Una web serie attualmente sta avendo un discreto successo in rete:
Kubrick - Una storia porno, che può essere vista comodamente su youtube sul canale The Jackal. Ovviamente si tratta di un piccolo assaggio di tre parti per un totale di circa quaranta minuti. In poche parole quello che può essere definito un pilot televisivo. Interessante è la modalità di approccio, che salta direttamente le forche caudine di produttori e soprattutto distributori, per proporsi direttamente al pubblico e vedere se un certo prodotto può avere o meno riscontro.
Gli indici di ascolto televisivi possono andare a farsi benedire perchè in questa modalità certamente saranno importanti le visualizzazioni e la capacità degli autori di essere esaustivi nei confronti del pubblico. Il contatto diretto con quest'ultimo, fondamentale, elemento è importante perchè ti pone direttamente ad essere messo di fronte ad eventuali critiche negative, come dall'altro lato a ricevere dei suggerimenti preziosi per il miglioramento del prodotto. Vantaggi che comunque compensano gli svantaggi di operazioni di questo tipo.
Perchè Kubrick? Semplicemente un omaggio ad uno dei più grandi cineasti di sempre, che fra i suoi progetti mai realizzati c'era appunto la realizzazione di un film porno in grande stile, con una troupe professionista del cinema "ufficiale" e con un cast di attori che dovevano eseguire le loro performance sessuali senza l'ausilio di professionisti del settore porno.
Si tratta proprio di questo infatti, il porno. Se ne parla, si pratica, si disquisisce in molteplici dibattiti, ma televisione e cinema finora hanno fatto orecchie da mercante nel nostro belpaese. Kubrick – una storia porno non si propone di sdoganare il genere, infatti qui non c'è nulla di porno (non ancora, almeno) ma affrontare una moltitudine di argomenti attraverso uno sguardo inusuale e certamente poco battuto da fiction e cinema italiano.
La storia è molto semplice: tre giovani autori non riescono a trovare fondi per girare dei cortometraggi di impegno sociale, quando all'improvviso ottengono una risposta positiva dai numerosi curriculum inviati. Solo che una volta giunti dal produttore, scoprono che opera nel mondo del porno e gli offre una sostanziosa somma per girare un corto di cinque minuti in 48 ore.
Prende il via una sarabanda di situazioni comiche godibilissime, tra la scelta della location, i provini per la scelta dell'attore maschile (decisamente facile), i provini per l'attrice femminile (decisamente più difficile), la sceneggiatura che deve stare al passo con i tempi ed evitare clichè.
Il formato di questa serie è molto professionale, strizza l'occhio a
Boris, ed offre un cast di attori sconosciuto ma in grado divertire grazie ad una buona caratterizzazione dei personaggi. Un prodotto a cui non manca una certa brillantezza che tiene il livello delle allusioni e dei doppi sensi al minimo consentito e che pone dei buoni spunti di base per trattare temi, come la sessualità in primis, che non sono certo da cestinare. Personalmente non mi è dispiaciuta affatto e dopo queste tre mini-parti, non manca lo "stimolo" per vedere come va a finire.
"Il mondo del porno sta morendo. E' colpa di un virus: si chiama AMATORIALE!" Caricamento commenti in corso...