Joe Gillis, uno sceneggiatore sull'orlo della bancarotta, si rifugia in una vecchia villa apparentemente abbandonata per sfuggire ai suoi creditori. In realtà si tratta della dimora di Norma Desmond, una vecchia star del cinema muto, che ha perso ogni legame con il mondo del cinema. In cambio dell'ospitalità, Joe inizierà a scrivere la sceneggiatura che dovrebbe segnare il ritorno di Norma sul grande schermo.
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VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (Billy Wilder), Miglior attrice in un film drammatico (Gloria Swanson), Miglior colonna sonora (Franz Waxman)
Uno dei più grandi film della storia del cinema. Spesso inserito (a pieno merito), insieme ad altri filmoni tipo "Quarto Potere", nella classifica delle "10 migliori pellicole americane di ogni tempo". Affascinanate ed immortale, "Viale del tramonto" è uno di quei film perfetti in tutto e per tutto, assolutamente privo di difetti. Perfetta miscela di tanti generi cinematografici (dramma, noir, commedia, ecc) che contribuiscono a rendere "Sunset boulevard" la più grande autobiografia hollywoodyana mai girata. Presenti, tra gli altri, Cecil de Mille e Buster Keaton (chiaramente riconoscibile nella partita di bridge) che interpretano sé stessi.
Tra umorismo nero, cinismo e melodramma un film su ciò che si è stato e sò che si é o non si riesce ad essere, sul contorto meccanismo hollywoodiano e sull' amore e la morte, un film coinvolgente dall' inizio alla fine. Semplice, ma immediata la scena in cui
un operatore punta un riflettore sulla Nesmond e di colpo tutti fanno cas a lei e la vanno a salutare. Lo stare sotto i riflettori che di colpo nel cinema e, ancora di pikù nella TV, da fama, a volte duratura a volte, soprattutto, effimera, prigionieri in questo caso di un passato così grande.
Wow!! che film, che regista, che attrice!! Wilder racconta il dramma del passaggio da cinema muto a cinema parlato con quel tocco d'ironia macabra che è decisamente più forte adesso che allora...infatti non piacque il film nè a HollyWood nè a molti fan che preferirono "Eva contro Eva". un film meraviglioso, da guardare e riguardare.
"dì che ora sarebbe disoccupato perchè io sono la Paramount e senza di me non esisterebbe" "lei è Norma Desmond! era una stella del muto" "io sono ancora una stella, è il cinema che è diventato piccolo".
La straordinaria idea di far raccontare la storia, con una voce fuori campo, al cadavere che all'inizio del film ci appare galleggiante dentro la piscina di una villa, è qualcosa di eccezionale, è la ciliegina su una torta di una bontà infinita. Il lento decadere di una ex attrice degli anni 20 che non accetta l'idea di essere relegata in un angolino dallo spietato mondo di Hollywood, il patetico tentativo di rimanere sempre sotto i riflettori. Emblematica e molto bella la scena della Swanson che, riconosciuta da un vecchio tecnico delle luci mentre sta seduta in disparte durante le riprese di un film, non appena viene illuminata dal fascio di luce che l'uomo le punta addosso, tutti gli attori e le attrici presenti le se stringono intorno ad osannarla, per poi ritirarsi e lasciarla di nuovo da sola nel momento in cui il fascio di luce si sposta e la fa tornare nell'ombra. La metafora è evidente: il successo c'è finchè si è sotto la luce dei riflettori. Molti attori recitano loro stessi ad iniziare proprio da Gloria Swanson che è stata realmente un'attrice del cinema muto poi entrata nel dimenticatoio, il cameriere Max (von Stroheim) è stato realmente un regista di quel tempo, e nella partita a carte Buster Keaton interpreta quello che di fatto era in quel momento, una vecchia gloria. Superbe le prove di William Holden e della già citata Gloria Swanson. Sceneggiatura, fotografia e montaggio perfetti. Un gran film.
Affascinante e crudele, decadente ed amaro, Sunset Boulevard è un film meraviglioso e, a discapito del titolo stesso, un capolavoro intramontabile. Una regia di gran classe e dialoghi perfetti. Interpretazioni superbe e musiche bellissime. Brillante dicotomia fra la finzione e la realtà, fra la vita sognata e quella vissuta, fra la mitologia del ricordo e l'accettazione del presente. Una pellicola ineguagliata ed inarrivabile, di grande forza e di una seduzione sottile .
Il miglior film su Hollywood mai fatto. Ambizione, Corruzione, decadenza, perdita dell'innocenza. C'è proprio tutto in questo film di Wilder, sul quale aleggia un'atmosfera spettrale e raggelata, fuori dal tempo come la casa di Norma Desmond. Gloria Swanson, secondo me, ha offerto una delle migliori interpretazioni che abbia mai visto in vita mia.
uno dei film piu' belli che potevano mai essere girati! ed è stato proprio un americano a concepire questo film denuncia sul cinema stesso!un cinema in declino rappresentato da un ex attrice che come maggiordomo ha il suo vero ex-agente(che idea ragazzi) e che vuole onorare il ricordo della scimmia morta come se fosse il marito! invece è una donna sola,attorniata da fantasmi... ho dato dieci perche non trovo altro voto per descrivere le emozioni che ho provato nella scena finale delle scale! pietra miliare!
Uno dei migliori film Hollywoodiani su Hollywood. Il grande Billy Wilder dipinge con amara ironia il tramonto di una stella, di una vita. Non c'è retorica, non c'è pianto facile; solo un tetro presente. Capolavoro.
Uno dei capolavori assoluti del cinema americano. Il cinema che si racconta, che vede se stesso, le sue luci ma soprattutto le sue ombre, il cinismo che inesorabilmente questo sfarzoso mondo della celluloide porta con se, calpestando e rinnegando i suoi figli ..emerge forte quel tangibile senso di decadimento, una affannosa ricerca del periodo che fu, l’incapacità di accettare lo scorrere del tempo e l’evoluzione, se pur in alcuni punti discutibile, che la società ha ormai intrapreso ..sono le luci dei riflettori che creano le star e guidano l'interesse del pubblico, quando quelle luci smettono di riflettersi sul volto della “grande star del muto” si spegne ogni ardore, ogni passione e tutto diventa un assordante silenzio. Imponente la sceneggiatura (di Brackett, Wilder e Marshman), curatissimi i dialoghi ("Io sono ancora grande, è il cinema che è diventato piccolo"), attenta costruzione dei personaggi (grotteschi ma credibili) e delle ambientazioni, tutto scandito da una forte e pressante colonna sonora che sembra anticipare gli avvenimenti ..illuminate la scelta della voce fuori campo che racconta la “pura verità”, senza distorsioni che inevitabilmente i cronisti avrebbero apportato alla vicenda ..memorabili alcune sequenze, come quelle dl ballo nella sala deserta, la partita di carte con altri grandi interpreti del muto (tra tutti Buster Keaton), la visita agli studi della Paramount (il famoso studio 18) ed il grande finale (con i riflettori che si riaccendono per l’ultima volta dinnanzi alla protagonista). Sublime l’interpretazione di Gloria Swanson, che traspone magistralmente le sensazioni del vivere in una anacronistica realtà, ma ottime anche quelle di William Golden, Erich Von Stroheim, senza dimenticare il piccolo cammeo del regista Cecil B. De Mille ..stilisticamente inappuntabile la regia di Billy Wilder. Intramontabile capolavoro del cinema..
Un capolavoro. Hollywood racconta se stessa in questo film sublime che probabilmente è l'apice delle carriere di Wilder e della Swanson. L'analisi di Hollywood (che è una metafora della stessa vita umana) è spietata: regnano la decadenza, il cinismo e l'opportunismo. Chi ha dato tanto al cinema viene relegato in secondo piano, perchè al giorno d'oggi non è più attuale, e questo è il caso della Swanson e di von Stroehim, che al momento della realizzazione del film si trovavano veramente nel dimenticatoio. Ingiustamente snobbato agli Oscar, ma il tempo ha saputo dare al film quella gloria che i suoi contemporanei ( protagonisti della pellicola) non hanno voluto tributargli.
L'ho visto parecchio tempo fa, ma non ricordavo il nome... Davvero bello, trasmette una sensazione di decadenza indescrivibile, di cinismo e totale assenza di veri valori... Una celebrazione toccante e fredda del mondo del cinema che fu, una riflessione sul declino, sull'orgoglio sostenuta da attori indimenticabili. Finale sconvolgente.
Strepitoso. Atmosfere sinistre impeccabili, ricchezza di dettagli, sceneggiatura perfetta in perfetto stile Wilder. Un film dove nessuno è del tutto innocente, tutti sono responsabili per qualcosa; una condanna del mondo di Hollywood, che per sua stessa regola dev'essere spietato e cinico; riflessione disarmante e tragica sul successo e sulla vecchiaia. Scene memorabili (la partita a carte con Buster Keaton), una pietra miliare del cinema di Billy Wilder e non solo. Splendido inchino a Gloria Swanson.
Non posso che unirmi a tutti gli altri. Questo film, che ho rivisto proprio oggi, merita davvero tutti gli elogi possibili. Il cinema racconta sé stesso, non solo attraverso Norma Desmond (il divismo) ma anche attraverso Joe Gillis (lo sceneggiatore fallito) e poi attraverso il produttore, con sigaro ed ulcera, attraverso le maestranze e le comparse presenti nel teatro 18 dove de Mille sta girando; ed ancora nella passeggiata fra Joe e Betty lungo gli studios... . Ho letto che la scena iniziale era stata girata in modo diverso: Joe, da morto, si desta all'obitorio e racconta la storia agli altri cadaveri presenti. Ma, vedendo queste scene in sala di proiezione, ci furono tante risate che Wilder si decise a rigirare la scena, introducendo quell'immagine eccezionale del cadavere nella piscina, inquadrato dal fondo della vasca.
e veramente un capolavoro del cinema mondiale. bello oscuro grottesco...e fantastico uno dei piu bei film ke abbia mai visto. wiliam holden e grande nella parte come anke erich von stroeim ma la piu grande e lei la divina GLORIA SWANSON , fantastica peccato ke non abbia vinto l'oscar! "ok mr DeMille sono pronta x ilo primo piano" da vedere e rivedere
"Vedete, questa è la mia vita e lo sarà per sempre. Non esiste altro, solo noi e la macchina... e nell'oscurità il pubblico che guarda in silenzio"
Dedico questo commento a una persona speciale che l'ha sicuramente acquistato e non si decide di vederlo.
Beh è strano ma come tutti i grandi autori di cinema relegati giustamente al rango di "classici", anche Billy Wilder appartiene alla mia infanzia. E precisamente a un ciclo di suoi film, in pratica una retrospettiva, come ne facevano tante nella Rai di decenni or sono. Il titolo recitava "un guastafeste alla corte di Hollywood". Europeo esiliato e fortunatamente non tanto impetuoso per finire nelle liste di McCarthy negli anni Cinquanta. "Sunset boulevard" è un film che ha affascinato intere generazioni. e non è difficile capirlo: particolarmente rilevante fu la novità della narrazione, affidata al protagonista maschile, Holden, che "racconta il suo epilogo", non si sa da quale prospettiva o luogo. Forse potremmo chiarire l'equivoco pensando che - proprio come le parole di Norma Desmond che ho riportato sopra - il personaggio di Gillis appartiene ai margini del cinema, e per questo puo' anche fungere da spettatore dello stesso film. Realtà e finzione giocano un ruolo determinante, a partire dal personaggio di Gloria Swanson, nella realtà grandissima star del cinema muto (tra i suoi capolavori, anche la Salomè di De Mille, e - non a caso - il controverso Queen Kelly di Von Stronheim, qui nel ruolo di ex-amante/maggiordomo) e apparsa molto di rado al cinema dopo l'avvento del sonoro. E' a lei, nella perfidia di Wilder, che il film è dedicato. Un po' come Icona eccellente del declino della celebrità ("Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo"), Ma piu' di tutti, cio' che ancora sconvolge l'immaginario collettivo è l'ambientazione: la Dimora di un'ex-star con i suoi paraventi ammuffiti, i suoi ricordi, il malsano e macabro collezionismo di un glamour che non esiste da tempo. Pensate che ne è stata fatta addirittura un'amabile parodia in un'episodio di Mickey Mouse (il settimanale). Memorabili camei di Le Mille (non a caso uno dei registi che hanno lavorato di piu' con la Swanson negli anni 20") e Buster Keaton. Il "caso" Norma Desmond inquieta e sconvolge ancora oggi. Che io ricordi, fortunatamente poche volte è accaduto qualcosa di simile al film, nella realtà. Forse la vicenda. ben diversa, di Frances Farmer, o la follia di Gig Young. piu' recentemente. Sorvolo sulla fragilità mentale e gli inferni privati di attrici come Jennifer Jones o Vivien Leigh. A Hollywood Wilder dedicherà un'altro affettuoso omaggio, verso la fine della carriera, il doloroso e bellissimo "Fedora". Ma forse i tempi erano cambiati, e il cinema contemporaneo sì, è diventato troppo piccolo anche per l'esule austriaco
Il punto più alto della carriera di Wilder, uno dei film più belli della storia. Uno di quei capolavori che il tempo non puo' scalfire. E' un ritratto ironico e crudele del mondo di Hollywood, soprattutto riguardo ai produttori. Il declino di Norma è poi una palese metafora del declino della vita e della bellezza. Molto più che magnifico!
film eccezionale,ma x l'interpretazione della swanson nemmeno un oscar... eccezionale... eccezionale veramente gloria swanson un film immortale da vedere e rivedere...
Crudele e agghiacciante ritratto del mondo di Hollywood,che Wilder descrive con scioccante realtà e con un disprezzo che dimostra quanta poca stima il regista avesse sul sistema cinematografico americano di quell'epoca.La voce fuori campo del defunto Gillis ci introduce in una storia venata di situazioni al limite del macabro,dove il cinema ha"sporcato" e rovinato la vita dei suoi protagonisti,rendendoli schiavi di un mondo che li ha inghiottiti fino a trasformarli in degli individui privi di identità.Quel che stupisce tutt'oggi di questa straordinaria storia,è che gli attori siano proprio i più azzeccati per interpretare i propri ruoli:la Swanson(qui assoluatamente sublime) era stata effettivamente lasciata un pò da parte dopo l'avvento del sonoro;Von Stroheim era un regista tedesco che diresse la Swanson nella sua ultima,disastrosa pellicola muta(intitolata"Queen Kelly",e nel film di Wilder se ne può vedere un frammento),Buster Keaton(in un cameo)ormai dimenticato da produttori e registi,si aggirava all'epoca negli Studios hollywoodiani in cerca di qualche scrittura,ma ormai la sua stella non brillava più.Un dramma raccontato come una vicenda gotica,che porta a riflettere sull'inconsistenza del proprio modo di essere dinanzi al potere dei soldi e del divismo,che può portare alla follia soprattutto con l'avanzare degli anni,con la consapevolezza di non essere più in grado di risalire la china a causa di un programmatico cinismo che bisogna mettere in conto,anche quando vengono tirati in ballo i sentimenti veri.Da vedere e rivedere,senza stancarsi mai.Il regista Cecil B.DeMille compare sul set di un film che stava realmente girando,in una sequenza che strazia il cuore.Ottima prova di Holden(che tentennò non poco prima di accettare),anche lui perfetto per il ruolo.
pensavo di averlo votato mesi fa...ma solo ora ho l'onore d farlo, era un po ke nn davo un 10 così meritato! billy wilder in un ruolo inconsueto fa tt come meglio nn avrebbe potuto, il resto lo fanno il grandissimo william holden e la sempreverde gloria swanson..il soggetto è meraviglioso, la recitazione è impeccabile..il titolo è quanto mai veritiero. La trama mi è stata subito avvincentissima xkè rievoca con tanta nostalgia il periodo del muto, di cui nomina spesso grandi personaggi..e 3 di questi recitano anke: uno è buster keaton ke gioca a carte a casa della swanson, il secondo è il regista (tanto criticato) erich von stroheim nel ruolo del maggiordomo ed un terzo è un altro regista: cecil b. demille ke fa la parte d sé stesso. Inutile negare ke la scena migliore secondo me è quando la swanson si traveste da vagabonda e imita charlie chaplin al cospetto d holden.. questo film è memorabile!
Calma, devo solo dire in poche righe quello che penso di "Sunset Boulevard", ce la posso fare... No, l'unica cosa che posso dire è che, oltre ad essere il più bel film mai fatto su Hollywood, può anche aspirare ad essere il più bel film di tutta la storia del cinama mondiale... ogni altro commento è superfluo
Il più bel film su Hollywood mai realizzato, un assoluto capolavoro.
Il cast è grandioso. Oltre agli attori principali, ci sono anche comparse eccellenti, Buster Keaton, il regista Cecil B. Demille, e un indimenticabile Eric Von Strhoeim, che, seppur con un'altro nom, e in pratica interpreta se stesso.
La regia di Billy Wilder è assolutamente memorabile e all'avanguardia, il regista costruisce sapientemente una tragedia veramente amara, con venature da commedia qua e la e addirittura accenti da horror e thriller, sopratutto nel finale. Da studiare a memoria l'incipit e la conclusione.
Uno dei capolavori del genio assoluto che fu Billy Wilder.