Joe Gillis, uno sceneggiatore sull'orlo della bancarotta, si rifugia in una vecchia villa apparentemente abbandonata per sfuggire ai suoi creditori. In realtà si tratta della dimora di Norma Desmond, una vecchia star del cinema muto, che ha perso ogni legame con il mondo del cinema. In cambio dell'ospitalità, Joe inizierà a scrivere la sceneggiatura che dovrebbe segnare il ritorno di Norma sul grande schermo.
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VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (Billy Wilder), Miglior attrice in un film drammatico (Gloria Swanson), Miglior colonna sonora (Franz Waxman)
Intramontabile capolavoro del cinema diretto e sceneggiato da Billy Wilder. Una imponente critica allo star system e ad hollywood, un film che regala emozioni uniche e si dimostra non datato e, anzi, decisamente avanti coi tempi rispetto all'anno di uscita e molto attuale ancora oggi. La diva del muto Gloria Swanson ci regala un personaggio indimenticabile nel suo narcisismo e nella sua pazzia. William Holden giganteggia destreggiandosi tra studi cinematografici e ville imponenti. Ma è Erich von Stroheim il fuoriclasse della pellicola. La sceneggiatura scritta da Wilder con Charles Brackett e Marshmann Jr. è una delle più belle mai portate sullo schermo, ed era decisamente azzardata per il periodo e per i temi trattati, ma riuscì comunque a vincere l'Oscar. Uno dei film più belli dell'intera storia, con un finale magico.
"Siete Norma Desmon, la famosa attrice del muto. Eravate grande". "Io sono sempre grande. È il cinema che è diventato piccolo".