to rome with love regia di Woody Allen Spagna, USA, Italia 2012
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to rome with love (2012)

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locandina del film TO ROME WITH LOVE

Titolo Originale: TO ROME WITH LOVE

RegiaWoody Allen

InterpretiWoody Allen, Jesse Eisenberg, Ellen Page, Alec Baldwin, Penélope Cruz, Judy Davis, Riccardo Scamarcio, Isabella Ferrari, Sergio Rubini, Alessandro Tiberi, Alessandra Mastronardi, Alison Pill, Flavio Parenti, Roberto Benigni, Greta Gerwig, Antonio Albanese, Ornella Muti

Durata: -
NazionalitàSpagna, USA, Italia 2012
Generecommedia
Al cinema nell'Aprile 2012

•  Altri film di Woody Allen

Trama del film To rome with love

Quattro episodi - molto liberamente ispirati alle novelle del Decamerone originale - che ripetono lo stesso canovaccio in cui un padre accompagna la figlia a Roma per conoscere la famiglia dell'uomo italiano che la ragazza ha intenzione di sposare.  

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Voto Visitatori:   4,86 / 10 (122 voti)4,86Grafico
Voto Recensore:   6,50 / 10  6,50
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Voti e commenti su To rome with love, 122 opinioni inserite

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TheSorrow  @  15/01/2019 13:44:10
   5½ / 10
E' un Allen poco ispirato quello che confeziona il proprio omaggio alla Città Eterna, probabilmente il meno incisivo di sempre. Quattro storie senza mordente e prevedibili, con le poche buone idee che rimangono arrotolate su se stesse.
Di positivo direi solo la leggerezza di scrittura, qualche scorcio romano e qualche (raro) scambio di battute. Se vogliamo la bellezza delle attrici femminili, poi poca roba davvero.

Terribilmente inutile l'episodio con Benigni, un reiterarsi della stessa situazione fino al banale finale.
L'episodio Tiberi/Mastronardi è ridicolo, anche qui pochissimo da dire, tutto già visto.
Quello con Woody avrebbe pure qualche potenzialità, ma è gonfio di cliché e non viene fatto nulla per farlo decollare.
Diciamo che Page/Eisenberg è il più alleniano degli episodi, non saprei dire se sia il più riuscito ma è probabilmente quello che emerge maggiormente. Il risultato tuttavia è comunque di una copia sbiadita di un qualcosa di già visto e rivisto nel cinema di Allen.

Peccato Woody, il tuo amore per l'Italia meritava espressione migliore.

VincVega  @  30/12/2018 10:34:12
   3½ / 10
Tra i peggiori film di un per nulla ispirato Woody Allen, che alterna banalità mostruose a momenti di noia assoluti. Qualche idea ci sarebbe anche (l'episodio con Benigni), ma anche quella è sviluppato malissimo.

Matteoxr6  @  09/12/2015 23:39:16
   3½ / 10
Woody, Woody, Woody, perché non ti sei fermato in tempo. Dov'è finita la "scattante" ironia? Questa ciofeca mi ha ricordato in parte la sceneggiatura di "Provaci ancora Sam" moltiplicata alla c***o e scopiazzata da un ragazzino di terza media rimandato a settembre due volte. Ho aspettato per un'ora e cinquanta che cominciasse il film, poi è finito.

TheCineMaster  @  01/06/2015 17:55:06
   2½ / 10
Non ci sono parole per descrivere questo film. Senza dubbio il peggiore di Woody Allen e uno dei peggiori dell'anno 2012. Gag banali, ritmo blando, situazioni inconcludenti e una sequenza finale davvero orrenda. Ancora oggi probabilmente Roberto Benigni, Alec Baldwin, Ellen Page, Judy Davis e compagnia del cast (una delle pochissime note positive in questa porcheria, insieme a qualche sparuta scena) si staranno ancora chiedendo perché abbiano accettato di sprecare il loro talento recitativo in un simile contesto.

hghgg  @  27/11/2014 13:57:04
   4 / 10
Eh vabè credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che questa ciofeca sia il punto più basso della carriera di Allen. Tra l'altro da romano e amante della mia città mi sono anche preso un tantino per il cùlo da Allen, che evidentemente di Roma non sa e non ha capito nulla o perlomeno dev'essere rimasto a qualche fotografia in cartolina di parecchi decenni fa (dimenticando comunque il volto della Roma di un Pasolini o quello, il più completo forse mai ritratto, di Fellini ne "La dolce vita"). Una Roma finta, assurda e stereotipata, accompagnata dalla peggior sceneggiatura e dalla peggior struttura narrativa mai viste in un suo film, con un umorismo di ispirazione nulla, momenti inutili e regia assolutamente mediocre, zero idee, zero voglia, un film indecente per un regista che ha saputo realizzare film del calibro di "Annie Hall" e "Manhattan" e perfino un omaggio bergmaniano riuscito e ispirato come quello in "Interiors". Attori allo sbando diretti senza criterio e in balia di dialoghi pessimi e una sceneggiatura banale, retorica e a volta insensata. Miscuglio senza un minimo di criterio tra attori internazionali (una Cruz inutilissima, un Baldwin pessimo, lo stesso irritante Allen, una Page che avrebbe meritato altri palcoscenici) e attori italiani (Rubini a parte, direi tra l'altro che si poteva pescare meglio, nessuno ha detto ad Allen che abbiamo anche attori bravi, in Italia ?). Benigni ormai irritante ben oltre il livello di massima sopportazione, una macchietta triste e inutile, forse il simbolo del crollo di Allen, almeno in questo film (e parliamo dell'ATTORE di "Daunbailò", comico malinconico, pungente, divertente, ma è roba di un passato sempre più lontano).

Film veramente, ma veramente brutto.

DarkRareMirko  @  26/11/2014 00:40:27
   4 / 10
Veramente il peggior Allen di sempre, con momenti imbarazzanti (l'episodio di Benigni è di un'ingenuità paurosa), regia piatta, ritmo blando, script ridicolo e tante banalità (dalla musica di apertura alla fine degli episodi).

Si salvano solo fotografia e la Page, brava, per il resto non riesco ancora a farmene una ragione: Woody non era mai caduto così in basso e certe parti del film sono davvero da principiante (inutili poi i camei di tanti attori italiani, alcuni anche tagliati).

Una brutta caduta riguardo una filmografia quasi impeccabile.

Midnight in Paris, dell'anno prima, in confronto a Quarto potere e tanti registi italiani bistrattati, in questo caso, avrebbero saputo fare di sicuro di meglio.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/11/2014 00.41.07
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Ale-V-  @  09/05/2014 00:09:34
   2 / 10
Bel ritratto dell'italiano medio: pasta al sugo, ambizioni da grande fratello, p.uttaniere e fedifrago. Ci mancava solo pizza e mandolino ed eravamo a posto. Mi dispiace Woody ma non tutti gli italiani sono così.

gemellino86  @  07/05/2014 20:03:16
   5 / 10
Mi spiace per Allen che considero un buon regista ma questo film è proprio mediocre. Non basta qualche ideuzza (come il cantante sotto la doccia) a salvare il film. Poi è noioso e troppo sdolcinato. Tra gli attori mi è piaciuta la Page, male invece la Cruz. Comunque Allen si rifarà con "Blue Jasmine".

leonida94  @  30/03/2014 19:25:00
   4 / 10
Film banale, sicuramente non all'altezza del genio di Allen.
Manca quella brillantezza e lucidità registica che solitamente è presente nei suoi lavori. Pochi spunti e poche trovate divertenti, cade spesso nel banale e nello scontato.
Meno male che si è rifatto con il successivo Blue Jasmine !

Fabbro75  @  11/01/2014 10:02:53
   4 / 10
Me l'ero perso al cinema, finalmente l'ho visto. Francamente dai commenti mi aspettavo fosse ANCORA peggio, ciò non toglie che metta molta tristezza. Woody Allen meets i fratelli Vanzina, e oltretutto lo sguardo all'Italia da straniero lo fa cadere in una serie di squallidi luoghi comuni.
Il più brutto film di Woody certamente, almeno il titolo era meglio se lo cambiava, visto il risultato.

marcogiannelli  @  29/12/2013 18:19:33
   4½ / 10
Poche cose buone, come le interpretazioni di Allen e Benigni..storie stupide e senza filo logico....

steven23  @  08/11/2013 20:36:10
   4½ / 10
Sinceramente l'ho trovato un film difficile da inquadrare. Quattro episodi con Roma come filo conduttore principale. Il punto è che non mi sento di salvare nemmeno uno di questi episodi, li ho trovati deboli, vittima di troppi stereotipi e parecchio sfilacciati. Se Allen ha mostrato di saper sfruttare appieno il potenziale parigino in "Midnight in Paris" non si può proprio dire lo stesso della nostra capitale. E di certo non perchè abbia poco da offrire, le uniche cose veramente interessanti del film sono le riprese di alcuni suoi scorci. No, il problema risiede negli episodi in sé che, dopo un inizio non certo insufficiente, vanno via via perdendosi fino a risolversi in maniera alquanto discutibile o scontata. E anche il cast l'ho trovato incredibilmente sprecato, su tutti Eisenberg, la Page, Penelope Cruz e Alec Baldwin. Per quanto riguarda Benigni, qui irritante, (e il suo episodio è il peggiore) conferma di non essere chissà quale attore. Lontani i tempi in cui vinse l'Oscart per "La vita è bella"

Cardablasco  @  08/08/2013 13:22:05
   5½ / 10
Non ai livelli di un film di Woody Allen, non raggiunge la sufficenza

bm_91  @  05/08/2013 21:35:38
   4 / 10
Il fatto che di questo film non ricordo assolutamente nulla, anzi l'unico ricordo è legato ai commenti piuttosto disgustati all'uscita del cinema, dovrebbe portarmi a valutare questo prodotto con un 3....ma poi penso che il regista del film è un certo Woody Allen e mi vengono in mente Manhattan, Io e Annie, Provaci Ancora Sam, Midnight in Paris.....e il mio animo si impietosisce e regala un voto in più, con la consapevolezza che il caro Woody sa fare enormemente, maledettamente e fortunatamente di meglio.

MonkeyIsland  @  30/06/2013 23:43:21
   5 / 10
Il film più brutto Allen di sempre, non mi sento di dargli di meno per l'enorme stima che ho verso il regista.
Stereotipi dell'italia che anche 30 anni fa sarebbero stati esagerati, Benigni qui è irritante, la Cruz una macchietta, Baldwin non pervenuto si salva solo la Page.
Tra l'altro non decolla mai e manca il classico tocco di Allen a livello di script. (non c'è nemmeno una frase da ricordare).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  09/06/2013 15:54:32
   5 / 10
Incipit già "sbagliato": si parte con i titoli di testa e Volare di Modugno. Perfetto, abbiamo già capito che la visione che Allen ha dell'Italia è quella trita e ritrita del passato che forse non è mai esistito se non in cartolina, della musica di Modugno, italiani pizza spaghetti mandolino.
Diciamo che fortunatamente questo pericolo è in parte, ma solo in parte, evitato perché poi nel film c'è tutto un rimando o a Fellini (l'episodio della sposina è "Lo sceicco bianco") o al tipico cinema da camera alleniano fatto di verbosità e tradimenti cerebrali.
Però bisogna stendere un velo pietoso su "To rome with love" e non per il fatto che quando NOI guardiamo come gli altri ci vedono siamo suscettibili, semplicemente perché Woody Allen qui da prova di essersi leggermente rincòglionito (ma lo è da sempre secondo me) o almeno di averlo girato tanto per; in fondo il film è stato un successo ai botteghini esteri.
Con i rimandi felliniani espliciti nell'incipit e nel finale il buon vecchio Woody dimostra per l'ennesima volta di aver preso tutto da Bergman e poi Federico ma di essersi spesso limitato a non fare altro che imitarli e copiarli, più che ad inventare uno stile tutto suo.
Tralasciamo il fatto che ritenga Allen uno dei sopravvalutati per eccellenza nella storia del cinema, perché posso anche ammettere di stimarlo molto e di amare alcuni suoi film: Midnight in Paris era poi semplicemente delizioso e lucido. To Rome with love cos'è? Le donne son tutte zòccole, gli uomini cornuti e traditori, l'uomo qualunque vorrebbe il successo a tutti i costi, viva l'Italia!
Non fosse per la fotografia stupefacente e le riprese da cartolina di una Roma in perenne tramonto, pulita, dalle luci caldissime e confortanti, non fosse per qualche interpretazione gustosa (lo stesso Allen, la Mastronardi, Ellen Page che tanto si sa, le donne di Allen son tutte delle imitazioni più o meno inconsce di Diane Keaton in linea di massima) e qualche scenetta bene assestata non sembrerebbe nemmeno un film di Woody Allen ma di un pinco palla qualsiasi senza ambizione né nulla da dire.
Perché in fondo ritengo Allen un sopravvalutato ma ha sempre girato pellicole almeno godibili, qui spesso si abbiocca e si resta interdetti da tanta vacuità.
Allora, se Roma è bella comunque con l'occhio straniero preferisco l'ambizione e la Roma notturna di Sorrentino. Tra Roma e Roma, quella che non esiste e quella che purtroppo è sotto gli occhi di tutti, meglio la seconda.
Mediocre.

7 risposte al commento
Ultima risposta 12/08/2016 14.31.05
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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  25/05/2013 13:58:01
   4½ / 10
Non saprei davvero come esordire cotanta è la delusione dell'ultimo Allen. A posteriori mi sarei accontentato anche di un ennesimo canovaccio sentimentale che ci ha propinato all'inverosimile in questi anni, trasfertina a Roma 2-3 immagini da cartolina tanto per mantenerti in pari con le altre capitali europee e porti a casa la sufficienza, no! Allen probabilmente è uscito svigorito dall'esperienza parigina che a noi è toccata la copia sbiadita, lui che tanta stima ha riconosciuto al nostro cinema con le petulanti citazioni a 'Ladri di biciclette' e gli infiniti 'omaggi' se così possiam chiamarli di reinterpretare Fellini pare aver raccolto la scapestrata Italia anni '70 quella che permeata dagli anni di piombo si apprestava ad iniziare il poco dignitoso periodo delle commedie sexy, ma attenzione anche quelle bisogna saper girarle, non puoi neanche dire il peggior Allen è meglio del miglior Martino..lungi dall'essere campanilista, il popolo italiano ormai disilluso avrebbe anche soprasseduto ad una realtà da terzo mondo cinica sbattutaci in faccia con fare superbo (come se ci fosse bisogno di un regista d'oltreoceano ad evidenziarci la decadenza a cui stiamo andando incontro) boh eppure sfogliando 4 pagine della letteratura del XIX secolo si scorgono attestati di stima provenire da chiunque, Dickens che etichettava il viaggio in America come una cocente delusione, li additava venali e superbi e nell'Italietta risorgimentale restava ammaliato dalla vita pittoresca di strada, gli spettacoli teatrali, i monumenti, i costumi, idem per Gothe ancora prima a cavallo tra illuminismo e romanticismo respirò a Venezia sensualità spirituale e nel meridione sintesi di natura e arte, e persino Nietzsche che sputava fango pure sul proprio paese encomiò l'Italia post risorgimentale e anteponeva l'arte romana a quella greca, possibile che in 2 secoli sia cambiato tutto? Allen con fare aprioristico capovolge (e ce ne vuole di cattivo gusto) una serie di clichè e stereotipi del belpaese e l'oeverture di Modugno a posteriori appare tremendamente profetico.
Sul cast meglio sorvolare anche perchè i primi a toppare sono proprio gli attori importati.

Invia una mail all'autore del commento Constantine  @  18/04/2013 13:03:53
   4 / 10
Pellicola svogliata del maestro, priva del gusto tipico del cineasta e senza ritmo. Quello che era riuscito splendidamente in "Midnight in Paris" fallisce totalmente in quest'ultima fatica di Allen, che sembra girare a vuoto, sia come regia, ma soprattutto come sceneggiatura, in cerca dell'intuizione giusta che possa risollevare le sorti dell'opera ma che in definitiva non arriva mai. Cast altisonante che risente di una superficialità e di una leggerezza inattesi. Non c'è atmosfera, non c'è trasporto, non sò nemmeno se lo si possa annoverare tra le opere "minori" del regista. Deludente e trascurabile.

tarax  @  07/04/2013 17:48:59
   5½ / 10
Partiamo dal fatto che sono un estimatore di allen e ho TUTTI i suoi film, vorrei esprimere il mio parere su quest'opera del regista newyorkese:
Il film è diviso in 4 mini storie che si evolvono di pari passo durante il film, quindi non abbiamo il classico film a episodi dove finisce uno e comincia l'altro e trovo che questa soluzione sia azzeccata, così se per esempio un episodio dei 4 non piace particolarmente non bisogna sorbirselo tutto prima di vedere l'altro, ma tempo 10 minuti e si va all'episodio successivo, per poi ritornare a quello precedente pochi minuti piu tardi.
Parto dalla storia più debole, quella di Benigni, tornato sugli schermi cinematografici dopo 7 anni dal suo film " La Tigre e la Neve", che interpreta un cittadino romano (non credibile visto il marcato accento toscano anche se ha tentato di nasconderlo) che da un giorno all'altro diventa famoso per NESSUNA ragione. L'uomo viene invitato dappertutto in tv, alle prime cinematografiche, seduce delle alttrici che perdono la testa per lui fino al deludente finale (non che l'inizio sia esaltante) che non dirò per non fare spoiler. Voto 4 e mezzo

Seconda storia, quella con Allen che torna anche lui a recitare (grazie a Dio aggiungerei) dopo una pausa di 7 anni dove recita nel film "Scoop". Il nostro Woody viene invitato con la moglie a Roma per conoscere il fidanzato della figlia (romano ovviamente) e i genitori di quest'ultimo che la ragazza ha incontrato nella città eterna durante un viaggio di piacere. Allen si accorge subito che il consuocero, che ha un 'attvità di onoranze funebri, ha una bellissima voce da tenore, ma questa esce fuori solamente sotto la doccia e cercherà di fare di tutto per sfruttare questo talento per portarlo al successo.
Devo dire che l'episodio non ha nulla di particolarmente brillante, ma sicuramente certe battute di Allen strappano un sorriso e solo lui porta la sufficienza a una storia che non convince del tutto anche se molto migliore della precedente.

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Da notare che questo è il primo film dove Allen non è piu doppiato da Oreste Lionello (rip) ma da Leo Gullotta, che non è Lionello per carità di Dio però ce la mette tutta e non mi sento di bocciarlo. Sentire allen doppiato da Lionello per quarant'anni ha lasciato un segno indelebile nelle nostre menti e cuori.
La terza storia, con Alec Baldwin (John), Ellen Page (Monica), Jesse Eisenberg (Jack), Greta Gerwig (Sally). John, un famoso architetto inglese che durante l'adolescenza ha vissuto a Roma per un anno incontra casualmente Jack durante una camminata in cerca del suo vecchio quartiere, i due fanno amicizia e prendono un caffè in casa di jack. Li verranno a sapere da Sally, la moglie di Jack, che la sua amica americana Monica,descritta come in gamba sexy ed interessante, si è lasciata col suo ragazzo e vive un periodo di crisi e per questo viene a Roma a trovarla, annunciando che starà li da loro. Dopo questa affermazione John è molto pessimista su come "andrà a finire" mentre Jack non ha nessun dubbio sulla sua fedeltà per Sally.
Questo episodio è a mio parere il migliore di tutti, è tipicamente alleniano perchè mette in gioco diversi elementi del cinema di Woody come la presenza fissa di un consigliere/grillo parlante, il triangolo amoroso, i dubbi esistenziali, insomma, tutti gli attori sono bravi e secondo il mio modestissimo parere, se tutto il film fosse stato incentrato su questa unica storia,beh, mi sa che avremmo visto un "Vicky cristina barcelona" all'amatriciana. Putroppo cosi non è stato ma un 6 e mezzo non lo toglie nessuno.
L'ultima storia è con molti attori italiani più o meno bravi, partiamo dai due protagonisti : Alessandro Tiberi (noto per aver interpretato Alessandro lo stagista schiavo nella serie tv Boris) interpreta Antonio, un timido ma ambizioso giovane di Pordenone con tanti sogni nel cassetto, comevivere in una bella casa, farsi una famiglia e avere dei figli con la bella Milly (Alessandra Matronardi / Cesaroni), insegnante di astronomia anche lei di Pordenone. A roma il buon Antonio deve incontrare i suoi parenti altolocati che gli permetteranno, assumendolo, di vivere a Roma e in futuro realizzare i sogni suoi e di Milly, basta fare una buona impressione agli uomini d'affari che gli verrano presentati in giornata. Milly decide di farsi bella dal parrucchiere e di tornare subito in albergo ma durante la sua uscita, si perde per roma e non fa in tempo a tornare in albergo. Antonio, per uno scherzo del destino viene sorpreso in camera dalla prostituta Anna (Penelope cruz), i due si trovano a letto nel momento in cui entrano in camera i parenti di Antonio che, per coprire le apparenze, fingerà che la sua vera moglie è proprio Anna, almeno fino all'appuntamento con gli uomini d'affari.
Questo episodio boccaccesco onestamente, sembra essere messo li perche il film è stato girato in italia e quindi urgeva sponsorizzare il nostro cinema con la comparsa di decine di attori italiani come Scamarcio, Albanese, la Muti, Tognazzi junior ecc, da allen ci aspettiamo molto di più che una storiella da commedia sexy anni 70 con la Fenech , Banfi e Vitali, che forse in questo film episodio avrebbero fatto molto meglio ( vedetevi "Cornetti alla crema" e mi direte). Voto 5 e mezzo.
Le conclusioni finali mi portano a fare una media matematica di 5,6 e credo proprio che sia il voto giusto. Un Allen in versione light, troppo light, eccessivamente light non ci permette di gustare appieno il vero sapore del suo cinema, ma ci propina qualcosa di falsato, un sapore che non è il suo, un pò come succede con la coca cola light o il caffè decaffeinato che non soddisfano mai appieno. Wody non ci rimepie di caffeina e di zucchero come era riuscito a fare deliziandoci nel suo splendido lavoro precedente "Midnight in Paris", sarà forse che Woody ha voluto tenerci a dieta? Mi dispiace Woody ma i tuoi film sono come il Natale, vengono una volta l'anno, la dieta si comincia sempre dopo le feste!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  04/04/2013 18:40:36
   4 / 10
Secondo il (un tempo) buon Woody noi romani siamo rimasti indietro di cinquant'anni.Molti degli elementi dell'Allen più recente vengono riproposti banalmente e stancamente anche in questo nuovo,pessimo prodotto!
Che dire! Clichè rispettati ancora una volta,grazie Woody!

Goldust  @  04/04/2013 18:24:03
   3½ / 10
Il ritorno di Allen attore, dopo un'assenza durata sei film, coincide con la pellicola più scadente della sua sconfinata filmografia. Difficile salvare qualcosa in questa orrenda commedia piena di clichè italioti, che sembra puntare il dito verso l'infedeltà coniugale. Il quadretto che ne esce è quantomai desolante, e tra bigottismo spicciolo, vestiario femminile ante-guerra e l'immancabile "Nel blu dipinto di blu" sui titoli di testa e di coda non ci facciamo proprio una bella figura.. E' un film ad episodi, che si rivelano essere bozzetti di varia umanità e di dubbio interesse; nello specifico, quello di Benigni è insulso se non incomprensibile, quello con Baldwin ripercorre situazioni straviste nella produzione del regista, mentre quello dello stesso Allen non sarebbe male, se solo l'idea di base ( un cantante lirico che canta divinamente solo in determinate situazioni ) non fosse clamorosamente copiata da un episodio dei Simpson, neanche tanto datato. Sebbene improbabile, alla fine il brano con più brio sembra essere quello che vede protagoniste la Cruz ed una brava Alessandra Mastronardi.

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Musiche irritanti, al pari della nevrotica Ellen Page, mentre le bellezze di Roma fanno sempre un certo effetto.

topsecret  @  03/04/2013 09:35:39
   5½ / 10
Confesso che non ho capito poi molto del perchè Allen abbia voluto imbastire una serie di storie ambientate nella città eterna, fine a se stesse e senza capo nè coda. La magia di Roma viene oscurata da situazioni che mostrano un caos narrativo che non appartiene al regista newyorkese, almeno non di solito.
Il cast è ricco di nomi famosi, alcuni molto apprezzati, ma quasi tutti finiscono con il risultare delle macchiette sciape e con poco carisma. Si salva invece la parte di Allen che riesce simpatico in alcune gag, anche se piuttosto prevedibili.
Non sono solito dare un voto insufficiente a Woody ma stavolta se lo merita.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  28/03/2013 16:29:35
   3 / 10
Mai avrei pensato di dare un voto basso ad un film di Allen.
Ma questo è veramente penoso.
Woody che ti è successo?

Invia una mail all'autore del commento Ely12  @  09/03/2013 22:54:48
   3 / 10
Trama quasi pessima anche se capisco un po' Allen
Non mi aspettavo questo!!
Costumi orrendi come se gli italiani fossero rimasti agli anni 70
Non volevo credere ai commenti ma adesso gli do ragione fa schifo

logicman  @  06/03/2013 14:38:33
   2 / 10
Woody Allen è tra i miei registi preferiti, ma non è lui che ha diretto la regia..
Impossibile!
Peggio del peggior cinepanettone vanziniano o parentiano.
Se è lui il regista, l'ha girato, ma non l'ha più rivisto.
Scandalosamente impresentabile.
Tutto, ma proprio tutto, da buttare.

Sbrillo  @  05/03/2013 14:12:09
   3 / 10
Ma che film s'???
ALLEN VERGOGNATI....

Beefheart  @  11/02/2013 18:16:32
   4 / 10
Deludentissimo. Niente di interessante nel soggetto, nella sceneggiatura, nella caratterizzazione dei personaggi e nell'interpretazione. Persino nei dialoghi, stranamente insignificanti e privi di battute realmente efficaci. Banale, molle, manierista e inutile. Pessimo.

kadhia  @  10/02/2013 20:46:13
   1 / 10
Il peggio film di Allen di tutti i tempi, mi rammarica che l'unica cosa che e' riuscito a vedere di Roma e dell'Italia siano questi stereotipi

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  25/01/2013 14:55:24
   5 / 10
Mi associo ai tanti ai quali il film non è piaciuto molto.Sprecato Benigni( molto spaesato anche se comico come sempre) bella Penelope Cruz ma inutile.Meglio stendere un velo pietoso sul resto del cast

danielplainview  @  22/01/2013 16:58:47
   1 / 10
Da un regista come Allen che ha omaggiato la bellezza di città europee come Londra, Parigi, Barcellona, sinceramente mi aspettavo che riservasse un trattamento migliore ad una delle città più belle del mondo: Roma.
Mi chiedo se la colpa sia nostra: un popolo visto come mangiatori di pizza e spaghetti, canterini sotto la doccia, mandrilli arrapati, tronisti ecc (l'Italia non è solo questa); o del regista che non ha voluto guardare oltre certi stereotipi, e, purtroppo, il rammarico è tanto, perché con una citta come Roma, si poteva, doveva, fare molto di più.
Propendo per la seconda opzione.

gabri68  @  02/12/2012 18:34:09
   3 / 10
i-n-v-e-d-i-b-i-l-e!!
un film veramente brutto e questo mi spiace moltissimo perchè sono una grande fan di w.allen
sconclusionato, stucchevole, una trama che non esiste, personaggi assurdi....un cast internazionale e un regista di fama mondiale per un filmetto di serie C.
La fotografia devo dire è splendida, ecco, salvo solo quella...

p.s. bravissimo leo gullotta!!

calso  @  27/11/2012 12:29:36
   4½ / 10
Se non fosse di Allen prenderebbe dei sonori 5 questo film...ha un non so che di genialità, ma dopo lascia molto perplessi e sembra più confusionario che ben orchestrato...l'unica parte bella è quyella di benigni, le trovate son geniali ma troppo calcate...da evitare...

dagon  @  18/11/2012 23:55:54
   4 / 10
Che Woddy Allen non abbia ormai più nulla da dire è cosa ormai risaputa da un bel po'. Ogni anno sforna il suo compitino a cadenza regolare senza la benchè minima ispirazione. In questo caso credo abbia raggiunto uno dei low della parte low della sua carriera. Un film buttato lì, quasi a casaccio, con episodi insignificanti quando non perfino sciatti. L'episodio di Benigni è di una bruttezza sconcertante, recitato, peraltro da cani, dal toscanaccio, spacciato qui per romano (ah ah... magari in america se la bevono anche, ma a roma...) il resto galleggia in un anonimato loffio e grigio. Si salva qualche scorcio di Roma, immersa in una colonna sonora che, dominata dalle fisarmoniche e da Modugno, affonda impietosamente uno dei peggiori film di Allen in assoluto

Lastyco  @  22/10/2012 23:20:31
   4 / 10
Non sono un amante di woody allen e questo film certo non mi fa cambiare idea.
2012 e Roma dovrebbe vivere ancora negli anni 60?

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/10/2012 16:35:46
   4 / 10
Non sembra nemmeno un film di Allen, sciatto senza un minimo di brio immerso in una fotografia che va bene per le cartoline di souvenirs, con i soliti clichè sugli italiani e degli americani in Italia. Desolante è la coppietta di sposini di Pordenone vestiti come 50 anni fa, in una malriuscitissima citazione allo sceicco bianco felliniano dove ahimè si presta anche un attore bravo come Albanese. Le nevrosi di Eisenberg e la Paige con la compagnia del grillo parlante Baldwin è qualcosa di bollito e insopportabile. L'episodio di Benigni almeno aveva uno spunto buono, ma privo di quella brillantezza che anche un Allen con il pilota automatico sarebbe riuscito a fare. Ripeto, non sembra nemmeno un film di Allen.

sagara89  @  16/10/2012 23:13:38
   3½ / 10
avevo sentito dire che non era un buon film ma non ho voluto credere alla critica e l'ho guardato lo stesso con grande speranza..ma, purtroppo, mi ha profondamente deluso..un film orrendo..fatto solo per i soldi..privo di cuore..di originalità..di ironia..di intuito..non è nemmeno riuscito a celebrare Roma, una città che bella com'è non è così difficile..sorvolando sulla scelta degli attori che farebbero più figura se stessero zitti, Benigni che parla in romanesco non si può sentire..Brutto brutto brutto.

sandrone65  @  14/10/2012 19:19:31
   3 / 10
Film veramente brutto ed insulso. L'unico elemento veramente italiano, a parte qualche "cartolinata" di Roma oltretutto poco valorizzata, è l'architettura cinepanettonica del film, che non ha nulla da invidiare alle vanzinesche beceroproduzioni nostrane.. I diversi camei dei vari Albanese, Muti, Scamarcio sono qualcosa di stomachevole. L'episodio di Benigni è stupido e non significa niente, se non che è meglio essere ricchi e famosi che essere poveri e sconosciuti... ma Woody, ci stai per caso prendendo per i fondelli a noi poveri italiani che finanziamo fior di cineproduzioni escrementizie con i soldi delle tasse?
Il film è totalmente, incredibilmente scollato da qualsiasi autentica realtà italiana. L'unica cosa positiva di questo film è che non sono andato a vederlo al cinema con relativo esborso pecuniario. Fino a cinque minuti dal THE END pensavo di dare 4 a questo film. La scena finale del romanaccio affacciato a Piazza di Spagna mi ha letteralmente fatto cascare gli attributi sotto il divano. La fatica per cercarli e reincollarli al loro posto ha fatto sprofondare definitivamente il voto finale. Quando ci vuole ci vuole...

TimBart  @  13/09/2012 12:20:25
   4½ / 10
Sorvoliamo su Benigni che fa il romano. Sorvoliamo sulla pessima scelta degli attori italiani (forse il breve spezzone di Scamarcio è l'unica parte ben interpretata) che hanno contribuito al disastro. Un film a episodi che vuole ricordare la classica commedia all'Italiana fino a Verdone, ma che di divertente ha ben poco. Un ritratto romantico e idiota di un Italia che non esiste, di una dolce vita dove credono di vivere solo i ricchi che, forse, solo i politici in Italia frequentano e che si conclude nella tremenda scena finale del romanaccio in canotta che si inventa la leggenda sulle scale di Piazza di Spagna... (poi un romanaccio verace che abita a piazza di Spagna, dove un appartamento se non è del Vaticano costa l'ira di dio me lo devono spiegare). Si intuisce appena l'ironia di Woody Allen su un cinema italiano che non c'è più (forse sarebbe stato meglio per tutti ambientarlo negli anni '60 o in qualche altra epoca come fatto con il precedente lavoro) e sulla frivolezza di argomenti che nella realtà, è manifestata nella scarsezza degli attori, davvero da farci vergognare, forse imposti da Rai e varie mafie di settore che in Italia hanno distrutto il nostro cinema e la nostra leggenda. Imbarazzante. Mezzo voto in più ad Allen "alla carriera".

elnino  @  13/09/2012 10:07:52
   5½ / 10
Lento, lento, lento, lento, insomma per chi non lo avesse ancora capito è lento, non passa mai, ammoscia! Qualche attore decente, e lo scenario di ambientazione alzano il voto, ma il film in sè non è gran che. Evitabile.

marcodinamo  @  10/09/2012 16:59:34
   4 / 10
Il declino di un grande regista

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  08/08/2012 01:06:44
   2 / 10
Della serie: chi mi conosce lo sa. Sono un alleniano DOC. Ho interrotto il film dopo 25 minuti circa. Mai successo prima. Pellicola inutile. Inulsa. Banale. Finta. Soliti luoghi comuni geopolitici che già troppe volte perdonammo al maestro, qui sfiorano l'indecenza. Solite esagerazioni mimiche dei personaggi che già troppe volte perdonammo al maestro, qui sfiorano l'indecenza. Solite pubblicità occulte (Alitalia, Intimissimi, acque minerali varie..) che già troppe volte perdonammo al maestro, qui sfiorano l'indecenza. Sceneggiatura vanzinesca, malgrado non abbia completato la visione. Una Roma poi che non esiste da almeno 50 anni. Preferisco fermarmi qui nella visione se non altro per non distruggere definitivamente il mito non solo di Allen ma anche di Benigni col quale mi vanto (vantavo) di avere addirittura lavorato!

fril85  @  26/07/2012 10:29:22
   2½ / 10
Gli americani quando si faranno un giro in italia e scopriranno che non siamo più negli anni 60????? E Benigni nei panni di un romanaccio???? mah mah mah ...

Il poliziotto all'inizio non era neanche doppiato bene e, a parte questo, ma perché si atteggia da modello in passerella mentre dovrebbe dirigere il traffico????

QUESTO FILM FA SCHIFO!!! E' un insulto per gli italiani!!!

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Ultima risposta 13/12/2012 17.40.54
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/06/2012 13:39:34
   5 / 10
Dopo il bellissimo "Midnight in Paris" Allen ci propone un altro viaggio in una citta' Europea...Roma!
Ma se in quel caso Parigi faceva veramente parte della storia e della vita dei personaggi, qui Roma è quasi fuori contesto...qualche bella inquadratura e nulla piu'...insomma le quattro storie che ci propone il regista potevano essere girate in qualsiasi citta'.
Incredibile come il punto debole del film sia la sceneggiatura...cosa solitamente migliore in un film di Allen.
L'unico episodio guardabile è quello dove recita lo stesso Allen (appena si supera lo shock di non sentire piu' Oreste Lionello)...brio e comicita' non mancano!
Gli altri tre sono dimenticabili...delude perfino benigni in una delle sue peggiori performance...il suo episodio si chiude con la morale "Meglio ricchi che poveri"...complimenti,in periodo di crisi è proprio quello che abbiamo bisogno di sentirci dire...

dave90  @  10/06/2012 22:47:04
   4 / 10
Che brutto film.
Brutte le storie, le interpretazioni, le riprese e le scene. Veramente dispiaciuto, sono andato al cinema pieno di aspettative, voglioso di vedere Roma in tutto il suo splendore, così come Woody aveva fatto per Parigi in Midnight in Paris. PESSIMO, da cancellare dalla memoria.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  27/05/2012 06:22:57
   4 / 10
Che brutta delusione l'ultimo film di Allen; regista che ho molto apprezzato precedentemente.
Una sceneggiatura sfilacciata in una Roma da cartolina che proprio non conquista lo spettatore; così come la carrellata di volti più o meno noti del mondo attoriale italiano.
L'episodio più riuscito è sicuramente quello di Benigni, mentre degli altri, "citazionismo" a parte, si salva ben poco.
Non mi è piaciuta nemmeno il personaggio di Baldwin.
Pessimo quello di Albanese.

i_like_h3ll  @  19/05/2012 16:35:58
   1 / 10
uno squallore unico

TheLegend  @  18/05/2012 22:50:52
   2 / 10
Se già non mi era piaciuto "Midnight in Paris",con questo Woody Allen ha proprio toccato il fondo.
Un cinepanettone d'autore,banale e terribilmente noioso.

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Ultima risposta 25/05/2012 09.59.05
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  16/05/2012 21:30:02
   2½ / 10
Woody Allen è uno che riesce sempre a stupire. Stupisce che dopo 50 anni di onorata - e dobbiamo ammetterlo anche se non siamo suoi fan - carriera, il prode Woody riesca ancora a partorire film di cotanta pochezza e sciattezza, probabilmente il suo prodotto peggiore.
Si vede che durante le sue vacanzette europee abbia deciso di far tappa forzata in Italia, perchè, dopo aver passato in rassegna Inghilterra, Spagna e Francia, rimane dopotutto quella ridente penisola mediterranea che è definita il belpaese.
Un concept di base sembra proprio non esserci, a parte il banale filo conduttore che porta i protagonisti delle quattro storie a vivere un'esperienza fuori dal normale, a volte proprio surreale, per poi tornare all'adorata (?) routine.
E non concordo nemmeno con chi dice che è stato fatto il solito ritratto dell'Italia per stereotipi: l'Italia, e gli italiani, non vengono proprio ritratti.
Passano sullo sfondo, come turisti che, ammiccando alla telecamera, fanno le foto a una troupe che rimane cmq americana, ma spersonalizzata da qualsiasi caratterizzazione di tipo geografico o culturale. Roma è una cartolina sopra la quale girare, ma ci ha anche rotto tre quarti di pall.e il Colosseo, che insieme a Piazza Venezia e Piazza del Popolo sembra l'unica cosa degna di menzione in Italia.
Il film è brutto tutto, ma ricordo la prima mezz'ora come il top della follia: storie che si raccontano di fretta e furia sennò non ce la si fa col tempo, idiozie e discorsi buttati qua e là, messinscene degne di un cinepanettone (queste sì sono un omaggio a noi italiani) e Woody Allen che, nel parapiglia generale, cerca di ficcarci qualche battuta delle sue conservata in un vecchio cassetto, con ancora la puzza di naftalina.
Tragedia annunciata quella del doppiaggio di Woody: Leo Gullotta tenta disperatamente di imitare il suo vecchio amico del bagaglino Oreste Lionello, fallendo inevitabilmente. Attori e doppiatori dovrebbero reinterpretare, non interpretare i precedenti interpreti. E' facile a dirsi, lo so, e passi quindi la scusante che il pubblico italiano aveva imparato a conoscere Woody così, con quel fare farfugliante e insicuro; magari qualche spettatore disattento o qualcuno troppo giovane è cascato pure nell'inganno.
Nella devastazione totale diciamo che salvo, con sufficienza, due aspetti:
le sarcastiche osservazioni di Alec Baldwin - inizialmente il personaggio peggio presentato e più arrangiato - sul carattere di Monica; non che Ellen Page sia riuscita a creare un personaggio a tutto tondo, ma ciò che l'architetto dice di lei, quando sussurra i suoi ammonimenti al giovane allievo, rappresenta un succoso campione delle ragazze chic di oggi: le finto-acculturate tuttologhe che mettono bocca su ogni cosa, ma che di ciascuna di esse sanno solo una nozione, la più inflazionata;
Alessandra Mastronardi, di una bellezza semplice, che perlomeno non perde la testa davanti a una telecamera quando deve fare due cose assieme: muoversi e parlare.
Stilando un resoconto generale, possiamo dire, senza vittimismi, che questo ventunesimo secolo non è il periodo dell'Italia: non va bene niente; persino quando si tratta delle sue bellezze millenarie, esse non fanno altro che ispirare a un acclamato regista estero il suo peggior film.

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Ultima risposta 17/05/2012 00.57.18
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paride_86  @  16/05/2012 01:24:37
   5½ / 10
Il film peggiore di Woody Allen, almeno tra quelli che ho visto - e sono parecchi.
Non brilla né per soggetto, né per regia, né tantomeno come attore: ahimè, un flop totale.
Uno dei pochi film, inoltre, in cui Benigni non fa ridere.
L'unico personaggio degno di nota è quello di Penelope Cruz che, nonostante si sia doppiata da sola in italiano, fa un'ottima figura.

Izivs  @  13/05/2012 15:05:22
   1 / 10
Allen è finito, alla soglia degli ottanta farebbe bene a dedicarsi al altro, come un tizzone arso ha dato tutto quello che poteva dare.....e ora si trascina stanco con queste commedie al limite del patetico.
Il film è un trionfo di banalità, luoghi comuni e sciatterie.
Le battute imbarazzanti che permeano la pellicola fanno rimpiangere i film di Franco e Ciccio, la fotografia (c'era Roma come protagonista!!!) è dilettantesca, la sceneggiatura orribile.
Sprecare Benigni in un ruolo tanto sciocco, poi, un delitto....provavo imbarazzo per lui vedendolo recitare in quel modo.
Che dire di più.....si dovrebbe essere più umili e capire quando è il momento di ritirarsi.

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Ultima risposta 18/05/2012 22.24.22
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gianni1969  @  09/05/2012 01:13:17
   3½ / 10
a me allen non piace piu' di tanto,mentre la mia ragazza lo adora,quindi ogni tanto mi tocca. mentre quello a parigi non mi era dispiaciuto,questo proprio non lo digerito,a tratti ho anche sonnecchiato. poi vedere recitare scamarcio,e come avere un gatto appeso ai maroni

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Ultima risposta 10/05/2012 02.44.09
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cepere  @  08/05/2012 13:14:02
   3½ / 10
Vincerebbe a piene mani il festival della banalità.

C era bisogno di prendere tutti attori che sembrano imposti dall alto?
C era bisogno di ricorrere ai luoghi comuni dell italia degli anni 40?
C era bisogno di inquadrare ogni 2 minuti la marca di un prodotto per fare pubblicità?

e soprattutto: C era bisogno di fare un film anche se non si ha un idea decente ed una trovata originale?

Pessimo.

phoenix74  @  08/05/2012 12:20:29
   4 / 10
secondo me il piu' brutto film di Allen......e sono un suo ammiratore!!!

MarkTheHammer  @  07/05/2012 21:13:01
   5 / 10
Secondo me è il film peggiore di Woody Allen.
Una trama scialba e una recitazione di alcuni degli attori italiani penosa a dir poco.
La storia di Benigni è l'unica decente secondo me, sebbene sia piuttosto monotona dopo un po'; la vicenda "lirica" ha qualche trovata carina ma non mi ha entusiasmato più di molto; le altre vicende sentimentali sono imbarazzanti, specie per la recitazione.
Buona la fotografia; imbarazzantissimo vedere i microfoni spuntare in mezzo alla scena così frequentemente (fa ridere sentire che è colpa del "mascherino": se un microfono è in scena, è in scena.. oltretutto siamo in tanti ad averlo notato). In sostanza, si ride ogni tanto ma lascia pesantemente insoddisfatti.
Nonostante tutto, sono rimasto molto soddisfatto del doppiaggio di Woody: dopo la morte di Lionello ero terrorizzato all'idea di un'altra voce, ma devo dire che Leo Gullotta ha fatto un lavoro fantastico. Mi sono affezionato moltissimo nel corso degli anni a Lionello ma Gullotta è senza dubbio il sostituto migliore.

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Ultima risposta 08/05/2012 13.29.01
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Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  06/05/2012 16:23:03
   3 / 10
E' un film? Che senso ha? tanti attori importanti in un film con una fotografia pessima, microfoni che si vedono nelle scene, trama imbarazzante e inutile...
Come si vede che la gente è sopraffatta dal lavaggio del cervello dei media e tutto quello che ci inculcano...

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Ultima risposta 07/05/2012 10.45.18
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  06/05/2012 10:56:27
   3 / 10
Penoso. In tutti i sensi.
Si riesce a salvare davvero poco di questa sciatta fiction ricca solo di cliché e banalità.
Si potrebbe salvare l'episodio con Eisenberg che arriva forse a una stentata sufficienza, ma tutti gli altri brillano solo per mediocrità e inutilità.
Il punto fondamentale è che tutti gli episodi hanno un buon incipit, un'idea carina alle spalle, ma che evidentemente è stata sviluppata (?) malissimo, forse per il poco tempo o la scarsa voglia.
Quello con Benigni è forse l'emblema del film. Tratta il tema della notorietà in modo superficiale e banale, senza neanche far ridere anche perché la trovata che può andar bene per una scena, viene ripetuta per tutto l'episodio. Dopo un po' la logica è chiara, eppure si insiste nel già visto.
L'episodio con Penelope Cruz inizia bene, sembra poter essere una divertente commedia degli equivoci, si perde immediatamente senza neanche strappare un sorriso nonostante gli sforzi di un Albanese mai così fuori parte.
Anche nell'episodio con Allen (ormai una barzelletta di se stesso) ci sono alcuni spunti interessanti, che si perdono inevitabilmente dopo pochissimo. Anche la brillantezza delle battute non è la solita, ma sembra qualcuno che copia il grande Allen degli anni d'oro.
Caliamo infine un velo pietoso sulla regia e su tutto il cast tecnico doppiaggio incluso. Una cosa da far accapponare la pelle
Alla fine resta una vanzinata, una fiction piatta che scimmiotta la peggior commedia all'italiana.
Se questa è la dichiarazione d'amore per Roma, vuol proprio dire che evidentemente all'estero pensano di noi come a dei babbei carini; una cosa del tipo "è italiano, ma gli voglio bene come se fosse normale".

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Ultima risposta 16/05/2012 21.36.39
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MadMax1992  @  01/05/2012 17:17:47
   4 / 10
Il tour europeo di Allen si conclude nel peggior modo possibile.
Quello che nelle intenzioni doveva essere un atto d'amore nei confronti della capitale, e del bel paese in generale, diventa una carrellata di tutti i peggiori stereotipi che il mondo ha su noi italiani.
Ma non è nemmeno questo il difetto maggiore della pellicola, che al di là della rappresentazione farsesca dell'italia a dir poco irritante, gira a vuoto per una serie di motivi che nulla o quasi hanno a che vedere con il contenuto della pellicola: casting sbagliato tra italiani e non (Albanese; Scamarcio; Mastronard; Pill; Gerwig; Cruz), costumi ridicoli (gli sposini ma chi li ha vestiti ?!?) e una sceneggiatura che non solo non risulta divertente (se non forse per l'idea dell'impresario di pompe funebri che canta l'opera sotto la doccia) ma è anche talmente banale da non sembrare nemmeno di Allen.

Gli episodi che si susseguono sono uno peggio dell'altro (quello di Beningi il peggiore, di una banalità disarmante; l'unico vagamente alleniano è l'episodio "americano" con Baldwin e Eisenberg) e alla fine dei giochi il film riesce ad essere noioso per gran parte della sua durata.

Il film forse non sarà da 4 (anche se poco ci manca) ma la delusione che rimane usciti dalla sala è davvero cocente...

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Ultima risposta 02/05/2012 19.21.04
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Rockem  @  01/05/2012 10:51:53
   5 / 10
Non si chiude con dignità la trilogia cinematografica europea di Allen. Roma è decisamente inferiore ai film dedicati a Barcellona e Parigi. E non per colpa degli attori, tutti convincenti, a partire dall'ottimo Benigni. Ma sono la trama e una fotografia depotenziata - nonostante la ricchezza della Capitale - che non vanno. Se si ride, si ride poco. Se si pensa, si pensa male. E il valzer degli stereotipi che dovrebbe dipingere l'italiano medio, è gonfiato a misura astrale. Salvo solo l'espisodio metaforico in cui è protagonista il buon Roberto nazionale: unicamente in quel frangente la farsa matura in una pungente critica sociale. Per il resto, è il regno delle banalità. Occasione mancata.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  30/04/2012 18:50:44
   3 / 10
Il termine "brioso" definisce ormai senza decenza l'approccio "naturale" al piacere visivo e musicale fine a se stesso. E' quel tipo di godimento effimero e irritante che si prova davanti a uno sterile musicante da bar, che suona malissimo la solìta brutta canzone popolare, in una giornata preestiva. "To rome with love" appartiene di fatto a questa categoria. E' un'orrore di film, sorta di matrimonio impossibile (ma a quanto pare si può fare...) tra i Vanzina i Parenti e il marketing dell'industria cinematografica americana. Ogni tanto Allen si ricorda di essere un regista, e lo resta nell'episodio di Benigni dove (si) racconta l'Italiano medio con una vena ironico-amara degna delle pagine di Alberto Moravia. Bastasse Benigni a salvare un film al cui confronto il vecchio Tre soldi nella fontana sembra un raro capolavoro artistico!
A parte il trionfo dei luoghi comuni con una Roma spersonalizzata nel suo clichè turistico (e la battuta di Baldwin sulle tristezza delle "rovine" la dice lunga sull'impatto scellerato degli americani sull'antica europa: ma che ci vengono a fare?) il film è un'accozzaglia di sketches molto deboli sul piano narrativo, di dialoghi spenti e di una sceneggiatura frettolosa dove lo "zio" d'America si diverte oh lui sì a raccontare quest'Italietta da fiction, tutta disincanto e solarità (di questi tempi poi è davvero il colmo).
Ok c'è la solìta penosa comparsata di attori italiani più o meno celebri (con il punto più basso raggiunto da Scamarcio. imbarazzante!!!), improbabile almeno quanto Albanese che fa il divo sciupafemmine (perchè non invertono almeno i ruoli?). Nell'episodio Felliniano della sposina, che è di fatto un remake de "Lo sceicco bianco" solo che sembra diretto da un certo Giovanni Veronesi che magari ha messo qualcosa nel bicchiere di Woody Allen...E se fosse tutto tremendamente vero? Se tra un Modugno e un Pippo Barzizza fosse proprio Allen - dopo il deliziosissimo April in Paris - l'artetifice di tanta m.e.r.d.a fumante? Beh salverei cmq. il Benigni Uomo qualunque che almeno non mi fa scendere a una valutazione ancora più bassa. Sempre meglio di Baldwin "angelo custode" (non si può vedere), una Ricci che mima Diane Keaton con la gamba sinistra (non si può sentire) un'Albanese latin lover con la stazza di un maiale cocainomane (non si può vedere nè sentire), una Penelope Cruz che farebbe faville a Villa Certosa e sicuramente verrebbe pagata bene per altre virtù (si fa vedere si fa vedere). Abbiamo già Monti, la Fornero, la riforma delle pensioni, Imu e irpef, cosa abbiamo fatto di male per meritarci Woody Allen?

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Ultima risposta 08/08/2012 01.24.28
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tapae74  @  30/04/2012 16:10:49
   3 / 10
Doppiaggio e costumi da dilettanti.... una serie infinita di spot occulti e una trama imbarazzante nei dispersivi episodi. Meglio un cinepanettone a questo punto almeno già da chi lo produce ti aspetti qualcosa di trash e non questo finto sofisticato ma che fa solo pena!

Aztek  @  30/04/2012 12:27:14
   4 / 10
Leggendo gli altri commenti non è che mi aspettassi un capolavoro, ma sinceramente neanche questo livello così basso. Sceneggiatura ridicola, sembra la rivisitazione della trama di un qualsiasi cinepanettone di De Sica, non mancano momenti in cui gli intrecci delle varie situazioni confondono lo spettatore. Simpatica la presenza di Benigni, ma nulla più. Una delle pochissime note positive sono le riprese mozzafiato della capitale che tolgono qualsiasi dubbio: Roma è la città più bella del mondo.

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Ultima risposta 30/04/2012 12.45.25
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aladar  @  30/04/2012 11:03:34
   1 / 10
orribile, lo voto uno proprio perché è di woody allen, finora i voti son stati troppo generosi, qualcuno doveva farlo !
irritanti tutti gli spot pubblicitari (la thema non se la comprerà nessuno con un filo di cervello in italia!), irritanti i costumi, la costumista farebbe meglio a darsi all'ippica, trama veramente banale. i doppiaggi poi ! sembrava di vedere quelle serie su mtv doppiate alla veloce...
ma poi, perché un americano dovrebbe storpiare il nome Michelangelo in Mighelangelo ??
bah...

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  30/04/2012 09:55:43
   4½ / 10
In pratica Allen ha voluto plasmare senza la sua vera intenzione un degno seguito di un siparietto ambientato in Italia di Mangia Prega Ama con la Roberts.
E ampliato di quasi 2 ore con solo Allen che si salva in corner questo prodotto si rivela molto triste,impegnato a mostrare l'altra faccia degli italiani(quelli spensierati,sporcaccioni,coatti,amanti del mangiare e delle donne)quando la situazione e' ben altra a casa nostra(vedasi Diaz).
Chi lo attendeva con ansia non puo' che rimanere deluso davanti a questa nuova forma di cinepanettone,piu' raffinata,piu' contenuta,ma sempre con le caratteristiche tipiche di un cinepanettone.
Bocciato.E non mi dite che veramente e' l'ultima interpretazione di Woody Allen dai cosa concludi la tua carriera di attore in questo modo?

marcos987  @  29/04/2012 20:28:12
   4½ / 10
flop di woody allen. dopo il buon match point e il passabile midnight in paris un film non all'altezza formato da 4 episodi poco coinvolgenti.

l'episodio di benigni è la banalizzazione del concetto che oggi chiunque arriva al successo (anche chi non ha alcuna qualità) e nessuno vuole più perderlo.

gli altri episodi (se un senso ce l'hanno) non sono comunque migliori.

in alcuni punti si ha l'impressione di vedere un cinepanettone.

yeyegirl  @  29/04/2012 19:03:55
   2½ / 10
veramente imbarazzante! woody ma che ci combini? il film risulta ancora più antipatico se paragonato a quel gioiellino di "midnight in paris", come a dire che i francesi sono tutti intellettuali raffinati geni della musica, pittura, letteratura e gli italiani sono rimasti fermi a gli anni '50: le donne vanno in giro in ciabatte, con la crocchia in testa e la vestaglietta, gli uomini con la canottiera sporca di sugo, cantano le opere liriche sotto la doccia e sono abituali frequentatori di escort (bè forse questo è vero :D) ma a woody qualcuno ha detto che siamo la patria della moda e che la musica pop è arrivata anche da noi??
per quanto riguarda la sciatteria della regia, qualcuno ha citato i microfoni in bella evidenza...ma vogliamo parlare delle 2 comparse di numero piazzate ovunque per tutto il film? mi riferisco soprattutto a te ragazzo moro con la t-shirt verde che a quanto pare passeggi ininterrottamente avanti e indietro per via veneto. doppiaggio pessimo, la piattola dei cesaroni da fucilare. simpatica la cruz che parla in italiano e alcune battute di woody però per il resto tutto scarsissimo

Podo  @  28/04/2012 14:51:55
   5 / 10
Sono un fan di Woody, ma questa volta mi ha proprio deluso.
Tante storielle poco significative condite con molti stereotipi.
Non sembra neanche un film di Allen.
Peccato.

Lavezzi78  @  28/04/2012 12:47:49
   5½ / 10
Film pieno zeppo dei soliti stereotipi all'italiana. Come ha scritto qualcuno precedentemente: mancava solo la pizza e il mandolino!
Ma siamo sicuri che il film è di Allen? Tantissimi attori di primissimo piano sprecati per delle tracce che non lasciano tracce..... Questo film andrà bene solo in Italia, grazie al richiamo di Benigni, mentre all'estero sarà un flop.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  28/04/2012 10:56:04
   4 / 10
Nessuna pietà per un film in cui si vedono i microfoni e le telecamere delle riprese in moltissime scene, manco fosse un super 8 amatoriale, per una trama banalissima e inverosimile, per i soliti stereotipi sugli italiani. Allen non si impegna per niente, non ho visto il film su Parigi, ma ho visto quello su Barcellona e pur non essendo un capolavoro si trattava di una pellicola decente. O siamo noi che ispiriamo kitsch a tutto spiano, o Allen è in preda a demenza senile. Qualcuno del suo staff glielo faccia presente.

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Ultima risposta 15/07/2012 22.13.13
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Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  28/04/2012 00:36:35
   5½ / 10
Scarso impegno di Woody per questo filmetto italianizzato in modo quasi irritante, senza anima e senza genio tranne il cantante in teatro sotto la doccia.... Roma fa da contorno a delle storielle al quanto banalotte, manca la poesia Alleniana che coinvolge invece Parigi nel precedente film.....determinante a mio parere la co-produzione italiana a cui il regista si è passivamente prestato....

g.marco  @  26/04/2012 15:48:17
   5½ / 10
Filmetto che strappa qualche risata qua e là, ma irriconoscibile Allen alla regia.
Proprio per questo, se non l'avesse diretto lui, sicuramente avrei dato di più a questa commediola. Woody ma che ci combini??? L'unico rifacimento al suo old style lo si trova nell'inserimento di Baldwin*

Un discorso a sè meritano i costumi.
Costumi volutamenti osceni: avete mai visto un italiano vestirsi in questo sciatto modo??? (Benigni a parte ovviamente). In questa pellicola c'è l'esatto rovescio della realtà: italiani vestiti male con abiti di quart' ordine, larghi, sbiaditi e stropicciati, al contrario gli attori americani vestiti in modo elegante e raffinato. Woody non è che solo perchè tu non hai gusto nel vestire, dobbiamo per forza di cose essere tutti come te.

Il tutto devastato dal pessimo doppiaggio di mezzo cast. (buono l'impegno di Gullotta nel doppiare Allen, ma il maestro Lionello insostituibile).

Molti attori presi dalla serie tv Boris.

Per non parlare dei luoghi comune e stereotipi italici. Mancava solamente pizza e mandolino.

Comunque non ce la faccio proprio a dare meno di 5 a questo film, solo per il mio sconfinato amore x te Woody.

Come da voto: tra così e così e non male, potrebbe essere migliore.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  25/04/2012 01:27:18
   5 / 10
Medicore film di Allen che oramai alterna pellicole accettabili (di belle ne fa veramente di rado oramai) ad altre al limite del guardabile.

La sceneggiatura è sottozero nello stesso tempo la messa in scena sarebbe anche accettabile se il signor Allen facesse qualche ciak in più.
Non che si richieda la leggendaria pignoleria di Kubrick ma quantomeno sarebbe gradito non dover vedere, più e più volte i microfoni e altro materiale del set all'interno della scena.
Questa è proprio sciatteria che non fa onore al suo cinema!

Ad ogni modo c'è un'aria vacanziera, spensierata che, nonostante tutto, rende il film digeribile.

the saint  @  24/04/2012 01:25:17
   4 / 10
come direbbe Panariello: VAIA VAIA ..

se questo film l'avessero girato i Vanzina, avrebbe ora la media del 3...!!
solo perchè l'ha girato il Woody sta prendendo qualche voto alto di pseudo- finti intellettualoidi!!!

Woody Allen posa i' fiasco e ritorna a fare FILM!!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/04/2012 00.35.01
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rospo10  @  24/04/2012 00:42:11
   1½ / 10
Il fil merita 4 , do 1 e mezzo a causa dei costumi! pessimo

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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  23/04/2012 20:55:21
   4 / 10
Vada per un generoso 4. Un film, ahimé, desolante.
Passi il mare di stereotipi con cui, ormai, abbiamo fatto l'abitudine, ma non la sciattezza assoluta di scrittura. Non un solo personaggio gode di una caratterizzazione decente, peggio poi se questi sono inseriti in un pugno di siparietti narrativi che nulla hanno da invidiare alle barzellette da ospizio. Per dirci cosa? Che l'uomo è sempre insoddisfatto? Non saprei...
Più di tutti, ho detestato l'episodio assurdo con Benigni, completamente privo di basi; segue a ruota quello degli americani, insopportabili nelle loro farneticanti pene amatorie.
Anche il cast ha fallito: le comparse italiane mi hanno fatto tanta tristezza (anche se Tiberi e la Mastronardi ne vengono fuori dignitosamente), ma Eisenberg e la Page, complici i rispettivi ruoli, erano da uccidere.
Cosa rimane? Un filmetto avvilente tra folk italico e nevrosi newyorkesi, con solo in pochi istanti l'ombra dell'ironia di Allen, travolta in un vuoto di idee spaventoso. Giusto ora che toccava al capitolo italiano, un gran peccato.
Un film trito fino all'osso. Che Woody si prenda un periodo di meritato riposo.

giro88  @  23/04/2012 15:23:46
   5 / 10
Film deludente....troppi attori, troppe storie d'amore in contemporanea...non mi ha soddisfatto molto, del resto un pò me lo aspettavo. :)

nextam  @  22/04/2012 20:35:43
   5 / 10
mediocre. solo perche' parliamo di Woody Allen non posso dare un voto piu' basso ma era lecito attendersi molto di piu' da questo film. qualche battuta, qualche trovata ma nulla di eccezionale. davvero troppo poco per non deludere le aspettative. In ogni caso niente a che vedere con "midnight in Paris".

Saskin  @  22/04/2012 19:32:05
   2 / 10
Ma perchè non darne 10 di stelle a questo capolavoro...che 8 o 9 sono poche?
E poi leggere addirittura in un commento che è un un Allen in ripresa rispetto al "fiacco" Midnight in Paris!?!
Come avrebbe detto il grande Totò "Ma mi faccia il piacere!!"

bood  @  22/04/2012 18:15:02
   2 / 10
darei 4 o 5 ma tenendo conto che è woody allen , siamo nell'infimo :( una tristezza incredibile .. un film completamente inutile .. concordo , un cinepanettone poco volgare con contenuti bassissimi
non do 1 perchè non sarei credibile
woody allen sta invecchiando ? prendiamo atto?
:(

corey  @  22/04/2012 15:44:26
   5½ / 10
Film farcito di clichè e di spot televisivi mascherati.. Trama già ista e rivista, sembra un cinepanettone molto meno volgare..

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Ben62  @  22/04/2012 14:27:12
   4 / 10
Il crollo di un mito.
Cosa non si fa per i soldi....ma è possibile che Woody Allen si abbassi a fare un film con una trama vista e rivista, ma con grande quantità di sponsor di prodotti italiani? Non ho parole. Come può il regista di opere d'arte come "La rosa purpurea del Cairo", "Zelig" e l'ultimo splendido "Midnight in Paris" sottostare a "obblighi" da parte della casa di produzione?
L'unico personaggio "vagamente" alleniano del film è Alec Baldwin, che fa da voce "esterna" nonchè consigliere e giudice in uno dei quattro episodi del film. Nemmeno lo stesso Allen somiglia a sè stesso.
Per il resto, stendiamo un velo pietoso.

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