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Questo film rumeno racconta Vlad Tepes dal punto di vista storico, senza implicazioni sulla mitologia di Dracula che, come si vedrà, nasce proprio a quell'epoca e che fu molto efficace, considerando che questa mitologia sopravvisse nei secoli e che permise a Bram Stoker di scrivere l'omonimo romanzo. L'iconografia del Dracula vampiro si basano su quelle che oggi verrebbero definite fake news. Ovviamente in questo film risente di un certo sottobosco di propaganda da cortina di ferro. Più che dai nemici esterni (gli ottomani) erano i nemici interni quelli da cui guardarsi. Tali nemici erani i boiardi ed una classe di mercanti che godeva di numerosi privilegi che Vlad, con la sua ascesa al trono, mette in discussione in nome benessere del popolo e della sua terra. I classici sporchi capitalisti dell'epoca. Bisogna dire comunque che il film offre una buona ricostruzione e Stefan Sileanu offre un ritratto molto convincente di Vlad. Certamente soffre di una certa prolissità ed un finale che ho trovato tronco, però l'interesse verso questa figura è già motivo per vedere questo film.
Produzione dalla Romania incentrata sulla loro principale figura storica: Dracula. Il film non è un horror vampiresco ma una serissima e rigorosamente realistica narrazione dei fatti storici delle gesta del principe valacco Vlad Tepes. Devo dire che si tratta di un sorprendete ed analitico lavoro di sceneggiatura che mostra la controversa figura politica di Dracula. Eroe nazionale o malvagio tiranno sanguinario? Di certo non era uno stinco di santo -sebbene, ovviamente, questa pellicola sia smaccatamente di parte- ma la situazione geo politica della Valacchia del 15° secolo era molto precaria tra dominazione ungherese da una parte e minaccia di espansione turca dall'altra; arriva uno dei tanti principi che lotta per il trono, riesce a prendere il potere e compie le scelte necessarie (sebbene impopolari) per dare stabilità e ricrescita alla sua terra. Si dovrà scontrare con tutti gli altri signori locali che vedono minacciati i loro privilegi, e con un popolo poco contento dei suoi metodi estremi (l'impalazione) per punire i criminali. Ma Dracula è consapevole che ci vuole pugno di ferro e decisione e spietatezza per smuovere le cose...non si può fare una frittata senza rompere qualche uovo. Ci sono le decisioni economiche da prendere ed i rapporti con i mercanti da mantenere e c'è da fermare l'avanzata ottomana. Apparentemente sembrerebbe una piccola produzione ma le scenografie sono credibili così come i costumi e le scene di battaglia con un numero sterminato di comparse hanno poco da invidiare alle produzioni Hollywoodiane. Ben curati anche i dialoghi come quando il principe, parlando con un alto prelato dice: "non è l'amore di Dio che spinge gli uomini ad andare in chiesa...ma la paura delle fiamme dell'inferno". Davvero un film interessante e realizzato molto meglio di quanto si pensi.