amer regia di Hélène Cattet, Bruno Forzani Francia, Belgio 2009
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amer (2009)

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locandina del film AMER

Titolo Originale: AMER

RegiaHélène Cattet, Bruno Forzani

InterpretiCassandra Foret, Charlotte Eugene-Guibbaud, Marie Bos, Bianca Maria D’Amato, Harry Cleven, Jean-Michel Vovk, Delphine Brual, Bernard Marbaix

Durata: h 1.27
NazionalitàFrancia, Belgio 2009
Generethriller
Al cinema nel Marzo 2010

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•  Altri film di Bruno Forzani

Trama del film Amer

La vita di Ana scandita attraverso tre periodi diversi della sua esistenza: l'infanzia, l'adolescenza e la maturità.

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Voto Visitatori:   6,13 / 10 (16 voti)6,13Grafico
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Voti e commenti su Amer, 16 opinioni inserite

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benzo24  @  27/10/2019 18:18:12
   2 / 10
Veramente brutto e senza senso, senza storia, niente di niente, certo la regia non è male, ma la storia dove è? Forse era meglio fare un corto non certo un lungometraggio

DankoCardi  @  19/05/2019 20:59:21
   7½ / 10
Non è facile capire questa pellicola, ma una volta che si è entrati nel meccanismo allora la si può apprezzare in pieno: un omaggio ai film di genere italiani anni '70 visti attraverso le tre età di una donna. L'infanzia è l'horror, l'adolescenza è l'erotico e la maturità è il thriller. Priva di dialoghi, l'opera riesce comunque a farsi seguire grazie ad una regia che rasenta la perfezione ed alla splendida colonna sonora di Stelvio Cipriani attinta direttamente dai film dell'epoca. La dimostrazione,comunque, che il genere italiano aveva (ed ha ancora) più estimatori all'estero che in patria. Da vedere obbligatoriamente per gli amanti del nostro vecchio cinema popolare, oggi scomparso!

dagon  @  02/03/2018 18:56:12
   6 / 10
Chi ama un certo cinema di genere degli anni 60/70, potrà trovare godibile questo divertissement che omaggia quei film nelle inquadrature, nella fotografia, nei suoni, nelle musiche. Da Bava ad Argento, da "Suspiria" a "Chi l'ha vista morire?", il tutto condito da musiche in stile Stelvio Cipriani. "Amer" centra l'obbiettivo anche se, alla lunga, si esaurisce un po' troppo nel giochino fine a sé stesso.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/10/2017 00:38:14
   7½ / 10
Visione destabilizzante, totalmente spiazzante, trasmette un'inquietudine incredibile.
Inquadrature strette, che danno un senso estremo di claustrofobia, montaggio frenetico che disorienta. Pellicola che è anche un grande omaggio a certo cinema del passato, un cinema cosiddetto di genere, che è stato grande cinema, come un grande atto d'amore verso il cinema è questa pellicola, la cui visione può essere ardua.
Difficile da vedere, consigliato a pochi, ma tecnicamente ottimo.

antoeboli  @  19/09/2016 15:31:37
   2 / 10
Penso non ci sia da commentare molto .
Più che un film un prodotto creato per mostrare vari tipi di regia e inquadrature , e di come i francesi siano abili nel copiare film italiani vecchi come il crucco . Fulci , Argento e bava ,tutti a braccetto in quello che è il loro stile messo insieme.
Per il resto abbiamo un film brutto e noioso , dove proprio con una regia fatta apposta per non far capire nulla , si gira tutto attorno ad animazioni cambi repentini di scena ,trip mentali , visioni e quant altro .
Dialoghi ridotti all'osso , e quando leggi una cosa del genere con attori che parleranno si e no 4-5 volte , capisci che si tratta di un film che per fortuna qui da noi non è mai uscito al cinema.
Se non fosse per la fotografia, molto bella , sarebbe tranquillamente da voto più basso di filmscoop.
Tra l altro nel fim vengono usate tante musiche made in italy dell'epoca , che sono molto orecchiabili , di cui una sembra quasi il popopo dei mondiali 2006 :) .

alex94  @  29/08/2016 13:29:11
   8 / 10
Grandissimo film d'esordio di questo duo di registi belgi,che danno vita ad uno dei più affascinanti e riusciti thriller-horror degli ultimi anni.
I due registi rielaborano,citano ed omaggiano (in particolare il nostro cinema degli anni 70) dando vita ad un prodotto che nonostante non presenti una trama particolarmente elaborata (anzi forse sarebbe meglio dire che quì di trama c'è proprio poco) riesce a coinvolgere e ad incollare letteralmente lo spettatore allo schermo per il modo onirico e surreale in cui la storia avanza...
Nel primo segmento (il film si divide praticamente in tre parti che sono le tre fasi della vita della protagonista,infanzia,adolescenza ed età adulta) ci ritroviamo ad osservare gli strani riti stregoneschi che una misteriosa figura pratica all'interno della villa di famiglia,terrorizzando (ma anche incuriosendo) così la nostra piccola protagonista,personalmente è la parte che ho trovato più inquietante di tutta la pellicola,quest'oscura figura di cui non si riesce mai a vedere il volto che si sposta silenziosamente per la casa,strisciando quasi sulle pareti mi ha parecchio agghiacciato..... come si può facilmente notare anche dall'uso che viene fatto dei colori, i registi hanno voluto citare-omaggiare Suspiria.
Cambia completamente invece l'atmosfera che si respira nella parte dedicata all'adolescenza di Ana,l'atmosfera è più giocosa,solare e allegra (proprio come l'ambientazione),si basa più o meno sulla scoperta del proprio corpo da parte della protagonista e quindi sulla scoperta del sesso,questo è accentuato dall'attenzione che il regista riserva per i dettagli (nel momento in cui passa davanti ai motociclisti) e per l'espressività dell'attrice.
La terza ed ultima parte vede invece la nostra protagonista adulta, che dopo uno straniante ed eccitante viaggio in auto ritorna nella sua vecchia casa di famiglia (per intenderci quella del primo episodio).
E forse la parte che mi ha confuso di più dell'intero film..... ma chi se ne frega,è sempre maledettamente unica ed affascinante,un gioco continuo in cui la vittima ed il carnefice si scambiano più volte di ruolo.......
Finalmente uscito anche in Italia in dvd (insieme ad un altra pellicola di questa coppia belga,e cioè Lacrime di sangue) è uno di quei film che l'amante del genere non può fare a meno di recuperare,unico ed imperdibile.

ferzbox  @  24/10/2013 17:19:59
   8½ / 10
Amer è un bellissimo omaggio al cinema degli anni 70 costruito con una bellissima prova di regia e montaggio.
Capisco perfettamente se a qualcuno possa non essere piaciuto,ma "Amer" è senza dubbio un film che va visto con la giusta chiave di lettura.
Bisogna aver vissuto o conoscere bene il cinema(o basso cinema) di 30 anni fa per poterlo apprezzare completamente.
Ci sono diverse cose che si possono dire di questa pellicola;cerco di andare per ordine.

Prima di tutto parliamo della sua specularità con gli anni 70.
L'intera pellicola è un richiamo a quel periodo....la fotografia si trascina dietro quell'alone cupo tipico dei Thriller del periodo,le musiche sono pezzi famosissimi di altri film dell'epoca composte da Morricone o Stelvio Cipriani,alcune inquadrature(sopratutto i totali,le soggettive e i primi piani) sono un chiaro richiamo a quella tipologia di cinema.
Forse l'unica cosa che mancava per richiamare al 100% quel periodo cinematografico era la violenza non esasperata....elemento che invece,insieme al nudo,era frequentemente utilizzato...ma per il resto è un ottima citazione.

In secondo luogo bisogna sottolineare l'incredibile montaggio del film.
Registicamente parlando,"Amer" presenta una regia concepita molto sull'analisi dei particolari(caratteristica che affronterò dopo),ragion per cui gli stacchi presenti nel film sono innumerevoli.
Una carrellata di dettagli uniti a catena...un effetto domino impressionante,studiato a tavolino...non oso immaginare che lavoro titanico si sia svolto in sala di montaggio..per non parlare dello Storyboard....
La cosa più sorprendente è che nonostante sia farcito da questi stacchi continui,da questi particolari numerosissimi,il film risulta fluido;un montaggio difficilissimo che possiede il pregio di non inciampare mai....e non è una caratteristica da sottovalutare....

Terzo elemento notevole di "Amer" è lo stile narrativo.
Su questa pellicola si capovolge quello che solitamente è il normale svolgersi di una narrazione.
Il film utilizza pochissimi dialoghi e racconta tre episodi sostanzialmente corti(non solo per la durata,ma anche per gli avvenimenti)....tuttavia il regista si è soffermato sulle sensazioni dei personaggi(in particolar modo della protagonista).
Seguire la vicenda risulata spiazzante(sopratutto se si cerca qualcosa di diverso);il film cerca di trasmettere quelle sensazioni che proviamo ogni giorno,che quando sentiamo in quel breve lasso di tempo gli diamo importanza per dimenticarcene dieci secondi dopo(ci pungiamo sulla foglia di una pianta,sentiamo una ragnatela sulla faccia,ci accorgiamo di un insetto che ci cammina sul braccio,strusciamo la caviglia su uno spigolo ecc.ecc..).....inserire queste sensazioni in una situazione di pericolo o di angoscia,se fatto a regola d'arte,riesce a creare un fenomeno di immedesimazione davvero straordinario....
Il fantastico stile registico in simbiosi con il perfetto montaggio(di cui ho parlato prima) ha innescato un meccanismo narrativo sbalorditivo....bisogna veramente amare e conoscere il cinema per poter far questo....

Per concludere confesso di aver apprezzato l'idea di base che compone e mette in relazione i vari racconti.
Utilizzare lo stesso personaggio in età differenti,per raccontare tre episodi con identità proprie,l'ho trovavata un'idea splendida...

A mio giudizio si tratta di una pellicola davvero magnifica,sopratutto per chi ama fare e studiare cinema....e questo non è un punto a favore per gli spettatori occasionali,me ne rendo conto...

pinhead88  @  21/06/2013 01:13:09
   2 / 10
Mai vista una roba simile spacciatosi per chissà quale omaggio affettuoso verso il cinema in generale.
Più che un esperimento lo definirei un escremento di film.
Un'accozzaglia impensabile e improponibile di giallo all'italiana e cinema d'autore, mischiando insieme surrealismi di una noia estrema. e c'è anche chi ha il coraggio di scomodare Bunuel e Dalì per questa cagàta!
Ma iniziamo con comodo. Il film è diviso in tre parti: infanzia, adolescenza e maturità. La parte iniziale è un piccolo capolavoro realizzato in pochi minuti, lunghi silenzi, sequenze inquietanti, sospiri e lamenti tenebrosi, dopodichè, senza una ragione, nelle ultime due fasi si sprofonda per un'ora e un quarto in una spirale di vuoto assoluto. Lunghe camminate senza senso, infinite ed estenuanti inquadrature verso il deretano della protagonista, mani che si muovono e bruttissimi primi piani di occhi rugosi. La coppia di registi sembra voler inquadrare qualsiasi cosa si muova, ogni singolo occhio, bocca, naso, pelo, sopracciglio, brufolo ed ogni persona inutile che non centra assolutamente nulla con il resto del film.
Escludendo la prima parte dell'infanzia, il film è un overdose di noia abissale da far perdere la pazienza e un miscuglio di generi davvero di cattivo gusto.
Non c'è armonia, poesia, impatto visivo, soltanto un pentolone di minestra annacquata priva di qualsivoglia cosa buona.
Se fosse stato un film italiano dubito che qualcuno avrebbe appioppato il votone.

4 risposte al commento
Ultima risposta 28/06/2013 19.30.37
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7219415  @  16/06/2013 11:50:40
   2 / 10
Senza senso...una schifezza totale...Lynch un c.a.z.z.o

Oskarsson88  @  16/06/2013 02:46:01
   5 / 10
Visionario ok, però speravo in qualcosa di più comprensibile e meglio articolato. Qualcosa di buone c'è nello stile, ma non mi è piaciuto particolarmente nel resto.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  09/06/2013 19:44:12
   7½ / 10
Quoto in toto quanto detto dal buon Badu D.Lynch tranne che per i registi che ha tirato in ballo, per me è + una sorta di ''fantasie di una tredicenne'' girato da grandrieux e gaspar noè ( di quest ultimo pero' prende solo la sperimentazione registica , montaggio e colori di enter the void).
Amer è un film incatalogabile, sicuramente non è un horror e nemmeno un thriller, è una sperimentazione visiva estrema che tocca vette di perfezione artistica e registica in piu' di un occasione ( basti pensare alla splendida scena del rasoio fra i denti, la formica che esce dall' ombelico, la giugulare recisa ecc...) ma che dopo i primi 15 minuti DA INFARTO ( definire inquietanti le visioni della piccola Ana sarebbe a dir poco riduttivo...le continue inquadrature sulla salma del nonno fanno sembrare the act of seeing with our own eyes una puntata di quark)diventa troppo lento...la parte centrale è stata davvero ostica da guardare, troppo esasperante e compiaciuta per i miei gusti.
Si riprende alla grande nello schizofrenico incredibile finale, ma in conclusione è un film che difficilmente riguarderei , regala sensazioni che difficilmente riuscirete a scrollarvi di dosso a fine visione.

Badu D. Lynch  @  08/04/2013 01:23:02
   10 / 10
Amer è un film straordinario, un cinema nuovo e destabilizzante.
Un lungometraggio che viene vissuto e assorbito in apnea ; trasversalmente emozionante e sincero ; seducente e fascinoso come pochi altri.
Un'opera unica, inimitabile e irripetibile ; un'esperienza sensoriale e ipnotica, che attraversa e scandaglia il corpo e la mente della protagonista; un trip implosivo, misterioso e indescrivibile, che scaraventa lo spettatore all'interno e all'inferno del cinema stesso. Un tour de force visivo, che percorre e segue tre diverse fasi della vita di Ana, osservandone, ossessivamente e velatamente, gli sviluppi (psico)sessuali : L'infanzia, con la paura e la curiosità verso ciò che non si conosce, con l'immaginazione fervida e colorata che attira, e respinge allo stesso tempo, i bambini verso un nuovo mondo ; nell'età infantile, la propria sessualità dorme e, tra le tante cose, ciò che potrebbe turbarne il naturale percorso, sarebbe la scoperta "anticipata" di quest'universo carnale, esempio : i genitori in rapporti intimi. La seconda fase è l'adolescenza, con la malizia che comincia ad avere un volto, con le voglie e i desideri intimi che iniziano a sentirsi troppo stretti nel subconscio e, allora, salgono silenziosamente a galla ; i vestiti corti, i gesti implicitamente provocatori, la necessità di mettersi in mostra, i primi passi verso la conoscenza e il sapore del proprio corpo. Infine, l'ultima fase, l'età adulta, con le proprie disillusioni e delusioni, con l'esperienza, con la consapevolezza più assoluta del proprio fascino, con i ricordi di un passato lontano, con la nostalgia e, perché no, con le debolezze che si fanno più pesanti, con le insicurezze che urlano dentro lo spirito e la mente, con i propri desideri (sessuali) insoddisfatti, con le perversioni che scalciano e con l'ombra del proprio io e del proprio corpo, che si fa grande e insostenibile, tanto da spingere lei, la protagonista, verso lo sfacelo più totale, la rovina della propria psiche, la distruzione della propria persona(lità) e, in conclusione, verso la fine della sua vita o, forse, verso l'inizio di una nuova esistenza.
Amer è un pò Leos Carax e Bruno Dumont, un pò David Lynch e Shinya Tsukamoto, un pò Mario Bava e Dario Argento, ma con un carattere, una forza, uno stile del tutto personale.
Un'opera superlativa ed eccellente, tra le migliori degli ultimi anni. Un film meta-cinematograficamente perfetto ; una pellicola meravigliosamente inclassificabile.

Capolavoro inarrivabile.

lupin 3  @  13/03/2013 17:18:54
   8 / 10
Bello, consigliato solo a chi piace il genere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/03/2013 17.49.41
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Cianopanza  @  05/01/2013 17:31:27
   7 / 10
Film molto interessante e sperimentale. Diviso in tre capitoli, il primo con la protagonista, bambina in una casa inquietante, circondata da paure e morbosità. Il migliore tra i tre, con un uso di luci e filtri colorati in pieno stile retrò, tra Fulci e Argento, passando per Polanski de"L'Inquilino del Terzo piano". Il secondo piu' ammiccante vede la protagonista una adolescente bomba sexy, nel terzo adulta. Tutti e tre episodi sono impregniati di una sensualità inespressa e quasi morbosa nel suo non esprimersi.
Inizia benissimo, cede un po' nel finale. Peccato per la colonna sonora non originale, basata su pezzi lounge-funky di poliziotteschi italiani (Osanna, Goblin, ecc...), troppo citazionista, pezzi già sentiti e troppo associabili ad altro.

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/01/2013 17.40.42
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/07/2012 12:34:41
   7 / 10
E' un film molto sperimentale, un prodotto atipico e particolare che usa le regole del genere per raccontare una storia esclusivamente per immagini. Questo genere è il giallo italiano anche se tuttavia, specialmente nella colonna sonora sono i pezzi di Stelvio Cipriani dei polizieschi che la fanno da padrone. Malgrado il forte sperimentalismo di questa pellicola che può rimanere indigesta, bisogna fare un plauso alla maniacalità tecnica di questo lavoro: un montaggio da applausi, la cura del dettaglio, sembra veramente di essere scaraventati negli 70 dove nel cinema di genere, come il giallo, dicevamo la nostra. Infanzia, adolescenza e maturità costuiscono tre tappe distinte cariche di suggestioni piene di angoscia, paura ed erotismo.

GodzillaZ  @  11/12/2011 22:53:45
   8 / 10
Molto bello!!!
Visivamente fa tornare in mente Suspiria/Inferno e ricorda un pò La goccia d' acqua (I tre volti della paura) di Bava.
A dire il vero non ha molto senso, ma credo sia un omaggio a quelli come me :-) che adorano Bava e Argento.
Chi rientra in questa categoria lo veda!

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