vanilla sky (2001)

Premessa importante sulla trama sopra riportata: "… La sua esistenza subisce una svolta improvvisa e profonda che lo porta dove non avrebbe mai immaginato di andare: alla ricerca della propria anima e del sentimento d'amore." Ma anche no. Non è su questi nobili intenti che ruota la trama.
Ciò premesso, io spero vivamente che con "Inception" siano esaurite le sceneggiature onirico-cervellotiche, che da "Matrix" in poi fanno a gara a chi incasina di più le trame dei film, relegando l'arte cinematografica a sottoprodotto dell'enigmistica.
"Vanilla sky" è uno di questi prodotti, confezionati in modo accattivante sul piano estetico/musicale, ma scritti per stressare la mente della gente e indurla a chiedersi ogni cinque minuti (per due ore) se ciò che sta vedendo sia la realtà, il sogno, il flashback, il flashback del sogno, il sogno del flashback o tutte le cose contemporaneamente.
Aggiungo che il film non mi ha trasmesso alcuna emozione. Il ritmo narrativo, freddo e caotico, non permette alcuna empatia con i personaggi. Conosciamo il protagonista, la sua vita, la sua personalità, solamente attraverso battutine scontate e relazioni interpersonali prive di spessore. Poi un incidente d'auto. A questo punto il film comincia a girare all'impazzata su sé stesso, poggiando su una promettente quanto illusoria base thriller, per poi cedere il passo ad un finale fantascientifico stupidotto, che in un paio di minuti (il tempo di due chiacchiere nell'ascensore di un grattacielo), a mo' di "libretto delle spiegazioni", avrebbe la pretesa di mettere ordine al caos delle due ore precedenti e di ricordarci che la vita reale è meglio di un sogno lucido. No, per carità, tolgo il dvd.
Supporto tecnologicooooooo!!!!