wonderland (2003)

A parte il fatto che Van Kilmer sembra il suo Morrison con la permanente, questo Wonderland non l’ho trovato affatto male. Il suo maggior pregio a mio parere è senza dubbio la sceneggiatura, in quanto l’escamotage di mostrare i fatti in base alle diverse ricostruzioni incuriosisce e rende la visione interessante fino alla fine. E’ se e vero che ormai l’approccio è già stato utilizzato diverse volte, la particolarità che lo rende abbastanza originale è come alcuni personaggi cambiano completamente carattere a seconda della testimonianza. Se non sbaglio quello che realmente accadde non è mai stato appurato con certezza, e questo giustificherebbe l’alone di mistero che rimane fino alla fine del film. L’ottima regia, con montaggio frenetico e fotografia a volte sporca e sgranata, anche a me ha ricordato lo stile di Stone in Assassini Nati. Molto efficace la ricostruzione di quegli ambienti e di quella società: tutto molto realistico, ti entra dentro.
Irriconoscibile Dylan McDermott (protagonista della serie TV Dark Blue) nella parte di David.