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Rivisitazione western del periodo zapatista del nostro Italo Zingarelli in collaborazione con Dario Argento. Fra l' altro fu proprio Zingarelli ad aver avuto la brillantissima idea di avviare gli allora giovani, ma neanche troppo Bud Spencer e Terence Hill alla folgorante carriera delle commedie con caz*otti in seguito all' esaltante ma seriosa trilogia Colizziana: Dio perdona, io no; I 4 dell' Ave Maria e La collina degli stivali, con il fantastico Lo chiamavano Trinità. Tornando alla pellicola, dei ribelli messicani chiederanno all' olandese ( il veterano Peter Graves, visto ne L'aereo più pazzo del mondo), di rubare l' oro ad un treno governativo per sostenere la causa dei peones Villazapatisti, e per fare ciò assolderà altri 4 energumeni, fra i quali spicca ovviamente il mitico Bud, ognuno con la propria secializzazzione, per cercare di realizzare il piano. Fra mille peripezie quest' ultimo riuscirà e l' onestà avrà la meglio sull' avidità: ogni promessa è debito. I 5 diventeranno degli Eroi della rivoluzione. Precedendo di due anni il Capolavoro di Sergio Leone Giù la testa, la pellicola è diretta con mano sicura e con brio dalla coppia Zingarelli/Argento, e cala il suo "pezzo forte" nel momento in cui verrà messo in pratica il furto, durante la rapida marcia del treno. Nel cast da segnalare pure la presenza di Nino Castelnuovo. Non molto conosciuto forse ma da me consigliatissimo, sempre se piace il genere.