Centinaia di individui a corto di denaro accettano uno strano invito a competere in giochi per bambini. Li attende un premio invitante, ma la posta in gioco è mortale.
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Ho recuperato questa serie con notevole ritardo vista la mia scarsa predisposizione alla visione di prodotti seriali ma anche per essere fuori dalla percezione collettiva e potermi fare un'idea senza il rischio di essere troppo influenzato. Ecco Squid Game è una bella serie ed in generale un bel prodotto. Non il più originale ma sicuramente di grande impatto. L'incipit è quello di Battle Royale bene o male, anche se in Squid Game sono i giochi ad eliminarti, seppur vediamo come in alcuni casi le vite siano intrecciate. Intrecciate e ben approfondite, ogni personaggio è caratterizzato in maniera diversa da un altro, tutti legati da un'esistenza misera fuori dal gioco. La storia parallela dell'infiltrato è intrigante quanto la storia principale. Diciamo che la spiegazione è molto più da fumetto che da serie che punta ad essere quanto più verosimile possibile, ma è accettabile. Il punto di forza vero della serie è, però, l'iconicità: l'iconicità degli abiti, dei luoghi, dei colori, delle frasi. E' tutto fatto in modo che sia catchy e resti in testa allo spettatore, creando un immaginario collettivo. Ottima anche la regia, giusta per i diversi momenti della stagione.