Il primo fu 2001 Odissea nello spazio. Il genere "science fiction", che fino ad allora era di basso profilo, fu nobilitato per salire di categoria.
Il film esamina argomenti complessi, suscita forti impatti emotivi e a tutt'oggi ha segnato un passo fondamentale nella storia del cinema.
Anche Alien e la sua saga, con le palesi metafore, trascende dalla storia di fantascienza tout court.
L'ultimo decennio e in particolare gli ultimissimi anni, vuoi per un crescente bisogno da parte dell'uomo di soddisfare una sua parte spirituale che la vita moderna portava a trascurare, vuoi per la consapevolezza di vivere in quell'età futura che i grandi autori di fantascienza, sia in ambito letterario che cinematografico, avevano descritto e preconizzato, ha visto fiorire una serie di pellicole a stampo intellettual-filosofico tutte introspettive, astruse e talora anche noiose.
Ultimo della serie, uscito da pochi giorni, è Cloud Atlas: un film nel film, lungo ma non noioso apologo della vita e della libertà. La storia ha la novita di vedere collegati tra loro in un unicum passato, presente e futuro combinando generi filmici diversi (l'avventura dell'episodio ottocentesco, il genere commedia grottesca dell'episodio ambientato ai giorni d'oggi, il distopico degli episodi dei secoli futuri). Non manca un notevole camaleontismo da parte dei vari interpreti che passano ai vari personaggi (di epoche e talvolta di sesso diverso) con disinvoltura e mestiere.