Il film è dedicato alla vita del celebre pittore J.M.W. Turner, uno dei più importanti esponenti della storia dell'arte britannica, vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.
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non sono un amante di M. Leigh, ma adoro i quadri del Maestro inglese. La candidatura agli Oscar e il soggetto, mi hanno spinto al Cinema a vedere un biopic che altrimenti difficilmente avrei sostenuto in TV dall'inizio alla fine. Film drammaticamente lungo e pieno di tempi dilatati e probabilmente inutili. Dialoghi banali, frivoli e dell'utilità pari a zero. Attori (con T.Spell in primis) brutti, sporchi, storti e malati (da psoriasi impressionanti, fino alla mortale per "scrofite") quasi fosse una corte dei miracoli, ...eppure questo campionario di brutture di colpo si illumina grazie ad una fotografia esagerata, dove i paesaggi sono quadri dall'impatto straordinario (fulminanti per la loro impareggiabile bellezza), dove la natura è la vera padrona della scena. T. Spell si cala nella parte con buon impegno, ma è un caratterista e non regge il ruolo da protagonista,... grugni, smorfie e rantoli non sono sufficienti ... Rimangono i quadri (meravigliosi), il personaggio (raro caso di pittore ricco in vita, grazie al suo talento) e il suo carattere (critico, disilluso, dissacrante), rimane il suo originale approccio alla pittura, la cura per i colori, il suo colpo d'occhio, il voler vivere dentro a ciò che rappresenterà nei suoi dipinti....ma il film è davvero noioso e fastidioso (e tremendamente lungo) Mozione speciale per i micioni che qua e là mitigano lo schifo che li circonda