega di eroi romantici, incurante dei giochetti politici di IRA, Lealisti e forze dell'ordine. Il bianco e nero di Boorman consegna già in un aurea mitica il personaggio di Martin Cahill versione romanzata, una regia magistrale che infonde ritmo ad una storia appassionante. Il resto lo fa un cast in stato di grazia con un Brendan Gleason da applausi e un Jon Voight in una delle sue migliori prove mature. Sfortunatamente poco visto, ma assolutamente da recuperare.