the innkeepers regia di Ti West USA 2011
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the innkeepers (2011)

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locandina del film THE INNKEEPERS

Titolo Originale: THE INNKEEPERS

RegiaTi West

InterpretiJohn Speredakos, Sara Paxton, Lena Dunham, Kelly McGillis, Pat Healy, George Riddle, Alison Bartlett, Jake Ryan

Durata: h 1.40
NazionalitàUSA 2011
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2014

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Trama del film The innkeepers

Dopo più di cento anni, lo Yankee Pedlar Inn sta per chiudere. Gli ultimi due impiegati, Claire e Luke, sono determinati a trovare prove del fatto che l'hotel sia uno dei luoghi più stregati del New England. Mentre si avvicina il giorno della chiusura l'hotel si popola di strani clienti mentre un paio di cacciatori di spettri verificano l'esistenza di inquietanti fenomeni.

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Voto Visitatori:   5,58 / 10 (44 voti)5,58Grafico
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Voti e commenti su The innkeepers, 44 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

ferzbox  @  02/01/2016 10:45:26
   7 / 10
Ed eccomi al mio secondo film di Ti West dopo "The house of the Devil", il famoso "The Innkeepers" nominato più volte da diversi utenti da quando sto qui su Filmscoop....
Come mi aspettavo si tratta di un prodotto estremamente diverso da "The house of the Devil"....non citazionista, privo di qualsiasi omaggio "vecchia scuola".....in questo caso si parla di un film moderno che tratta la gettonatissima tematica dei fantasmi che infestano una villa o, come in questo caso, un albergo, dove i protagonisti devono cercare di trovare delle prove sull'esistenza di tali spettri utilizzando attrezzature adibite a posta per lo scopo; quindi, detta così, si parla apparentemente di una trama che di originale ha ben poco....
Tuttavia "The innkeepers" è una pellicola che in realtà cerca di azzardare mostrando una sceneggiatura un pochino diversa dal solito, dove nella prima oretta buona la presenza di possibili fantasmi è messa in seria discussione, facendo venire il dubbio allo spettatore se si tratti di un vero film horror o di un qualcosa che invece voglia giocare con gli stereotipi del genere....
Infatti sin dall'inizio, nonostante i titoli di testa non vogliano farlo capire, si respira un retrogusto da commedia sia in alcuni pezzi musicali che negli atteggiamenti dei due protagonisti(un ragazzo ed una ragazza),impegnati nel restare alla reception di un albergo in chiusura e con il passatempo di andare alla ricerca di qualche fantasma irrequieto che possa nascondersi tra le mura dello stabile....
La cosa interessante sta nel gioco di equivoci che il film presenta continuamente nella prima parte; viene adottato un gioco di tensione e suspense utilizzando un meccanismo di "falsi allarmi" che danno a credere di star visionando una pellicola che di horror ha in realtà ben poco; ciò nonostante si respira anche un clima di continuo interesse e curiosità sufficente a far continuare la visione.....ci si chiede continuamente:"possibile che il film parli semplicemente di questo?".....la risposta è "Ni", ed è forse il vero punto di forza di questa produzione, rischiando però di far storcere il naso a tutti coloro che invece preferiscono evitare questi "giochetti" stilistici ed andare direttamente al sodo trovando semplicemente quello che si vuole senza troppi preamboli o prese per i fondelli....
In realtà il film sa presentare bene quello che vuole trasmettere; se andiamo ad esaminare attentamente il livello tecnico(riprese, movimenti di macchina, fotografia e musiche) ci si accorge che il lavoro che sta dietro a tutto questo ambaradan è concepito in modo ottimale, dando esattamente quell'atmosfera lugubre e incerta sulla presenza di un possibile spettro, facendo immedesimare lo spettatore in una situazione che, paradossalmente, riesce ad incutere una sensazione di disagio molto più realistica(a patto che si riesca a capirne il linguaggio).....
In pratica l'ho trovato un film molto inusuale nonostante riesca ad utilizzare dei clichè collaudati, facendomelo giudicare un lavoro difficile da apprezzare ma avente un identità tutt'altro che debole come sostengono molti, anzi, senza alcuna aspettativa la pellicola riesce addirittura a spiazzare; peccato solo che in alcuni momenti tenda a calare un pò di ritmo esasperando troppo le scene di tensione....ma il finale, considerando il gioco intrapreso sin dall'inizio, riesce a dare quella spinta in più necessaria a valorizzarlo...
Non mi è dispiaciuto.....particolare....

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Ultima risposta 27/01/2016 02.29.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  10/12/2014 12:37:21
   4 / 10
Tempo perso: ecco cosa ho pensato al termine della pellicola.
Il film è sorretto da una regia ispirata e funzionale di West ( le inquadrature che si approssimano alle porte, le riprese lente del corridoio alla Shining) , e i due attori principali sono discreti e si nota il loro impegno.
Anche la fotografia è buona, ma oramai al giorno d'oggi quale film non ha una buona fotografia?
I problemi che danneggiano in maniera grave questo film risiedono nella risibile trama e nella sceneggiatura veramente povera e mediocre.
Per un 'ora non avviene nulla che meriti una menziona, ma proprio il nulla cosmico.
Non c'è un dignitoso approfondimento dei personaggi principali, non ci sono scene di tensione, non c'è la costruzione di un background che sorregga il dipanarsi della vicenda, molte cose vengono trascurate o lasciate al caso.
Non pesanvo che lo avrei detto, ma non ci sono neanche gli odiosi jumpscares : niente che si possa segnalare.
La divisione in capitoli non impedisce lo sfilacciamento della vicenda e lo spettatore non proverà altro che noia mentre scorrono i minuti.
Si okay, le solite due apparizioni in croce verso il termine e poi viene concluso il tutto con un finale perfettamente in tema con il film : inutile e trascurato.
Un voto in meno per la solita sparata di Eli Roth sulla copertina del film:
" uno dei migliori film horror mai visti".

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Ultima risposta 12/12/2014 14.52.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  10/12/2014 11:23:00
   6½ / 10
Il weekend conclusivo dell'albergo Yankee Pedlar Inn, due membri dello staff a seguire controvoglia i clienti rimasti. Una coppia bene assortita da ponderate scelte di cast quella composta da Sara Paxton (Claire) e Pat Healy (Luke); lei intrigata da storie soprannaturali, lui ad incalzarla con il fantasma di Madeleine O'Reilly, donna uccisa molti anni prima a seguito di uno scandalo sessuale, ed il cui cadavere si vocifera venne fatto scomparire tra quelle stesse mura. Claire vorrebbe entrare in contatto con l'entità, come accaduto più volte al collega (almeno stando ai suoi racconti) e qualcosa sembra realmente accadere durante il turno di notte in cui la curiosità comincia a mutare in terrore.
Nel frattempo un'attrice ormai anziana, una madre col proprio figlioletto, un anziano un po' inquietante, sono gli ultimi avventori del morente stabile in qualche modo collegati con gli inspiegabili fatti delle ultime ore.
L'atmosfera prevale sullo spavento o sul disgusto a buon mercato, Ti West dirige senza ansie offrendo una progressione drammaturgica dal pacato incedere in cui ogni cosa è posizionata con arguzia, senza forzature, a partire da dialoghi solo superficialmente futili. L'orrore esplode in un luogo apparentemente normale, il regista non fa nulla per renderlo più spaventoso agli occhi dello spettatore, inoltre riduce al lumicino le scene di paura, realizzando un prodotto anomalo in controtendenza con l'attuale horror mainstream.
Positivo evitare anche i classici "spiegoni" -spesso fonte di inenarrabili delusioni- lasciando allo spettatore la facoltà di decidere se tutto sia frutto di suggestione oppure il fantasma di Madeleine esista veramente.
Però West purtroppo non è Kubrick e lo Yankee Pedal Inn non è l'Overlook Hotel: il clima opprimente è spesso smorzato da passaggi a vuoto in cui il regista incappa in fastidiosi cedimenti.
Complessivamente poi "The innkeepers" è piuttosto noioso e poco inquietante, sicuramente lodevole nell' omaggio a certo cinema del passato e un bello schiaffo all'horror moderno da multisala, quello fatto in catena di montaggio, ma anche troppo statico e privo dell'idea folgorante per elevarlo allo stato di cult.
L'applauso scatta per la ricerca di qualcosa di diverso in cui le care e vecchie atmosfere malsane sostituiscano il sangue a tutti i costi, agli sbalzi di volume, le grazie di procaci attricette e l'idiozia congenita dei personaggi.
L' ambiziosa operazione (solo) a tratti funziona.

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Ultima risposta 11/12/2014 10.07.16
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GianniArshavin  @  25/07/2014 13:32:22
   5½ / 10
Il primo film di West che vedo mi ha soddisfatto solamente al 50%.
La storia non è molto originale ed il ritmo non molto alto , ma il regista è bravo nel costruire la sua vicenda , nel dare credibilità ai suoi personaggi e ad evitare i soliti errori che i cineasti moderni commettono continuamente nei loro dozzinali teen-horror e remake vari.
West riesce a rendere plausibile una situazione potenzialmente banale , dirige bene giocando con l'ambiente e le luci e differenzia dalla massa i due protagonisti , non i consueti squattrinati in cerca di sballo ma due ragazzi normali dalle sfumature "nerd" che non appaiono mai sopra le righe, grazie anche ad una buona prova dei due attori.
Il finale , ambiguo al punto giusto , è un'altra delle caratteristiche vincenti del titolo.
Il problema di "THE INNKEEPERS" è purtroppo la componente horror , che sinceramente è fin troppo debole e scontata. Non ci sono sangue o spaventi a buon mercato , ma il regista non è riuscito a trasmettere paura e inquietudine nemmeno in una situazione. West prova a colpire con il non visto e con l'atmosfera ma punta su espedienti triti e facilmente prevedibili.
Un peccato dunque per il giovane cineasta americano , un autore di cui comunque voglio recuperare qualche altra opera.

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Ultima risposta 09/02/2016 21.07.31
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MonkeyIsland  @  06/03/2014 02:09:01
   7 / 10
Un horror d'atmosfera come non ne vedevo da un po'.
Bravi i due protagonisti in particolare la Paxton a mio avviso calatissima nella parte.
L'unica nota negativa è il finale a mio avviso un po' buttato lì, comunque bravo Ti West regista che non conoscevo manco di nome che confeziona un bel horror di nicchia e ci risparmia i classici momenti da bubusettete.

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Ultima risposta 07/03/2014 02.13.50
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  16/12/2012 23:06:50
   7 / 10
Non mi è dispiaciuto.
Ghost story abbastanza classica, ma non per questo poco apprezzabile, anzi.
Suggestiva l'ambientazione (molto shininghiana), buoni i personaggi, qualche momento di discreta tensione.
Ma lo shock più grosso è vedere la McGillis invecchiata così, mentre nei vari MI il plasticato Cruise ha ancora l'aspetto che aveva in Top Gun.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/12/2012 00.28.19
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BlueBlaster  @  19/06/2012 14:26:11
   8 / 10
Poco da fare...dopo aver visto questo THE INNKEEPERS è chiaro che il cinema del regista Ti West su dime raggiunge l'effetto desiderato, ossia mi FA PAURA!
Come avvennuto per il precedente "The house of Devil" il regista crea una paura profonda nello spettatore che riesce a lasciarsi catturare (quindi è consigliabile guardare il film da SOLI e AL BUIO e con l'intenzione di lasciarsi trasportare)....
il regista anche qui dimostra enormi capacità tecniche e gioca moltissimo con il sonoro come nel precedente film...
La paura è data da una crescente tensione al limite del tollerabile che a sua volta può essere vista come noia al limite del tollerabile da chi non è entrato "tra le mura dell'albergo"!
Niente fiumi di sangue o spaventi facili ma un grande lavoro di pianisequenza, dettagli, montaggio...puro cinema horror d'autore che vale centinaia di pellicole di horror moderno!
Personalmente l'attrice protagonista non è piaciuta molto (cosa che invece era avvenuta in "The house of Devil") mentra molto più bravo il co-protagonista...l'albergo ha la sua giusta dose di inquietante, specie la cantina.
E' innegabile che il film abbia un avvio soporifero e non sia perfetto ma per chi ha apprezzato il precedente film di Ti West sarà un'ennesima perla.

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Ultima risposta 28/08/2013 14.48.37
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  17/05/2012 01:53:19
   8 / 10
Bellissimo film sulla tematica delle ghost house.

E' forse questa (giudizio personalissimo s'intende) la strada che devono intraprendere gli horror occidentali: quella dell'autorialità, come già fanno le pellicole horror nipponiche, coreane, cinesi e thailandesi. Fregandosene del giudizio del pubblico.

Una strada già intrapresa, anche se su vie diverse, da Rob Zombie e Lucky McKee.

Pellicola d'atmosfera, che lascia aperte molte strade, ma che se presa nella sua autorialità non potrà deludere lo spettatore.

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Ultima risposta 17/05/2012 14.04.06
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/02/2012 00:13:36
   7 / 10
Come horror si è visto decisamente di meglio. Molto lento nella prima parte malgrado una buona regia e la scelta di personaggi principali poco stereotipati che riescono a creare una buona alchimia reciproca. La parte finale mi è sembrata piuttosto scontata e priva di reali sorprese, con qualche citazione allo Shining kubrickiano. Quindi visto in chiave puramente horror sulle case infestate non è un film soddisfacente.
Tuttavia partendo da un punto di vista diverso, più psicologico, cioè legato ad un processo di suggestione individuale, è una pellicola che secondo me acquista un senso.


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Possiede il giusto grado di ambiguità


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Ci sono comunque delle forzature presenti nella sceggiatura soprattutto nella parte finale, ma riesce a mantenere questa ambivalenza fino alla fine. A suo modo un film ambizioso e coraggioso, non so se è una scelta che potrà pagare dal punto di vista commerciale.

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Ultima risposta 19/06/2012 19.38.53
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