alice (1988) regia di Jan Svankmajer Repubblica Ceca, Svizzera, Gran Bretagna, Germania 1988
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alice (1988)

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locandina del film ALICE (1988)

Titolo Originale: NECO Z ALENKY

RegiaJan Svankmajer

InterpretiKristýna Kohoutová

Durata: h 1.26
NazionalitàRepubblica Ceca, Svizzera, Gran Bretagna, Germania 1988
Genereanimazione
Al cinema nel Gennaio 1988

•  Altri film di Jan Svankmajer

Trama del film Alice (1988)

All'interno della propria cameretta, la piccola Alice assiste attonita alla macabra resurrezione di un coniglio impagliato. Quando l'animale fugge attraverso il cassetto di una scrivania, la bambina decide di seguirlo scoprendo così un mondo folle, un tetro universo dove gli oggetti apparentemente più familiari si animano minacciosamente ed i cadaveri scheletriti di piccoli animali regnano indisturbati. Bevendo inchiostro la stessa Alice si trasformerà in una bambolina, ostantemente minacciata da assurdi personaggi d'incubo, finché non giungerà nel giardino-lavatoio della Regina di Cuori dove sarà processata e condannata alla decapitazione. Risvegliatasi all'improvviso, l'avventurosa protagonista capirà che si è trattato solo di un sogno.

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Voto Visitatori:   7,99 / 10 (39 voti)7,99Grafico
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Voti e commenti su Alice (1988), 39 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  29/04/2022 18:07:56
   8 / 10
Alice rivisita in forma ancora più surreale e sinistra la versione originale del testo di Carroll. L'ambienti sono più cupi in cui il il regista ceco fa interagire la live action della piccola protagonista con la stop motion delle creature del mondo delle meraviglie. Un viaggio allucinato, ai limiti del lisergico dove si da sfogo a delle ottime trovate e garantendo sempre quel pizzico di originalità pur partendo da un testo famosissimo. Pochi dialoghi e nessuna colonna sonora di contorno, tuttavia la presenza del sonoro fatto di rumori lo rendono alquanto spiazzante e affascinante allo stesso tempo.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  12/03/2022 15:35:52
   9 / 10
Carroll incontra Kafka durante la guerra fredda. Allucinato e allucinante, da (non?) far vedere ai bambini.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  04/02/2022 20:01:01
   8 / 10
Svankmajer realizza qui un film notevole, riuscendo a rendere disturbante una delle opere fantasy per l'infanzia più note degli ultimi secoli. Il film funziona pressoché sotto tutti i punti di vista, nonostante abbia praticamente un'unica interprete. L'esperienza e la bravura dello stesso Svankmajer con l'animazione in stop motion rendono questo film non solo possibile, ma anche notevole per i risultati che riesce ad ottenere.

zerimor  @  06/05/2020 22:08:17
   7 / 10
È il secondo film di Jan Svankmajer che visiono. Se "Sileni" secondo me è un autentico capolavoro, questa è una pellicola alquanto originale ed interessante. Una versione alternativa di "Alice nel paese delle meraviglie" narrata in modo grottesco e cupo, in perfetto stile Svankmajer.

Testu  @  15/03/2018 00:26:52
   7 / 10
L'alice che mi sarei aspettato di vedere dal Tim Burton dei vecchi tempi, magari con un ritmo migliore. Come dice il titolo è più un qualcosa di alice che il racconto vero e proprio, ed è raccontato in modo molto personale, con una stopmotion grezza ma anche per questo più valida delle grandi produzioni. Più che un'Alice nei turbamenti della crescita è un'alice in un incubo dovuto alla noia vera e propria. Il film per immagini grottesche e suoni di vetri in frantumi ed altro ha un'atmosfera leggermente inquietante, specialmente nella figura Bianconiglio dai denti minacciosi e dal fare aggressivo. La protagonista ha il trasporto emotivo di un animale impagliato e alcune scene sono tirate per le lunghe come nle caso del cappellaio e il leprotto. Una visione perlomeno interessante, di certo l'aria di sorpresa e follia del mondo di Carroll è ben presente anche se a suo modo.

daaani  @  10/03/2018 23:05:43
   8 / 10
abbastanza inquietante quindi non adatto a un pubblico infantile secondo me. Molto particolare!!!

Peanuts02  @  31/07/2017 12:58:28
   8½ / 10
Macabra quanto interessante trasposizione del capolavoro di Lewis Carrol.
Sebbene il film sia uscito negli anni 80, epoca in cui gli effetti speciali da urlo andavano assai di moda, Svankmajer decide di utilizzare una stop motion tramite oggetti di tutti i giorni quali bambole, calzini, posate, fette di carne, etc, conferendo allo stile surreale della storia una nuova visione mia vista prima.
Veramente qualcosa di affascinante ed originale da quanto riesce a cogliere l'atmosfera del romanzo, eppure allontanandosene così tanto.
Ad ogni modo, per definirlo in una parola, ALLUCINANTE.
Da vedere senz'altro, ma ci penserei prima di farlo vedere a dei bambini: potrebbero esserne colpiti, sia in positivo che in negativo

hghgg  @  30/07/2016 22:18:43
   8½ / 10
La miglior trasposizione della più celebre opera di Lewis Carroll. La peggior trasposizione della più celebre opera di Lewis Carroll.

Perché il mondo qui creato da Svankmajer è un mondo pieno di contraddizioni e follia come quello di Carroll. Da una parte è la trasposizione che più si avvicina allo spirito dell'opera originale e dall'altra quella che forse più se ne allontana.

"Qualcosa su Alice", questa la traduzione del titolo originale "Neco Z Alenky", come film di Svankmajer in se è bellissimo, alle soglie del capolavoro. Se non sbaglio è il suo esordio con un lungometraggio. Un'opera grottesca e macabra che scatena incubi e libera tutta l'inventiva e la fantasia del regista, con la creazione così meravigliosamente "casalinga" di questo disturbante mondo immaginario, con il mirabile uso della tecnica dello stop-motion per animare i pupazzi che popolano il film. E quando c'è la stop-motion di mezzo è per me sempre motivo di giubilo.

Più complesso inquadrarlo come effettiva trasposizione di "Alice nel Paese delle Meraviglie" e, molto meno, di "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò".

Sia chiaro fin da subito: Svankmajer ammira tantissimo l'opera di Carroll, tanto da avergli precedentemente già dedicato due cortometraggi; considera Carroll un maestro e un pioniere nel campo del surreale. L'omaggio che il cecoslovacco fa all'opera dello scrittore inglese è sentito e sincero. Ma "Alice" di Svankmajer con "Alice" di Carroll c'entra tutto e c'entra niente.

Probabilmente nessun'altra trasposizione cinematografica sul Paese delle Meraviglie ha colto tanto bene lo spirito dell'opera, la sua follia non-sense se volete anche inquietante, solo che Svankmajer trasporta Carroll nel suo mondo e così facendo ne esalta il lato più macabro e disturbante.

Vedendo il film tuttavia può anche saltare all'occhio come evidentemente si possa affermare, volendo, che "Neco Z Alenky" con "Alice nel Paese delle Meraviglie" ci azzecchi in fondo abbastanza poco. Ambientazione, raffigurazioni e atmosfera sono tutti filtrati in maniera personalissima dal regista, mancano moltissimi personaggi (persino, cosa abbastanza clamorosa, lo Stregatto) e molte cose sono modificate se non quasi irriconoscibili e sono poche le scene riprese in maniera fedele da Carroll.

Insomma se uno cerca proprio la fedeltà a Carroll potrebbe rimanerne spiazzato, se uno cerca qualcosa che sia "Liberamente ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie" come viene specificato all'inizio, ma ne colga in qualche modo lo spirito in maniera eccellente allora apprezzerà. Se si è ammiratori del cinema surrealista o anche della tecnica della stop-motion allora su questo film ci sbaverete in devota ammirazione.

Che cos'è quindi "Neco Z Alenky" ? Semplicemente è il mondo surreale, oscuro e visionario di un grande del cinema surrealista come Jan Svankmajer che porge il suo omaggio all'ispirazione del viaggio di Alice.

Tutto viene perciò trasfigurato in un mondo macabro e terrificante, un incubo quasi a tinte horror (penso alla scena, terribilmente ansiogena, di Alice rimpicciolita, rappresentata da una bambola, inseguita in maniera feroce e ossessiva dal Bianconiglio e la sua schiera di scheletri di animali) ulteriormente accentuato dall'effetto dato dalle animazioni dei pupazzi in stop-motion, con i loro movimenti a scatti, dai pochissimi dialoghi e dall'assenza di colonna sonora (presenti solo suoni naturali); senza contare che la maggior parte degli striminziti dialoghi sono pronunciati attraverso una ravvicinatissima inquadratura alle labbra dell'Alice narratrice che come in un'ossessiva e cantilenante filastrocca ci ripete le battute pronunciate dai personaggi che spesso sono sempre le stesse.

"Alice" in salsa underground europea quindi. E surreale al massimo, come deve essere.

E allora nel disturbante viaggio nel mondo di questo Svankmajer vestito da Carroll ciò che vediamo non solo spiazza, ma forse spaventa, anche; o perlomeno inquieta.

Il Bianconiglio è un cadavere che torna alla vita. Uno zombie, in pratica. Un coniglio morto, imbalsamato, che torna in vita, si schioda (letteralmente) dalla sua postazione, si veste e parte per raggiungere la sua destinazione, continuando a perdere segatura dallo squarcio che gli percorre petto e pancia, li dove tiene il suo orologio. Il Bianconiglio era un gran rompicòglioni, qui diventa una creatura dell'incubo, feroce, spaventosa.

Gli animali che chiama per farsi aiutare a scacciare l'Alice ingigantita da casa sua sono animali morti, come lui. Sono scheletri di animali. Scheletri che si muovono. Quando Alice calcia via quello che cerca di passare dal camino, praticamente lo ammazza (di nuovo). Gli cade fuori tutta la segatura e gli altri lo rimettono a nuovo rificcandogliela dentro con un imbuto. Una sequenza disturbante, a dir poco. Strana. Diversa da qualsiasi altra "Alice", ma forse esattamente come dovrebbe essere. Strana.

Le bottiglie che Alice beve non contengono uno strano e misterioso liquido, contengono inchiostro, puro e semplice.

Il signor topo prima si accende un fuoco di bivacco sulla testa della povera bambina, poi lo ritroviamo morto stecchito, finito in una trappola per topi.

Perché il Paese delle Meraviglie dei sogni di Alice, nelle mani di Svankmajer diventa semplicemente una proiezione folle, ostile e pericolosa dei luoghi reali, della stessa casa di Alice, degli stessi oggetti che la circondano di solito. Tutto è ovviamente diretto e realizzato con pochi mezzi il che esalta idee e fantasia del regista. Tutto è esattamente mostrato come estremamente reale, come se nel mondo rassicurante (e noioso) di tutti i giorni si sia aperto uno spazio per creature da sogno e incubo e quelle fossero improvvisamente entrate.

Non per niente il Brucaliffo non è che un semplice calzino con una dentiera e un paio di occhi finti cuciti sopra. Una delle scene più assurde di tutto il film nella sua casareccia surrealtà.

Probabilmente la scena più semplicemente fedele all'originale di tutto il film è quello del "Tea Party" del Cappellaio Matto e della Lepre. Un burattino di legno e un pupazzo di peluche, per l'occasione. Ma anche qui, diventa tutto lento, pesante, ossessivo, disturbante.

La Regina di Cuori e tutta la sua corte sono esattamente quello che sono in qualsiasi altra trasposizione: personaggi delle carte da gioco. Solo che qui sono direttamente le carte stesse che prendono vita e vengono animate, semplicissime carte da gioco. Solo che quando la regina ordina di tagliar teste questa volta arriva il Bianconiglio morto e le teste le sforbicia sul serio. Quelle di Cappellaio e Lepre comprese, che poi se le raccolgono, se le scambiano e continuano a fare quello che stavano facendo prima.

Il meraviglioso giardino non è che un terrazzo al chiuso dove stendere i panni, i fenicotteri per giocare a croquet in realtà sono starnazzanti (e reali) galline.

Per non parlare del finale, perfino Alice diventa quasi inquietante nella sua non molto velata minaccia a quel Bianconiglio che, alla fine del sogno, si scopre effettivamente evaso dalla sua postazione di coniglio morto e imbalsamato.

Kristýna Kohoutová, la bambina che interpreta Alice (tranne quando è rimpicciolita, sostituita da una bambola) e unica attrice in carne ed ossa del film, è stata molto brava.

Uno strano, strano film, come è sacrosanto che sia, ma molto diverso (o forse molto uguale) alla stranezza di Carroll, più macabro, più cattivo, un lato dell'opera originale che Svankmajer ha scelto di esaltare e glorificare.

Fotografia splendida, si veda l'inquadratura iniziale. O il modo in cui viene esaltata l'atmosfera del film. I colori e l'immagine sono chiari, perfetti. Esaltano la forza artigianale del film.

Un film reso indimenticabile dalla regia folle e visionaria di Jan Svankmajer, oltre che dall'uso dello stop-motion; un altro grande maestro del cinema surreale che ho scoperto grazie a questo film e di cui mi affretterò a scoprire altri e successivi capolavori.

Meraviglioso. Andate giù nel Paese delle Meraviglie che popola i vostri incubi.

cort  @  01/07/2016 19:36:59
   7½ / 10
molto particolare e tetro, mi ha affascinato. posso consigliarlo solo ad appassionati perche è molto atipico. nonostante lo stop motion a volte troppo scattoso, e certi dilungamenti in qualche scena, l'atmosfera ed i personaggi sopperiscono egregiamente. un plauso alla bambina attrice!

alex94  @  15/03/2015 17:41:12
   7½ / 10
Devo ammettere che questo film di Jan Svankmajer mi ha veramente colpito.
Questa versione di "Alice nel paese della meraviglie" è terribilmente tetra,oscura ed originale,ricca di personaggi strani ed inquietanti (in particolare il Bianconiglio).
Ottimo dal punto di vista tecnico,realizzate splendidamente le parti del film in stop motion.
E un opera particolarissima,ma merita assolutamente una visione.

headLag  @  03/07/2013 00:33:28
   7½ / 10
Un inquietante viaggio onirico di stampo prettamente surrealista, esteticamente meraviglioso e dall'innegabile fascino, che pecca però di eccessiva prolissità (l'assenza di colonna sonora e la cripticità generale, tra l'altro, non aiutano) e finisce per indurre un po' troppo spesso qualche sbadiglio. Una gioia per gli occhi, comunque.

Naitsirk  @  05/10/2012 08:58:25
   8 / 10
Jan Svankmajer, con questa perla oscura, fa vedere al mondo ,che il paese delle meraviglie si è trasformato letteralmente in un posto tetro, inquietante ,bizzarro, composto da animali di pezza, creature organiche,ecc...Nulla da dire, una pellicola fondamentale per chi ama questo genere, e lo stop-motion.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  31/08/2012 00:01:51
   5 / 10
Ingiudicabile primo lungometraggio del regista ceco. Dico in giudicabile perché non credo si possa ascrivere questo film a categorie di "brutto" o "bello". Ma nemmeno di "interessante" o "piatto" oppure di "viscerale" o "cerebrale", che sono modi diversi di prendere il cinema. Il problema è che Svankmajer va spesso oltre le nostre capacità di giudizio, anche se ci sono film più condivisibili universalmente. Penso a "Conspirators of Pleasure" per i lunghi oppure "Pit, Pendulum and Hope" per i corti. Alice è innanzitutto un film molto complesso e noioso. Inguardabile. Fastidiosissimo in certe sue caratteristiche, specialmente sonore (la voce narrante, il pianto del bambino-maiale). Ma il fatto è che questo film mi è sembrata un'enorme sega mentale. Non ho mai particolarmente apprezzato l'invenzione di Carroll e la sua fantasia psichedelica. Apprezzo Svankmajer perché nonostante sia un autore ostico e articolato, si ravvisano sempre spunti di interesse umano ed esistenziale nelle sue opere, che sono poi visivamente sempre molto affascinanti. In Alice ho trovato uno sperimentalismo sfrenato, oltre la sopportazione di uno spettatore anche colto.

Invia una mail all'autore del commento scrib0  @  26/07/2012 23:37:45
   10 / 10
Cosa si ci può aspettare dal grande genio del cinema ceco? Un capolavoro, di tutte le versioni di Alice, questa è la più originale e cinica!

KRIS.K  @  19/06/2012 17:30:21
   8 / 10
Jan Svankmajer, realizza in modo grottesco e ammirevole la più bella (per me )trasposizione di Alice nel paese d. m. grande pellicola .

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  18/05/2012 17:25:23
   6½ / 10
Vale lo stesso discorso di Faust...Dal regista di Sileni ci si aspetta sempre qualcosa di più...

JOKER1926  @  11/05/2012 16:39:44
   6½ / 10
Chi ama, o perlomeno ammira, Jan Svankmajer è colui che pone dinanzi alla regia tutte le redini dell'immaginazione, del sogno. Spetta al regista guidare lo spettatore in un viaggio magnetico lontano dalle cose comuni.

Lo spunto preso dal romanzo di Carroll "Alice nel paese delle meraviglie" sembra essere quella mossa geniale, quel match point fatale che può guidarti alla gloria estrema, una volta e per sempre.
Come una squadra impegnata in una partita che vale tutto Jan Svankmajer appare collassare e perdersi, purtroppo, proprio sul più bello.
E' questa la più brutta storia che un recensore, amante del genio del grande regista in questione, può, giocoforza, narrare a chi legge queste righe.

"Alice" è un soggetto particolare istigatore di traiettorie psichedeliche e fantastiche. Da questo palco scenico il regista ceco confeziona una pellicola accettabile, ma i termini che collimano nella parola "sufficienza" risultano, dopotutto, essere sdolcinati. Qui stiamo parlando di un genio che stecca irrimediabilmente.
Quello che non funziona in "Alice" principalmente sono le atmosfere. Svankmajer ha abituato il suo pubblico a viaggi di una formidabile caratura psicotica, il buio e i colori "malati" hanno dettato sempre legge, il tutto con "Alice" non accade.
Nel contesto concettuale e visivo del prodotto del 1988 dovevano regnare quelle atmosfere che hanno segnato in seguito film (cortometraggio) come "Flora". Insomma "Alice" a livello visivo doveva avere una propria anima oscura e debordante. Questo manca.
Le stesse scenografie risultano essere buone ma non acutissime.
Continuando la marcia sul discorso tecnico da segnalare la mitica tecnica della stop motion accompagnata, nel frangente, da scene in Live action. Siamo ad alti livelli.
Il film con la stop motion, come sempre, dona quel senso di magia e di inconsueto, si crea (in buona parte) l'alone chimerico classico delle produzioni della regia di Svankmajer.

La sceneggiatura di "Alice" è costruita, logicamente, sulla situazione (fantastica e beffarda), la storia in queste occasioni si discosta e guarda di nascosto gli exploit delle immagini, le dinamiche narrative dunque fungono da totale optional.
Non mancano sequenze di buonissima fattura, ma, in linea di massima, scarseggia quella ricercata genialità, le potenzialità erano tantissime. La regia sembra quasi svogliata. Persino il messaggio metaforico latita di brutto. Emerge, semmai, la vena pazzoide della protagonista. Molta frenesia, poca concettualità.

"Alice" è un film che può piacere, ma per il critico che "mastica" e carpisce lo stile del regista non può applaudire l'operato. Chi ama Jan Svankmajer merita di più.

Fuori Orario  @  23/04/2012 17:43:26
   7 / 10
L'Alice di Svankmajer è il controverso scontro di tre visioni della realtà e della fantasia: Carrol,Kafka ed E.A. Poe.
Il risultato è questo spettacolo surreale,che finalmente spazza via il clichè disneyano del paese delle meraviglie quale parcogiochi per bambini deficienti..
Forse la summa della poetica svankmajeriana..
Da non perdere assolutamente

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  11/04/2010 16:46:40
   7½ / 10
Ad essere sincero, è stata una piccola delusione per me. Dopo aver visto quasi tutti i corti di Svankmajer e l'eccelso Sileni, mi aspettavo qualcosina di più da questo Alice.
Svankmajer rielabora la storia di Carroll. Per Svankmajer, Wonderland non quel mondo stavagante e coloratissimo del lavoro Disney e del recente film di Burton. In questo lavoro del regista ceco, tutto si svolge in degli interni, degli interni angusti e sgradevoli pieni di oggetti che prendono vita. I personaggi che incontra Alice sono tutti abbastanza inquietanti, primo fra tutti il Bianconiglio.
Un film che senz'altro rivela le enormi doti di Svankmajer come animatore ma è anche un film che in molte parti si rende poco godibile e di difficile visione.
Un prodotto, a mio avviso, molto interessante ma purtroppo, non del tutto riuscito.

wallace'89  @  01/04/2010 17:02:33
   7½ / 10
Dopo la delusione firmata Burton mi sono rifatto con questo gioiellino molto più creativo ad opera del geniale animatore Polacco di cui avevo già visto qualche corto.
Questo film è una rivisitazione molto personale del romanzo originale ma ne è al contempo un rispettoso omaggio che sa tradurre,interpretando, con estro visivo(è un film quasi muto) la geniale follia del romanzo, seppur più "controllata" e "significativa" in origine, qui più malsana,surreale e onirica.
Alla lunga un pò ripetitivo e sfiancante, e pur carico di suggestioni e qualche picco di gusto, non mira troppo ad andare più in profondità di ciò, però è senz'altro un riuscito ed espressivo esperimento creativo quasi totalmente in stop-motion che saprà farsi ricordare.

((λ)²/  @  07/02/2010 00:03:05
   8½ / 10
Tecnicamente è un mix di animazione in stop-motion e live-action, concettualmente è un'intelligente unione di perverso, macabro e innocenza fanciullesca. Il regista trasforma il paese delle meraviglie di carroll in un
mondo da incubo popolato da oggetti inanimati/animali morti che prendono vita, come il Bianconiglio impagliato, i brandelli di carne che si muovono in maniera macabra, o gli animali sotto formalina. Nulla da invidiare alle sinistre atmosfere di EAPoe o alle paranoie e claustrofobie kafkiane.Unica pecca la mancanza dello stregatto e di una colonna sonora adeguata

chem84  @  27/01/2010 21:21:35
   7½ / 10
E finalmente il Mulo si decise a farmi vedere il secondo (per me) lungometraggio di Svankmajer, una visionaria e brillante reinterpretazione in puro stile svankmajeriano delle vicende di Alice.
Molte sequenze geniali si alternano a pochi momenti meno esaltanti e a volte quasi procacciatori di sbadigli, ma nel complesso il film si lascia guardare volentieri e risulta essere assai godibile.
A mio avviso cmq sta un gradino sotto a Sileni, per il quale forse avrei dovuto dare un voto più alto dell'8.

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  04/01/2010 09:44:36
   8 / 10
Jan Svankmajer rielabora a modo suo un romanzo di certo non estraneo alla sua concezione d'arte. E lo fa in maniera sublime. Alice è un film ispirato e inquietante. Al di là della tecnica utilizzata per girarlo e un film completamente "nuovo" perchè non sottomesso ad una logica particolarmente commerciale. Stancante in alcuni passaggio anche a causa di una colonna sonora inesistente, è un film che crea, partendo dalla realtà, un mondo fantastico, quasi su un piano obliquo rispetto, appunto, alla realtà di partenza. Una favola nera, adulta, frutto si una fantasia esasperata. Da vedere ma non per tutti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  14/12/2009 21:29:04
   7½ / 10
Milos Forman,grande regista,dichiarò che Jan Svankmajer è un incrocio tra Luis Bunuel e Walt Disney. C'è da dire che questa affermazione trova riscontro in molti suoi corti come,ad esempio,Punch and Judy ma per quanto il tema Disneyano sia pressante in un flm come Alice sinceramente ci trovo molto poco della Disney. E non è un male.
Alice entra in un paese delle meraviglie come non ci si aspetta che sia,un mondo chiuso,squallido,cupo eppure con oggetti tra i più disparati che prendono vita all'improvviso. Confesso che sto aspettando con ansia il prossimo film di Burton che immagino mi porterà nel "vero"paese dele meaviglie di Carrol ma Alice di Svankmajer è un'opera più profonda di quanto si possa pensare. Le ripetizioni continue di una stessa azione (la rottura del pomolo del cassetto,le frasi lette da Alice,il coniglio che prende l'orologio e lo ripulisce)rendono il mondo pensato dal regista ancora più surreale e grottesco proprio come il libro di Carrol,l'unica persona in carne e ossa è proprio Alice mentre tutto il resto è animato in stop-motion in maniera ecellente. Molto bello in definitiva questo primo lungometraggio di Svankmajer ma ammetto che mi aspettavo di più,forse a rendermi questo film diverso da come mi aspettavo è stato il fatto che credevo che fosse un film più grande e sfarzoso. Peccato per l'assenza di una colonna sonora,forse in alcune parti avrebbe giovato di più al film. Anche il finale è molto ambiguo,non molto benevolo anzi abbastanza inquietante come il resto della pellicola.

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Ultima risposta 23/08/2014 12.14.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  18/06/2009 18:47:07
   7½ / 10
Ingegnoso. Che pellicola che è questa “Alice” di Svankmajer; il concetto di “paese delle meraviglie” per lui è tutta un’altra cosa: ambiguo, strano, affascinante, allegorico e misterioso.
L’animazione in stop-motion poi è perfetta, assolutamente funzionale alla riuscita di questa opera che manifesta un fascino fuori dal normale, ed è forse migliore del lavoro che ha svolto Burton nei suoi “Nightmare before Christmas” e “La sposa cadavere”. Anche gli effetti sonori sono eccezionali.
L’unico peccato è che non sempre il montaggio (ma alcune volte sì) è proprio così eccezionale, in alcuni punti poteva essere svolto meglio per valorizzare di più codesta pellicola. Inoltre la scena del Cappellaio Matto è troppo lunga. Però questo dev’essere stato comunque un duro lavoro, e si vede quando un regista ci mette l’anima. Questo è uno dei casi.
DA DISTRIBUIRE IN ITALIA.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Antoniusblock  @  28/05/2009 16:07:33
   10 / 10
Geniale! Stop Motion d'avanguardia ! Tetro ecco l'aggettivo giusto,meravigliosamente tetro .Il film non è sicuramente per ragazzi, anzi il simbolismo e le ricercatezze scenografiche obbligano ad una visione attenta, anche perchè i dialoghi sono molto sporadici.Regnano i rumori, molto forti, e a volte disturbanti.
Molto consigliato a chi è convinto che lo stop motion sia solamente firmato Tim Burton.

Ciaby  @  07/05/2009 21:00:27
   9½ / 10
Jan Svankmajer è il regista della vita: dona anima ad oggetti inanimati e trasmette su cellulosa le proprie deliranti visioni. Inutile dire che il suo operato è un sospiro di sorpresa dietro l'altro e che ogni suo film è un piccolo gioiello.

"Alice" è un'interpretazione macabra e inquietante della fiaba di Lewis Carrol con un'unica (e qui la vera invezione) attrice in carne ed ossa: la bravissima Krystina dal cognome impronunciabile che incarna la personalità di Alice con incredibile ingenuità e tenerezza, ma anche con cinismo e grotteschi voltafaccia.

Il mondo delle meraviglie è un condominio abbandonato di cassetti, porte che scorrono, porticine. I suoi ambitanti sono imbalsamati o burattini. L'unica vivente è quindi Alice, che si tramuta in bambola per cinque minuti di film.

Un'opera lynchiana e struggente, in vera antitesi contro mezzo cinema americano. Evviva il surrealismo ceco che non è mai morto!

Oscuro, vitale, straziante. E con un tocco di quell'infanzia che fu.

antocucs  @  26/03/2009 22:57:22
   10 / 10
capolavoro di Svankmajer, atmosfere surreali; concordo con chi dice che questo e' Alice, e solo il suo genio poteva renderlo tanto onirico.
La tecnica dello stop motion qui rasenta la perfezione, la fluidita' dei movimenti delle animazioni e' perfetta.
Che voto non dare se non un 10?

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/02/2009 11:19:21
   8 / 10
Rivisitazione del classico di Lewis Carrol ad opera di Jan Svankmajer,che dà vita ad una pellicola inquietante e lugubre,girata per intero in stop motion avvalendosi di un solo attore in carne ed ossa,ovvero la bimba che interpreta Alice,a sua volta sostituita in alcune scene da una bambola.
Le trovate dell’artista praghese sono ancora una volta il punto cardine della suo operato,il panorama da incubo avviluppa Alice in quello che risulta essere un mondo molto distante da quello rappresentato nel celebre cartone animato della Disney e quindi molto più vicino al romanzo di partenza,ricco di sfumature e simbolismi tutt’altro che rassicuranti.
Come solitamente accade nelle opere di Svankmajer sono alimenti ed oggetti di uso comune dalle forme più disparate a dare vita ai personaggi delle sue storie;ecco allora il Bianconiglio essere null’altro che un soprammobile impagliato e dal ventre squarciato o il Brucaliffo un calzino con dentiera e occhi di vetro,ed ancora la Regina di Cuori il ritaglio di una carta da gioco.Tutti gli esseri che animano questa pellicola paiono usciti direttamente dalla mente di un folle,inseriti in un contesto scenico degno di un film dell’orrore ed al servizio di una trama che ricalca più o meno fedelmente le peripezie dell’Alice di Carroll,con sporadici dialoghi ed una colonna sonora inesistente,seppur a suoni e rumori d’ogni specie venga dato gran risalto come nella miglior tradizione di Svankmajer.
Innegabile che in alcuni punti la pellicola presenti qualche situazione un po’ stancante,come nel delirante siparietto che coinvolge, oltre la piccola protagonista,Il Cappellaio Matto e la Lepre di Marzo.E però vero che se si cerca una visione assolutamente spiazzante,per nulla commerciale e perché no,anche angosciante,generata da una fantasia illuminata,allora è questo il film giusto.

Aztek  @  24/12/2008 17:24:27
   8 / 10
Alice nel paese delle meraviglie firmato da Svankmajer non poteva che essere una genialata, la creatività di quest'artista è favolosa, il film è davvero bello, anche se non a livello dell'ultima sua opera "Sileni".
Favoloso.

statididiso  @  12/10/2008 02:38:53
   9 / 10
beh, che dire? davvero disturbante... tenere lontano dalla portata dei bambini... rispetto all'Alice di Carroll, questa, più che incuriosita, sembra spaventata dal 'paese delle meraviglie' (e come potrebbe non esserlo tra inquietanti marionette; animali morti ed impagliati, fatti di ossa ed oggetti vari e libidinosi pezzi di carne), un luogo familiare, ma stravolto completamente rispetto a come l'aveva conosciuto la bambina... a tratti, mi ha ricordato il 'Pinocchio' di Carmelo Bene (anche se in ambito cinematografico anziché teatrale)... Svankmajer usa davvero di tutto di più, inclusa la plastilina ed elementi organici; ho, in particolare, apprezzato la scelta della stessa Alice nella veste di voce narrante e le relative inquadrature alle labbra, ottenendo un effetto quasi ipnotico... belle le atmosfere ... e, poi, un finale che lascia più di un dubbio... non so a voi... ma la fanciulla, a chi ha intenzione di tagliare la testa, alla regina... o alla sorella!?! ;)
L

paride_86  @  06/10/2008 01:08:13
   6½ / 10
Un esperimento interessante ma a mio giudizio non interamente riuscito.
In alcune parti il film è lento, mancano le scene all'aperto e la rappresentazione della corte reale mi ha deluso: la immaginavo più maestosa, seppur in versione grottesca.

Tuamadre  @  30/09/2008 21:25:14
   7½ / 10
Misuratamente grottesco, quel tot che basta per farlo risultare originale e non ridicolo e forzato. Da grande amante del dittico letterario di Carroll e del celeberrimo film d'animazione Disney, mi è piaciuto molto.

Max78  @  17/04/2008 18:14:10
   9 / 10
Alice di Jan Svankmajer , tutto si può dire tranne che non sia "Nel Paese delle meraviglie",

nulla è come te lo aspetti, non c''è limite all''immaginazione con questo geniale
marionettista.

38 risposte al commento
Ultima risposta 20/08/2008 23.24.47
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phemt  @  17/11/2007 10:50:38
   8 / 10
Ispirato al famoso romanzo di Carroll, già di suo notevole e surreale, con questo Alice Svankmajer sforna uno dei massimi esempi di weird della storia del cinema…
Aiutato quindi dalla storia di partenza, il regista ceco ci mette comunque del suo in questa trasposizione girata quasi interamente in stop-motion (l’unica attrice in carne ed ossa è proprio Alice) in un ambiente che ricorda di più un condominio abbandonato che un paese delle meraviglie… Stop-motion che ha sempre il suo ineguagliabile fascino anche se alla lunga rischia di annoiare soprattutto perché il regista ceco allunga troppo alcuni momenti o situazioni e la mancanza di una colonna sonora non aiuta certo in questo senso… Malgrado però questi piccoli difetti l’opera di Svankmajer è comunque notevole e fa parte di quel cinema che non va semplicemente visto ma “vissuto”…
Surreale e grottesco, lugubre e cupo, angosciante ma anche divertente, per tutta la durata del film si ha sempre la costante impressione che ad Alice da un momento all’altro stia per accadere qualcosa di terribile e la scenografia aumenta ancora di più il senso di inquietitudine…
Film per pochi certo, ma da consigliare a tutti quelli che cercano qualcosa di diverso ma di altissimo livello…

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/11/2007 20.03.02
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benzo24  @  27/10/2007 18:51:19
   10 / 10
svankmajer=capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  22/10/2007 13:39:44
   9½ / 10
alice nel paese delle meraviglie ambientato in un labirinto kafkiano, nel quale le colaratissime immagini di walt disney e i personaggi bizzarri sono sotituiti da topi, vermi e conigli impagliati. decisamente non per bambini.
consigliato a tutti quelli che stravedono per tim burton, affinchè vedano coi loro occhi che non ha inventato proprio niente nel campo dell'animazione e che la sua presunta profondità non è nulla al confronto di quella dei veri artisti.

3 risposte al commento
Ultima risposta 22/10/2007 15.50.42
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diamanta  @  25/08/2007 14:37:37
   6 / 10
Non ho mai letto il libro, quindi essendo cresciuta con il cartone disney per me alice è quella, il film non è male ma ci sono degli elementi macabri e inquietanti che secondo me rovinano la magia della favola.

DaDo90  @  21/04/2007 14:38:04
   9 / 10
Sicuramente uno dei miei films preferiti... Qui Svankmajer con tecniche grottesche ma alquanto geniali ricrea il "wonderland" carroliano con elementi macabri e sfumature comiche, usando escamotage originalissimi...
Un bianconiglio vanitoso, impagliato e un'Alice ingenua (ma consapevole di un fascino lolitiano) ed unica voce della pellicola: sono la ricetta di questo film che si svolge in stanze grigie popolate da essere "strani"...
Ha colto appieno l'oniricità del libro....
Carrol ne sarebbe fiero!

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