Oscar è un borgataro che sogna un futuro da attore cinematografico, o almeno da stuntman. Per contattare un produttore inscena un incidente, nel quale però resta ferita davvero una giovane attrice, che per questo perde la parte. La ragazza si installa a casa di Oscar in attesa del marito con cui tornare in America.
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La montagna di illustri sceneggiatori - ben 4 - partorisce questo topolino di film sul solito coatto di periferia, di e con il quale si ride poco: Verdone ripropone quasi meccanicamente un suo celebre personaggio senza però alzare il livello della critica sociale e della presa in giro della società. E anzi viene pure tradito dal suo mentore Alberto Sordi, che per il suo aristocratico avvocato sfodera una caratterizzazione sbracata e fuori contesto, quasi fumettistica ( senza contare l'odiosa parlata alla Ollio ). Brutte musiche western di Antonello Venditti.
ma come si fa a dare 9 o 10 a questo film? noioso e inconcludente, non fa ridere neanche Brega in questo film, (per altro relegato ad una sola scena) e ho detto tutto. Non do meno di 5 solo per il grande Albertone, che salva gran parte del film e dalla trama quasi nulla.
Sicuramente,non uno dei migliori di Verdone. Carlo si allontana moltissimo dal capolavoro "Un sacco bello",e cerca di riagguantare il vecchio successo copiando anche parti di sceneggiatura. Il coatto Oscar,infatti,ricorda molto,quello del film diviso in tre episodi,in particolare nella bufala della Rhodesia; ci sono retaggi anche con l'episodio di Leo,se si pensa alla storia con la bella americana andata male. Anche le prestazioni del bravo attore e regista e del grande Alberto Sordi sono abbastanza mediocri; mentre il personaggio di Mario Brega ha un peso di pochissimo rilievo,che non diverte,anzi si rende antipatico. Il film ha una ironia amara spenta,molto diversa da quella di "Compagni di scuola",inoltre,in alcuni tratti annoia e fa ridere davvero molto poco. Carino per trascorrere una serata con gli amici.
Lo sketch iniziale del flipper promette benissimo, poi, invece, si rimane delusi...scontato, copiato in parte dall'episodio di Marisol di "Un sacco bello", neanche Sordi riesce a rendere più movimentato questo film.
Si ride poco e la storia non è poi questo granchè. Ancora una volta viene scelta come spalla femminile la detestabile star straniera, soluzione che non mi ha mai convinto. Il centauro coatto di Verdone è simpatico ma si abbina davvero male all'avvocato con le amnesie raffigurato da Sordi, il quale si presta ad un'interpretazione troppo forzata che alla lunga stanca. Ma si sa, la coppia romana non ha mai funzionato insieme.