Il buon
Bernardo sembra avere trovato nuovo smalto in vecchiaia, complice una sedia a rotelle.
Guardando il mondo dal pavimento, l'impotenza fisica seda l'irruenza pulsionale, pone limiti, cerca strade alternative, trova nuove canalizzazioni creative.
"Ho appena finito di girare il film e ne vorrei subito girare un altro" - dichiara il regista.
La nuova limitata prospettiva spossa meno e sembra alimentare un sentimento nuovo.
Jacopo Antinori e Tea Falco in una scena di "Io e te", in uscita nelle sale il 25 ottobre
In "
Io e te" le tematiche tipiche del cinema di Bertolucci vengono trattate in maniera inusuale. La leggerezza spodesta la morbosità, l'incesto viene solo sfiorato, l'affetto prende il posto del 'muro' pulsionale. Strepitosi i due giovani attori, rappresentanti due solitudini speculari. Il blocco soggettivo, interpretato nelle opposte reazioni attrattive, genera quella 'pietas' che illumina di colori lo scantinato buio. La regressiva e distruttiva 'trappola per topi' non funziona più.
La gabbia é aperta, la belva non più feroce.