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Parecchie stupidità nella sceneggiatura, tuttavia per essere uno "shark movie" non è completamente da buttare via. Qualcosetta è salvabile, intrattiene abbastanza bene ma non si lascia tanto ricordare. Nonostante le avvisaglie confesso che nella parte finale è riuscito a fregarmi. La cosa non mi è del tutto dispiaciuta.
I film sugli squali hanno bisogno di cambiare, è sempre il solito clichè consempre le solite ragazze sui 19-20 anni che purtroppo hanno troncato relazioni affettive o soffrono di altri traumi e finiscono col confrontarsi con gli squali. Le posizioni cambiano sempre ma finiscono con gli squali in un modo o nell'altro. 47 metri...immagina di essere a quella profondità sul fondo dell'oceano in una gabbia antisqualo con solo circa un'ora di ossigeno per sostenerti. Immagina che la gabbia sia in bilico sull'orlo di una ben più profonda fossa oceanica. E oh sì, sei anche perseguitato da enormi squali bianchi affamati. Questa è la premessa del film con Mandy Moore (Lisa) e Claire Holt (Kate), due sorelle in vacanza in Messico. Dopo che una di loro è stata scaricata dal suo fidanzato, le due sorelle sono alla ricerca di un po' di divertimento e avventura, ma hanno un po' più di avventura di quanto pensassero quando un paio di tipi del posto le convincono a fare un'escursione a bordo di una barca arrugginita di proprietà di uno dei due ragazzi messicani (Javier e Louis). Matthew Modine interpreta il capitano (Taylor) del battello fatiscente. Quando il cavo d'acciaio della gru/argano che abbassa la gabbia antisqualo si spezza, le due sorelle vengono precipitate sul fondo dell'oceano. Sono troppo in basso per provare a nuotare di nuovo in superficie (potrebbero avere una grave embolia gassosa) e grandi squali bianchi minacciosi sono tutti intorno alla ricerca del loro prossimo pasto. "47 meters down" è uno di quei film tipo "oh non entrare ragazza". Sai, quelli in cui chiunque può vedere in anticipo il risultato di una cattiva scelta che i personaggi stanno per fare, tranne i personaggi stessi del film. Stai sempre un passo avanti rispetto alle ragazze intrappolate; che prendono una decisione cattiva dopo l'altra mentre sono intrappolate sul fondo dell'oceano. Per fortuna il film dura poco meno di un'ora e mezzo e per la maggior parte del tempo è una esperienza visiva divertente, ma alla fine si trascina troppo e diventa noioso. Gli squali non saranno mai inquadrati li in mezzo al buio (a parte una scena dove si vedranno gli skyline), quindi la sensazione è che siano stati messi li un po' per caso, senza una vera ragione. Poi la sera prima parlano di "grandi squali bianchi di 8 metri"...forse hanno un tantino esagerato, non è una dimensione standard per il carcharodon carcharias (la più grossa 'microchippata' finora è stata la famosa Deep Blue, femmina incinta di quasi 7 metri). Se volete vedere il grande assassino bianco in azione cercate altrove (per es. ne "L'ultimo squalo" di Castellari del 1981 c'è una scena vera abbastanza spaventosa, quando mangia una grossa esca). Tra l'altro qui non sono riuscito a capire bene da quale parte del Messico sia ambientato, forse mi è sfuggito ma sinceramente non ricordo (nel sequel, "Uncaged", siamo al largo dello Yucatan, nel Golfo del Messico), ipotizzo e spero la parte del Pacifico, perchè le acque calde del Golfo sono poco praticate dallo squalo bianco, è più zona da squali tigre. Tra parentesi non capisco perchè devono essere sempre e solo bianchi :-) ci sono tanti altri squali pericolosissimi per l'uomo, anche se misurano la metà di uno squalo bianco (leuca, longimani, mako, martello) e che possono infierire in maniera altrettanto atroce sui malcapitati. Bisogna smetterla con questo concetto del "più lungo è più paura fa", addirittura qui nemmeno si vedono però "sono grandi squali bianchi" (!)
Boh, alla lunga risulta un tantino Monotono con quelle inquadrature subacquee .....c e' di peggio comunque. Si può guardare ma nulla di che Più che mediocre
Un film incentrato quasi esclusivamente sulle due ragazze immerse nelle profondità marine. Gli squali fanno solo da contorno alla vicenda. La storia sa molto di già visto e si può intuire facilmente come finirà. Leggermente inferiore al collega "Paradise Beach" uscito lo stesso anno.
Ancora un volte giovani donzelle alle prese con feroci squali...sempre piu' grossi (fino alla fantasia) e affamati. Un thriller piuttosto scontato se non fosse per il cambio di rotta finale che comunque non stravolge pienamente quanto immaginato fin dall'inizio. Intrattiene a dovere con una buona dose di tensione ma resta comunque un film dimenticabile. Inferiore sicuramente al gia' citato "Paradise beach".
Una pena dopo 10 minuti di visione.Come detto precedentemente,due sfigate imbranate che pretendono di essere esperte Sub dopo pochi consigli. Scene farlocche,a 47 metri certe cose non sono cosi' facili da effettuare.Ma avete mai visto Tintorera??quello si' meritava.
Solo jumpscare, i personaggi sono inespressivi, la storia è poco originale e i dialoghi sono tipizzati come in un film degli anni 80 L'idea di base non era malvagia L'atmosfera è molto claustrofobica e riesce ad impressionare lo spettatore Ma a parte gli jumpscare sonori e visivi mi aspettavo qualcosa di più,molto di più
Una parodia praticamente...una cosa orribile...dialoghi scritti da un bambino di 4 anni, interpreti al livello dei film di Moccia....speravo morissero entrambe mai come in questo film ho tifato per gli squali anche se pure loro mi sono sembrati ritardati.
La storia di due mega sf.igate...ripetitivo e stravisto...non vedevo l'ora che crepassero. Peccato perché me lo ero tenuto in serbo questo film pensandolo divertente.
2 ragazze ingenuotte vanno vacanza in Messico e siccome sono molto annoiate decidono di provare l emozione estrema di immergersi in mare per vedere gli squali dentro una gabbia. Prossima volta consiglio una sana nuotata in piscina!
Con l'arrivo imminente della stagione estiva quasi alle porte, esce nelle nostre sale questo 47 metri, che per molti potrà portare un minimo di suggestione nel farsi un bel bagno lontano dalla costa, per altri invece "io mi aggiungo a questo drappello" non si farà per niente opprimere da questo cinema, quello degli shark movie ormai diventati un vero è proprio fenomeno virale nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, come del resto anche il genere dei ghost movie che quest'anno ha avuti tante uscite come questo.
Già nel 2016 era uscito nelle nostre sale il buon Paradise Beach che ha riscosso un buon successo, sia di pubblico che di critica accaparrandosi voti più o meno nella sufficienza, a quanto pare non è di meno questo lungometraggio, che non si proietta in primo luogo nel genere degli Shark Movie, ma in primis in un genere non perfettamente riconosciuto, e che quindi almeno a me è sembrato vada dall'avventuresco sino all'horror e al thriller.
Quindi la cosa che lo differenzia dagli altri è che il protagonista principale non è più lo squalo, ma bensì l'ambiente in cui vive, in questo caso le profondite dell'oceano, sottoforma di 47 metri tra le protagoniste ed una salvezza garantita e scontata almeno a me ha dato questa sensazione dall'inizio alla fine, con il susseguirsi di varie sfide personali e costellata da un tragitto pieno di insidie dentro l'elemento in cui l'essere umano è più vulnerabile.
Mi è sembrato buona invece l'idea di dare un falso finale al lungometraggio prima di quello veritiero, per meglio dire come era stato realizzato quello di The Descent, quindi un ottima idea che da qualche punto a favore di questo lavoro targato Johannes Roberts, con la partecipazione del famoso Metthew Modine "il soldato Joker di Full Metal Jacket".
Per concludere questa mia breve parentesi critica, 47 metri è un film discreto con una base non molto solida come il verricello della gabbia antisqualo del film, lo differenzia dalla massa l'azzardo di non avere come pericolo principale lo squalo ma bensi il suo ambiente, un finale buono e una parte recitativa anch'essa discreta, i punti deboli inoltre sono una tensione discreta con alcuni tentativi di Jumpscare falliti, ottimi invece gli effetti digitali e una minima tensione caustrofobica , una spanna sotto Paradise Beach.
Una mediocre recitazione, una mediocre regia e il risultato è scontato. C'è davvero poco in questa pellicola che dal trailer mi sembrava ben altra cosa.
Il film è realizzato discretamente bene, buona regia e effetti speciali non male, però a mio parere incentrare tutto il film sulle due protagoniste nella gabbia annoia un po'.