the valley of the bees (1968)

L'eterno conflitto tra la fede verso l'ordine a cui il protagonista è stato consacreato senza una sua scelta e la ragione di vivere una propria vita, riallacciare rapporti recisi, insomma una esistenza libera dai vincoli. E' un film dominato da una fotografia di livello altissimo. Un bianco e nero in cui il bianco è talvolta accecante nelle sue sfumature. Un contesto medievale realistico con una ottima geometria delle inquadrature e dell'uso della macchina da presa. Un film più intimista rispetto a Marketa Lazarova, ma dove è sempre presente alla sua base una situazione di profondo conflitto che in quesro caso è obbiedienza o libertà di decidere la propria esistenza.