Thor è imprigionato dall'altro lato dell'universo senza il suo potente martello e deve lottare contro il tempo per tornare ad Asgard e fermare il Ragnarok - la distruzione del suo mondo e la fine della civiltà asgardiana - per mano di una nuova e onnipotente minaccia, la spietata Hela. Ma prima dovrà sopravvivere a un letale scontro fra gladiatori che lo metterà contro il suo vecchio alleato e compagno nel team degli Avengers: l'Incredibile Hulk.
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Tra la miriade di cinecomic Marvel usciti in questi ultimi anni questo "Thor: Ragnarok" va annoverato tra i più brutti assieme al terzo Iron-Man ed al primo Captain America (non che gli altri film del filone Thor fossero state delle perle imprescindibili). Come già successo in altre pellicole Marvel si punta troppo sull'ironia tralasciando la parte action relegata a tre o quattro sequenze per di più fatte male; personalmente ho trovato di buon livello solamente la pur breve sequenza dell'inseguimento tra astronavi. Tracce di epicità non pervenute. A parte Thor (interpretato dal solito Hemsworth ben calato in questo ruolo), apprezzabile la presenza di Hulk (oltre al solito Loki ed un cammeo di Doctor Strange) senza il quale "Ragnarok" sarebbe ancora più insipido. Davvero pessimo il villain di turno a cui Cate Blanchett non riesce a dare nemmeno un briciolo di carisma.