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Film del tutto pretestuoso, praticamente privo di sceneggiatura. Raggiunge appena la sufficienza giusto per la scenografia ed il comparto tecnico. Si dimentica in fretta.
Profondamente deluso da questo Alien romulus. Prima di vederlo mi sono rivisto tutti i 6 film appositamente. L'aspettativa era alta ma non è stata ripagata purtroppo.
Protagonisti poco incisivi, banalotti e fastidiosi, sceneggiatura eccessivamente semplice che nn aggiunge nulla.
Tutto già visto ma senza la cupa tensione dei primi 2-3 film e il mistero dei due più recenti.
Della saga lo metterei sicuramente al penultimo posto (non dico quale sia all'ultimo in quanto mi pare ovvio)
Il voto sarebbe 5 ma aggiungo un intero punto per gli effetti visivi e la cura con cui sono stati realizzati.
Praticamente e un film horror che al posto dei vari personaggi tipo Nightmare ,venerdì 13 o Chucky c'è l'alieno...salvo l'androide protagonista, il "ritorno" di Ash e un cambiamento nel finale...il resto maluccio
E' sicuramente un film ben fatto che riesce per molti aspetti a "rivisitare" i primi capitoli... Le scenografie e gli effetti speciali sono davvero apprezzabili. Una visione che fa divertire per buona parte fino al finale esagerato che proprio non ho digerito!
Inevitabilmente anche lo storico franchise di "Alien" passa alla Disney acchiappatutto ed è intuibile soprattutto dall'età giovanile del cast e dalla trama che dopo le corpose teorie fantascientifiche dei prequel "Prometheus" e "Alien: Covenant", si riduce a clichè e meccanismi tipici del genere horror. Con l'assenso del creatore Ridley Scott la regia del nuovo capitolo è affidata a Fede Alvarez che già aveva diretto il passabile remake di "Evil Dead". Di citazioni e omaggi a tutte le pellicole della saga nè è ricco "Alien: Romulus" che diventa una sorta di videogame divertente con ottimi effetti speciali. Cailee Spaeny è la "final girl" di turno che va ad affiancare l'iconica ed inimitabile Sigourney Weaver, Noomi Rapace e Katherine Waterston. Innovativo il comportamento dell'immancabile androide, interpretato da David Jonsson e l'altro sintetico presente nel film altro omaggio al capostipite del 1979, con la ricreazione in CGI delle fattezze di Ian Holm e l'indimenticabile "Ash". Gli "Xenomorfi" ed i "Facehugger" ben realizzati e riprendono le forme degli originali con la variante del mostro finale che è un mix tra umano, alieno ed ingegnere frutto di Isabela Merced e del "fuoco di Prometeo". Capitolo collocato cronologicamente tra i primi due che complessivamente diverte e non annoia ma perde della sostanza degli altri della saga.
Tutto sommato una ca***tona divertente con ottimi effetti speciali, una storiella che tutto sommato regge e che strizza l'occhio ai film della saga degli anni 80/90.
Fede Alvarez confeziona un ritorno vecchia scuola del brand, uno diquei prodotti di puro intrattenimento per staccare il cervello, che può essere visionato anche da chi con Alien non ha mai visto nulla. Mi ha fatto impazzire sotto il punto di vista tecnico, degli effetti visivi e speciali al 50% analogici e 50% in cgi(forse non sempre perfetti). Tantissimi riferimenti sia a Dead space, sia ad alien isolation, che a tutto il franchise di filmico di Alien. Fa capire che tra Alvarez e il suo co sceneggiatore, qualcuno dei due è un appassionato gamer. Cailee Spaeny, guida un gruppo di giovanissimi attori, in quella che è la fuga da un regime dittatoriale, ma che ben presto dovrà vedersela con gfli xenomorfi e i face hugger che qui tornano con un focus prepondenderante su di essi.Un' attrice molto brava che gia sta facendo strada nel cinema e che risulta un'ottima alternativa alla vecchia Ripley. Cose che mi sono meno piaciute: la trama ti fa capire dopo dieci minuti dove vuole andare a parare. La regia di Alvarez per quanto molto buona, con pianeti, stelle, astronavi, risulta parecchio lenta tanto che fino a 50 minuti non succede quasi nulla. Buona la prova di david Jonson, anche se lo trovo poco espressivo come attore, ma il personaggio scritto qui risulta molto convincente. Un primo tassello di successo al botteghino dopo i due precedenti flop, che potrebbe far tornare sui binari la serie come successo anche con Ghostbusters.
E' vero non ci saranno molti elementi di novità in "Alien: Romulus", ma l'ho trovato con una buona messa in scena, godibile, mai noioso e con alcuni momenti di tensione. Mi sorprendono tutti questi voti negativi, cosa vi aspettavate da Fede Alvarez? Io pochissimo, non è ne Ridley Scott, ne James Cameron.
Finalmente ho visto anch'io questo nuovo e bistrattato Alien. Sarò io, ma l'ho trovato fantastico, uno dei miei film preferiti di quest'anno. Spero facciano un sequel, anche se dal finale non parrebbe. Onestamente mi trovo più in linea con le valutazioni di Rotten Tomatoes che con questa media striminzita. Non sarà un capolavoro, ma accidenti, è ben fatto!
Atmosfera tensiva ricreata abbastanza palpabile, non ci si annoia, ma alcune situazioni non convincono, soprattutto per quello che riguarda la caratterizzazione dei personaggi. Ma il vero difetto di questo ROMULUS è che, sostanzialmente, non presenta nulla di nuovo o di accattivante. Sufficienza risicata.
Siamo lontanissimi dai 4 film della serie storica di Alien. Non c'è dubbio che l'impatto visivo è notevole, dalle ambientazioni agli interni delle astronavi, ma questo è (relativamente) semplice quando c'è un notevole budget a disposizione. Nella struttura il film mi ha ricordato, per struttura e toni, i teen/horror anni '80, dove i protagonisti (gruppo di giovanissimi) sembrano fare cose a caso, infilandosi nei guai con un pretesto più o meno credibile, qualcuno muore, qualcuno si salva, qualcuno muore da idiota, and so on. Bello giusto per passare quel paio d'ore spensierate di puro intrattenimento.
L'idea d'ibridare Giger con una maternità problematica è stato, nell'86, il sostanziale apporto di Cameron alla saga. L'uruguaiano Álvarez ne firma un teen reboot, un "Aliens" 2.0 per YA, tiktoker e il target della Disney, più un cenno al transumanesimo bioingegneristico. Utile se a scopo introduttivo, meno come sostituto. "Quanto al titolo del film, dove compare un altisonante 'Romulus', a parte un'effige dei gemelli allattati dalla lupa e il fatto che la base spaziale è divisa in due parti, l'emisfero Romulus e quello Remus, per il resto non se ne capisce bene la ragione. Ma forse la spiegazione è rimandata al prossimo capitolo" (Daria Pomponio).
1) troppo incentrato sui ragazzi e poco sugli xeno; 2) inverosimile l'enorme astronave abbandonata da chissà quanto in orbita intorno al loro pianeta e solo loro sono andati a ficcarci il naso dentro; 3) l'idiota di turno che muore come in un teen-horror non me lo puoi mettere dentro ad un film di Alien;
Non mi ha trasmesso quella sensazione di "adesso sono caxxi" come in altri film della serie
Ad esempio la sequenza che inizia dalla contaminazione con le spore alla nascita della bestiaccia dalla schiena del soldato in alien Covenant è a un livello di tensione che qui non ho trovato
Dopo un avvio raffazzonato che potrebbe far storcere il naso, il film trova il suo ritmo, diventando sempre più coinvolgente. Certo, la trama richiede un buon grado di sospensione dell'incredulità, ma per il resto è impeccabile: il mix di avventura, horror e richiami nostalgici agli anni '80 coadiuvati da atmosfere "metalliche" e quell'estetica dei primi Alien ne fanno un perfetto omaggio. Un pregio che gli fa guadagnare un voto in più è l'uso di effetti pratici/manuali per dar vita agli alieni, senza quella fastidiosa e onnipresente computer grafica da videogioco. Quindi, nonostante le forzature e qualche licenza narrativa, merita sicuramente una chance.
Da un film della saga di Alien si sa già bene o male cosa aspettarsi. Venti minuti iniziali di routine dedicati alla presentazione dei personaggi e alla creazione di un pretesto qualsiasi per arrivare a far sì che questi si ritrovino intrappolati in un ambiente chiuso con lo xenomorfo…dopodichè gli sceneggiatori passano a riscuotere l'assegno e tornano a casa, mentre la palla passa al comparto tecnico e agli effetti speciali. Dando per scontato che nel 2024 in un'opera con budget medio/alto sia molto difficile rimanere delusi dal punto di vista della resa spettacolare (e anche in questo caso non si fa eccezione), come facciamo allora a distinguere un film ben fatto da uno mediocre? A mio avviso sono proprio quei 20 minuti iniziali, di cui poi fondamentalmente a nessuno frega nulla, a fare da discriminante…occorre fare un minimo sforzo per cercare di creare personaggi interessanti e inventare un contesto sensato per giustificare le loro azioni prima che i facehugger prendano in mano le redini del discorso. Qui non si riesce a fare nulla di tutto ciò…i protagonisti sono tutti giovani bellocci ed insignificanti e si cacciano nei casini nella maniera più stupida, proprio come succede in un qualsiasi episodio di venerdì 13 (ehi perché non andiamo a vedere cosa c'è in quella stazione orbitante abbandonata e semidistrutta senza chiederci il motivo per cui versa in quelle condizioni?). Sembra che l'unico sforzo in fase di scrittura e casting sia stato fatto per cercare di rispettare i dettami della woke culture. Non voglio bocciarlo perchè in fin dei conti è un film onesto, che mantiene ciò che promette (alieni, azione, combattimenti, splatter) ma gli sceneggiatori devono darsi una svegliata se non vogliono accelerare, almeno nei film di questo tipo, il loro percorso di sostituzione da parte dell'intelligenza artificiale.
Tutto sommato questo nuovo capitolo della saga non mi è dispiaciuto, l'ho trovato un discreto lavoro, chiaramente lontanissimo dai primi due capitoli che sono un mondo a parte, ma sicuramente migliore di buona parte di quello che verrà dopo il capitolo di Cameron, fatta eccezione per Prometheus che per me rimane sui discreti livelli di questo, anche se per motivazioni diverse, qui ho apprezzato molto una sorta di ritorno al passato della saga, che pur non concependo elementi particolarmente originali ritorna a dare ai film quello per cui inizialmente erano nati, far cag4re sotto lo spettatore, e ci riesce discretamente, dopo un incipit abbastanza basic ecco che bam, ci ritroviamo su questa astronave in stato di abbandono e apparentemente senza forme di vita, da qui in poi chiunque riesce ad immaginarsi cosa potrebbe succedere, una certa prevedibilità c'è, però la messa in scena risulta fresca e mai eccessivamente banale, Alvaréz regala diverse scene ad alta tensione, anche qualche jumpscare che può sembrare di troppo, e che mi ha ricordato molto quelli di cui aveva abusato nel remake di "Evil dead", per fortuna però non calca troppo la mano su questo e riesce a contenersi, fondamentalmente realizza un pezzettino di inferno sperduto nello spazio, con questo gruppo di ragazzini ingabbiati in questa navicella quasi del tutto al buio e inseguiti da facehugger, alien sviluppati a cui non è possibile sparare perché gli acidi sfonderebbero la navicella e la farebbero decomprimere e infine ci si mette un mostro finale super creepy.
Diverse le sequenze degne di nota, da quelle di pura tensione, come quando i personaggi sopravvissuti fino a quel momento devono passare nelle stanze colme di facehugger e devono evitare i rumori a tutti i costi, ai momenti con la ragazza incinta e lo xenomorfo che le va dietro, particolarmente al cardiopalma quando devono aprirle la porta, fino ad arrivare a quella che ritengo la scena più interessante, quando si va a gravità zero e iniziano a sparare agli xenomorfi con tutto quell'acido fluttuante e i personaggi che dovranno schivarlo, scena che funziona molto visivamente, coreograficamente ma anche sotto il profilo prettamente della suspense.
Nulla di originale, ma è un lavoro in cui una buona messa in scena salva la baracca e riesce a renderlo un'opera di onesto intrattenimento senza perdersi in troppi pipponi sulle origini, sull'uomo e via dicendo, oddio, quella parte ci sarebbe pure ma per fortuna non è troppo invadente.
Ho visto il film ieri sera e devo dire che non mi è affatto dispiaciuto. Mi ha dato l'impressione di un mix tra Alien e Stranger Things. C'è una discreta dose di tensione e qualche idea interessante. Non è un film che rivoluziona il genere, oramai più di tanto non si può innovare o rinnovare, ma come intrattenimento ci sta.
Dopo la delusione di Alien: Covenant, ero preparato a un'altra esperienza deludente, invece sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il film è ben calibrato, e riesce a catturare parte dell'atmosfera che ha reso memorabili i primi capitoli della saga. Sebbene la trama non brilli per originalità e presenti alcune forzature evidenti, la scelta di mettere in primo piano l'alieno e l'azione funziona, offrendo un'esperienza cinematografica che, pur senza innovare, risulta soddisfacente.
Aspettavo con ansia questo Romulus tanto che prima di approcciarlo mi sono rivisto la quadrilogia iniziale più Prometheus e Covenant e non mi sono fatto mancare nemmeno la divertente parodia tutta italiana reperibile online Aglien e l'apocrifo fake sequel sempre italico Alien 2 sulla terra, dove l'alieno era fatto con della trippa presa in macelleria...
Le aspettative erano quindi alte perchè questa è una delle migliori saghe cinematografiche della storia del cinema e non solo di quello di fantascienza, Alien 2 di Cameron è considerato da molti come il miglior sequel di sempre ed anche i crossover Alien VS Predator non sono affatto malvagi dopotutto.
Questo Romulus è ben curato nei dettagli ma sinceramente non c'è un gran mordente nella trama e soprattutto i protagonisti sono i più fiacchi mai visti nell'intero franchise... si rimpiangono ovviamente Ripley o l'androide Bishop, la cazzutissima Vasquez, gli sporchi detenuti della colonia penale del terzo capitolo o i pirati spaziali spaziali del quarto (tra cui la replicante Winona Ryder) per non parlare di David (Fassbender nel doppio ruolo androide buono, androide cattivo) e di Charlize Theron nei fulm più recenti! Forse è per accattivarsi il pubblico più giovane che sono stati scelti attori ragazzini o forse per risparmiare sul budget ma una delle cose belle di questa saga è sempre stata la forte caratterizzazione dei personaggi che qui invece è abbastanza puerile...
Qualche trovata giusta c'è ma nel complesso mi è sembrato un film di transizione e visto che dovrebbe essere il terzo capitolo di questa nuova quadrilogia speriamo che la saga si concluda (almeno per il momento).
Nel complesso guardabile, soprattutto per le nuove generazioni ma i fan di vecchia data credo debbano pretendere qualcosa in più di qualche colpo di scena e buoni effetti speciali!
Molto bello (pure contrariamente alle mie aspettative) questo nuovo episodio della saga "Alien". Dovessi fare una classifica personale lo metterei alla pari, o poco sotto, del bistrattato "Alien 3" di Fincher che per quanto mi riguarda è invece un gran bel film (i primi due capitoli sono ovviamente su un altro pianeta). Ho apprezzato in particolare il ritorno alle origini per quanto riguarda l'atmosfera, con una componente horror che tanto ricorda il capostipite. Bravo Alvarez nel tenere sempre alta la tensione che praticamente non ha mai nessun calo. La sceneggiatura invece non ha particolari meriti ma non è neanche una sciatteria: è ovviamente più che altro un pretesto per rinchiudere assieme all'alieno, e c'è pure più di qualche forzatura, però non è né banale né mal scritta. C'è il tentativo di inserire qualche nuovo elemento alla "mitologia" ma è poca cosa, segno che comunque non c'è ancora molto da dire e che se il film è riuscito il merito va alla regia (oltre che alla presenza dello xenomorfo). Però, prima di far altri disastri, sarebbe meglio fermarsi qui (sì, lo so che il dio denaro non sarà della mia stessa opinione).
Dopo una prima parte introduttiva un po' noiosetta (la prima mezz'ora, circa) e poco interessante, il film prende il volo, intrattenendo a dovere lo spettatore. L'atmosfera è perfetta, da questo punto di vista degno dei migliori Alien. Teso ed inquietante il giusto, penso che piacerà agli amanti della saga. Ben fatto!
Come con Covenant e Prometheus Romulus ha diviso fandom, cultori della fantascienza e semplice pubblico che voleva semplicemente gustarsi un horror nello spazio con l'essere alieno più letale di sempre, è un film riuscito o no questo Alien? Secondo me Alvarez ha fatto quello che voleva, con quello che gli hanno dato, stiamo parlando di 80 milioni di dollari che sono quasi la metà dei 130 di Prometheus e quasi 20 in meno del meno riuscito Covenant. Quindi direte? Quindi un paio di considerazioni: prima cosa visto il flop di Covenant la Disney ha tenuto in pausa ogni singolo progetto inerente Alien fino al 2022 praticamente. Sbracando anche malamente quando il buon Neil Blodkamp è stato praticamente messo alla porta dai capricci del regista e produttore che aveva voce in capitolo, Ridley Scott… bella mossa Ridley! Quindi alla fine è arrivato un onesto ma semi-sconosciuto regista uruguaiano fattosi notare per degli home invasion a basso costo e soprattutto il remake della casa..e Ridley dopo averlo annusato gli ha dato il suo appoggio. Ovvio che per Fede arrivare a dirigere un Alien è sembrato un sogno che diventa realtà, chi non accetterebbe? Soprattutto quando il film viene risconfezionato dallo streaming per andare direttamente in sala, al modico budget di 80 milioni di dollari. Inoltre Fede ha saputo anellare un quarto atto, come ha detto nelle interviste, che va oltre, e ci stà. Quello che non ci sta è la mancanza di coerenza nell' uso che viene fatto dello xenomorfo di Alien che trovato a vagare vicino ai rottami della Nostromo viene preso. Ciò dovrebbe dimostrare due cose: La Compagnia, perchè la WY si chiamava così nel primo film, probabilmente ha subito una FUSIONE, che ha portato molti progetti e propietà tra cui la stazione Romulus a finire fuori dall'attenzione dei corporativi riuniti. Immaginate cosa voglia dire dover controllare flotte di navi, stazioni spaziali, colonie su altri pianeti ed asteroidi senza contare le propietà sulla Terra del più importante agglomerato di Corporetion della storia umana, aspetto che purtroppo per mancanza di tempo e spazio non è mai stato affrontato nei film. Comunque al netto di alcuni palesi difetti che mostrano per esempio che un paio di protagonisti sopravviveranno sicuramente, anche a scapito di gravità e situazioni oggettive, vedi l'acido molecolare e tutto il resto il film si fà guardare. Non è un film perfetto, ma Alvarez conosce i tempi e i dettami della tensione, e ha saputo imporre quello che aveva in mente, ovvio che un ibrido alieno che cresce in cinque minuti sembra inverosimile. Ma è anche vero cheil DNA alieno si comporta in modo diverso con i soggetti umani, vedasi Elisabeth S. in Prometheus che rimane incinta a causa del partner, infettato per aver bevuto champagne a cui il buon David ha aggiunto una GOCCIA di composto x… in Romulus la ragazza si spara nel braccio una bella dose, e le conseguenze sono VELOCI. Quindi secondo me i problemi non stanno qui. Forse nel fatto che i parassitoidi siano centinaia, ma anche a questo si può trovare una spiegazione diversamente logica. Sulla stazione gli esperimenti andavano avanti da mesi, e il fatto che nessuno si sia accorto della stazione, e che dopo il disastro del mancato contenimento non ci siano stati sopravvissuti dimostra semplicemente che come al solito gli umani hanno sottovalutato gli xenomorfi. Ho trovato invece inteligenti le idee del prendere le unità di ibernazione con batterie e tutto per andar via, il saccheggio di tecnologie migliori e performanti che un gruppetto di ragazzini in bolletta non pùò certo permettersi di evitare. Come Rain che è praticamente tenuta in schiavitù dalla Compagnia perchè i cicli sono aumentati, e da lavoratrice a cottimo non ha scelta, o riamanere o andarsene, ma da sola non ne ha la possibilità. Insomma tutti sono in cerca di fortuna e redenzione, e invece troveranno altro. Alla fine Alvarez riesce comunque a tenere tutto insieme, e non è poco. Per me un 7 e mezzo con riserva per la finta spiegazione del aver trovato lo xeno del primo film
per poi essere studiato, ne viene estratto il DNA che viene bioingegnerizzato da un sintetico che è un palese omaggio a Ash, anche se si chiama Rok, il tutto condito da spiegazioni pseudoscientifiche che servono a giustificare il fatto che lo xeno sia riuscito a liberarsi e a massacrare parte dell'equipaggio, mentre l'altra è stata impregnata dai parassitoidi. Ma tutto ciò viene lasciato all'immaginazione dello spettatore
Ho sempre sognato di vedere Alien sul grande schermo e finalmente ne ho avuta l'occasione. Che dire, ne sono rimasto soddisfatto. La trama non apporta praticamente nulla di nuovo, anzi, è un omaggio alla saga, però il resto è più che appagante e avvincente. Dall'ambientazione, alle musiche sino all'alieno, sembra di tornare ai fasti dei primi capitoli. Inoltre, la parte finale riserva pure una sorpresa a dir poco... mostruosa! Sono troppo nostalgico per non dagli il massimo dei voti. Spero ne facciano un sequel :)
Bel film, amo la saga di alien ma non mi aspettavo nulla e invece sono uscito dalla sala compiaciuto. Certo non è nulla di originale però è ben fatto soprattutto per la ricostruzione molto analogica e fisica in stile anni 80 che veramente dona un'atmosfera unica e vera al film (non come molte ca..gate iper effetti in CGI che sembrano videogiochi fintissimi. La storia non è malvagia e anzi ci sono spunti interessanti soprattutto nella parte finale. Certo ci sono delle carenze di sceneggiatura e poi all'inizio giusto giusto questi ragazzini tuttofare scovano la nave dove andare a prendere le celle criogeniche. Comunque un film consigliato.
Direi che se lo scopo di Álvarez era quello di offrire il meglio (ma anche i difetti) di tutta la saga di Alien dal 1979 fino al 2017 allora direi che ha centrato in pieno l'incarico. Ovviamente vi è da aggiungere che chiunque non abbia visto/giocato il bellissimo videogioco "Alien: Isolation" allora si troverà davanti una sfumatura in più rispetto a chi conosce già quel prodotto videoludico. Per il resto il regista brilla quando si applica in modo originale alle dinamiche legate allo Xenomorfo, più di quanto comunque risulti abbastanza stiracchiato quando fa (un po' troppe volte) l'occhiolino ai classici della saga prendendo qua e là citazioni fini a sé stesse (perdonali Ash), ma nel canonizzare il film con i capitoli già usciti (a livello di trama) qualche chicca spunta bene in tutta quella nostalgia, in questo mi rivolgo anche ai tanto degradati (non da me) "Prometheus" & "Alien: Covenant" di Scott. La regia mostra quanto già sapevamo del regista, in questo si sente molta fiducia e disinvoltura accresciuta con i precedenti "Evil Dead" & "Don't Breathe", ma quello che stupisce di più è il setting (o scenario) con quella tecnologia retro-futurista (ormai) analogica tipica dei primi due Alien unità alla voglia di usare effetti speciali pratici quando si tratta di animare l'alieno più famoso del cinema. Davvero ottima la fotografia di Galo Olivares come anche sul pezzo la colonna sonora di Benjamin Wallfisch. Bene il cast nel quale senza dubbio spicca Cailee Spaeny, una scream queen adatta al ruolo che le si conviene all'interno della saga, come del resto anche la prova David Jonsson che nella sua ambiguità offre quanto di meglio abbiamo visto per le figure dei sintezoidi.
Più che accettabile, sequenze interessanti nello "spazio infinito", tuttavia la trama dopo un ottimo inizio dimostra i suoi limiti, insieme ad una sceneggiatura buttata alla meno peggio; il "mostro" fa letteralmente schifo ina sorta di vomitevole splatter fantascientifico e nulla più, gli interni non mi hanno convinto.
Avrei messo 8, ma metto 10 per il cerebroleso che ha messo 1. Sicuramente non perfetto, ma a mio parere la costruzione delle astronavi, l'impatto del sonoro, la raffigurazione del "pianeta" e delle ambientazioni, sono potenti e azzeccatissime. L'uso limitatissimo della CG e il massiccio impegi di modelli e strutture reali, rende il tutto molto concreto e verosimile. Promosso, con alcuni interessanti "indizi" che si collegano a Prometheus.