amanda knox (2016)

I cosidetti "casi" della storia italiana hanno purtroppo un punto che si riscontra spesso, se non quasi sempre: le indagini condotte ad minchiam. Ora nel contesto perugino ed umbro in generali fatti di questo genere sono, fortunatamente, piuttosto rari. Citando però le parole della Cassazione quando parla di "enorme pressione mediatica", ecco che l'esigenza di trovare il colpevole o i colpevoli diventa imprenscindibile da tutto e si fa un pessimo servizio alla giustizia.
Il documentario me lo aspettavo più schierato. Tendenzialmente è innocentista, tuttavia non nasconde nemmeno il dubbio dell'innocenza dei due protagonisti, che in qualche modo si può supporre che l'abbiano sfangata. Ci sono i protagonisti della vicenda e le loro argomentazioni. Lo spettatore può trarre le conclusioni o rimanere nel dubbio.
Se c'è un giudizio che si può dare di colpevolezza certa, questa viene rappresentata dalla figura discutibile del giornalista del Mail. Ciò che dovrebbe essere un buon giornalista è assolutamente atitetica con Nick Pisa. Sensazionlismo, distorsione dei fatti, pescare nel torbido sono esempi di una persona che venderebbe un familiare o, in mancanza di esso, dare via il cul0 pur di trovare il proprio articolo in prima pagina. Quando nomina Woodward e Bernstein (Watergate, per intenderci) mi sono messo a ridere come non mai. I dubbi comunque rimangono.