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Tosini tenta invano di realizzare un dramma pseudo-erotico dove l'unica cosa che si salva sono i suggestivi scorci di Orvieto all'inizio. La situazione benchè interessante non viene sfruttata a dovere: un uomo ed una donna bloccati in una casa scoprono che solo così possono essere i veri se stessi (per caso qualche scopiazzatura da "Ultimo tango a Parigi"?). Solo dialoghi inconcludenti e poco curati che affossano una trama già lenta di suo e resa ancora più confusa dalle fantasie della protagonista, alle quali, per giunta, non viene data alcuna spiegazione. Realizzazione a dir poco svogliata da parte di ogni comparto. Tutto ciò porta ad un finale che vorrebbe essere un colpo di scena...ma non lo è. La DiLazzaro è bellissima...ma la stessa cosa non può dirsi per la sua recitazione. Rieditato con il titolo "Una donna dietro la porta".