Recensione colpo di spugna regia di Bertrand Tavernier Francia 1981
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione colpo di spugna (1981)

Voto Visitatori:   7,50 / 10 (3 voti)7,50Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film COLPO DI SPUGNA

Immagine tratta dal film COLPO DI SPUGNA

Immagine tratta dal film COLPO DI SPUGNA

Immagine tratta dal film COLPO DI SPUGNA

Immagine tratta dal film COLPO DI SPUGNA

Immagine tratta dal film COLPO DI SPUGNA
 

Lucien Cordier, apatico tutore della legge in un remoto e sperduto angolo dell'Africa coloniale, è puntualmente sbeffeggiato dalla moglie Huguette, stanca di un simile straccione di marito e sfacciatamente attaccata al presunto fratello Nono, col quale giace impudicamente davanti agli occhi del coniuge peraltro immunizzato dalla più profonda indifferenza. In strada, fra la ressa delle persone, Lucien viene ugualmente irriso dai due tenutari del bordello, Le Péron e Leonelli, che lo scherniscono in ogni modo trattandolo come un burattino. Anche nell'ufficio del principale, il sergente Chavasson, responsabile del capoluogo, Cordier è oggetto di disonorevoli dileggi. Solo la graziosa Rose, moglie del brutale negriero Mercaillou, sembra prendersi cura di lui concedendogli senza difficoltà il proprio corpo delizioso. Almeno fino all'arrivo della nuova maestra, Anne, altrettanto graziosa ma non tanto cinicamente amorale come Rose, eppure anche lei inspiegabilmente attratta da quest'individuo che nasconde dietro la propria codardia soltanto una forma di universale disillusione. Il loro incontro fortuito sul treno dà luogo a un'intesa inaspettata, dietro la quale si indovina in lei l'intenzione ferma di penetrare oltre la scorza di pusillanimità di Cordier, in verità tutt'altro che spregevole e incolto. Quando lei, all'arrivo, gli regala "Vol de nuit" di Saint-Exupéry, lui fa spallucce e più avanti le dirà di non riuscire a leggerlo, ma lei non potrà fare a meno di insistere nel ridestare quella coscienza rimasta troppo a lungo sopita ma non del tutto annullata. E il risveglio si rivela fin troppo repentino e ravvicinato nel tempo.
Il primo atto d'autocoscienza è l'uccisione a bruciapelo dei due protettori, i primi della lista di persecutori che Lucien s'è mentalmente preparato con una lungimiranza strategica stupefacente.
Poi di seguito elimina il negriero marito di Rose e il servitore Vendredi, e via via si vendica di tutti coloro che lo avevano maltrattato, sentendosi sempre più pervaso da uno spirito di missione giustizialista. Anne intuisce quanto di irresponsabilmente messianico si agiti in quest'uomo dall'aria innocua, anzi contrita, quest'uomo che addirittura la respinge poiché si sente sudicio di fronte a lei, di un sudiciume intimamente connesso con la propria mediocrità. Lo illumina una consapevolezza di sé che sconfina in una sorta di chiaroveggenza medianica: la stessa che gli suggerisce di armare preventivamente la mano di Rose che poi utilizzerà contro sua moglie e Nono. Nulla ormai può più distogliere Cordier dall'idea di essere l'eletto di Dio per ripulire se non la Terra almeno quella contrada dai farabutti che la popolano. È lui a scrivere di notte sulla lavagna della scuola: "Il Signore mi ha ordinato di colpire Le Péron, Leonelli, Mercaillou e Vendredi. Io non ero completamente d'accordo. Gesù Cristo".
Quando, la mattina dopo, Anne vede il messaggio, cerca di coprirlo invitando gli alunni a cantare la Marsigliese. La strada pare ora spianata per congiungersi con Anne, colei che tutto sa e che nulla mai dirà, colei che ha compreso sino in fondo il significato della rivolta di Lucien e che lo ama per questo. Ma lui non è disponibile, ha ancora troppo "lavoro" da sbrigare per potersi dire libero e disposto a condividere la vita con lei. E all'obiezione di lei: "Ma non hai paura?", lui può rispondere: "I morti non hanno paura, e io sono morto da tanto tempo".

Con l'aiuto del ritrovato Aurenche dalla penna perfida e dall'immaginazione osé, Bernard Tavernier rilegge uno stralunato romanzo noir dell'americano Jim Thompson, "Pop. 1280" (n. 1000 nella serie "Carré Noir" di Gallimard), in chiave di puro surrealismo francese, tra Céline e Queneau. Thompson è già di per sé un autore oltranzista nel denso pastiche linguistico della sua prosa e oltraggioso nell'invenzione di personaggi irrimediabilmente out. Ma il Tavernier di "Coup de torchon" ci mette del suo a complicare una già fittissima ragnatela di pertinenze, spiazzando del tutto il nucleo originario del racconto e spostando l'azione dal profondo sud degli USA contemporanei a uno sperduto villaggio dell'Africa francese del 1938.
Siamo all'inizio del film: soggettiva su dei bambini neri africani affamati che rimestano il cibo nella sabbia, controcampo su uno stanco e disperato Lucien Cordier armato di pistola che li fissa immobile, poi la soggettiva segue un volo di avvoltoi fino all'inquadratura del sole in piena eclisse, infine scende la notte, che tutto avvolge in un'atmosfera rarefatta e angusta. Dopo aver indugiato sul nostro protagonista in procinto di svegliarsi, la macchina da presa ci presenta Bourkassa Ourbangui, lo sperduto paesino del Senegal con le milleduecentottanta anime del titolo del romanzo di Thompson: siamo situati nell'Africa occidentale francese, alla vigilia della seconda guerra mondiale, immersi in una natura dai colori metafisici e inquietanti che l'iperrealismo della fotografia sospende in uno spazio-tempo allusivo e metastorico, in un eterno ritorno dell'identico niente di buono, tra espressioni e implosioni di ogni forma vitale. Come annunciato da alcuni passanti per strada, è cominciata la fine del mondo, ma è cominciata già da sempre in una coincidenza tra l'alfa e l'omega, e si è già avviata anche la tragedia personale del protagonista. Cordier, capo della polizia francese di Bourkassa, è un vinto che sopravvive a se stesso e alla situazione.
Incassa, non reagisce, fa finta di non vedere e ripete ostinatamente: "Ho dei pensieri, delle preoccupazioni... Allora ho cominciato a riflettere, ho riflettuto e a forza di riflettere, finalmente, ho preso una decisione: ho deciso che non sapevo cosa fare...".

"Orribile campione della specie umana", come lo definisce Thompson, Cordier ha una coscienza, sorniona ma lucida e radicale, della realtà.
È un cavaliere senza macchia privato della principessa da salvare e relegato a testimone impotente di un male che si diffonde già la mattina attraverso il fetore delle latrine, per poi corrodere dentro nel buio. Di fronte a tale gravità, che richiederebbe un intervento all'altezza di un Salvatore, l'unico escamotage che la natura consegna è "il dormire e il mangiare". In particolare il gastronomico, con la parodistica urgenza del cibo, è un tema del film debordante, che asfissia la giornata dei personaggi anche negli intermezzi di maggior tensione, i quali "sono costretti" a tavola, per colazioni o pranzi o tè o aperitivi o comunque sedute che paiono indilazionabili, in qualsiasi circostanza, anche la più delicata: dopo un delitto, o un funerale, o tra un litigio e l'altro, o durante una stessa sparatoria, avvicinandoli al parossismo culinario esistenziale di Ferreri. Non c'è nulla da stimare, non c'è niente per cui valga la pena vivere, ma solo da aspettare che questo mondo avvolto dalla morte vada nella completa rovina e nel minor tempo possibile. Però, come un miraggio, la principessa arriva e, come un giglio immacolato sbocciato all'improvviso tra i rovi e le serpi, si materializza nei panni di una giovane maestra francese: Anne. È il momento di muoversi, ribellarsi e riabilitare sé stessi e il mondo fino a innalzarlo al livello di tale purezza. Ma come agire? Lucien, dando ascolto alla propria invigorita voce interiore, si sente investito da una missione assoluta, iniziando così un cammino dove tutto è messo sottosopra, tutto oscilla tra logica e follia e, in una sorta di delirio spirituale, si proclama il nuovo Ges\ù Cristo. Ma si tratta pur sempre di un Cristo impietoso e depresso, monco nelle sue qualità, più vicino all'indole di un'umanità agonizzante che a quella divina. Non esistono soluzioni nuove a cui aggrapparsi, l'unica chance è di far collassare le leggi selvagge della natura umana. Così, dopo l'ennesima umiliazione, Lucien applica in modo rigoroso, diligente, scrupoloso il suggerimento dell'autorità laica di restituire duplicato il male subito, sorta di "lex talionis" al quadrato, mentre dall'autorità religiosa apprende la lezione dell'amore verso il prossimo. Dopo aver saggiato il valore morale delle sue vittime ("Non è perché io metto la tentazione a portata di mano che bisogna forzatamente lasciarsi tentare", "Io mi arrangio soltanto perché la gente si mostra tale quale è"...), puntualmente le elimina in nome dell'amore e di Dio.
La morte sembra essere l'unica reale alleata dell'umanità e l'unica soluzione efficace nel teatrino tragico: "Uccidere è un dovere civico, un atto di carità". Ma il compito che egli si è prefisso si rivela alla fine utopico, titanico quanto impossibile: "Non ne posso più di essere il solo a espiare unicamente per aver fatto quello che la gente voleva che facessi e che non ha il coraggio di fare". Perciò, dopo un improbabile ballo con Anne, nell'atmosfera paradisiaca di una piazza addobbata a festa per l'entrata in guerra, di fronte al moltiplicarsi dei bambini nella sequenza finale, cioè alla reduplicazione incontrollabile e inarrestabile della vita malefica così com'è, un Lucien ormai fiaccato getta la spugna e non sa più cosa fare, se dirigere la pistola verso i bambini oppure verso se stesso, in un'"impasse" apparentemente definitiva.

Mauro Lanari

Commenta la recensione di COLPO DI SPUGNA sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Hal Dullea - aggiornata al 02/07/2008

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

 NEW
a big bold beautiful journey - un viaggio straordinario
 NEW
a house of dynamitea' son imageag4in - il film del quarto scudetto del napoliagonalpha (2025)bolero (2024)come closercome ti muovi, sbagli
 NEW
dalai lama - la saggezza della felicita'dangerous animalsdemon slayer: kimetsu no yaiba - il castello dell’infinitodiscesa liberadownton abbey - il gran finaleduseelisa (2025)enzoesprimi un desideriofamiliar touch
 NEW
ferdinando scianna – il fotografo dell’ombrafin qui tutto bene?francesco de gregori nevergreenfranco califano - nun ve trattengogrand prix (2025)green is the new redhellboy: l'uomo deforme
 NEW
himhoney don't!i puffi - il filmi rosesil mio amico pinguinoil nascondiglio (2025)il padre dell'anno (2025)in the lost landsio sono nessuno 2jane austen ha stravolto la mia vitakneecapl’ultimo turnola casa delle bambole di gabby - il filmla famiglia leroyla grazia
 NEW
la mia amica evala riunione di condominiola valle dei sorrisi
 R
la voce di hind rajablast breath (2025)
 NEW
l'attachement - la tenerezza
 NEW
le citta' di pianuraleopardi & co
 NEW
l'isola di andrealo spartito della vitalocked - in trappolamaterial lovemonsieur blake - maggiordomo per amorepomeriggi di solitudinequel pazzo venerdi', sempre più pazzoquirsconosciuti per una nottesotto le nuvolesplendida imperfezione - il primo amore di casanovasuccede in una nottesuper happy forever
 NEW
testa o croce? (2025)the conjuring - il rito finalethe life of chuckthe lost bus
 NEW
the smashing machinetroppo cattivi 2tutta colpa del rockun anno di scuolaun film fatto per beneun viaggio per incontrare mimi'una battaglia dopo l’altrauna scomoda circostanza - caught stealinguna sorellina per peppa pigwarfare - tempo di guerraweapons
 NEW
zvani' - il romanzo famigliare di giovanni pascoli

1065941 commenti su 52704 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A KNIGHT'S WARALLA RICERCA DI MIA FIGLIAALLELUJA!AVVENTURA NEL MAR NEROBIO HUNTERBROOKLYN CHIAMA POLIZIACIA - UN UOMO NEL MIRINOCORPSE MANIACRYING FREEMAN: KILLER'S ROMANCECRYPTIC PLASMDER DOKTOR - L'OMBRA DELLA MORTEDINOFIVE ELEMENTS NINJASGALAXY HORRORI FORZATI DELLA GLORIAIL LAGO DELLA VENDETTAIL POEMA DEL VENTO E DEGLI ALBERILA CANAGLIA IN MINIGONNALA FOSSA DEI DANNATILA MALEDIZIONE DELLA MUMMIALA MALEDIZIONE DI KAZUO UMEZULA MANO DELLA MUMMIALA VAMPIRALE OMBRE DELLA MEMORIAMOUNTAINHEADNOSTRO PANE QUOTIDIANO (1934)PLAY DEAD (2025)PROJECT A-KOROB PEACEROOTS SEARCHSINFONIA NUZIALESLAUGHTER BEACHTHE PIPER (2024)THE RED SPECTACLESTHE ROOKUN AMORE DA RISCOPRIREUN ASSASSINO TRA DI NOIUN OMICIDIO PER DUE - ULTIMA NOTTE DI NOZZEUZUMAKI (2024)WHAT HAPPENS AFTER THE MASSACRE?ZOMBIES OF THE THIRD REICH

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


LA VOCE DI HIND RAJAB
Locandina del film LA VOCE DI HIND RAJAB Regia: Kaouther ben Hania
Interpreti: Amer Hlehel, Clara Khoury, Motaz Malhees, Saja Kilani
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net