anonimo veneziano regia di Enrico Maria Salerno Italia 1971
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anonimo veneziano (1971)

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locandina del film ANONIMO VENEZIANO

Titolo Originale: ANONIMO VENEZIANO

RegiaEnrico Maria Salerno

InterpretiFlorinda Bolkan, Tony Musante, Toti Dal Monte, Alessandro Grinfan

Durata: h 1.24
NazionalitàItalia 1971
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1971

•  Altri film di Enrico Maria Salerno

Trama del film Anonimo veneziano

Enrico è un suonatore d'oboe della Fenice che aveva sempre sognato di diventare direttore d'orchestra. Diviso dalla moglie Valeria, che si è rifatta un'altra vita in un'altra città, la invita a Venezia. In un primo momento la donna è diffidente nei confronti dell'ex marito, ma ben presto si ricrede e si trova con Enrico a girovagare per la città lagunare e a ricordare il loro amore...

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Voto Visitatori:   7,61 / 10 (9 voti)7,61Grafico
Migliore attrice protagonista (Florinda Bolkan)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore attrice protagonista (Florinda Bolkan)
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Voti e commenti su Anonimo veneziano, 9 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Boromir  @  03/11/2023 18:45:01
   7 / 10
Un diario di viaggio, con lo scenario autunnale e decadente di Venezia a ispirare sentimenti malsani, memorie proustiane e complicità. Più che nei litigi e nelle parentesi melodrammatiche, l'esordiente Enrico Maria Salerno fa respirare il film nei non detti e nelle efficaci musiche di Stelvio Cipriani. Florinda Bolkan a mani basse tra le dieci donne più belle viste sullo schermo. A tratti datato ma comunque affascinante, elegantissimo nella fotografia di Marcello Gatti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/09/2012 02:52:33
   7 / 10
Il successo popolare del film è sproporzionato rispetto alle (secondo me ingiuste) stroncature della critica, che non hanno colto la dimensione struggente ed evocativa fuori della vicenda. E' un bel film perchè racconta la sofferenza attraverso un rito decadente che rappresenta Venezia, nel bene e nel male, con il suo carico di nostalgia, dolore, sentimento, solitudine. E' stato rifatto per lo schermo televisivo, con risultati altrettanto incoraggianti. La Bolkan e Musante sono lontani dalle coppie romantiche tipiche del cinema, e per questo funzionano alla perfezione. Molto datato per il cinema d'oggi, cmq.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR frine  @  31/05/2012 04:02:17
   7 / 10
Bella storia, ben costruita, con attori bravi e un'eccellente colonna sonora. Una puntigliosa ricerca di una Venezia non scontata e non cartolinesca. Nel momento in cui usciva il sontuoso "Morte a Venezia" di Visconti, poteva essere un'interessante alternativa 'minimalista' al kolossal ....ehm che dico, al capolavoro del'illustre Maestro.
Senonché, rivisto oggi, "Morte a Venezia" si dimostra irrimediabilmente datato. Non c'è senso della storia, né si pretende che ci sia, ma Venezia non è una qualsiasi cittadina del Veneto e un percorso che non ha né capo né coda, stazione-Rialto-Giudecca-Ca' Foscari-Giudecca e poi Giudecca, Giudecca e ancora Stazione, non rende giustizia alla città. E a poco serve la presenza del veneziano DOC Sandro Grinfan, improvvisato mercante di stoffe che in idioma ebraico/veneziano si definirebbero "sefò" (fondi di magazzino ormai fuori moda e praticamente importabili). Stracci di nostalgia per una Florinda Bolkan che non è mai stata così goffa e inelegante, nemmeno in "Non si sevizia un paperino" di Fulci.
Ora, mentre la Venezia di Visconti è ancora riconoscibilissima, nonostante l'ambientazione molto più risalente e l'indulgenza verso lo spiacevole razzismo di Th. Mann, la Venezia di Salerno è qualcosa che non esiste più, o forse non è mai esistita. Museo Correr? Fondazione Pinault? Accademia? Biennale? Hotel Cipriani? Bottega Veneta? E poi...tanto per dire....mostra del cinema? Venezia è viva.

PaulTemplar  @  21/11/2011 18:51:18
   8 / 10
Tratto dal romanzo di Berto,e ottimamente diretto da Enrico Maria Salerno,un film molto bello e intenso,ben recitato da Musante e da un'affascinante Florinda Bolkan,con musiche davvero struggenti di Stelvio Cipriani.Segnalazione, ovviamente, per la fotografia, che illumina di una luce romantica una Venezia quasi sospesa nel tempo; la città lagunare ben si presta a fare da cornice ad amori di tutti i tipi,ed Enrico Maria Salerno ne rende l'atmosfera con sincera malinconia, quasi ad incastonare la storia d'amore, tragica ed immensa, ma allo stesso tempo piccola e privata, dei due coniugi.Due parole sulla Bolkan; è al suo primo ruolo importante, e rende il suo personaggio delicato e struggente, grazie anche all'estrema espressività del volto e alla sua bellezza quasi irreale, che ben si incastona nella Venezia decadente e romantica su descritta.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  29/06/2010 01:22:20
   7½ / 10
L'ennesimo film italiano distrutto dalla critica ma premiato dal pubblico, che ne ha fatto un classico del melò sentimentale. Salerno dirige con sorprendente perizia visiva un memorabile dramma di coppia che però risente di un certo tipo di cinema frammentario ed ellittico dell'epoca, con abbondanza di flashback e momenti onirici. Tuttavia è impossibile non restare catturati dall'intensità della recitazione e dalla complessa venatura tragica, affatto ricattatoria. Con una delle colonne sonore (di Stelvio Cipriani) più belle che siano mai state composte. Forse è l'archetipo cinematografico veneziano per eccellenza: mai come in questo caso Venezia rappresenta l'emblema e la summa dei dolori decadenti che tanta letteratura ha raccontato per secoli.
Dimenticavo, tra i film più deprimenti che io abbia mai visto. Non è un demerito ma una constatazione che è il caso di enunciare.

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/06/2010 17.58.45
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fosco85  @  26/07/2009 18:56:36
   10 / 10
Eh già, sarà pure sentimentalista. Ma vorrei ricordare a qualcuno che l'obiettivo principale dell'arte è suscitare sentimenti e emozioni.
L'adagio di A. Marcello mi commuove sempre, e la storia è stupenda!
Capolavoro!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  08/03/2008 23:08:27
   8½ / 10
Bellissima fotografia, ricca di toni in sintonia con il dramma che la coppia sta vivendo.

Il racconto sale sempre più di tensione fino ad arrivare alle lacrime per tutti, quest'ultime, da sempre, non sono amate dai critici ma e appassionano il numeroso pubblico sentimentale.

Comunque non è facile realizzare un film così triste, bravo Enrico Maria Salerno, anche se la critica cinematografica è stata tiepida o addirittura impietosa con te.

Forse si poteva evitare nella prima parte del film conversazioni un po' troppo ossessionate dal sesso, ma forse per quei tempi ,ancora un po' bigotti- puritani (1971) , certi dialoghi avevano un senso, cioè un motivo trasgressivo, in tal caso il regista è stato fedele in qualche modo a un clima di costume vero.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/12/2007 15:17:59
   5 / 10
Pur non privo di un certo fascino di fondo: molto suggestiva l'ambientazione veneziana, la musica coinvolgente e funzionale al contesto, il film è troppo melenso e facile al sentimentalismo più becero molto simile a film come Love Story.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  05/01/2006 14:00:02
   8½ / 10
Ha toccato tutte le corde del mio sentimentalismo.

In una straordinaria Venezia autunnale Enrico e Valeria, dapprima scontrosi, ma poi sempre più coinvolti, si ritrovano dopo anni di separazione.
Bellissime le ambientazioni, la storia coinvolgente e mai banale o lacrimevole, una recitazione superlativa di entrambi gli attori (chissà perché Musante non ha fatto poi granché, che io sappia, di cinema, a parte qualcosa con Argento, perché è intensissimo).
Che dire poi della colonna sonora: indimenticabile, tra le più belle mai sentite, che ti restano dentro per giorni e giorni e poi per sempre.

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/01/2006 12.10.37
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